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Argomento: riconfinazioni di linee di aggornamento ante circolare 2/88
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geocinel
Carlo Cinelli
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"georox" ha scritto: Su quanto dice Carlo: "geocinel" ha scritto: hai fatto bene a vincolare il tutto soprattutto sui due più distanti che formano una ottima base essendo lunga oltre il Km. Penso e spero che anche sul punto 3 non ci siano scarti importanti. Non sono pienamente daccordo perché, in questo caso di estrapolazione in senso radiale, paradossalmente, più la base è lontana dalla linea di confine, più lo sbandamento di quest'ultima viene ingigantito dallerrore di rotazione. Per riepilogare quello che diceva bene geobetto, i punti vanno presi tutti e 3 e sottoposti a rototraslazione (ai minimi quadrati, senza variazione di scala) con il tuo rilievo. A quel punto, se gli scarti sono tutti e tre buoni,
. hai finito, ti basterà ricavare le misure per il tracciamento dal rilievo dell83 rispetto alle tue stazioni. Se invece uno dei tre punti ha uno scarto significativamente peggiore degli altri due, devi escludere quello, qualunque sia dei tre, indipendentemente da quanto distante è dal confine, e rifare la rototraslazione sugli altri due. Ciao, Gianni Rossi In linea di principio è giusto e dovresti sapere che condivido. Anche perché lo ripetiamo sempre ai Corsi. Nel caso di fattispecie illustrato da Mauree avere una base di oltre 1 Km con 6 cm di scarto mi porta ampie garanzie. Stiamo parlando non di ricostruzione di linee di mappa ma di linee generate da atti di aggiornamento post circolare 2/88. Se vogliamo parlare poi di casistiche PRATICHE e non TEORICHE bisogna valutare effettivamente gli scarti sulle varie coppie e di conseguenza anche valutare lo sbandamento in relazione all'estrapolazione. Esempio: Se Mauree avesse avuto uno scarto di 25 cm sulla coppia 1-3 e 6 cm. sulla 1-2, seppur più lontana, calcoli alla mano la linea sbanderebbe meno se facessi perno sulla 1-2. Altra valutazione: E' vero che in linea di principio è meglio prendere più punti e fare la rototraslazione su tutti ma una volta verificati gli scarti e se questi di entità diverse potrebbe essere conveniente ritornare a tener per buona una singola base. Cordialmente Carlo Cinelli
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georox
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Carlo, so bene che, pur se da due visuali diverse (la mia più matematica la tua più pratica) stiamo dicendo la stessa cosa. Mi premeva chiarire che non si può far coincidere un punto e ruotare su un altro punto per .... vedere l'effetto che fa. Gli scarti vanno calcolati rigorosamente e basta. Tuttavia non mi è chiaro (sempre per la mia deformazione teorica) quando dici: "geocinel" ha scritto: Se Mauree avesse avuto uno scarto di 25 cm sulla coppia 1-3 e 6 cm. sulla 1-2, seppur più lontana, calcoli alla mano la linea sbanderebbe meno se facessi perno sulla 1-2. Cosa intendi per "scarto di X cm sulla coppia" ? Come sai bene, nella rototraslazione lo scarto è sempre riferito ad ogni singolo punto.Puoi chiarire? Ciao, Gianni
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geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO (GURU)
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Gli scarti sui punti possono essere valutati attraverso la rototraslazione. Questa procedura però può anche essere propedeutica ad una valutazione degli scarti sulle mutue distanze (come fa Pregeo). Se la rototraslazione mi evidenzia degli scarti accettabili ma a una successiva valutazione delle diverse mutue distanze vedo che ce n'è una migliore delle altre potrei optare per fare perno su di essa. Soprattutto in questi casi di linee in estrapolazione. E non sarebbe una scelta scandalosa. Ciao Carlo Cinelli
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georox
