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Argomento: Riconfinazioni da mappa risolte con il calcolo combinatorio

Autore Risposta

kemplen

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 0 -  0 - Inviato: 18 Giugno 2022 alle ore 17:10

"carlocinelli" ha scritto:
E quali sono queste considerazioni?
Perdonami ma non ho voglia di saltare da un forum a un altro e se ben ricordo le tue e quelle di Bertozzi sono del tutto personali.
Le tesi non si fanno con la soggettività.

Che le tesi si debbano fare con oggettività e non con soggettività è il mio primo comandamento.

Se dici che le mie considerazioni (o quelle di Bertozzi) sono soggettive mentre le tue sono oggettive ... la discussione può tranquillamente fermarsi qui.

Buon Lavoro.

geom. Gianni Rossi
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carlocinelli
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 0 -  0 - Inviato: 18 Giugno 2022 alle ore 17:27

"kemplen" ha scritto:
"carlocinelli" ha scritto:
E quali sono queste considerazioni?
Perdonami ma non ho voglia di saltare da un forum a un altro e se ben ricordo le tue e quelle di Bertozzi sono del tutto personali.
Le tesi non si fanno con la soggettività.

Che le tesi si debbano fare con oggettività e non con soggettività è il mio primo comandamento.

Se dici che le mie considerazioni (o quelle di Bertozzi) sono soggettive mentre le tue sono oggettive ... la discussione può tranquillamente fermarsi qui.

Buon Lavoro.

geom. Gianni Rossi
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Io non ho fatto tesi.

Io racconto la Storia della costruzione della mappa.

Quando una persona (Bertozzi) dice: le poligonali furono compensate su riferimenti di ordine superiore. (e fin qui oggettivo) Come si può considerare questa se non una variazione di scala?

Ti domando: Quest'ultimo passaggio è oggettivo o una considerazione personale e soggettiva?

Cordialmente

Carlo Cinelli

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kemplen

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 0 -  0 - Inviato: 18 Giugno 2022 alle ore 18:03

Carlo, credimi, te lo dico con la massima serenità e nel pieno mantenimento del proposito di non tornare agli scontri del passato: se tu ritieni oggettive solo le tue valutazioni e soggettive quelle degli altri, non vale la pena di continuare la discussione. Non verremmo a capo di nulla e, dati i rispettivi caratteri personali, finiremmo con le insolenze e gli insulti come le altre volte.

E io non ne ho più voglia, così come mi sembrava che non ne avessi più neanche tu. Ma se hai già cambiato idea, mi dispace, ma questa volta non ti seguirò. Preferisco lasciar perdere, anche se a malincuore perché ritengo importante la discussione.

Mi auguro che capirai queste mie motivazioni e che in futuro si verifichino le condizioni per riprendere il dibattito.

A presto.

geom. Gianni Rossi
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 0 -  0 - Inviato: 18 Giugno 2022 alle ore 20:23

"kemplen" ha scritto:
Carlo, credimi, te lo dico con la massima serenità e nel pieno mantenimento del proposito di non tornare agli scontri del passato: se tu ritieni oggettive solo le tue valutazioni e soggettive quelle degli altri, non vale la pena di continuare la discussione. Non verremmo a capo di nulla e, dati i rispettivi caratteri personali, finiremmo con le insolenze e gli insulti come le altre volte.

E io non ne ho più voglia, così come mi sembrava che non ne avessi più neanche tu. Ma se hai già cambiato idea, mi dispace, ma questa volta non ti seguirò. Preferisco lasciar perdere, anche se a malincuore perché ritengo importante la discussione.

Mi auguro che capirai queste mie motivazioni e che in futuro si verifichino le condizioni per riprendere il dibattito.

A presto.

geom. Gianni Rossi
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Gianni

Nessuna voglia di polemizzare e infatti rimango sul tema tecnico.

Attendo una risposta a quella domanda.

Quella di Bertozzi è una osservazione oggettiva o soggettiva?

