Accedi al portale - Non fai parte della nostra community? Registrati è gratis!
GeoLIVE
4/11/2023 18:28 - Il rollout degli aggiornamenti relativi alla moderazione è ancora in corso, e durerà fino alle 22:30 di lunedi, ci potranno essere sporadici disservizi nel corso della giornata.


 
/ Forum / PREGEO e DOCFA / RICONFINAZIONI / Riconfinazione di linea derivante da atto ante cir...
Forum

Parole da cercare:
Cerca su:

SEGUI ARGOMENTO

Pagine:  3 - Vai a pagina  successiva

Autore Riconfinazione di linea derivante da atto ante circ. 2/88

geo_roma

Iscritto il:
11 Febbraio 2008

Messaggi:
432

Località

 0 -  0 - Inviato: 08 Aprile 2015 alle ore 16:30

Salve,

mi trovo a dover riconfinare una linea generata da un frazionamento del 1986.

Il rilievo di confinazione è stato eseguito mediante poligonale aperta orientata.

E' stata pertanto eseguita l'apertura a terra dalla prima stazione con punto di appoggio corrispondente ad uno spigolo di fabbricato di impianto e orientamento su un trigonometrico lontano, e la chiusura a terra dall'ultima stazione con punto di appoggio corrispondente a termine lapideo e orientamento su un trigonometrico lontano. Il rilievo è composto da 5 stazioni totali e da una stazione intermedia sono stati rilevati i 3 vertici della nuova linea dividente.

Ho effettuato il sopralluogo e non ho potuto rintracciare le stazioni. Allo stato attuale inoltre, uno dei due punti di appoggio, non è più esistente (il termine lapideo).

Pertanto, posso solamente rilevare lo spigolo di fabbricato di impianto ed effettuare la lettura angolare sui due punti trigonometrici lontani.

Non riesco a capire in che modo poter eseguire la "sovrapposizione" tra i due rilievi (il frazionamento ed il mio rilievo di riconfinazione...).

Qualcuno può delucidarmi?



Grazie e buon lavoro

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

 

Autore Risposta

RESA

Iscritto il:
12 Dicembre 2013 alle ore 19:18

Messaggi:
34

Località
Italy

 0 -  0 - Inviato: 08 Aprile 2015 alle ore 17:11

Da quanto esposto hai a disposizione i risultati del rilievo fatto, compreso i tre vertici della nuova dividente che a quanto pare hai a disposizione, quindi se il rilievo è fatto bene puoi avere i dati di tracciamento dai tre vertici rilevati sovrapponendo su autocad o altro soft la mappa ed il rilievo. Spero di essermi fatto comprendermi

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

Leo
Leonardo Gualandi (leometra@gmail.com)
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
(GURU)

Iscritto il:
30 Agosto 2003

Messaggi:
998

Località
Castel del Rio

 0 -  0 - Inviato: 08 Aprile 2015 alle ore 17:44

Ricondurrei lo schema generale del rilievo di confinazione a un collegamento rigido dei due punti iniziale e finale individuati dallo spigolo e dal termine, nonché dei tre punti del confine che nacque. Di questi ultimi non ci dici se sono incerti o assenti; ossia se materializzati e da verificare oppure del tutto mancanti, ma mi pare importante perché se fosse il primo caso potresti avere ridondanza di riscontri...

Sempre nello schema di cui sopra erano battuti angolarmente due trigonometrici. Queste osservazioni perdono un po' di efficacia, in particolare la seconda, per la mancanza del relativo punto di appoggio.

Dunque per la riconfinazione, disponendo all'attualità di strumenti di rilevamento ad ampio raggio abbastanza abbordabili, farei un rilievo di riconfinazione che colleghi rigidamente anche i due trigonometrici; in tal modo potrei eseguire il calcolo del vecchio libretto di confinazione con una minima verifica.

Solo dopo potrei avere una panoramica reale della situazione che mi consenta una stima degli scarti tale da permettermi valutazioni concrete. Queste, però, sono difficili da anticipare se non ci illustri quegli scarti...

Leonardo

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
(GURU)

Iscritto il:
07 Novembre 2006

Messaggi:
4081

Località
Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it

 0 -  0 - Inviato: 08 Aprile 2015 alle ore 17:54

Caro Georoma

Il rilievo di confinazione, venendo a mancare il termine, diventa non autonomamente ricostruibile.

O meglio parzialmente non autonomamente ricostruibile.

