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Autore Fabbricati rurali strumentali: IMU, Risoluzione del MEF del 16/11/2023

aristide

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 0 -  0 - Inviato: 20 Maggio 2024 alle ore 16:40

[size= 12.5pt; font-family: 'Times New Roman','serif'; mso-fareast-font-family: 'Times New Roman'; color: #050505; mso-fareast-language: IT]Buongiorno,[/size]

[size= 12.5pt; font-family: 'Times New Roman','serif'; mso-fareast-font-family: 'Times New Roman'; color: #050505; mso-fareast-language: IT] [/size]

[size= 12.5pt; font-family: 'Times New Roman','serif'; mso-fareast-font-family: 'Times New Roman'; color: #050505; mso-fareast-language: IT]propongo una riflessione e un quesito che non vuole essere provocatorio, bensì attinente e motivato. Mi scuso se il post è lungo, vi è una iniziale premessa e poi il quesito.[/size]

[size= 12.5pt; font-family: 'Times New Roman','serif'; mso-fareast-font-family: 'Times New Roman'; color: #050505; mso-fareast-language: IT] [/size]

[size= 12.5pt; font-family: 'Times New Roman','serif'; mso-fareast-font-family: 'Times New Roman'; color: #050505; mso-fareast-language: IT]PREMESSA[/size]

[size= 12.5pt; font-family: 'Times New Roman','serif'; mso-fareast-font-family: 'Times New Roman'; color: #050505; mso-fareast-language: IT] [/size]

[size= 12.5pt; font-family: 'Times New Roman','serif'; mso-fareast-font-family: 'Times New Roman'; color: #050505; mso-fareast-language: IT]Si è dibattuto molto sulla corretta interpretazione dell’art. 9 commi 3 e soprattutto 3-bis D.L. 557/1993 con riferimento ai fabbricati strumentali:[/size]

[size= 12.5pt; font-family: 'Times New Roman','serif'; mso-fareast-font-family: 'Times New Roman'; color: #050505; mso-fareast-language: IT]infatti non di rado è accaduto che I Comuni inserissero nei rispettivi regolamenti la verifica del possesso, da parte del soggetto passivo IMU, di requisiti soggettivi onde ottenere le agevolazioni. Fondamentalmente veniva richiesto il possesso della qualifica di imprenditore agricolo o coltivatore diretto.[/size]

[size= 12.5pt; font-family: 'Times New Roman','serif'; mso-fareast-font-family: 'Times New Roman'; color: #050505; mso-fareast-language: IT] [/size]

[size= 12.5pt; font-family: 'Times New Roman','serif'; mso-fareast-font-family: 'Times New Roman'; color: #050505; mso-fareast-language: IT]Di recente è intervenuto il MEF con risoluzione n. 4/DF del 16 Novembre 2023 la quale toglie ogni dubbio: [/size]

[size= 12.5pt; font-family: 'Times New Roman','serif'; mso-fareast-font-family: 'Times New Roman'; color: #050505; mso-fareast-language: IT] [/size]

[size= 12.5pt; font-family: 'Times New Roman','serif'; mso-fareast-font-family: 'Times New Roman'; color: #050505; mso-fareast-language: IT]…è priva di fondamento la pretesa dei Comuni circa la sussistenza della qualifica di coltivatore diretto o di imprenditore agricolo professionale in capo al soggetto passivo IMU o all’utilizzatore dell’immobile…[/size]

[size= 12.5pt; font-family: 'Times New Roman','serif'; mso-fareast-font-family: 'Times New Roman'; color: #050505; mso-fareast-language: IT] [/size]

[size= 12.5pt; font-family: 'Times New Roman','serif'; mso-fareast-font-family: 'Times New Roman'; color: #050505; mso-fareast-language: IT]e ancora[/size]

[size= 12.5pt; font-family: 'Times New Roman','serif'; mso-fareast-font-family: 'Times New Roman'; color: #050505; mso-fareast-language: IT] [/size]

[size= 12.5pt; font-family: 'Times New Roman','serif'; mso-fareast-font-family: 'Times New Roman'; color: #050505; mso-fareast-language: IT]…si ricorda pure quanto deciso dalla Corte di Cassazione nella sentenza del 24/03/2010 n. 7102 laddove ha affermato che qualora un fabbricato sia stato catastalmente classificato come “rurale”, resta precluso ogni accertamento, in funzione della pretesa assoggettabilità ad ICI del fabbricato medesimo, che non sia connesso ad una specifica impugnazione della classificazione catastale riconosciuta nei riguardi dell’amministrazione competente.[/size]