È importante rispondere e argomentare il perché in quanto se non siamo d'accordo nemmeno su cosa è oggettivo e cosa è soggettivo è inutile disquisire su argomenti tecnici.

Cordialmente

Carlo Cinelli

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kemplen

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 0 -  0 - Inviato: 19 Giugno 2022 alle ore 13:04

"carlocinelli" ha scritto:
... se non siamo d'accordo nemmeno su cosa è oggettivo e cosa è soggettivo è inutile disquisire su argomenti tecnici.

Appunto, è esattamente quello che ti avevo scritto io.

Infatti hai ragione, stabilire ciò che è stato oggettivo durante la creazione della mappa d'impianto e quali sono invece le deduzioni soggettive che ciascuno di noi ne trae, sarebbe fondamentale per poter parlare di riconfinazioni.

Ho scritto "sarebbe" (condizionale) perché il problema è, senza offesa, che con te non si può fare, o almeno io non mi ci metto più, perché so già come andrebbe a finire.

Tu parti dal presupposto che le tue argomentazioni sono oggettive (e quindi inconfutabili) mentre quelle mie, di Roberto Bertozzi o di qualasiasi altro sono soggettive (e quindi contestabili e anzi ... sbagliate) .

Lo dimostri proprio ponendo la domanda sulla considerazione di Roberto Bertozzi circa la variazione di scala? In pratica tu dici:

Io sono sicuramente nel giusto, siete voi che sbagliate, dimostratemi che non è così rispondendo a queste mie domande!!

Cioè tu poni costantemente l'onere della prova in capo ai tuoi interlocutori, non lo assumi mai su te stesso.

Troppo comodo e, sempre senza offesa, presuntuoso.

Dove vuoi che porti una discusssione che parta da questa base, conoscendo il carattere di entrambi noi? Porta alla solita deriva sul personale con tanto di insulti e porcate varie.

E a me, come ti dicevo, non interessa più.

Ti faccio un altro esempio sul tuo atteggiamento. Nel mio post in cui mi rivolgevo a te e a Massimo (Macius) per cercare di trovare una forma di convivenza pacifica e costruttiva su questo forum, ti avevo posto 4 domande volte a capire il tuo pensiero in merito a come vengo trattato ogni volta che inizio un topic tecnico.

Tu come hai reagito?

Silenzio totale. Evidentemente perché le risposte, se sincere, ti avrebbero messo in imbarazzo con quei tuoi amici.

Non so se mi sono spiegato. Quando sei tu a fare domande, hai la pretesa che ti venga risposto. Quando sono gli altri a farle a te, ti senti tranquillamente dispensato dal rispondere, qualora la risposta ti provochi anche il benché minimo fastidio.

Ripeto, troppo comodo e, sempre senza offesa, presuntuoso.

Vuoi che sviluppiamo un'approfondita discussione sulle tecniche di riconfinazione derivanti dalla creazione della mappa d'impianto?

Io sarò felicissimo a farlo, però pretendo che si superino prima gli ostacoli attuali che, se lasciati, porterebbero allo stesso esito meschino delle discussioni passate. Per cui, se di tuo interesse, ti propongo quanto segue:

1) Rispondi alle 4 domande di cui sopra (ti basta tornare su di una pagina del topic per trovarle). Se le risposte andranno nella direzione di evitare il sabotaggio dei miei topic tecnici, unisciti a me nel convincere Tony a impedire quei comportamenti da parte dei tuoi amici.

2) Scrivi tu, prima di chiederlo agli altri, quali ritieni siano state le azioni oggettive avvenute durante la creazione della mappa d'impianto e quali invece sono le tue deduzioni soggettive che ti portano alle scelte operative che reputi corette (esempio la mancata applicazione della variazione di scala).

Fatti questi due passaggi, ti assicuro fin d'ora la mia piena e appassionata partecipazione al dibattito tecnico sul tema.

