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Autore ACCATASTAMENTO UIU ,PPROP.DECEDUTO

dingo

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05 Ottobre 2012 alle ore 19:39

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 0 -  0 - Inviato: 26 Novembre 2022 alle ore 16:22

BUONA SERA RAGAZZI, HO SCRITTO PRIMA DI QUESTO LO STESSO POST IN QUANTO NON SONO RIUSCITO A RISOLVERE LA PRATICA , RICAPITOLO PER CHI MI VOLESSE DIRE COME PROCEDERE:

MARIO E' PROPRIETARIO DI UNA ABITAZIONE COMPOSTA DA UN PIANO TERRA, UN PIANO PRIMO ,UN SECONDO PIANO E UN SEMINTERRATO,

IL PIANO SEMINTERRATO ,IL PIANO TERRA E IL PRIMO PIANO RISULTANO ACCATASTATI ,IL SECONDO PIANO (E' ALLO STATO RUSTICO MAI UKLTIMATO);

LA COSTRUZIONE RISALE AL 1975.

NEL 2020 IL PROP. MARIO FA DONAZIONE IL PIANO SEMINETTARTO ED IL PIANO PRIMO LO DONA A FRANCESCA , IL PèIANO TERRA LO DONA A ROBERTO.

NEL 2021 MARIO E' DECEDUTO.

DESSO BISOGNA FARE LA SUCCESSIONE ,IL NOTAIO DICE DI ACCATASTARE IL PIANO SECONDO CHE E' ALLO STATO GRAZZO ( ANCORA IN CORSO DI COSTRUZIONE), HO MANDATO DIVERSE PRATICHE AL CATASTO SEMPRE RESPINTE , PPROCEDURA SBAGLIATA, SE QUALCUNO VUOLE INDICARMI COME PROCEDERE NE SAREI GRATO.

GRAZIE

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Autore Risposta

geoalfa

(GURU)

Iscritto il:
02 Dicembre 2005

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11936

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-

 0 -  0 - Inviato: 26 Novembre 2022 alle ore 19:54

E' noto che scrivere in maiuscolo non rende il messaggio facilmente leggibile, quindi per renderlo comprensibile lo "traduco" :

Mario proprietario di una abitazione realizzata nel 1975 e su 4 piani : PT, P1 , P2 e PS1

Risultano accatastati il PS , il PT e il P1 , ed il P2 risulta mai ultimato

Nel 2020 Mario dona il PS1 ed il P1 a Francesca, il PT a Roberto.

Nel 2021 Mario è deceduto.

Per redigere la denuncia di successione, il Notaio esige che si accatasti il P2 che tuttora risulta allo stato grezzo ( tuttora in corso di costruzione),

Le diverse pratiche prodotte sono state tutte respinte.

Al che ti rispondo:

E' sempre possibile accatastarli in una apposita categoria F3, in relazione alla quale non viene attribuita alcuna rendita.
Per chiarire si può riportare un esempio concreto:
l’art. 28 del R.D.L n. 652/1939, impone l’iscrizione in catasto dei fabbricati entro 30 giorni «dal momento in cui sono divenuti abitabili o servibili all`uso cui sono destinati..».
Si deduce quindi che se un fabbricato non è ancora abitabile o servibile all`uso cui è destinato non deve essere iscritto in catasto.
Tuttavia può accadere che, per esigenze connesse all`individuazione dell`immobile in corso di costruzione, si debba procedere all`accatastamento.
Normalmente si verifica quando si vuole vendere dei - cosiddetti - fabbricati al grezzo.
In questo caso, il Notaio per poter stipulare il rogito necessita degli identificativi dell`immobile, anche nel caso in cui quest’ultimo non sia ancora stato completato.
Proprio per venire incontro a questa esigenza, è stata prevista una categoria catastale fittizia, denominata «F3 - unita` in corso di costruzione»,
alla quale non viene associata alcuna rendita catastale.
Ciò significa che, il fabbricato in corso di costruzione viene iscritto in catasto con la categoria F3, ma senza attribuzione di rendita in quanto l`immobile non si può ancora ritenere un fabbricato «abitabile o servibile all`uso cui è destinato».