[size= 12.5pt; font-family: 'Times New Roman','serif'; mso-fareast-font-family: 'Times New Roman'; color: #050505; mso-fareast-language: IT] [/size]

[size= 12.5pt; font-family: 'Times New Roman','serif'; mso-fareast-font-family: 'Times New Roman'; color: #050505; mso-fareast-language: IT]IL QUESITO[/size]

[size= 12.5pt; font-family: 'Times New Roman','serif'; mso-fareast-font-family: 'Times New Roman'; color: #050505; mso-fareast-language: IT] [/size]

[size= 12.5pt; font-family: 'Times New Roman','serif'; mso-fareast-font-family: 'Times New Roman'; color: #050505; mso-fareast-language: IT]Appurato quanto sopra, non è tassativo essere imprenditore agricolo o coltivatore diretto per richiedere i requisiti di ruralità su fabbricati strumentali. Vero anche che in ogni caso non può essere sufficiente il mero possesso di un immobile con annessi terreni di idonea superficie per richiedere la ruralità: occorre che ci siano elementi credibili che possano dimostrare una minima conduzione del fondo ossia una minima attività agricola, per quanto occasionale.[/size]

[size= 12.5pt; font-family: 'Times New Roman','serif'; mso-fareast-font-family: 'Times New Roman'; color: #050505; mso-fareast-language: IT] [/size]

[size= 12.5pt; font-family: 'Times New Roman','serif'; mso-fareast-font-family: 'Times New Roman'; color: #050505; mso-fareast-language: IT]Questo mi ha portato a pensare a più di un conoscente che vive in piccoli Comuni in ambito premontano; questi pur svolgendo tutt’altro lavoro (o già in pensione) sono possessori di un rustico/fienile con annessi terreni di almeno un ettaro, i quali hanno chi un trattore chi la motofalciatrice, chi qualche asino o capra, i quali svolgono attività occasionale di taglio legna, sfalcio dei prati nei mesi estivi magari cedendo il fieno a qualche stalla locale, ebbene sono dunque nella condizione di poter richiedere l’annotazione dei requisiti di ruralità? E’ verità questa o no?[/size]

[size= 12.5pt; font-family: 'Times New Roman','serif'; mso-fareast-font-family: 'Times New Roman'; color: #050505; mso-fareast-language: IT]Perché sono propenso a credere che nessuno di loro l’abbia mai richiesta (cosa che ha senso visto che solo recentemente il MEF si è pronunciato in merito). Tra l’altro non si parla solo di un risparmio IMU con l’applicazione dell’aliquota agevolata del 0,1% ma pensiamo al risparmio che si può ottenere in sede di Successione laddove il valore imponibile inserito sarebbe pari a 0 (esempio: fabbricato strumentale avente già i requisiti di ruralità, intestato al genitore de cuius e ai figli).[/size]

[size= 12.5pt; font-family: 'Times New Roman','serif'; mso-fareast-font-family: 'Times New Roman'; color: #050505; mso-fareast-language: IT] [/size]

[size= 12.5pt; font-family: 'Times New Roman','serif'; mso-fareast-font-family: 'Times New Roman'; color: #050505; mso-fareast-language: IT] [/size]

[size= 12.5pt; font-family: 'Times New Roman','serif'; mso-fareast-font-family: 'Times New Roman'; color: #050505; mso-fareast-language: IT]Chiedo un gentile riscontro al mio post soprattutto se quanto prospettato nel quesito sia da ritenersi corretto oppure mi è sfuggito qualcosa.[/size]

[size= 12.5pt; font-family: 'Times New Roman','serif'; mso-fareast-font-family: 'Times New Roman'; color: #050505; mso-fareast-language: IT] [/size]

[size= 12.5pt; font-family: 'Times New Roman','serif'; mso-fareast-font-family: 'Times New Roman'; color: #050505; mso-fareast-language: IT]Ringrazio chi interverrà nella discussione.[/size]

[size= 12.5pt; font-family: 'Times New Roman','serif'; mso-fareast-font-family: 'Times New Roman'; color: #050505; mso-fareast-language: IT] [/size]

[size= 12.5pt; font-family: 'Times New Roman','serif'; mso-fareast-font-family: 'Times New Roman'; color: #050505; mso-fareast-language: IT]Aristide[/size]

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Autore Risposta

aristide

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16 Gennaio 2005

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 0 -  0 - Inviato: 21 Maggio 2024 alle ore 14:24

Purtroppo ieri qualcosa non ha funzionato, il post è illeggibile e non si riesce a fare alcuna correzione.