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Ok Carlo, ho capito quello che vuoi dire. Anche se mi sembra di poter aggiungere che le mutue distanze avranno, ciascuna, scarti che sono la somma (quadratica) di quelli dei rispettivi due punti. Qui si aprirebbe tutto il mondo della teoria degli errori, una disciplina che andrebbe anch'essa conosciuta per fare correttamente queste valutazioni. Certo, chi ha la tua esperienza, magari le valutazioni corrette le fa "istintivamente", ma chi è meno esperto, a mio parere, farebbe bene ad affidarsi a solide teorie. Sarà per la mia deformazione professionale, ma non ti nascondo che mi fa sempre molta impressione sentir dire: ... provo a far coincedere questo, e poi guardo cosa succede a quello ... poi semmai faccio il contrario .... e alla fine scelgo quello che casca meglio È un po' il discorso dell'Aretino, ricordi? Capisco l'essere pratici, purché non si facciano castronate a casaccio. Ciao, Gianni
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geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO (GURU)
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Io credo invece che in casi come questo (sovrapposizione di rilievi post circolare 2/88) non sia male, come fase propedeutica, lavorare manualmente al Cad su due figure rigide generate dai file dei libretti. Fa capire tante cose. E fa anche capire che i programmi, quando sono ben fatti, aiutano. Ciao Carlo
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vordcienpion
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Salve colleghi, aproffitto della vostra gentilezza per chiedervi un consulto. Premetto che non son molto pratico di riconfinamenti ante-88, ho acquistato entrambi i libri di Cinelli (La teoria e la pratica nelle riconfinazioni e Casi pratici di riconfinazioni catatastali) che sto studianto. Sono stato incaricato di verificare la proprietà di confini tra due fondi, oggi divisi da una scarpata della quale vi parlai in questo topic ( www.geolive.org/forum/pregeo-e-docfa/pri... ) Ho letto nei libri come andrebbero fatti questo genere di riconfinamento; mi son recuperato gli atti che hanno dato origine al confine che devo verificare e che vi riporto qui sotto: Primo frazionamento del 1970, successivo del 1975 Clicca sull'immagine per vederla intera La linea da verificare è quella indicata in rosso Clicca sull'immagine per vederla intera Domani provvederò ad effettuare un rilievo preventivo della zona, dove andrò a rilevare i fabbricati presenti, e visionare se son presenti i punti d'origine delle linee da riconfinare. So già che gli allineamenti presenti nel frazionamento del 1970, difficilmente in loco hanno tenuto le stesse geometrie. Nel libro, ho notato che il Geom. Cinelli individua anche dei punti distribuiti più o meno omogeneamente nei dintorni, da utilizzare poi come punti d'appoggio che poi da in pasto al software attribuendo i vari pesi. Volevo quindi chiedere come procedere, eventualmente in mancanza dei punti d'appoggio presenti nel frazionamento, individuati con la progressiva 0,00 Saluti e grazie in anticipo!!
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geocinel
Carlo Cinelli
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Caro Vordcempion Se hai letto l'ultimo avrai visto anche che io divido gli atti di aggiornamento anteriori alla Circolare 2/88 in autonomamente ricostruibili e non autonomamente ricostruibili. I primi hanno i punti di appoggio ben materializzati e ancora presenti, i secondi no. Per questo motivo i primi si possono ricostruire "fisicamente" con le misure riportate nell'atto stesso semplicemente come furono confinate. Anche con una semplice rotella da 50 metri ed un buon mazzo di paline. I secondi no. Per ricostruire i secondi bisogna riferirsi alla mappa e ricostruire su quella di Impianto l'atto di aggiornamento. Il tuo atto ricade in quest'ultimi non autonomamente ricostruibili. Come puoi infatti pensare di ricostruire un Tipo appoggiato a delle strade che dal 1970 ad oggi avranno subito sicuramente delle modifiche. E, nonostante sia sempre stato contrario alle presunzioni, difficilmente mi viene da credere che quelle misure siano state effettuate in loco. Ma fai finta che questa cosa non l'abbia detta. Di certo non puoi andare in campagna e ritracciare quel lotto facendo riferimento alla strada. Una cosa importante in quell'atto c'è comunque. Sono le misure del lotto. La particella risultante dalla tua ricostruzione dovrà avere quelle misure. Anche perché nel 1970, credo (non voglio dire sono sicuro altrimenti sembrerei presuntuoso), quelle misure saranno scritte anche nell'atto di trasferimento e rappresentano la volontà delle parti. Ciò detto non ho capito perché hai illustrato anche il frazionamento del 1975 che genera altre linee. Venendo alla procedura di ricostruzione mi sembra che tu l'abbia abbastanza chiara: ricostruzione del frazionamento sulla base della mappa di Impianto, prelievo delle coordinate dei punti di appoggio possibilmente distribuiti intorno all'oggetto del rilievo, calcolo e sovrapposizione tra il SISTEMA MAPPA e il SISTEMA RILIEVO. Cordialmente Carlo Cinelli