Cordialità

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CESKO

Iscritto il:
07 Novembre 2006

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8586

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Agro Nocerino Sarnese

 0 -  0 - Inviato: 26 Novembre 2022 alle ore 19:58

"dingo" ha scritto:
BUONA SERA RAGAZZI, HO SCRITTO PRIMA DI QUESTO LO STESSO POST IN QUANTO NON SONO RIUSCITO A RISOLVERE LA PRATICA , RICAPITOLO PER CHI MI VOLESSE DIRE COME PROCEDERE:

MARIO E' PROPRIETARIO DI UNA ABITAZIONE COMPOSTA DA UN PIANO TERRA, UN PIANO PRIMO ,UN SECONDO PIANO E UN SEMINTERRATO,

IL PIANO SEMINTERRATO ,IL PIANO TERRA E IL PRIMO PIANO RISULTANO ACCATASTATI ,IL SECONDO PIANO (E' ALLO STATO RUSTICO MAI UKLTIMATO);

LA COSTRUZIONE RISALE AL 1975.

NEL 2020 IL PROP. MARIO FA DONAZIONE IL PIANO SEMINETTARTO ED IL PIANO PRIMO LO DONA A FRANCESCA , IL PèIANO TERRA LO DONA A ROBERTO.

NEL 2021 MARIO E' DECEDUTO.

DESSO BISOGNA FARE LA SUCCESSIONE ,IL NOTAIO DICE DI ACCATASTARE IL PIANO SECONDO CHE E' ALLO STATO GRAZZO ( ANCORA IN CORSO DI COSTRUZIONE), HO MANDATO DIVERSE PRATICHE AL CATASTO SEMPRE RESPINTE , PPROCEDURA SBAGLIATA, SE QUALCUNO VUOLE INDICARMI COME PROCEDERE NE SAREI GRATO.

GRAZIE



Prima di scrivere come un "Forsennato" forse è meglio che plachi prima la tua ira....

ti è già stato risposto in altro post:

www.geolive.org/forum/pregeo-e-docfa/doc...

saluti

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Topgun

Iscritto il:
17 Settembre 2022 alle ore 22:43

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88

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 0 -  0 - Inviato: 26 Novembre 2022 alle ore 22:16

"geoalfa" ha scritto:
...

E' sempre possibile accatastarli in una apposita categoria F3, in relazione alla quale non viene attribuita alcuna rendita.
Per chiarire si può riportare un esempio concreto:
l’art. 28 del R.D.L n. 652/1939, impone l’iscrizione in catasto dei fabbricati entro 30 giorni «dal momento in cui sono divenuti abitabili o servibili all`uso cui sono destinati..».
Si deduce quindi che se un fabbricato non è ancora abitabile o servibile all`uso cui è destinato non deve essere iscritto in catasto.
Tuttavia può accadere che, per esigenze connesse all`individuazione dell`immobile in corso di costruzione, si debba procedere all`accatastamento.
Normalmente si verifica quando si vuole vendere dei - cosiddetti - fabbricati al grezzo.
In questo caso, il Notaio per poter stipulare il rogito necessita degli identificativi dell`immobile, anche nel caso in cui quest’ultimo non sia ancora stato completato.
Proprio per venire incontro a questa esigenza, è stata prevista una categoria catastale fittizia, denominata «F3 - unita` in corso di costruzione»,
alla quale non viene associata alcuna rendita catastale.
Ciò significa che, il fabbricato in corso di costruzione viene iscritto in catasto con la categoria F3, ma senza attribuzione di rendita in quanto l`immobile non si può ancora ritenere un fabbricato «abitabile o servibile all`uso cui è destinato».



Riporto la risposta di Geoalfa che prova il fatto che il manufatto non è da accatastare in F3 per la successione.

La sopraelevazione va censita dagli eredi al momento in cui viene completata e servibile all'uso cui è destinata come se fossero stati loro gli unici realizzatori dell'opera.

C'è un altro motivo per cui non conviene assolutamente accatastare in F3 e riportare il cespite in successione legittima. Sono le imposte da pagare. Per un F3 va messo un imponibile equivalente al valore commerciale, quindi è passibile di un accertamento dell'Agenzia perché il valore dichiarato per la stessa potrebbe non risultare congruo. Quindi un salasso tra imposte ipocatastali sul valore commerciale e non quello catastale, accertamento, sanzioni e interessi. Fatti due conti.

Il mio consiglio non vale, solo se ci fosse un testamento dove viene citata la sopraelevazione, ma, visto la non disponibilità e non esistenza dell'immobile al 2 piano, il de cuius non avrebbe neppure potuto assegnarlo per testamento.

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CESKO

Iscritto il:
07 Novembre 2006

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Agro Nocerino Sarnese

 0 -  0 - Inviato: 27 Novembre 2022 alle ore 12:28

"Topgun" ha scritto:
"geoalfa" ha scritto:
...