Buona domenica.

geom. Gianni Rossi
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 0 -  0 - Inviato: 19 Giugno 2022 alle ore 13:26

Regola N.1) Io non rispondo più a cose non tecniche su questo forum perché è il modo giusto di entrare in polemica con te e con altri.

Ho risposto a Macius sul fatto che era inaccettabile un suo passaggio, sempre sotto il punto di vista tecnico e formativo.

Smetti anche tu di uscire dal Tecnico e vedrai che prima o poi lo faranno anche gli altri.

Fine delle risposte al tuo intervento.

Torno al tecnico e BASTA.

Rispondo al tuo punto 2) finale.

Quali siano state le azioni oggettive dovremmo conoscerle tutti da quella che tu chiami "letteratura tecnica" (quella vera sulla Formazione - ci sono fior di testi al riguardo anche molto antichi), dalle testimonianze di chi quelle operazione le ha fatte, dalle Istruzioni Ministeriali per la formazione e dalla Legge costitutiva. E da altre disposizioni normative.

Le deduzioni e le presunzioni, soprattutto quando non ampiamente condivise, sono soggettive.

Tornando alla variazione di scala mi dovete dire dove negli atti ufficiali e nelle testimanianze testè citati c'è scritto che sia stata applicata alla formazione della mappa e io mi ravvederò.

Per formazione della mappa non faccio riferimento ai Punti Trigonometrici ma ai dettagli.

Per ora nessun segnale è arrivato se non opinioni personali che lasciano il tempo che trovano.

Cordialmente

Carlo Cinelli

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kemplen

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 0 -  0 - Inviato: 19 Giugno 2022 alle ore 14:25

"carlocinelli" ha scritto:
Regola N.1) Io non rispondo più a cose non tecniche su questo forum perché è il modo giusto di entrare in polemica con te e con altri.

Ok, allora a per me il dialogo tecnico si chiude qui.

Troppo comodo dire "Io mi limito alle risposte tecniche", lasciando che i tuoi amici Rocco Diamante, il Sudtirolese e (in parte) Macius rovinino qualsiasi mio inizio di discussione tecnica (come questo topic) con gli insulti.

Certo, se andassimo avanti con questa discussione, loro non la rovinerebbero perché vedono che interessa a te. Ma lo farebbero su qualsiasi altro topic che inizio io autonomamente.

Ti credo che a te vada bene.

Ma a me no.

O qui su Geolive (con l'intervento di Tony) io posso postare argomenti tecnici senza essere sabotato, oppure non intervengo nemmeno su quelli che interessano a te, nei quali, per suddittanza nei tuoi confronti, i tuoi amici mi lascerebbero in pace.

Del resto, non credo avrai problemi a portare avanti la discussione sulle corrette procedure da adottare basandosi sulla creazione della mappa d'impianto. Lo potrai fare con Rocco Diamante, il Sudtirolese, Macius, Samsung e tanti altri.

Dov'è il problema?

Proprio io ti servo?

Buona Estate.

geom. Gianni Rossi
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rubino
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 0 -  0 - Inviato: 19 Giugno 2022 alle ore 15:52

L'altra ennesima discussione, simile, inaugurata ieri, ora è ferma a 68 visualizzazioni questa, ora, ne conta 1225; tolte 105, fanno 1120 visite da quando sono intervenuto il che significa che l'argomento non interessa, ha scocciato e si seguono risse e battibecchi.

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rubino
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Italia Meridionale

 0 -  0 - Inviato: 19 Giugno 2022 alle ore 17:01

È probabile che, per confutare la tesi, passerà la serata e la notte a fare entra ed esci dalla discussione, così potrà dire che ho torto (infatti, in un'ora, è arrivata a 90).

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Pippocad

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 0 -  0 - Inviato: 20 Giugno 2022 alle ore 12:01

"kemplen" ha scritto:
Se le risposte andranno nella direzione di evitare il sabotaggio dei miei topic tecnici,



La cosa che non riesci a capire è che i tuoi post non sono tecnici. Sono fanatici. A te non interessano le risposte tecniche. L’importante è che si continui a parlare di riconfinazione. Perché sei invasato. Spero che lo sei per scopi di business …anche se comincio a nutrire forti dubbi.