Perché uno dei due punti di appoggio è sempre presente.

Quindi per la sovrapposizione tra i due sistemi dovrai considerare anche le coordinate del termine sulla mappa di Impianto.

Io però un controllo preventivo lo farei.

Tu hai detto che il termine non è più presente.

Prova a prelevare le coordinate sulla mappa di Impianto e, calibrandoti su altri punti, prova a tracciarlo.

Poi, armato di zappetta, cominci a sfrucugliare dal punto risultante per un raggio di 2 metri.

Non è da escludere, infatti, che sia sparito il testimone ma che il termine sotterraneo sia sempre presente.

E ciò farebbe magicamente tornare il tipo di confinazione autonomamente ricostruibile con indubbi vantaggi sulla qualità delle risultanze, non più in parte di genesi grafica.

Cordialmente

Carlo Cinelli

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

geo_roma

Iscritto il:
11 Febbraio 2008

Messaggi:
432

Località

 0 -  0 - Inviato: 08 Aprile 2015 alle ore 18:18

Innanzitutto grazie per le risposte.

Per Leo:

I punti del confine sono totalmente assenti.

Quando dici "...per la riconfinazione, disponendo all'attualità di strumenti di rilevamento ad ampio raggio abbastanza abbordabili, farei un rilievo di riconfinazione che colleghi rigidamente anche i due trigonometrici" ti riferisci al fatto di misurare direttamente tramite GPS i trigonometrici?

Per Geocinel:

Il termine non è più presente e dubito di poter rintracciare il termine "sotterraneo". Infatti si trattava di un termine lapideo addossato ad un muro di recinzione. Il muro negli anni è stato demolito e ricostruito ed il termine è stato rimosso.

Scusami ma non mi è chiaro questo passaggio:
"Quindi per la sovrapposizione tra i due sistemi dovrai considerare anche le coordinate del termine sulla mappa di Impianto".

Grazie ancora

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
(GURU)

Iscritto il:
07 Novembre 2006

Messaggi:
4081

Località
Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it

 0 -  0 - Inviato: 08 Aprile 2015 alle ore 18:32

Se il tipo di aggiornamento non è autonomamente ricostruibile, per la sua ricostruzione bisogna far riferimento alla posizione sulla mappa di ciò che non c'è più.

Dovrai quindi al posto del termine fisico far riferimento al termine sulla mappa di Impianto.

Non c'è grande differenza concettuale tra questa ricostruzione e quella di un Tipo di Aggiornamento per allineamenti appoggiati alle fosse.

L'unica è che tu hai ancora fisicamente disponibile uno dei due punti di appoggio e quindi lo schema di rilievo e di calcolo ne dovrà tenere di conto.

In che modo?

Vincolando la ricostruzione a quello presente e usando quello di natura grafica come orientamento.

Spero di essere stato più chiaro.

Cordialmente

Carlo Cinelli

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

geo_roma

Iscritto il:
11 Febbraio 2008

Messaggi:
432

Località

 0 -  0 - Inviato: 08 Aprile 2015 alle ore 18:44

Ok, credo (spero...) di aver capito.

In pratica:

- rilevo lo spigolo di fabbricato di impianto ed effettuo la lettura angolare al primo trigonometrico;

- mi calcolo l'apertura a terra singola utilizzando l'unico punto di appoggio e trovo le coordinate della mia stazione;

- in questo sistema inserisco le coordinate grafiche del termine mancante;

- rototraslo i due rilievo utilizzando lo spigolo di fabbricato ed il termine lapideo.

Giusto?

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

Leo
Leonardo Gualandi (leometra@gmail.com)
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
(GURU)

Iscritto il:
30 Agosto 2003

Messaggi:
998

Località
Castel del Rio

 0 -  0 - Inviato: 08 Aprile 2015 alle ore 18:58

La condizione che Carlo ha premesso è fondamentale: se il tipo non è autonomamente ricostruibile...

In tal caso direi che la ricostruzione della posizione grafica del termine è un passaggio importante che non avevo descritto prima, per il quale si dovranno impiegare altri punti graficamente riconoscibili e rispondenti.

Mentre la verifica che proponevo si ha mediante il rilevamento dei trigonometrici. Probabilmente è bene farlo col GPS, ma non escludo che rispetto al 1986 anche una stazione totale possa consentire misure che allora il Tecnico non fece.

