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- Si può riconfinare o tracciare una mappa catastale d’impianto sul terreno, non avendo neppure un riferimento esistente con omologia mappa- terreno ?
No, il GPS ti da le coordinate rispetto ad un determinato sistema di riferimento, la mappa catastale ti da le coordinate rispetto ad un altro sistema di riferimento, l'unico modo di correlare i due sistemi è quello di avere dei punti omologhi (spigoli fabbricati, triplici di confine, ecc) per creare una trasformazione. Se questi punti non ci sono la trasformazione non si può fare.
"robeci" ha scritto: - In sostanza, avendo una mappa d’impianto senza nessun fabbricato o termine, potrei calcolarmi le coordinate WGS84 e poi tracciare sul terreno ?
Uso questo criterio per la ricerca delle linee significative sui terreni che devo trattare. In definitiva trasformo un foglio dxf in WGS84, lo carico sul controller e passeggio nei campi. Per i miei scopi so di avere imprecisioni, per il solo metodo di trasformazione generale del foglio tra i 30 ed i 50cm, a cui aggiungere ogni altro tipo di errore che vi può venire in mente
Non lo considero un metodo preciso per una serie di motivi, però se presi per il collo, preparando con cura la porzione di foglio di interesse, potrebbe rivelarsi di aiuto.
"robeci" ha scritto: - Si può riconfinare o tracciare una mappa catastale d’impianto sul terreno, non avendo neppure un riferimento esistente con omologia mappa- terreno ?
No, il GPS ti da le coordinate rispetto ad un determinato sistema di riferimento, la mappa catastale ti da le coordinate rispetto ad un altro sistema di riferimento, l'unico modo di correlare i due sistemi è quello di avere dei punti omologhi (spigoli fabbricati, triplici di confine, ecc) per creare una trasformazione. Se questi punti non ci sono la trasformazione non si può fare.
Sì, tracciare una mappa catastale d’impianto sul terreno si pùo anche senza avere alcun punto di riferimento esistente, basta trasformare le coordinate dal sistema di riferimento della mappa (Cassini-Soldner, Gauss-Boaga, Samson-Flamsteed) in coordinate geografiche WGS84.
Questa è esattamente l'operazione che svolgo io nel mio software CorrMap al fine di esportare la mappa su Google Earth:
Clicca sull'immagine per vederla intera
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Riconfinare invece no, perché le precisioni normalmente richieste in una riconfinanzione sono maggiori rispetto a quelle fornite dalla trasformazione di cui sopra (colonna "Scarto" nell'immagine sopra), per cui è sempre necessario disporre di punti di inquadramento presenti sia in mappa che sul posto.
A meno che non si tratti del confine di una propietà di valore modesto in cui non viene richiesta una particolare precisione, penso ad esempio alle aree boschive montane.
Trasformo due punti del DXF (Cassini-Soldner) scegliendoli piuttosto estremi, per esempio due incroci di parametro su una diagonale, in UTM-WGS84.
Queste coordinate piane non ho alcuna difficoltà a disegnarle col CAD, cioè disegno due punti che abbiano le coordinate UTM, dopodichè inserisco graficamente e alla buona il DXF, compensando senza deformarlo, metà errore su un punto e metà sull'altro.
Questo file che esporto in DXF 2000 è caricabile su ogni software di campagna a bordo dei controller.
Basta creare un nuovo lavoro ed importarci sopra il DXF ed ecco che se lavoriamo in rete permanente vedremo sul monitorino di campagna la nostra posizione sul foglio catastale.
Sta poi a noi e alla nostra esperienza, dare all'informazione ricevuta l'importanza che merita.
Trasformo due punti del DXF (Cassini-Soldner) scegliendoli piuttosto estremi, per esempio due incroci di parametro su una diagonale, in UTM-WGS84.
Queste coordinate piane non ho alcuna difficoltà a disegnarle col CAD, cioè disegno due punti che abbiano le coordinate UTM, dopodichè inserisco graficamente e alla buona il DXF, compensando senza deformarlo, metà errore su un punto e metà sull'altro.
Questo file che esporto in DXF 2000 è caricabile su ogni software di campagna a bordo dei controller.
Basta creare un nuovo lavoro ed importarci sopra il DXF ed ecco che se lavoriamo in rete permanente vedremo sul monitorino di campagna la nostra posizione sul foglio catastale.
Sta poi a noi e alla nostra esperienza, dare all'informazione ricevuta l'importanza che merita.
Cordialmente
Samsung
La Trasformazione delle coordinate da un sistema all'altro la fai con Verto ?
Per migliorare la precisione della conversione potrebbero essere utilizzati i grigliati IGM.
Riguardo la possibilità di riconfinare con questo metodo, penso che qualunque precisione raggiunta sia sempre meglio di niente, nel caso in cui ci trovassimo con un foglio di mappa dove non vi è nessun elemento rintracciabile sul terreno.
"Francesco2015" ha scritto: Secondo me la questione riconfinazioni ci stia sfuggendo di mano... a breve arriverà qualcuno che ci suggerirà una App per riconfinare...