Per motivi che non conosco hai fatto del riconfino una ragione di vita. Secondo me hai puntato su un cavallo sbagliato perché:

1_ Le riconfinazioni da mappa non sono e non potranno mai essere qualcosa di rigoroso inseribile in un algoritmo software.

2_ Le riconfinazioni da mappa sono mediamente il 2% della professione di geometra (forse meno se si considera che su 100 lavori due dovrebbero essere di riconfinazione!).

3_Nell’ampio spettro delle mansioni del Geometra le riconfinazioni da mappa sono talmente marginali che lo stesso Manuale del Geometra Hoelpi su 2742 pagine ne parla su ben 1 pagine scarsa.

4_L’articolo 950 del cc, che è bene ricordare è del 1942, mette le riconfinazioni da mappa all’ultimo posto dando più dignità alle testimonianze verbali.

Le mette all’ultimo posto perché non c’è assolutamente un metodo esatto, rigoroso ed oggettivo per riconfinare su base mappa. Non esiste! Puoi scrivere 100.000 pagine ma il metodo non esiste. Puoi sfracellare le palle su un milione di forum ma un metodo condiviso e rigoroso non lo trovi. Non esiste perché il rilievo delle mappe d’impianto si basa su una determinata strumentazione, su errori umani, su bravure o meno del tecnico rilevatore e sui limiti del disegno manuale su carta.

Ripeto: nel riconfinare vanno rigorosamente considerati i limiti degli strumenti di allora (catena agrimensoria, misure a passi, triplometro, apparato di Bessel, tavoletta Marinoni, teodoliti, ecc). Va anche tenuto conto di errori sistematici, grossolani, sensibilità degli strumenti e soprattutto i limiti umani! Limiti umani che ripeto, fino allo sfinimento, nel disegnare su carta sono:

-l'occhio umano riesce a distinguere due punti disegnati quando la loro distanza non è superiore a 2/10 di mm. Ossia 0,2 mm.

-l'errore medio di graficismo del disegnatore può essere individuato in 0,30 mm.

Ne consegue che avremo un errore di: 0,2 + 0,3 = 0,5 mm che su una mappa in scala

1:2000 corrispondono a 1 metro

1:4000 corrispondono a 2 metri

Arrogarsi il diritto di voler migliorare le precisioni (sensibilità degli strumenti, errori sistematici ed errori umani) è una forzatura gigantesca. Non c’è algoritmo che tenga. La mappa d'impianto va consultata alla sua scala nominale. Zummare sui pixel è una enorme quanto inutile forzatura.

Questa cosa va fatta capire soprattutto al proprio cliente e poi alla controparte e al giudice/ctu/ctp.

Personalmente il metodo che ritengo migliore e difficilmente contestabile per le riconfinazioni da mappa è quello che ha già descritto più volte Carlo. Ovvero:

Si esegue il processo a ritroso che si è effettuato nel rilievo di confinazione. Difficile ma incontestabile. Da personalizzare caso per caso. Perché è una perizia specifica non una serie di algoritmi standard.

Questo metodo lo continui ad ignorare perché altrimenti casca tutto il tuo castello da 1100 pagine.

Ritengo anche che la mappa d’impianto non vada mai scalata perché in tutta la topografia non esiste un metodo di rilievo che abbia previsto di scalare i punti di un tot a caso. Si scala la mappa solo quando il processo di scansione del file immagine ha subito deformazioni rispetto all’originale cartaceo o (per velocizzare) per passare da una proiezione cartografica (cassini, UTM) a misure reali. Ma questa è una cosa diversa che riporta comunque differenze spesso trascurabili.

Chiudo ricordandoti che sei talmente fanatico che vorresti, nel 2022, una nipotina riconfinatrice. Solidarietà alla tua nipotina. Spero per lei che non ti ascolti.