Nel tuo nuovo rilievo ottieni posizioni coerenti dei tre punti disponibili (spigolo e due trigonometrici) che nella confinazione erano stati probabilmente utilizzati con il solito sistema "ibrido" coordinate mappa dello spigolo e analitiche dei trigonometrici. Ma anche quel Tecnico possiamo dire che avesse responsabilità diretta delle sole misure e non delle coordinate. Dunque applicando quelle misure a posizioni corrette dovresti avere un discreto beneficio sui risultati.

Se non altro si dovrebbe poter verificare se quelle misure furono fatte realmente o...

Leonardo

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
(GURU)

Iscritto il:
07 Novembre 2006

Messaggi:
4081

Località
Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it

 0 -  0 - Inviato: 08 Aprile 2015 alle ore 19:03

Caro Georoma

Ogni caso ha delle sue peculiarità.

Io ti ho riportato dei concetti di ordine generale.

Se vedessi lo schema di confinazione potrei essere più chiaro anche nella descrizione della procedura.

Non vedendolo non riesco a capire le distanze che hai dai punti di appoggio alla linea da ricostruire e non capisco nemmeno la lunghezza della corda della poligonale.

Tu dovresti avere anche il calcolo della poligonale e vedere come aveva prelevato le coordinate dei punti di appoggio oltre agli scarti risultanti con il rilievo di confinazione.

Tutte queste informazioni potrebbero aiutarci non poco.

Cordialmente

Carlo Cinelli

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

geo_roma

Iscritto il:
11 Febbraio 2008

Messaggi:
432

Località

 0 -  0 - Inviato: 08 Aprile 2015 alle ore 19:13

Si, ovviamente ho anche il calcolo della poligonale.

I punti di appoggio distano dal confine circa 5/600 metri.

Posso approfittare della tua disponibilità inviandoti lo schema di confinazione?

Cordiali saluti

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
(GURU)

Iscritto il:
07 Novembre 2006

Messaggi:
4081

Località
Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it

 0 -  0 - Inviato: 08 Aprile 2015 alle ore 19:29

Certo che si.

La mail è quella sotto la località.

geocinel@tin.it

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

georox

Iscritto il:
14 Marzo 2008

Messaggi:
1821

Località

 0 -  0 - Inviato: 08 Aprile 2015 alle ore 19:59

Ciao Georoma,

ti dico anch'io la mia riferendomi ai vostri post precedenti. Per quanto riguarda il tuo:

"geo_roma" ha scritto:

- rilevo lo spigolo di fabbricato di impianto ed effettuo la lettura angolare al primo trigonometrico;

- mi calcolo l'apertura a terra singola utilizzando l'unico punto di appoggio e trovo le coordinate della mia stazione;

- in questo sistema inserisco le coordinate grafiche del termine mancante;

- rototraslo i due rilievo utilizzando lo spigolo di fabbricato ed il termine lapideo

Non mi trovi d'accordo, ti spiego il perché.

Partiamo dall'ipotesi che il secondo punto di appoggio (chiusura di poligonale) fosse ancora presente. In tal caso, il rilievo di confinazione, come già detto dai colleghi, sarebbe autonomamente ricostruibile. Ma a quel punto, non servirebbe rilevare (neanche angolarmente) i trigonometrici, né calcolare l'apertura/chiusura a terra.

Nel tuo rilievo di riconfinazione, ti basterebbe infatti ribattere i due punti di appoggio, e sovrapporre i due rilievi tramite questi due punti. Questo perché, per eseguire la rototraslazione, due punti sono sufficienti, anche se l'averne di più ti darebbe maggior controllo grazie agli scarti (con soli due punti, non hai scarti).

Ma tu il secondo punto d'appoggio non ce l'hai. Quindi ti si presentano le due strade che Leo ha citato e che io cerco di riproporti con maggior dettaglio.

1)
"Leo" ha scritto:
In tal caso direi che la ricostruzione della posizione grafica del termine è un passaggio importante che non avevo descritto prima, per il quale si dovranno impiegare altri punti graficamente riconoscibili e rispondenti.

Devi ricostruirti cartograficamente il secondo appoggio.

Per far questo, in pratica, devi fare dapprima una sorta di "riconfinazione" di tale punto di appoggio. Dovrai cioè reperire in mappa dei punti stabili tuttora presenti sul posto (e che hai quindi rilevato) nell'intorno dell'appoggio perduto, come in una normale riconfinazione da mappa. A quel punto rototrasli il rilievo sulla mappa in base a tali nuovi punti di appoggio e ricavi le letture al punto di appoggio del confinatore. Ma le ricavi, come dice Leo, in funzione di "altri punti graficamente riconoscibili e rispondenti".