Il senso del post era:

stante la recente Risoluzione del Ministero delle Finanze n. 4 DF del 16 Novembre 2023 la quale asserisce chiaramente che non è requisito vincolante essere imprenditori agricoli professionali o coltivatori diretti per ottenere il requisito di ruralità per FABBRICATI STRUMENTALI onde per cui rigetta la pretesa di molti Comuni di voler richiedere ai soggetti passivi IMU il possesso di tale requisito,

la domanda da me posta era la presente:

conoscendo molte persone che risiedono in un piccolo Comune di montagna, le quali hanno spesso un rustico con annesso terreno, spesso di superficie complessiva all'ettaro, le quali persone possiedono chi un trattore, chi la motofalciatrice, chi qualche capra o asino, essendo facilmente dimostrabile che tali persone svolgono occasionalmente attività agricola quale taglio del bosco, sfalcio dei prati nei mesi estivi ricavandone magari un piccolo reddito, ebbene, specificando che tali persone svolgono lavori in settori non agricoli oppure sono pensionati,


è corretto affermare che questi soggetti, svolgendo attività agricola occasionale, sono nelle condizioni di richiedere i requisiti di ruralità per il loro rustico?

Ciò comporterebbe vantaggi non sono per l'applicazione dell'aliquota IMU agevolata dello 0,1% ma anche la totale esenzione delle imposte ipocatastali in sede di Successione, qualora catastalmente l'intestazione fosse divisa per quote tra un genitore de cuius e i figli eredi.

Spero questo post sia leggibile.

Ringrazio chi risponderà.

Aristide

Ps:

tutto quanto detto sopra, nell'ipotesi che il fabbricato strumentale sia classato come fabbricato che abbia una destinazione agricola credibile, come avviene nelle mie parti spesso sono fienili ex fabbricati rurali, classati ora come C/2 o C/6.

Oltre al fatto, come ribadito in altrie circolari di chiarimento, debba esistere un ragionevole rapporto di proporzione tra le dimensioni del terreno e il fabbricato ad essi annesso.

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3L

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Lecce S

 0 -  0 - Inviato: 26 Giugno 2024 alle ore 21:38

Ripropongo la domanda posta da Aristide che potrebbe avere risvolti interessanti:

".....è corretto affermare che questi soggetti, svolgendo attività agricola occasionale, sono nelle condizioni di richiedere i requisiti di ruralità per il loro rustico?"

Qualcuno ha avuto esperienze in merito al caso proposto?


Grazie

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EFFEGI
f.g.

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Irpinia

 0 -  0 - Inviato: 27 Giugno 2024 alle ore 07:53

Riporto di nuovo il post pubblicato da Aristide, depurato dalle parti illegibili.

Invito Aristide a fare un copia/incolla del testo ripulito nel suo post iniziale. Dopodichè provvedo a cancellare questo post.

"aristide" ha scritto:
Buongiorno,

propongo una riflessione e un quesito che non vuole essere provocatorio, bensì attinente e motivato. Mi scuso se il post è lungo, vi è una iniziale premessa e poi il quesito.

PREMESSA

Si è dibattuto molto sulla corretta interpretazione dell’art. 9 commi 3 e soprattutto 3-bis D.L. 557/1993 con riferimento ai fabbricati strumentali:

infatti non di rado è accaduto che I Comuni inserissero nei rispettivi regolamenti la verifica del possesso, da parte del soggetto passivo IMU, di requisiti soggettivi onde ottenere le agevolazioni. Fondamentalmente veniva richiesto il possesso della qualifica di imprenditore agricolo o coltivatore diretto.

