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Autore Divisione multiproprietà agricola

Tristanreveu

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05 Ottobre 2018 alle ore 11:00

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3

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Formia

 0 -  0 - Inviato: 09 Ottobre 2018 alle ore 08:18

Salve a tutti vi espongo un problema che mi attanaglia da giorni.C'è una particella con più proprietari (14) mai stata divisa,unici proprietari vivi sulla carta mio padre che ne possiede 1/7 ed un anziana anche essa con 1/7 il restante della particella è posseduta da tre eredi che hanno le varie quote divise da fossi di confine acquisite con contratti privati non ufficiali,come negli anni passati veniva fatto.in questi giorni ho firmato un compromesso con uno degli eredi che mi lasciava per possesso la quota di 1/7;avevo preso questo appezzamento per costruirci casa su,ma un tecnico mi ha detto di fare dietrofront perché essendo indivisa potrebbe venire un qualsiasi erede e pretendere la superficie dove sorgerà la mia struttura...la mia domanda è non c'è un modo per dividere anche in accordo con i proprietari che nella realtà ad oggi sono gli effettivi possessori ,in modo da poter costruire senza il timore di una vicissitudine futura.premetto che il terreno è agricolo e mio padre ha un'ulteriore particella dove sorge casa sua confinante con quella della multiproprietà ,tra l'altro la quota mia e di mio padre sono le uniche due che confinano con 'appezzamento dove sorge la dimora di mio padre ,e sfruttando degli accorpamenti con abbattimento e ricostruzione potrei iniziare i lavori.non c'è un modo per scorporare le due quote confinanti della multiproprietà, in modo da accorparle alla particella adiacente dove mio padre risiede ed è unico proprietario,o si può fare qualcos'altro in comune accordo con gli altri senza fare tutte quelle successioni?è la quota da me rilevata per possesso mi converrebbe ,prima di fare l'atto farla acquisire dall'avere per usucapione? Vi ringrazio davvero tanto🙏🙏🙏

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Autore Risposta

EALFIN

Iscritto il:
03 Dicembre 2006

Messaggi:
4043

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 0 -  0 - Inviato: 09 Ottobre 2018 alle ore 21:25

Se un terreno è indiviso e anche nella ipotesi in cui uno dei comproprietari cedesse una sua quota, come si fa a presentare un progetto su un terreno del quale non si possiede un atto o più atti che ne attestano il pieno possesso (proprietà)?

A meno che la porzione oggetto di cessione di diritti sia stata posseduta da oltre un ventennio dal cedente (di fatto si tratterebbe di una divisione bonaria visto che parli che alcuni comproprietari hanno eseguito acquisti e/o cessioni con scritture private).

Molti anni fa mi capitò questa situazione.

Un proprietario aveva diversi figli ed era già deceduto da tempo.

Per gli altri figli aveva provveduto in vita e con atti di donazione a cedere le proprie sostanze mentre per un figlio, residente da sempre in Canada e che non aveva voltura accettare la donazione, il de cuius aveva predisposto un testamento.

In detto testamento era ricompresa una vecchia casa cadente e posta in aderenza ad altro edificio abitato.

Tutti i figli e/o loro aventi causa erano residenti in Canada, tranne uno (mio cliente) residente nel Comune confinante a quello in cui vi ricadeva il suddetto rudere, tranne un altro (sempre mio cliente) residente in una regione molto distante da quella in oggetto.

Comunque erano già passati venti anni dalla morte del de cuius e di fatto l'immobile, insieme ad altri terreni, li ha sempre posseduti il figlio residente in zona.

Contattata la moglie del fratello "dissidente" (il fratello da diversi decenni aveva rotto i ponti con genitori e fratelli) il mio cliente possessore di fatto le ha sollevato il problema della casa cadente dei possibili danni al vicino edificio riconducibili anche al medesimo in qualità (comunque) di erede del defunto proprietario.

Sia la moglie del fratello in rotta con i famigliari stessi e sia gli altri fratelli hanno detto al mio cliente che non ne volevano sapere della proprietà residua mai trattata negli atti di donazione ed oggetto di testamento a favore del figlio che non voleva sapere della proprietà dei genitori (in sostanza aveva ritenuto a suo tempo di essere stato leso nelle quote di legittima e/o comunque non voleva che altri fratelli prendessero la quota disponibile, per tale motivo ha rinunciato di fatto all'eredità dei genitori).

Il mio cliente, pertanto, ha donato alla figlia tutte le proprietà ancora intestate al padre, dichiarando il possesso ultraventennale.

Dopo di che abbiamo presentato un progetto di demolizione e ricostruzione del fabbricato rudere.

Preciso che detto rudere era composto anche da altre porzioni di altre ditte poi confluite per acquisto ad unica proprietaria diversa dalla figlia del mio cliente.

Prima di eseguire i lavori era stato stilato un accordo scritto fra le due proprietarie del rudere tale che il nuovo edificio da ricostruire fosse diviso da cielo a terra in due porzioni da attribuire ciascuna rispettivamente alle medesime due proprietarie (oltre al fabbricato era stata prevista anche la divisione della corte adiacente tale da eliminare qualsiasi parte condominiale).

Dopo l'avvenuta costruzione al rustico (e dopo aver completato la copertura), quindi dopo l'accatastamento in corso di costruzione, le due proprietarie con atto di permuta avevano regolarizzato la proprietà ed aree adiacenti sulla base degli accordi presi in precedenza.

Di conseguenza dopo che ogni proprietaria aveva acquisito la piena proprietà delle porzioni al rustico, ognuna ha presentato un proprio progetto di completamento.

Ad oggi le due porzioni sono godute dalle rispettive proprietarie, sono passati oltre dieci anni dall'atto di permuta (a maggior ragione dalla donazione), nessuno quindi potrà mettere in discussione la donazione eseguita dal mio cliente alla figlia senza poter dimostrare il titolo originario di acquisto, di conseguenza nessuno potrà mai mettere in discussione la permuta.

Tutto quanto sopra per dire che i casi di immobili che saranno oggetto di edificazione anche per ristrutturazione, delle quali non si possiede il pieno titolo di proprietà, possono essere molteplici.

Basta solo trovare la soluzione giusta sulla base della reale situazione, possessi effettivi, ecc.

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