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georox
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Ciao vordcienpion, "vordcienpion" ha scritto: ho acquistato entrambi i libri di Cinelli (La teoria e la pratica nelle riconfinazioni e ... Non che sia grave, ma questo libro l'abbiamo scritto a 6 mani .... e Cinelli, almeno all'epoca, ne aveva solo 2 Le altre 4 le abbiamo messe io (2) e Leonardo Gualandi (altre 2). Naturalmente Carlo ti ha già risposto sui criteri e metodi da seguire, io mi limito quindi alla sola procedura elaborativa per la quale, alla sintesi scritta da Carlo: "geocinel" ha scritto: Venendo alla procedura di ricostruzione mi sembra che tu l'abbia abbastanza chiara: ricostruzione del frazionamento sulla base della mappa di Impianto, prelievo delle coordinate dei punti di appoggio possibilmente distribuiti intorno all'oggetto del rilievo, calcolo e sovrapposizione tra il SISTEMA MAPPA e il SISTEMA RILIEVO. aggiungo di seguito i passaggi dettagliati, dando per scontato il rilievo dei punti di inquadramento, cioè i punti di mappa che sei riuscito a rilevare sul posto: 1) Georeferenziare la zona di mappa interessata con la Parametrica . 2) Prelevare sulla mappa le coordinate cartografiche (corrette dalla deformazione, grazie alla georeferenziazione) dei punti di inquadramento. 3) Riprodurre sulla mappa georeferenziata gli allineamenti di cui al frazionamento del 1970 (anch'io trovo superfluo quello del 1975). 4) Eseguire la rototraslazione ai minimi quadrati del rilievo sulla mappa in funzione dei punti di inquadramento. In questa operazione occorre però porre attenzione a queste azioni: 4.1) se ne ricorrono le circostanze, vanno applicati i pesi opportuni ai punti di inquadramento, come dagli insegnamenti di Pier Domenico Tani: Pesi_Tani 4.2) va applicata la variazione di scala mappa-rilievo in modo che la mappa sia ricalibrata sul rilievo ma ... 4.3) nonostante la ricalibratura della mappa sul rilievo, le misure degli allineamenti di cui al frazionamento non devono essere sottoposte all'applicazione della variazione di scala, ma rimanere rigide, cioè tali e quali come scritte nell'atto. 5) Ricavare le misure per il tracciamento. Se vuoi, puoi seguire un esempio completo di un caso come questo visionando questo mio filmato YouTube: Riconfinazione di frazionamenti ante cir... Ciao, Gianni Rossi
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vordcienpion
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Buongiorno a tutti voi, cari colleghi! Ho riportato il frazionamento del 1975 in quanto potrebbe contenere punti di controllo sulla bontà del lavoro che andrò a fare; ossia, contenendo altre misure (i miei clienti sono i proprietari del lotto A), posso accertarmi del lavoro che andrò a fare. Oggi vado a fare un sopralluogo preventivo e un bel rilievo di dettaglio, che andrò a sovraporre alla mappa per farmi una prima idea dello stato dei luoghi. Posso comunque dire che il fabbricato rettangolare presente all'interno del lotto A (Fraz. 1970) è ancora presente in loco, e son convinto di ritrovare anche i punti di appoggio che vi segno in rosso nell'immagine che segue: Clicca sull'immagine per vederla intera Clicca sull'immagine per vederla intera Una curiosità: è necessario per fora il software per procedere a questi tipi di riconfinamento? Non avendo grossa mole di lavoro del genere, non vorrei acquistarlo per poi tenerlo fermo. Saluti e ancora grazie a tutti
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geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO (GURU)