Di recente è intervenuto il MEF con risoluzione n. 4/DF del 16 Novembre 2023 la quale toglie ogni dubbio:

…è priva di fondamento la pretesa dei Comuni circa la sussistenza della qualifica di coltivatore diretto o di imprenditore agricolo professionale in capo al soggetto passivo IMU o all’utilizzatore dell’immobile…

e ancora

…si ricorda pure quanto deciso dalla Corte di Cassazione nella sentenza del 24/03/2010 n. 7102 laddove ha affermato che qualora un fabbricato sia stato catastalmente classificato come “rurale”, resta precluso ogni accertamento, in funzione della pretesa assoggettabilità ad ICI del fabbricato medesimo, che non sia connesso ad una specifica impugnazione della classificazione catastale riconosciuta nei riguardi dell’amministrazione competente.

IL QUESITO

Appurato quanto sopra, non è tassativo essere imprenditore agricolo o coltivatore diretto per richiedere i requisiti di ruralità su fabbricati strumentali. Vero anche che in ogni caso non può essere sufficiente il mero possesso di un immobile con annessi terreni di idonea superficie per richiedere la ruralità: occorre che ci siano elementi credibili che possano dimostrare una minima conduzione del fondo ossia una minima attività agricola, per quanto occasionale.

Questo mi ha portato a pensare a più di un conoscente che vive in piccoli Comuni in ambito premontano; questi pur svolgendo tutt’altro lavoro (o già in pensione) sono possessori di un rustico/fienile con annessi terreni di almeno un ettaro, i quali hanno chi un trattore chi la motofalciatrice, chi qualche asino o capra, i quali svolgono attività occasionale di taglio legna, sfalcio dei prati nei mesi estivi magari cedendo il fieno a qualche stalla locale, ebbene sono dunque nella condizione di poter richiedere l’annotazione dei requisiti di ruralità? E’ verità questa o no?

Perché sono propenso a credere che nessuno di loro l’abbia mai richiesta (cosa che ha senso visto che solo recentemente il MEF si è pronunciato in merito). Tra l’altro non si parla solo di un risparmio IMU con l’applicazione dell’aliquota agevolata del 0,1% ma pensiamo al risparmio che si può ottenere in sede di Successione laddove il valore imponibile inserito sarebbe pari a 0 (esempio: fabbricato strumentale avente già i requisiti di ruralità, intestato al genitore de cuius e ai figli).

Chiedo un gentile riscontro al mio post soprattutto se quanto prospettato nel quesito sia da ritenersi corretto oppure mi è sfuggito qualcosa.

Ringrazio chi interverrà nella discussione.

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st-topos

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 0 -  0 - Inviato: 27 Giugno 2024 alle ore 08:24

Buongiorno

La risoluzione del D.F. richiamata non innova niente chiarisce in merito a cattive interpetrazioni commesse dai comuni.

Viene ribadite a chiare lettere "...l'identificazione della ruralità dei fabbricati oggetto del beneficio fiscale si correla esclusivamente al dato catastale....."

I requisiti restano confermati (non cambiano) e sono quelli già in vigore da diversi anni, per cui non è chiaro il dubbio del proponente.

Altrimenti la domanda doveva essere: quali sono i requisiti....

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geoalfa

(GURU)

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 0 -  0 - Inviato: 27 Giugno 2024 alle ore 08:53

te="aristide"]..... la domanda da me posta era la presente:
conoscendo molte persone che risiedono in un piccolo Comune di montagna, le quali hanno spesso un rustico con annesso terreno, spesso di superficie complessiva all'ettaro, le quali persone possiedono chi un trattore, chi la motofalciatrice, chi qualche capra o asino, essendo facilmente dimostrabile che tali persone svolgono occasionalmente attività agricola quale taglio del bosco, sfalcio dei prati nei mesi estivi ricavandone magari un piccolo reddito, ebbene, specificando che tali persone svolgono lavori in settori non agricoli oppure sono pensionati,
E' corretto affermare che questi soggetti, svolgendo attività agricola occasionale, sono nelle condizioni di richiedere i requisiti di ruralità per il loro rustico?
Ciò comporterebbe vantaggi non sono per l'applicazione dell'aliquota IMU agevolata dello 0,1% ma anche la totale esenzione delle imposte ipocatastali in sede di Successione, qualora catastalmente l'intestazione fosse divisa per quote tra un genitore de cuius e i figli eredi....

