Cari colleghi.

Voglio scrivere queste righe per lanciare uno spunto di riflessione su un particolare per me importante e determinante.

In certa formazione riguardante le Riconfinazioni che va oggi per la maggiore (in scelta anche della comodità dei mezzi con cui è fatta e del numero dei crediti formativi erogati) potrebbero passare dei messaggi tendenti a ridurre questa materia a delle vie ben tracciate, a dei protocolli da seguire. Per riconfinare queste linee si fa così, per riconfinare queste altre si fa cosà e via andando.

Le conoscenze e l’esperienza mi impongono di lanciare un allarme.

Le riconfinazioni sono una materia molto particolare. Ogni caso ha una sua forte specificità e va affrontato avendo il bagaglio di conoscenze giuste e sempre partendo dal fatto che stiamo ricostruendo la più probabile volontà delle parti che costituirono quella linea.

Non esistono casi per emulazione.

Quali sono le conoscenze giuste?

Sono quelle che riguardano la profonda conoscenza dell’Art. 950 del CC, sono quelle che riguardano la distinzione tra stato di fatto, stato di diritto e rappresentazione cartografica, sono quelle legate alle imprecisioni di cui sono affette le linee nella cartografia, sono quelle legate alle tolleranze e tollerabilità, sono quelle legate alle conoscenze del territorio e dei suoi segni indicatori, sono quelle tecnico-giuridiche legate al termine confine, sono quelle storico-cartografiche legate alla costruzione della mappa e alla realizzazione dei frazionamenti prima e dopo l’avvento della Circolare 2/88, sono quelle legate alla conoscenza dei principi fondamentali.

Quando un professionista avrà questo bagaglio potrà affrontare qualsiasi caso gli si presenti.

Chi differentemente le affronterà pensando a delle strade tracciate da emulare si troverà davanti al forte rischio di battere il naso al muro.

Cordialmente

Carlo Cinelli

Carlo

Condivido quanto hai scritto sulla materia, non bisogna sottovalutare per niente quanto hai espresso su una branchia (confinazione e riconfinazione) del nostro lavoro.

In una confinazione/riconfinazione entrano in gioco tutta una serie di fattori/problematiche da valutare molto attentamente al fine di non prendere delle cantonate da un collega che ne sa più di noi.

Saluti, Stefano

Carlo,

siccome penso che la formazione sulle Riconfinazioni a cui ti riferisci sia quella che proponiamo il sottoscritto e i colleghi geometri Corrado Brindani e Sergio Ivaldi, docenti per conto del Collegio di Padova sul sito http://padova.co**************, mi permetto di risponderti (se invece ti riferisci ad altri, ignora pure questo mio post).

Condivido in pieno ciò che hai scritto. In materia di riconfinazioni non esistono casi standard da seguire e servono tutte le conoscenze che hai sapientemente elencato. Infatti, nel corso "Casi pratici di riconfinazioni" che abbiamo tenuto ad inizio 2016 (e che ripeteremo nel 2017) io e i colleghi, ciascuno per la parte di propria competenza, abbiamo cercato di mettere a disposizione tutte quelle conoscenze, fornendo una nostra proposta su come affrontare i vari casi che ci sono stati sottoposti.

Diverso è il discorso del corso "Tecniche di riconfinazione" che curo io personalmente. Questo, infatti, come sai, non si propone come corso a 360° sulle riconfinazioni, ma si limita a spiegare le procedure risolutive da adottare qualora il caso di riconfinazione trattato lo richieda. Il corso tratta infatti georeferenziazioni, schemi di rilievo e di calcolo, rototraslazioni, eccetera. Gli iscritti a questo corso vengono debitamente informati sul fatto che questi aspetti sono solo degli strumenti che possono essere utili ma che non fanno diventare il corsista un Riconfinatore dalla sera alla mattina. D'altra parte, chi non ha esperienza in materia e vuole iniziare ad affrontarla da qualche parte dovrà pure cominciare. E sicuramente la conoscenza delle procedure di cui sopra male non gli farà, tutt'altro.

Ho infatti notato che molti di quelli che hanno seguito il mio corso sulle tecniche, hanno poi partecipato anche a quello sui casi concreti nel quale, come dicevo, vengono analizzati anche tutti gli aspetti che molto opportunamente tu hai messo in evidenza. Certo, poi io, Sergio e Corrado mettiamo a disposizione la nostra esperienza (ciascuno nel proprio campo di competenza). Se questa è da considerarsi più o meno valida lo lasciamo dire agli altri.

Credo quindi che il tuo messaggio di allarme (che, ripeto, trovo corretto), non abbia ragion d'essere se riferito ai nostri corsi.

A presto,

geom. Gianni Rossi