I tuoi post sembrano il cane che si morde la coda, ma quel cane a forza di mordere la coda è arrivato al culo e sta mangiando sé stesso. Buon appetito.

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Orlando1973

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 0 -  0 - Inviato: 20 Giugno 2022 alle ore 15:30

"Pippocad" ha scritto:
"kemplen" ha scritto:
Se le risposte andranno nella direzione di evitare il sabotaggio dei miei topic tecnici,



La cosa che non riesci a capire è che i tuoi post non sono tecnici. Sono fanatici. A te non interessano le risposte tecniche. L’importante è che si continui a parlare di riconfinazione. Perché sei invasato. Spero che lo sei per scopi di business …anche se comincio a nutrire forti dubbi.

Per motivi che non conosco hai fatto del riconfino una ragione di vita. Secondo me hai puntato su un cavallo sbagliato perché:

1_ Le riconfinazioni da mappa non sono e non potranno mai essere qualcosa di rigoroso inseribile in un algoritmo software.

2_ Le riconfinazioni da mappa sono mediamente il 2% della professione di geometra (forse meno se si considera che su 100 lavori due dovrebbero essere di riconfinazione!).

3_Nell’ampio spettro delle mansioni del Geometra le riconfinazioni da mappa sono talmente marginali che lo stesso Manuale del Geometra Hoelpi su 2742 pagine ne parla su ben 1 pagine scarsa.

4_L’articolo 950 del cc, che è bene ricordare è del 1942, mette le riconfinazioni da mappa all’ultimo posto dando più dignità alle testimonianze verbali.

Le mette all’ultimo posto perché non c’è assolutamente un metodo esatto, rigoroso ed oggettivo per riconfinare su base mappa. Non esiste! Puoi scrivere 100.000 pagine ma il metodo non esiste. Puoi sfracellare le palle su un milione di forum ma un metodo condiviso e rigoroso non lo trovi. Non esiste perché il rilievo delle mappe d’impianto si basa su una determinata strumentazione, su errori umani, su bravure o meno del tecnico rilevatore e sui limiti del disegno manuale su carta.

Ripeto: nel riconfinare vanno rigorosamente considerati i limiti degli strumenti di allora (catena agrimensoria, misure a passi, triplometro, apparato di Bessel, tavoletta Marinoni, teodoliti, ecc). Va anche tenuto conto di errori sistematici, grossolani, sensibilità degli strumenti e soprattutto i limiti umani! Limiti umani che ripeto, fino allo sfinimento, nel disegnare su carta sono:

-l'occhio umano riesce a distinguere due punti disegnati quando la loro distanza non è superiore a 2/10 di mm. Ossia 0,2 mm.

-l'errore medio di graficismo del disegnatore può essere individuato in 0,30 mm.

Ne consegue che avremo un errore di: 0,2 + 0,3 = 0,5 mm che su una mappa in scala

1:2000 corrispondono a 1 metro

1:4000 corrispondono a 2 metri

Arrogarsi il diritto di voler migliorare le precisioni (sensibilità degli strumenti, errori sistematici ed errori umani) è una forzatura gigantesca. Non c’è algoritmo che tenga. La mappa d'impianto va consultata alla sua scala nominale. Zummare sui pixel è una enorme quanto inutile forzatura.

Questa cosa va fatta capire soprattutto al proprio cliente e poi alla controparte e al giudice/ctu/ctp.

Personalmente il metodo che ritengo migliore e difficilmente contestabile per le riconfinazioni da mappa è quello che ha già descritto più volte Carlo. Ovvero:

Si esegue il processo a ritroso che si è effettuato nel rilievo di confinazione. Difficile ma incontestabile. Da personalizzare caso per caso. Perché è una perizia specifica non una serie di algoritmi standard.

Questo metodo lo continui ad ignorare perché altrimenti casca tutto il tuo castello da 1100 pagine.