E’ stato stabilito dalla Corte di Cassazione nella Sentenza del 24/03/2010 n. 7102 che:

“ Qualora un fabbricato sia stato catastalmente classificato come rurale, resta precluso ogni accertamento, in funzione della pretesa assoggettabilità ad ICI del fabbricato medesimo, che non sia connesso ad una specifica impugnazione della classificazione catastale riconosciuta nei riguardi dell’amministrazione competente.”

Appurato quanto sopra, non è tassativo essere imprenditore agricolo o coltivatore diretto per richiedere i requisiti di ruralità su fabbricati strumentali.
Vero anche che in ogni caso non può essere sufficiente il mero possesso di un immobile con annessi terreni di idonea superficie per richiedere la ruralità:
- occorre che ci siano elementi credibili che possano dimostrare una minima conduzione del fondo ossia una minima attività agricola, per quanto occasionale.
Questo mi ha portato a pensare:
“ a più di un conoscente, che vivono in piccoli Comuni in ambito premontano” questi pur svolgendo tutt’altro lavoro (o già in pensione) sono possessori di un rustico/fienile con annessi terreni di almeno un ettaro, i quali:
- chi hanno un trattore, chi la motofalciatrice, chi qualche asino o capra,
- svolgono attività occasionale di taglio legna, sfalcio dei prati nei mesi estivi, magari cedendo il fieno a qualche stalla locale.
Ebbene:
Questi sono dunque nella condizione di poter richiedere l’annotazione dei requisiti di ruralità?
Perché sono propenso a credere che:
- Nessuno di loro l’abbia mai richiesta (cosa che ha senso visto che solo recentemente il MEF si è pronunciato in merito).
Tra l’altro non si parla solo di un risparmio IMU con l’applicazione dell’aliquota agevolata del 0,1% .
Ma pensiamo al risparmio che si può ottenere in sede di Successione laddove il valore imponibile inserito sarebbe pari a 0 (esempio: fabbricato strumentale avente già i requisiti di ruralità, intestato al genitore de cujus e ai figli)... [/quote]

Sul piano fiscale i fabbricati rurali vengono distinti al Decreto Legislativo 557/1993 in:
•fabbricati rurali strumentali all'attività agricola (categoria catastale D/10);
•fabbricati rurali ad uso abitativo (categoria catastale A/6).
I fabbricati rurali godono di esenzione del pagamento dell'IMU e particolari aliquote vantaggiose per la TASI.

Fabbricati rurali
A fini fiscali gli immobili considerati come fabbricati rurali strumentali all'attività agricola (categoria catastale D/10) sono i seguenti:
•edifici atti a proteggere le piante (serre);
•edifici atti alla conservazione di prodotti agricoli;
•edifici per le macchine agricole e depositi agricoli;
•edifici all'allevamento e al ricovero degli animali;
•edifici dedicati per l’agriturismo;
•edifici dedicati alla trasformazione, manipolazione, conservazione, ecommercializzazione di prodotti agricoli, anche se effettuate da cooperative e consorzi;
•abitazioni dei dipendenti con determinate caratteristiche;
• ufficio ad uso dell’azienda agricola;

Per quanto riguarda le abitazioni

Affinché queste possano essere considerate rurali, occorre la sussistenza delle seguenti concomitanti condizioni:
1. Il fabbricato deve essere utilizzato dal conduttore del fondo (proprietario o affittuario) o dai familiari e comunque esser connesso all'uso del fondo agricolo;
2. Il terreno a cui è asservito il fabbricato deve avere una superficie di almeno 10 mila metri quadri, essere iscritto al catasto dei terreni con attribuzione di reddito agrario;
3. Il volume d’affari da attività agricola del soggetto che conduce il fondo deve essere superiore alla metà del reddito complessivo, calcolato senza far confluire in esso trattamenti pensionistici corrisposti a seguito di attività agricola

Affinché un fabbricato sia considerato rurale da parte del Comune occorre che tale fabbricato abbia una particolare annotazione al catasto per tutti gli immobili fuori dalle categorie D/10 ed A/6.

Annotazione di ruralità: come richiederla.
Per gli immobili che fanno parte di un’azienda agricola, già correttamente censiti al Catasto dei Fabbricati, è possibile presentare all’Ufficio Provinciale – Territorio la richiesta di iscrizione negli atti catastali della sussistenza del requisito di ruralità.
La richiesta di ruralità può essere presentata sia per i fabbricati rurali destinati ad abitazione, ad esclusione di quelli appartenenti alle categorie A/1 (abitazioni di tipo signorile), A/8 (abitazioni in villa), ovvero qualificati come abitazioni di lusso, sia per quelli strumentali all'esercizio dell’attività agricola.