A questo punto ti ritroverai che, nel tuo rilievo di riconfinazione, avrai anche le letture al punto di appoggio perduto, come se questo fosse ancora presente. Ti sei così ricondotto alla situazione originaria descritta all'inizio, di come se disponessi di entrambi gli appoggi del tecnico confinatore. Ti basterà quindi sovrapporre il suo rilievo al tuo tramite i due appoggi.

2)
"Leo" ha scritto:
Mentre la verifica che proponevo si ha mediante il rilevamento dei trigonometrici.

In questa soluzione vai a rilevare i trigonometrici (non ha importanza se con GPS o stazione totale), oltre naturalmente all'unico punto di appoggio.

A questo punto i due rilievi, quello del confinatore ed il tuo, hanno in comune tali 3 punti, anche se con l'approssimazione che i due trigonometrici del confinatore hanno una genesi cartografica (coordinate) mentre i tuoi sono reali. Pur con questa approssimazione, sovrapponi (sempre con rototraslazione ai minimi quadrati) i due rilievi e valuti lo scarto (qui gli scarti gli hai avendo 3 punti) sull'unico punto di appoggio effettivo. Se questo dovesse essere buono, direi che anche questa soluzione può trovare applicabilità.

Non servirebbe forse dire che la cosa migliore sarebbe eseguire entrambe le procedure sopra descritte e metterle a confronto.

Ciao,

Gianni Rossi

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

geo_roma

Iscritto il:
11 Febbraio 2008

Messaggi:
432

Località

 0 -  0 - Inviato: 09 Aprile 2015 alle ore 08:39

"georox" ha scritto:
Ciao Georoma,

ti dico anch'io la mia riferendomi ai vostri post precedenti. Per quanto riguarda il tuo:

"geo_roma" ha scritto:

- rilevo lo spigolo di fabbricato di impianto ed effettuo la lettura angolare al primo trigonometrico;

- mi calcolo l'apertura a terra singola utilizzando l'unico punto di appoggio e trovo le coordinate della mia stazione;

- in questo sistema inserisco le coordinate grafiche del termine mancante;

- rototraslo i due rilievo utilizzando lo spigolo di fabbricato ed il termine lapideo

Non mi trovi d'accordo, ti spiego il perché.

Partiamo dall'ipotesi che il secondo punto di appoggio (chiusura di poligonale) fosse ancora presente. In tal caso, il rilievo di confinazione, come già detto dai colleghi, sarebbe autonomamente ricostruibile. Ma a quel punto, non servirebbe rilevare (neanche angolarmente) i trigonometrici, né calcolare l'apertura/chiusura a terra.

Nel tuo rilievo di riconfinazione, ti basterebbe infatti ribattere i due punti di appoggio, e sovrapporre i due rilievi tramite questi due punti. Questo perché, per eseguire la rototraslazione, due punti sono sufficienti, anche se l'averne di più ti darebbe maggior controllo grazie agli scarti (con soli due punti, non hai scarti).

Ma tu il secondo punto d'appoggio non ce l'hai. Quindi ti si presentano le due strade che Leo ha citato e che io cerco di riproporti con maggior dettaglio.

1)
"Leo" ha scritto:
In tal caso direi che la ricostruzione della posizione grafica del termine è un passaggio importante che non avevo descritto prima, per il quale si dovranno impiegare altri punti graficamente riconoscibili e rispondenti.

Devi ricostruirti cartograficamente il secondo appoggio.

Per far questo, in pratica, devi fare dapprima una sorta di "riconfinazione" di tale punto di appoggio. Dovrai cioè reperire in mappa dei punti stabili tuttora presenti sul posto (e che hai quindi rilevato) nell'intorno dell'appoggio perduto, come in una normale riconfinazione da mappa. A quel punto rototrasli il rilievo sulla mappa in base a tali nuovi punti di appoggio e ricavi le letture al punto di appoggio del confinatore. Ma le ricavi, come dice Leo, in funzione di "altri punti graficamente riconoscibili e rispondenti".

