te="aristide"]..... la domanda da me posta era la presente:
conoscendo molte persone che risiedono in un piccolo Comune di montagna, le quali hanno spesso un rustico con annesso terreno, spesso di superficie complessiva all'ettaro, le quali persone possiedono chi un trattore, chi la motofalciatrice, chi qualche capra o asino, essendo facilmente dimostrabile che tali persone svolgono occasionalmente attività agricola quale taglio del bosco, sfalcio dei prati nei mesi estivi ricavandone magari un piccolo reddito, ebbene, specificando che tali persone svolgono lavori in settori non agricoli oppure sono pensionati,
E' corretto affermare che questi soggetti, svolgendo attività agricola occasionale, sono nelle condizioni di richiedere i requisiti di ruralità per il loro rustico?
Ciò comporterebbe vantaggi non sono per l'applicazione dell'aliquota IMU agevolata dello 0,1% ma anche la totale esenzione delle imposte ipocatastali in sede di Successione, qualora catastalmente l'intestazione fosse divisa per quote tra un genitore de cuius e i figli eredi....
E’ stato stabilito dalla
Corte di Cassazione nella Sentenza del 24/03/2010 n. 7102 che:
“ Qualora un fabbricato sia stato catastalmente classificato come rurale, resta precluso ogni accertamento, in funzione della pretesa assoggettabilità ad ICI del fabbricato medesimo, che non sia connesso ad una specifica impugnazione della classificazione catastale riconosciuta nei riguardi dell’amministrazione competente.” Appurato quanto sopra, non è tassativo essere imprenditore agricolo o coltivatore diretto per richiedere i requisiti di ruralità su fabbricati strumentali.
Vero anche che in ogni caso non può essere sufficiente il mero possesso di un immobile con annessi terreni di idonea superficie per richiedere la ruralità:
- occorre che ci siano
elementi credibili che possano dimostrare una minima conduzione del fondo ossia una minima attività agricola, per quanto occasionale.
Questo mi ha portato a pensare:
“ a più di un conoscente, che vivono in piccoli Comuni in ambito premontano” questi pur svolgendo tutt’altro lavoro (o già in pensione) sono possessori di un rustico/fienile con annessi terreni di almeno un ettaro, i quali:
- chi hanno un trattore, chi la motofalciatrice, chi qualche asino o capra,
- svolgono attività occasionale di taglio legna, sfalcio dei prati nei mesi estivi, magari cedendo il fieno a qualche stalla locale.
Ebbene:
Questi sono dunque nella condizione di poter richiedere l’annotazione dei requisiti di ruralità?
Perché sono propenso a credere che:
- Nessuno di loro l’abbia mai richiesta (cosa che ha senso visto che solo recentemente il MEF si è pronunciato in merito).
Tra l’altro non si parla solo di un risparmio IMU con l’applicazione dell’aliquota agevolata del 0,1% .
Ma pensiamo al risparmio che si può ottenere in sede di Successione laddove il valore imponibile inserito sarebbe pari a 0 (esempio: fabbricato strumentale avente già i requisiti di ruralità, intestato al genitore de cujus e ai figli)... [/quote]
Sul piano fiscale i fabbricati rurali vengono distinti al Decreto Legislativo 557/1993 in:
•fabbricati rurali strumentali all'attività agricola (categoria catastale D/10);
•fabbricati rurali ad uso abitativo (categoria catastale A/6).
I fabbricati rurali godono di esenzione del pagamento dell'IMU e particolari aliquote vantaggiose per la TASI.
Fabbricati rurali A fini fiscali gli immobili considerati come fabbricati rurali strumentali all'attività agricola (categoria catastale D/10) sono i seguenti:
•edifici atti a proteggere le piante (serre);
•edifici atti alla conservazione di prodotti agricoli;
•edifici per le macchine agricole e depositi agricoli;
•edifici all'allevamento e al ricovero degli animali;
•edifici dedicati per l’agriturismo;
•edifici dedicati alla trasformazione, manipolazione, conservazione, ecommercializzazione di prodotti agricoli, anche se effettuate da cooperative e consorzi;
•abitazioni dei dipendenti con determinate caratteristiche;
• ufficio ad uso dell’azienda agricola;
Per quanto riguarda le abitazioni Affinché queste possano essere considerate rurali, occorre la sussistenza delle seguenti concomitanti condizioni:
1. Il fabbricato deve essere utilizzato dal conduttore del fondo (proprietario o affittuario) o dai familiari e comunque esser connesso all'uso del fondo agricolo;
2. Il terreno a cui è asservito il fabbricato deve avere una superficie di almeno 10 mila metri quadri, essere iscritto al catasto dei terreni con attribuzione di reddito agrario;
3. Il volume d’affari da attività agricola del soggetto che conduce il fondo deve essere superiore alla metà del reddito complessivo, calcolato senza far confluire in esso trattamenti pensionistici corrisposti a seguito di attività agricola
Affinché un fabbricato sia considerato rurale da parte del Comune occorre che tale fabbricato abbia una particolare annotazione al catasto per tutti gli immobili fuori dalle categorie D/10 ed A/6.
Annotazione di ruralità: come richiederla. Per gli immobili che fanno parte di un’azienda agricola, già correttamente censiti al Catasto dei Fabbricati, è possibile presentare all’Ufficio Provinciale – Territorio la richiesta di iscrizione negli atti catastali della sussistenza del requisito di ruralità.
La richiesta di ruralità può essere presentata sia per i fabbricati rurali destinati ad abitazione, ad esclusione di quelli appartenenti alle categorie A/1 (abitazioni di tipo signorile), A/8 (abitazioni in villa), ovvero qualificati come abitazioni di lusso, sia per quelli strumentali all'esercizio dell’attività agricola.
Imprenditore agricolo professionale Definizione e requisiti richiesti dalla Legge La normativa stabilisce che la qualifica di imprenditore agricolo professionale (IAP) può essere richiesta da:
1. chi possiede conoscenze e competenze professionali (art. 5 del Regolamento CE n. 1257/1999);
2. chi dedica all’attività agricola (di cui all’art. 2135 del Codice Civile) almeno il 50% del proprio tempo di lavoro complessivo;
3. chi ricava dall’attività agricola almeno il 50% del proprio reddito globale di lavoro.
Iscrizione della sussistenza del requisito di ruralità La richiesta di iscrizione negli atti del catasto,
firmata dal titolare di diritti reali sugli immobili, può essere presentata
anche da un incaricato, quale: - un professionista abilitato alla redazione degli atti di aggiornamento catastali, - oppure tramite le Associazioni di categoria degli agricoltori.