"SIMBA6464" ha scritto:
Ciao Carlo
É difficile arrivare ad un accordo di tollerabilità quando nessuno é d'accordo sulle tolleranze.
Sai benissimo cosa voglio dire.
Ho aggiunto la domanda al quesito per cercare di far comprendere al propositore, che a sua volta dovrà trasmettere al cliente, che le operazioni di verifica vanno eseguite con scienza e coscienza.
Cordiali saluti
Permettetemi un paio di citazioni a me care.
Il buon Gualandi ai Convegni fatti insieme amava ripetere una cosa importante: Le ricostruzioni di linee, siano esse d'Impianto che di aggiornamento, non sono delle pratiche da espletare ma delle vere e proprie perizie dove il Geometra deve appunto portare il suo bagaglio di conoscenze e esperienze.
Pier Domenico Tani aveva provato nei suoi testi a quantificare questa tollerabilità cercando di dare dei valori alle varie imprecisioni.
Quando stiamo parlando di ricostruzioni di linee da rilievo la cosa è abbastanza semplice, con la mappa le cose si complicano.
Rimaniamo al rilievo.
Quali sono le imprecisioni di cui tenere di conto?
Me ne vengono in mente due più importanti delle altre: quella dello strumento con cui lavoriamo e delle tecniche e schemi di rilievo che adottiamo e quella della cura dell'operatore.
Valutate queste imprecisioni e anche altre minori avremo chiara la tollerabilità tra due misurazioni diverse.
Quella che Tani definiva imprecisione relativa.
Porto un esempio: se l'operatore precedente ha eseguito un rilievo con stazione totale possiamo verificare già dalle misure in andata ritorno sulle stazioni se esso stava operando con centramento forzato o meno. E da qui valutare la precisione dello stesso. Se l'operatore precedente invece ha eseguito un rilievo GPS sappiamo che questo normalmente in RTK ha una sua precisione intrinseca mai inferiore a certi valori su ogni punto battuto.
Una idea della imprecisione relativa ce la danno chiaramente anche le misurate sui PF che riscontriamo con i nostri lavori in Pregeo.
Cordialmente
Carlo Cinelli