Ritengo anche che la mappa d’impianto non vada mai scalata perché in tutta la topografia non esiste un metodo di rilievo che abbia previsto di scalare i punti di un tot a caso. Si scala la mappa solo quando il processo di scansione del file immagine ha subito deformazioni rispetto all’originale cartaceo o (per velocizzare) per passare da una proiezione cartografica (cassini, UTM) a misure reali. Ma questa è una cosa diversa che riporta comunque differenze spesso trascurabili.

Chiudo ricordandoti che sei talmente fanatico che vorresti, nel 2022, una nipotina riconfinatrice. Solidarietà alla tua nipotina. Spero per lei che non ti ascolti.

I tuoi post sembrano il cane che si morde la coda, ma quel cane a forza di mordere la coda è arrivato al culo e sta mangiando sé stesso. Buon appetito.





Concordo pienamente in particolare :

1) la riconfinazione è un settore marginale della ns. professione non c'e nessuno che campa di riconfinazioni ;

2) non c'e un metodo specifico per riconfinare tantomeno un software che sulla base di algoritmi vari vuole estrapolare dati da una mappa di impianto che nella migliore delle ipotesi risale a 70 anni fà con quindi tutti gli evidenti limiti dell'epoca relativi alla misurazione , restituzione e quant'altro ;

3) in altro recente post "il professore" rivendicava una mappa con gli standard attuali , ma allora questo significa che l'attuale non è veritiera . E allora che riconfiniamo , variamo di scala ......... ?

4) boh continuare a rispondere a questo soggetto credo si faccia solo il suo gioco .La sua utilità pratica al sito in tutti questi anni è stata pari a zero non rispondendo (in quanto non in grado) mai ad una domanda di carattere lavoratico pratico : docfa /Pregeo perche' è su quello che lavorano i tecnici ;

5) i suoi post sono i piu' seguiti in quanto in fondo in fondo i vari battibecchi sono quello che piu' attirano gli utenti , anche perche' il suo sito personale ,al quale immancabilmente fà riferimento , è seguito da 4 gatti (forse meno) .

Ah dimenticavo si finisce di studiare eppoi non si ha piu' voglia di imparare .....

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Pippocad

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"Orlando1973" ha scritto:
3) in altro recente post "il professore" rivendicava una mappa con gli standard attuali , ma allora questo significa che l'attuale non è veritiera . E allora che riconfiniamo , variamo di scala ......... ?



Purtroppo l'ho letta anche io sta cazzata del professore: " Ti posso assicurare che nella stragrande maggioranza dei casi che ho trattato, gli scarti sono sempre stati inferiori ai 30-40 cm"

Praticamente il disegnatore di allora era in grado rappresentare su carta differenze di 0.15 millimetri. 1.5 decimi di millimetro! ...e ci mette pure "sempre inferiori". Mecojoni.

Vabbè. Lo so. Va ignorato.

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 0 -  0 - Inviato: 20 Giugno 2022 alle ore 21:35

Riporto la risposta di Pippocad ed evidenzio le parti che ritengo da valutare attentamente e rendere pubblica.

"Pippocad" ha scritto:

La cosa che non riesci a capire è che i tuoi post NON sono tecnici.

Sono fanatici.

A te non interessano le risposte tecniche. L’importante è che si continui a parlare di riconfinazione. Perché sei invasato. Spero che lo sei per scopi di business anche se comincio a nutrire forti dubbi.
Per motivi che non conosco hai fatto del riconfino una ragione di vita. Secondo me hai puntato su un cavallo sbagliato perché:

1_ Le riconfinazioni da mappa non sono e non potranno mai essere qualcosa di rigoroso inseribile in un algoritmo software.

2_ Le riconfinazioni da mappa sono mediamente il 2% della professione di geometra (forse meno se si considera che su 100 lavori due dovrebbero essere di riconfinazione!).

3_Nell’ampio spettro delle mansioni del Geometra le riconfinazioni da mappa sono talmente marginali che lo stesso Manuale del Geometra Hoelpi su 2742 pagine ne parla su ben 1 pagine scarsa.