Caro Francesco
Questa tua battuta è una delle cose più intelligenti che abbia mai letto sul forum da quando mi sono iscritto.
Io ho versato fiumi di parole per scongiurare questo ma Battisti cantava: Come può uno scoglio arginare il mare, anche se non voglio torno già a volare.
Poi, in fondo in fondo, ognuno di noi dovrebbe farsi un esame di coscienza, un po' come tutti quegli ecologisti che acquistano prodotti dentro le confezioni di plastica. Tutti ricerchiamo la via più breve per arrivare a conclusione ma il nostro lavoro dovrebbe essere ben altro.
Mi ricordo che qualche anno fa l'amico Stefano Nicolodi, grande geodeta e oggi Presidente del Collegio di Firenze, fece dei file di calibrazione per i controller GPS Leica e anche Topcon.
Inizialmente per la sola area di Pistoia, Prato e Firenze......poi penso per tutta la Toscana visto che l'amico Luciano Piccinelli (detto Piccio) la usava anche in Provincia di Grosseto.
Ebbene lui questa calibrazione l'aveva fatta ovviamente utilizzando punti doppi di varia natura, dai Trigonometrici ai punti IGM 95, ai punti di altri Enti che erano disponibili con varie coordinate, passando da Catastali a Gauss-Boaga a WGS84 ETRF 89.
Io l'ho provati una volta ed effettivamente le differenze erano nell'ordine di quelle che diceva Samsung.
Da li i fini che devono essere ponderati da ognuno.
"Francesco2015" ha scritto: Secondo me la questione riconfinazioni ci stia sfuggendo di mano... a breve arriverà qualcuno che ci suggerirà una App per riconfinare...
Perdonami, ma questa è una delle classiche frasi fatte che non significano assolutamente nulla e che diventano invece un alibi formidabile per chi non vuole evolversi.
Le riconfinazioni sono una materia complessa e, come tale, necessitano di una buona esperienza per poter affrontarle. Questo è fuori discusione.
Ma è altrettanto fuori discussione che laddove, per mancanza di "qualsiasi altro mezzo di prova" (art. 950 c.c.), si deve ricostruire una linea di mappa (o suoi aggiornamenti) esistono una serie di metodi e procedure studiate dai grandi maestri della materia (Tani e Costa) che vanno assolutamente applicati per svolgere il compito con la massima diligenza e professionalità.
Vorrei anche farti notare che tali metodi e procedure sono tuttora suscettibili di miglioramenti e affinamenti, possibili grazie agli strumenti (computer e software) di cui oggi disponiamo e che invece non esistevano all'epoca di Tani e Costa. Io stesso, nel mio piccolo (porta pazienza, non sono un "GURU"), mi sono dedicato a fare ricerca sulla materia e ho cercato di apportare alcuni possibili miglioramenti e affinamenti, come potrai vedere da quest'altro topic:
Poi, come sai bene, ci sono dei "GURU" che, per puri motivi di affermazione personale, vogliono far credere che esista un'assurda contrapposizione tra la componente operativa (legata all'esperienza del tecnico) e la componente risolutiva (le tecniche di rilievo e di calcolo).
Te la ricorderai, penso, la storiella che ... farebbe meglio Tani con cordella metrica e scalimetro che non il "GURU" nostro contemporaneo con la miglior stumentazione topografica e il miglior software oggi disponibile.
È una storiella che segue la logica (ripeto, assurda) di voler a tutti i costi affermare la contrapposizione di cui sopra.
Negli ultimi anni della sua vita, Pier Domenico Tani perse una giornata intera al SAIE di Bologna alla ricerca di un software che avesse implementato la rototraslazione ai minimi quadrati e l'apertura a terra multipla, due tecniche risolutive che lui aveva così ben illustrato nel suo libro "Aspetti tecnici dell'azione di regolamento di confini".
Cosa significava quella sua ricerca?
Che, se oggi fosse ancora in vita, alla sua grande esperienza e capacità Tani affiancherebbe la miglior strumentazione e il miglior software disponibile in materia.
Quindi, caro Francesco, ben vengano le applicazioni (o le "app" come si chiamano oggi) purché siano di validità comprovata. Se lo sono, costituiscono, sempre e comunque, un miglioramento e una facilitazione nel lavoro del riconfinatore.
Ma infatti. Ben venga l' app che mi consente di riconfinare più velocemente ma con la stessa affidabilità delle tecniche attuali. Il progresso non lo può fermare nessuno e quindi ci si arriverà. Ho cominciato nel 1985 a riconfinare con paline e bindella, in mezzo ci é passata la stazione totale, poi il gps e in futuro certo che arriverà l'app. Chi non si adegua sarà fuori dai giochi. Quello che apprezzo di kemplen é una filosofia sempre orientata verso il futuro e l'innovazione senza preclusione per i principi fondamentali che stanno alla base. E' l'unico modo di pensare veramente moderno. Un saluto.
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