Vorrei sapere se è necessario, per un docfa per diversa distribuzione interna per un appartamento ad un terzo piano, inserire nella planimetria nuova la cantina e il locale termico al piano terra che sono a comune con gli altri condomini, e che sono state disegnate nella planimetria attuale del 1974.

Un tecnico del catasto mi ha detto che non è necessario inserirli nella planimetria del docfa mentre un altro mi ha detto che siccome non c'è l'elaborato planimetrico del fabbricato, vanno inseriti anche la cantina e il locale termico a comune...secondo voi chi ha ragione?

Inoltre, magari è una domanda banale, ma è obbligatorio scrivere "camera" e "studio" nella stanze del disegno nella planimetria catastale? Perchè ho visto che alcuni ce lo scrivono e altri no...

E' la normativa che prevede cosa scrivere e cosa no, non il forum, se fai una ricerca troverai le circolari che prevedono cosa scrivere.



Per la prima domanda invece ti chiederei cosa ne pensi tu?

Qual'è lo scopo della planimetria ? a cosa serva?



Saluti

Condivido tutta la risposta di Bioffa69.

Chi dei due tecnici ha ragione, secondo te ? Prova a ragionarci su secondo ciò che devi sapere, e riportalo in discussione che ne parliamo assieme.

Sull'indicazione delle stanze fai una ricerca delle innumerevoli normative sulla redazione delle planimetrie e fatti una idea.

Un attimino di tempo per ragionare da tecnico dobbiamo averlo.

Nel forum possiamo approfondire sull'interpretazione della normativa che però deve essere conosciuta.



Saluti.

Lo scopo della planimetria è quello della causale che ho scritto, diversa distribuzione degli spazi interni. E' necessaria farla in seguito al deposito di una Cila, in quanto sono stati buttati giù dei tramezzi e aperti altri. La mia preoccupazione è che mi respingono il docfa perchè non inserisco le parti a comune nella planimetria...

Quello che intendevo è, a cosa servono le planimetrie? non la causale della tua variazione.



La planimetria , prima o poi, sarà oggetto di un atto di compravendita, pertanto quanto rappresentato nella stessa , sarà compravenduto, è corretto? per cui cosa ti sembra corretto che la planimetria rappresenti?



Saluti

Salve



presuppongo che tu abbia una infarinatura generale sulla normativa catastale, per cui alla tua domanda rispondo che la prassi meno dolorosa è quella di disegnare sulla nuova planimetria anche le parti comuni.

Perchè lo scopo della norma è che le parti comuni non si perdano per strada.



cordiali saluti

E' corretto Stefano, ma le mie domande erano per farlo ragionare , perchè capisse da solo il senso e lo scopo di questo lavoro.



Ciao

Rispondo a Stefano.

Sulle parti comuni non c'è prassi, c'è la norma e la continuità delle trascrizioni sulle parti comuni.

Non individuarle vuol dire escluderle dal trasferimento e sono guai.

Gia153, non ragiona da solo, non reagisce ai nostri input, non sa perchè viene richiesto di considerare le parti comuni e quindi non è consapevole del danno che può generare presentando una planimetria in docfa dove non vengono considerate le parti comuni annesse e questa pratica errata viene registrata in atti e il notaio la allega all'atto di trasferimento.

Saluti

Salve



Gia153, non ti spaventare te lo dico da amico, in realtà stiamo cercando di aiutarti e farti riflettere sul tuo caso, tutte le risposte date vanno in questo senso.

Se vuoi continuare per approfondire chiedi pure.

ciao e buona giornata

Esatto, è per questo che suggerire le risposte , a mio avviso , non serve a molto, meglio capisca il perchè, in modo che possa ragionare la prossima volta su un caso diverso.

Non vedo perchè dovrebbe spaventarsi, ho sempre spiegato in questo modo le cose hai praticanti nel mio studio, non si è mai spaventato nessuno. ;)



Saluti

Il sapere ha un prezzo che si deve pagare.

Siamo stati tutti praticanti. Io ho dovuto sopportare parecchie tirate d'orecchie e ho dovuto affrontare molte prove prima di mettermi a lavorare da solo, mi ci è voluta tanta pazienza e ingoiare parecchi rospi.

Alla prima prova scritta di esame per l'abilitazione, sono stato respinto, quindi non sono un grande genio, come potrei far credere nel forum.

Mi ci rivedo in Gia153 e gli sono solidale. Ma deve avere l'intelligenza di capire che stiamo cercando di aiutarlo e cogliere i suggerimenti.

Già me lo vedo scritto il prossimo suo intervento:

"Ma chi vi credete di essere ?"

"Chi vi ha insegnato l'educazione ?"

"Ma come vi permettete ?"


Saluti

Devo dire che alcuni non sono stati molto gentili.

Se vi scocciano certe domande, semplicemente non rispondete.

Patrizia

Un Totonno profetico... il 15 gennaio 2019 già sapeva che qualcuno si sarebbe infastidito.

Un saluto a Patrizia.

Mi accodo a questa discussione e posso dire che per quanto letto sempre nel forum "Guide/Procedure e metodologie/Docfa/Rappresentazione delle parti comuni e pari esclus..", l'indicazione data nella guida, è l'opposto di quanto affermato in questo post.

Mi rifaccio anche alla circolare 4 del 2009 punto 3.6 "[..] La planimetria... deve contenere: .... la rappresentazione , con tratto sottile e mediante semplice accenno, della posizione del vano scala comune, del pianerottolo e dell'eventuale disimpegno di accesso all'unità immobiliare e, in mancanza dell'elaborato planimetrico, anche del perimetro del fabbricato;".

Io ammetto che in tutti i casi simili che mi sono capitati, di planimetrie con rappresentate le parti comuni e prive di elaborato planimetrico, nei casi ove non era obbligatorio che lo presentassi ovviamente, ho proceduto a ricopiare nella planimetria anche gli spazzi comuni come viene detto in questo post. Ma ora ho un caso dove non è così semplice verificare se è vero o meno che quanto rappresentato nella planimetria catastale, in termini di parti comuni, sia corretto o meno, preferirei non prendermi la responsabilità di rappresentarle se non è necessario.

Trovi le indicazioni che ti possono essere utili nella Guida "compilazione delle schede catastali" :

www.geolive.org/guide/procedure-e-metodo...

Per quanto riguarda il luo caso specifico, che riporto in parte:



Secondo me per assolvere correttamente all'incarico che ti ha dato il tuo cliente, per non prenderti responsabilità che non ti competono, dovresti chiedere prima di tutto provvedere ad eseguire tutte le verifiche del caso e la esatta rappresentazione, non è altro che ilò compito principale.

Cordialità