E' sempre possibile accatastarli in una apposita categoria F3, in relazione alla quale non viene attribuita alcuna rendita.
Per chiarire si può riportare un esempio concreto:
l’art. 28 del R.D.L n. 652/1939, impone l’iscrizione in catasto dei fabbricati entro 30 giorni «dal momento in cui sono divenuti abitabili o servibili all`uso cui sono destinati..».
Si deduce quindi che se un fabbricato non è ancora abitabile o servibile all`uso cui è destinato non deve essere iscritto in catasto.
Tuttavia può accadere che, per esigenze connesse all`individuazione dell`immobile in corso di costruzione, si debba procedere all`accatastamento.
Normalmente si verifica quando si vuole vendere dei - cosiddetti - fabbricati al grezzo.
In questo caso, il Notaio per poter stipulare il rogito necessita degli identificativi dell`immobile, anche nel caso in cui quest’ultimo non sia ancora stato completato.
Proprio per venire incontro a questa esigenza, è stata prevista una categoria catastale fittizia, denominata «F3 - unita` in corso di costruzione»,
alla quale non viene associata alcuna rendita catastale.
Ciò significa che, il fabbricato in corso di costruzione viene iscritto in catasto con la categoria F3, ma senza attribuzione di rendita in quanto l`immobile non si può ancora ritenere un fabbricato «abitabile o servibile all`uso cui è destinato».



Riporto la risposta di Geoalfa che prova il fatto che il manufatto non è da accatastare in F3 per la successione.

La sopraelevazione va censita dagli eredi al momento in cui viene completata e servibile all'uso cui è destinata come se fossero stati loro gli unici realizzatori dell'opera.

C'è un altro motivo per cui non conviene assolutamente accatastare in F3 e riportare il cespite in successione legittima. Sono le imposte da pagare. Per un F3 va messo un imponibile equivalente al valore commerciale, quindi è passibile di un accertamento dell'Agenzia perché il valore dichiarato per la stessa potrebbe non risultare congruo. Quindi un salasso tra imposte ipocatastali sul valore commerciale e non quello catastale, accertamento, sanzioni e interessi. Fatti due conti.

Il mio consiglio non vale, solo se ci fosse un testamento dove viene citata la sopraelevazione, ma, visto la non disponibilità e non esistenza dell'immobile al 2 piano, il de cuius non avrebbe neppure potuto assegnarlo per testamento.



non sono affatto d'accordo se il secondo piano realizzato dal de cuius (anche se allo stato rustico - in corso di costruzione) va inserito obbligatoriamente in successione, in quanto verrebbero a mancare il collegamento con il titolo/i urbanistici già rilasciati.

Che titolo avrebbero gli eredi post successione?

buona domenica

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geoalfa

(GURU)

Iscritto il:
02 Dicembre 2005

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 0 -  0 - Inviato: 28 Novembre 2022 alle ore 08:41

Infatti, a maggior chiarimento e conferma, in merito, riporto solo la parte che interessa :

"geoalfa" ha scritto:

Tuttavia può accadere che, per esigenze connesse all`individuazione dell`immobile in corso di costruzione, si debba procedere all`accatastamento.
Normalmente si verifica quando si vuole vendere dei - cosiddetti - fabbricati al grezzo.
In questo caso, il Notaio per poter stipulare il rogito necessita degli identificativi dell`immobile, anche nel caso in cui quest’ultimo non sia ancora stato completato.
Proprio per venire incontro a questa esigenza, è stata prevista una categoria catastale fittizia, denominata «F3 - unita` in corso di costruzione»,
alla quale non viene associata alcuna rendita catastale.
Ciò significa che:

"" il fabbricato in corso di costruzione viene iscritto in catasto con la categoria F3, ma senza attribuzione di rendita in quanto l`immobile non si può ancora ritenere un fabbricato «abitabile o servibile all`uso cui è destinato»....