4_L’articolo 950 del cc, che è bene ricordare è del 1942, mette le riconfinazioni da mappa all’ultimo posto dando più dignità alle testimonianze verbali.

Le mette all’ultimo posto perché non c’è assolutamente un metodo esatto, rigoroso ed oggettivo per riconfinare su base mappa. Non esiste! Puoi scrivere 100.000 pagine ma il metodo non esiste. Puoi sfracellare le palle su un milione di forum ma un metodo condiviso e rigoroso non lo trovi. Non esiste perché il rilievo delle mappe d’impianto si basa su una determinata strumentazione, su errori umani, su bravure o meno del tecnico rilevatore e sui limiti del disegno manuale su carta.

Ripeto: nel riconfinare vanno rigorosamente considerati i limiti degli strumenti di allora (catena agrimensoria, misure a passi, triplometro, apparato di Bessel, tavoletta Marinoni, teodoliti, ecc). Va anche tenuto conto di errori sistematici, grossolani, sensibilità degli strumenti e soprattutto i limiti umani! Limiti umani che ripeto, fino allo sfinimento, nel disegnare su carta sono:

-l'occhio umano riesce a distinguere due punti disegnati quando la loro distanza non è superiore a 2/10 di mm. Ossia 0,2 mm.

-l'errore medio di graficismo del disegnatore può essere individuato in 0,30 mm.

Ne consegue che avremo un errore di: 0,2 + 0,3 = 0,5 mm che su una mappa in scala

1:2000 corrispondono a 1 metro

1:4000 corrispondono a 2 metri

Arrogarsi il diritto di voler migliorare le precisioni (sensibilità degli strumenti, errori sistematici ed errori umani) è una forzatura gigantesca. Non c’è algoritmo che tenga. La mappa d'impianto va consultata alla sua scala nominale. Zummare sui pixel è una enorme quanto inutile forzatura.
Questa cosa va fatta capire soprattutto al proprio cliente e poi alla controparte e al giudice/ctu/ctp.
Personalmente il metodo che ritengo migliore e difficilmente contestabile per le riconfinazioni da mappa è quello che ha già descritto più volte Carlo. Ovvero:
Si esegue il processo a ritroso che si è effettuato nel rilievo di confinazione. Difficile ma incontestabile. Perché è una perizia specifica non una serie di algoritmi standard.

Questo metodo lo continui ad ignorare perché altrimenti casca tutto il tuo castello da 1100 pagine.

Ritengo anche che la mappa d’impianto non vada mai scalata perché in tutta la topografia non esiste un metodo di rilievo che abbia previsto di scalare i punti di un tot a caso. Si scala la mappa solo quando il processo di scansione del file immagine ha subito deformazioni rispetto all’originale cartaceo o (per velocizzare) per passare da una proiezione cartografica (cassini, UTM) a misure reali.

Ma questa è una cosa diversa che riporta comunque differenze spesso trascurabili.

Chiudo ricordandoti che sei talmente fanatico che vorresti, nel 2022, una nipotina riconfinatrice. Solidarietà alla tua nipotina. Spero per lei che non ti ascolti.

I tuoi post sembrano il cane che si morde la coda, ma quel cane a forza di mordere la coda è arrivato al culo e sta mangiando sé stesso. Buon appetito.



Bhè ! non cè altro da aggiungere se non pubblicizzare questa risposta mel migliore dei modi-

Cordialità

geoalfa

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Grazie!

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 0 -  0 - Inviato: 21 Giugno 2022 alle ore 10:49

Prego !

La tua risposta va resa nota per evitare interpretazioni tendenti a confondere l'argomento a favore di pubblicità indegna a siti o link che altrimenti non sarebbero letti come invece gheolive.org consente.

Comunque indico un link che ritengo utile a chi vuole approfondire la questione :

www.geolive.org/forum/pregeo-e-docfa/cir...

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