Le misure vengono scalate, questo è vero. Bisogna però capire l'ordine di grandezza di questa scala. 0.9996, significa 40 cm a km. Ammettiamo che tu abbia una discarica di 1km x 1km alta 30 metri. Il volume della stessa sarebbe 30 milioni di metri cubi. L'errore che andresti a commettere nel calcolo dei volumi sarebbe di 0.40*0.4*30= 4,8 mc. Facendo un pò di conti sarebbe lo (4.8/30 000 000*100) 0.000016%.

Pertanto non starei tanto a preoccuparmi sull'uso del gauss boaga e sulla riduzione della scala.

Io procederei così:

1)Creazione di rete gps in statico (o se le tolleranze lo permettono in rtk) appoggiata ad uno o più capisaldi igm, o meglio ancora alle rete di stazioni permanenti.

2)Proiezione delle coordinate delle coordinate di cui al punto 1 in Gauss Boaga con Verto ed i grigliati igm

3)Proiezione delle coordinate di cui al punto 1 nelle coordinate Gauss Boaga, imponendo il meridiano medio passante per il baricentro della rete (otterresti così una scala di 0.999999..... ). Con software appositi (es. Leica Geooffice).

4) Creazione delle monografie contenete le corrdinate dei punti 1,2 e 3

5) Eventualmente, qualora fosse proprio necessario (quasi mai), farei una livellazione con i capisaldi igm per portarmi la quota ortometrica sui vertici.

Adesso che ho la mia rete bella pronta inquadrata in un sistema di riferimento ben fissato potrei fare il rilievo di prima pianta da dare al progettista, il quale me lo restituirà con le opere che poi andrò a picchettare.

Ovviamente scelgo prima quale tipo di coordinate usare (punto 2 o punto 3), e tengo per tutta la durata dei lavori sempre le stesse coordinate.



PS Usare le rettilinee o le Gauss Boaga (ovviamente le stesse coordinate per tutta la durata dei lavori), non fa alcuna differenza ai fini del picchettamento o nel calcolo dei volumi. A meno che non si tratti di gallerie o comunque di opere molto estese , soprattutto se questa estensione e nella direzione est nord

Io credo che si stia facendo un sacco di confusione:

1) Se il committente vuole il rilievo e quanto ne segue in Gauss-Boaga si lavora in Gauss-Boaga. Punto. Nelle commesse pubbliche si fa sempre espresso riferimento alla restituzione nel sistema Nazionale ROMA40, che appunto prevede una proiezione di Gauss (vedi DECRETO 10 novembre 2011 Adozione del Sistema di riferimento geodetico nazionale, pubblicato
sulla Gazzetta Ufficiale n. 48 del 27/02/2012)

2) Il coefficiente di dilatazione/contrazione della proiezione Gauss-Boaga riguarda solo ed esclusivamente il dato planimetrico e si propaga in tutte le direzioni a partire dal centro di emanazione.

Le quote si calcolano a parte con i metodi noti e non sono influenzate dalla proiezione adottata.

3) Il rilievo della rete di inquadramento "DEVE" essere eseguito con modalità STATICA con tempi di stazionamento più o meno lunghi in funzione della lunghezza della baseline.

Solo dopo si passa alla modalità RTK per il rilievo di dettaglio. Già come detto si fa riferimento ad una rete nazionale affetta da imprecisioni di non poco conto. Se poi per la ns. sottorete si utilizza l'RTK che da momento a momento può dare risultati diversi anche di parecchi cm. cosa otteniamo alla fine? Coordinate "merda" come le chiama l'amico Pzero.

4) L'utilizzo di un solo caposaldo di riferimento è da considerarsi una condizione minima da utilizzare solo se è molto vicino, altrimenti, specie per il trasporto della quota, è indispensabile rilevare una rete di almeno 3 (meglio 4-5) capisaldi (di quota nota!) circostanti la zona oggetto di rilievo.

saluti