Cordialità

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CESKO

Iscritto il:
07 Novembre 2006

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Agro Nocerino Sarnese

 0 -  0 - Inviato: 28 Novembre 2022 alle ore 08:50

"geoalfa" ha scritto:
Infatti, a maggior chiarimento e conferma, in merito, riporto solo la parte che interessa :

"geoalfa" ha scritto:

Tuttavia può accadere che, per esigenze connesse all`individuazione dell`immobile in corso di costruzione, si debba procedere all`accatastamento.
Normalmente si verifica quando si vuole vendere dei - cosiddetti - fabbricati al grezzo.
In questo caso, il Notaio per poter stipulare il rogito necessita degli identificativi dell`immobile, anche nel caso in cui quest’ultimo non sia ancora stato completato.
Proprio per venire incontro a questa esigenza, è stata prevista una categoria catastale fittizia, denominata «F3 - unita` in corso di costruzione»,
alla quale non viene associata alcuna rendita catastale.
Ciò significa che:

"" il fabbricato in corso di costruzione viene iscritto in catasto con la categoria F3, ma senza attribuzione di rendita in quanto l`immobile non si può ancora ritenere un fabbricato «abitabile o servibile all`uso cui è destinato»....



Cordialità



quindi di conseguenza l'immobile va preventivamente censito in Cat. F/3 per poi essere riportato in successione!

saluti

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Topgun

Iscritto il:
17 Settembre 2022 alle ore 22:43

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 0 -  0 - Inviato: 28 Novembre 2022 alle ore 10:57

Mario, non ha cespiti in quell'edificio, avendo donato tutto ai due figli. A meno che nell'ambito delle donazioni si sia riservato il diritto a sopraelevare.

Il titolo urbanistico legittimante la costruzione risulta essere rilasciato nel 1975, ma il secondo piano della costruzione risulta non ultimato ed allo stato grezzo. La concessione è scaduta, quindi bisogna anche verificare se la norma urbanistica consenta il rilascio di una nuova concessione per la costruzione di una volumetria al secondo piano.

Detto ciò io sono anche dell'idea che il secondo piano (di cui tra l'altro potrebbe essere illegittima la sua ultimazione) non possa essere neppure possibile intestarlo al de cuius Mario, neanche in F3. Nell'eventualità comunque che vogliano completare la costruzione qualora le norme lo consentissero, possono farlo a loro nome, perchè di fatto l'immobile è una sopraelevazione su un edificio di cui sono loro i proprietari, non Mario.

Vorrei sapere oltretutto a che titolo Mario stava costruendo una sopraelevazione su un edificio che non era il suo.

Questa è una mia impressione, non conoscendo a fondo la questione, ma: in questa prospettiva ci sta che la successione, se Mario non aveva immobili, non sia proprio da dichiarare.

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CESKO

Iscritto il:
07 Novembre 2006

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Agro Nocerino Sarnese

 0 -  0 - Inviato: 28 Novembre 2022 alle ore 11:16

"Topgun" ha scritto:
Mario, non ha cespiti in quell'edificio, avendo donato tutto ai due figli. A meno che nell'ambito delle donazioni si sia riservato il diritto a sopraelevare.

Il titolo urbanistico legittimante la costruzione risulta essere rilasciato nel 1975, ma il secondo piano della costruzione risulta non ultimato ed allo stato grezzo. La concessione è scaduta, quindi bisogna anche verificare se la norma urbanistica consenta il rilascio di una nuova concessione per la costruzione di una volumetria al secondo piano.

Detto ciò io sono anche dell'idea che il secondo piano (di cui tra l'altro potrebbe essere illegittima la sua ultimazione) non possa essere neppure possibile intestarlo al de cuius Mario, neanche in F3. Nell'eventualità comunque che vogliano completare la costruzione qualora le norme lo consentissero, possono farlo a loro nome, perchè di fatto l'immobile è una sopraelevazione su un edificio di cui sono loro i proprietari, non Mario.

Vorrei sapere oltretutto a che titolo Mario stava costruendo una sopraelevazione su un edificio che non era il suo.

Questa è una mia impressione, non conoscendo a fondo la questione, ma: in questa prospettiva ci sta che la successione, se Mario non aveva immobili, non sia proprio da dichiarare.



Forse non riusciamo a comprenderci!

"dingo" ha scritto:
IL PIANO SEMINTERRATO ,IL PIANO TERRA E IL PRIMO PIANO RISULTANO ACCATASTATI ,IL SECONDO PIANO (E' ALLO STATO RUSTICO MAI UKLTIMATO);
LA COSTRUZIONE RISALE AL 1975.



Il secondo piano esiste (anche se allo stato rustico) fin dal 1975 e si presuppone (al 100%) che sia stato edificato dal signor Mario titolare della Licenza Edilizia dell'epoca!

quindi l'immobile in F/3 va inserito nella successione.

saranno problemi degli eredi se il secondo piano successivamente vogliono ultimarlo o meno, previa presentazione di una SCIA per completamento lavori.

Risaluti

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