Imprenditore agricolo professionale Definizione e requisiti richiesti dalla Legge
La normativa stabilisce che la qualifica di imprenditore agricolo professionale (IAP) può essere richiesta da:
1. chi possiede conoscenze e competenze professionali (art. 5 del Regolamento CE n. 1257/1999);
2. chi dedica all’attività agricola (di cui all’art. 2135 del Codice Civile) almeno il 50% del proprio tempo di lavoro complessivo;
3. chi ricava dall’attività agricola almeno il 50% del proprio reddito globale di lavoro.

Iscrizione della sussistenza del requisito di ruralità
La richiesta di iscrizione negli atti del catasto, firmata dal titolare di diritti reali sugli immobili, può essere presentata anche da un incaricato, quale: - un professionista abilitato alla redazione degli atti di aggiornamento catastali, - oppure tramite le Associazioni di categoria degli agricoltori.

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st-topos

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 0 -  0 - Inviato: 27 Giugno 2024 alle ore 16:23

A quanto innanzi scritto


".....Affinché un fabbricato sia considerato rurale da parte del Comune occorre che tale fabbricato abbia una particolare annotazione al catasto per tutti gli immobili fuori dalle categorie D/10 ed A/6......"

è bene precisare che la norma recita espressamente

".....ai fabbricati rurali destinati ad abitazione ed ai fabbricati strumentali all'esercizio dell'attivita' agricola e' attribuito il classamento, in base alle regole ordinarie, in una delle categorie catastali previste nel quadro generale di qualificazione......"

In altre parole vale l'annotazione e non la categoria attribuita

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geoalfa

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 0 -  0 - Inviato: 28 Giugno 2024 alle ore 16:10

Pensando di fare cosa gradita ho inserito fra le GUIDE la raccolta che segue:

Guide - ACCATASTAMENTO DEI FABBRICATI RU...

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st-topos

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 0 -  0 - Inviato: 28 Giugno 2024 alle ore 17:42

"st-topos" ha scritto:
A quanto innanzi scritto


".....Affinché un fabbricato sia considerato rurale da parte del Comune occorre che tale fabbricato abbia una particolare annotazione al catasto per tutti gli immobili fuori dalle categorie D/10 ed A/6......"

è bene precisare che la norma recita espressamente

".....ai fabbricati rurali destinati ad abitazione ed ai fabbricati strumentali all'esercizio dell'attivita' agricola e' attribuito il classamento, in base alle regole ordinarie, in una delle categorie catastali previste nel quadro generale di qualificazione......"

In altre parole vale l'annotazione e non la categoria attribuita



Alla raccolta appena pubblicata, nel paragrafo classamento, si deve apportare una piccola rettifica le categorie non sono solo A6 e D10, come chiarito con il mio post delle 16.23 di ieri.

grazie

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geoalfa

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 0 -  0 - Inviato: 29 Giugno 2024 alle ore 11:49

Per i miscredenti: oltre a A6 e D10 quali sarebbero ?

vedere:

www.agenziaentrate.gov.it/portale/it/web...

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st-topos

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 0 -  0 - Inviato: 29 Giugno 2024 alle ore 13:03

"geoalfa" ha scritto:
Per i miscredenti: oltre a A6 e D10 quali sarebbero ?

vedere:

www.agenziaentrate.gov.it/portale/it/web...

Per quelli che sono impossibilitati a credere : tutte quelle categorie che possono comprendere ambienti di tipo agricolo.

Faccia una ricerca di quello che ho scritto e troverà la norma di riferimento, le anticipo solamente che è l'art. 1, le semplifico il compito, ma Lei è un maestro a cercare su internet.

......riprendo un refrain di un suo discepolo......tolga il piede dall'accelleratore.......... e si goda la vita.

buona domenica

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geoalfa

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 0 -  0 - Inviato: 30 Giugno 2024 alle ore 11:43

intanto consultate questa:

Guide - ACCATASTAMENTO DEI FABBRICATI RU...

Appena avrò tempo provvederò ad aggiornarla togliendo gli eventuali doppioni ed il superfluo



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