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Aggiungo alla mia precedente: Un motivo per il quale è sempre difficile dare risposte esaustive e compiute in questa materia sono i dubbi rimanenti sullo stato dei luoghi. Per esempio: cosa c'è su quella linea a nord dove tu hai segnato quei due cerchietti rossi? Perché se ci fosse una materializzazione stabile è del tutto evidente che di questo andrebbe tenuto conto prima di fare qualsiasi altra considerazione. Se è vero come è vero che la strada non è un elemento a cui affidarsi, lo potrebbe essere invece una materializzazione posta in quella posizione. Cordialmente Carlo Cinelli
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geoalfa
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Word, ora certamente sarai a fare il rilievo e come ti ha già ottimamente consigliato Carlo, provvederai a rilevare quanti più punti possibile e visto che la zona la conosci bene, non essere "tirchio"= documentati bene e soprattutto, come già sai, non tenere in alcun conto l'EM attuale Wegis! Ma ben altro. Sicuramente avrai letto il link messo all'inizio: www.geolive.org/guide/procedure-e-metodo... Per l'acquisto dei SW, non mi pronuncio per ovvi motivi, ma ce ne sono di ottima qualità ed anche forniti in parallelo con le strumentazioni, però ormai, ritengo opportuno che i sw debbano essere accessori indispensabili al pari della strumentazione! Si tratta di scegliere come in qualsiasi altra attività, per esempio: andare dalla tua città a Roma, dove potresti scegliere se andare a piedi, in bicicletta, in auto, in aereo! Oppure non andare per nulla! = E' una scelta!
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Spalla9
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"geocinel" ha scritto:
Per esempio: cosa c'è su quella linea a nord dove tu hai segnato quei due cerchietti rossi? Perché se ci fosse una materializzazione stabile è del tutto evidente che di questo andrebbe tenuto conto prima di fare qualsiasi altra considerazione. Approfitto dell'argomento per chiedere come dovrebbe comportarsi Vordciempion, una volta che si è trovata una materializzazione stabile e forse risalente ante frazionamento in contrasto col frazionamento di misura fuori tolleranza. Bisogna far spostare il recinto o il muro anche andando a recintare una striscia di terra inutilizzabile ( penso ad un muro che fa dislivello e che rirecinto la parte superiore per un metro, di fatto inutilizzabile a pieno). Oppure si deve rettificare il frazionamento essendo fuori tolleranza e se si in che modo, con che procedura ? Grazie.
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geoalfa
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georox
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Messaggio oscurato dallo staff per uno o più dei seguenti motivi:
- Richiesto dall'autore
- Totalmente off-topic rispetto alla discussione
- Violazione dei Termini di utilizzo del servizio
- Richiesta delle Autorità competenti.
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geoalfa
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Vordciempion, con molta probabilità questa mattina, sul posto, avrai individuato i cippi lapidei che avranno sicuramente messo in sede di redazione del primo frazionamento ed eventualmente integrato nel secondo, spero ci farai sapere i dettagli, comunque concordo appieno con Carlo, quando con la sua solita pacatezza, ci dimostra la vera essenza del tuo lavoro che stamattina hai verificato: "geocinel" ha scritto: ... Un motivo per il quale è sempre difficile dare risposte esaustive e compiute in questa materia sono i dubbi rimanenti sullo stato dei luoghi. Per esempio:cosa c'è su quella linea a nord dove tu hai segnato quei due cerchietti rossi? Perché se ci fosse una materializzazione stabile è del tutto evidente che di questo andrebbe tenuto conto prima di fare qualsiasi altra considerazione. Se è vero come è vero che la strada non è un elemento a cui affidarsi, lo potrebbe essere invece una materializzazione posta in quella posizione. Cordialmente Carlo Cinelli Essenza che condivido, poi se avrai ritrovato i cippi originari starai al di là del guado! Il resto poi, viene da sè.... Per altre informazioni riservate puoi benissimo contattarmi privatamente come già sai! Almeno eludiamo l'ostacolo indesiderato.
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