A questo punto ti ritroverai che, nel tuo rilievo di riconfinazione, avrai anche le letture al punto di appoggio perduto, come se questo fosse ancora presente. Ti sei così ricondotto alla situazione originaria descritta all'inizio, di come se disponessi di entrambi gli appoggi del tecnico confinatore. Ti basterà quindi sovrapporre il suo rilievo al tuo tramite i due appoggi.

2)
"Leo" ha scritto:
Mentre la verifica che proponevo si ha mediante il rilevamento dei trigonometrici.

In questa soluzione vai a rilevare i trigonometrici (non ha importanza se con GPS o stazione totale), oltre naturalmente all'unico punto di appoggio.

A questo punto i due rilievi, quello del confinatore ed il tuo, hanno in comune tali 3 punti, anche se con l'approssimazione che i due trigonometrici del confinatore hanno una genesi cartografica (coordinate) mentre i tuoi sono reali. Pur con questa approssimazione, sovrapponi (sempre con rototraslazione ai minimi quadrati) i due rilievi e valuti lo scarto (qui gli scarti gli hai avendo 3 punti) sull'unico punto di appoggio effettivo. Se questo dovesse essere buono, direi che anche questa soluzione può trovare applicabilità.

Non servirebbe forse dire che la cosa migliore sarebbe eseguire entrambe le procedure sopra descritte e metterle a confronto.

Ciao,

Gianni Rossi





Grazie mille per il prezioso contributo.
Adesso ho sicuramente le idee più chiare riguardo le procedure descritte.


Cordiali saluti

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

georox

Iscritto il:
14 Marzo 2008

Messaggi:
1821

Località

 0 -  0 - Inviato: 09 Aprile 2015 alle ore 21:04

Ciao Georoma,

"geo_roma" ha scritto:
Grazie mille per il prezioso contributo.
Adesso ho sicuramente le idee più chiare riguardo le procedure descritte.

Se vuoi mandarmi la mappa raster e il rilievo, provo ad elaborare il tutto con i miei software CorrMap e Geocat e ti mando le risultanze.

Il mio indirizzo email è:

g.rossi@tecnobitmail.com

Ciao,

Gianni Rossi

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

geoalfa

(GURU)

Iscritto il:
02 Dicembre 2005

Messaggi:
11916

Località
-

 0 -  0 - Inviato: 10 Aprile 2015 alle ore 08:51

E' arcinoto che qui non è gradito chi ad ogni piè sospinto inserisce la pubblicità dei propri sw , come per esempio viene fatto in questo caso:

"..." ha scritto:
... Se vuoi mandarmi la mappa raster e il rilievo, provo ad elaborare il tutto con i miei software ....



Personalmente ho sempre fatto gli stessi lavori qui descritti, utilizzando sw di altre case altrettanto dotate, quotati e non necessariamente messici sotto il naso, in ogni occasione e approfittando di ogni pretesto!

Meditate gente, meditate

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

 

Pagine:  3 - Vai a pagina  successiva

Parole da cercare:
Cerca su:


 
Ultime guide:

 
Ricerca moderatori per il forum:

Nell'ottica di migliorare la qualità dei post e ridurre i "flame", cerchiamo volontari per moderare uno o più forum di GeoLIVE, se siete interessati consultate direttamente il seguente post:

Grazie


 
Convertitore da PDF a libretto DAT:

Servizio gratuito che abbiamo realizzato per estrarre il libretto presente nel PDF rilasciato da SISTER e salvarlo come semplice file DAT da importare direttamente su PREGEO.

 


 
SOLIDARIETA':

 Donare non aiuta...SALVA!

Visita il sito dell'AVIS (www.avis.it) per maggiori informazioni.


 
Il nostro visualizzatore delle mappe catastali:


 
Amici:

Nicola Paolo Maria Ramundo

Sviluppo software per Topografia, PreGeo, DocFa, CAD 2D/3D

» Consulta l'elenco di tutti i nostri amici «

© 2003-2023 Ezio Milazzo e Antonino S. Cutri'
(Crediti)
HOME  |   FORUM  |   NEWS  |   EVENTI  |   FAQ  |   GLOSSARIO  |   GUIDE
RECENSIONI  |   NORMATIVA CATASTALE  |   ALTRE NORMATIVE  |   DOCUMENTI  |   DOWNLOADS
LINKS  |   BLOG
Chi siamo -  Contatti -  Informazioni legali -  Termini di utilizzo -  Proprietà intellettuale -  Privacy -  Informativa sui cookie