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Argomento: Riconfinazioni: alcuni quesiti

Autore Risposta

geocinel
Carlo Cinelli
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 0 -  0 - Inviato: 27 Febbraio 2019 alle ore 10:13

"rubino" ha scritto:
Ciao Carlo. Non mi piacciono i ricordi (uno per tutti: dovrei conservare quella notte di fine luglio che con duchessa aspettamo la riforma del catasto?) tuttavia conviene tenere in memoria com'era geolive non molto tempo fa. Saluti.





"rubino" ha scritto:
P.S.: alcuni risposero alla tua domanda, in quella discussione.



Infatti

Molto interessanti le considerazioni espresse e le risposte.

Ciò non toglie che anche oggi possiamo cercare di ampliare e ridiscutere certe sfumature.

Ciao

Carlo

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robeci

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 0 -  0 - Inviato: 27 Febbraio 2019 alle ore 10:21

"geocinel" ha scritto:


.....

Infatti

Però sarebbe assurdo pensare che i confini di diritto siano individuati dalle mappe catastali in caso di eventi franosi di versanti.

E allora si pone il problema di non corrispondenza tra la rappresentazione cartografica e lo stato di fatto.

Quale dei due coincide con lo stato di diritto?

Per me lo stato di fatto e quindi va adeguata la rappresentazione catastale.

Attraverso quale procedura?

Può essere sia bonaria, con l'ausilio di un notaio, che giurisprudenziale.

Cordialmente

Carlo Cinelli



Io distinguerei il confine dallo stato di diritto o di possesso, perchè il confine a suo tempo indicato dalla mappa catastale rimane dove era in origine, mentre il nuovo limite dell'area "in possesso" sarà quello dove è stato translato dal movimento franoso.
Poi sarà da vedere come regolarizzare il tutto.

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geocinel
Carlo Cinelli
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 0 -  0 - Inviato: 27 Febbraio 2019 alle ore 10:28

"robeci" ha scritto:
[quote="geocinel"]
Io distinguerei il confine dallo stato di diritto o di possesso, perchè il confine a suo tempo indicato dalla mappa catastale rimane dove era in origine, mentre il nuovo limite dell'area "in possesso" sarà quello dove è stato translato dal movimento franoso.
Poi sarà da vedere come regolarizzare il tutto.



Roberto

il Confine di diritto è rappresentato o dallo stato di fatto o dalla rappresentazione cartografica.

Non credo ci siano altre soluzioni.

Se non capisco male tu stai dando un'importanza alla mappa che invece non dovrebbe avere.

Posso sbagliarmi.

Ciao

Carlo

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robeci

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Toscana

 0 -  0 - Inviato: 27 Febbraio 2019 alle ore 12:23

"geocinel" ha scritto:
"robeci" ha scritto:
[quote="geocinel"]
Io distinguerei il confine dallo stato di diritto o di possesso, perchè il confine a suo tempo indicato dalla mappa catastale rimane dove era in origine, mentre il nuovo limite dell'area "in possesso" sarà quello dove è stato translato dal movimento franoso.
Poi sarà da vedere come regolarizzare il tutto.



Roberto

il Confine di diritto è rapprentato o dallo stato di fatto o dalla rappresentazione cartografica.

Non credo ci siano altre soluzioni.

Se non capisco male tu stai dando un'importanza alla mappa che invece non dovrebbe avere.

Posso sbagliarmi.

Ciao

Carlo



ma per detrminare che quello che delimita il confine si è spotato dalla posizione originale a causa di uno scivolamento del terreno, devi partire da qualcosa di certo che potrebbe essere ad esempio la mappa

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geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
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 0 -  0 - Inviato: 27 Febbraio 2019 alle ore 13:23

"robeci" ha scritto:

ma per detrminare che quello che delimita il confine si è spotato dalla posizione originale a causa di uno scivolamento del terreno, devi partire da qualcosa di certo che potrebbe essere ad esempio la mappa



Certamente, su questo non ci sono dubbi a meno di non avere risultanze diverse a manufatti misurati direttamente come il caso di Samsung.

Quello che ti volevo dire però è che la mappa è una fotografia della rappresentazione cartografica ad una certa epoca. E per il Codice Civile anche l'ultimo degli elementi di prova per l'individuazione dei confini di proprietà. Vorrà dire pur qualcosa?

Poi dire che la mappa è qualcosa di certo......io ci andrei cauto. E' la rappresentazione cartografica, quasi sempre accettabile, di uno stato di fatto ( e a volte anche di diritto) ad una certa epoca.

Cordialmente

Carlo Cinelli

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robeci

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 0 -  0 - Inviato: 27 Febbraio 2019 alle ore 14:30

Carlo, per dimostrare che il manufatto realizzato per delimitare la proprietà si è spostato dalla posizione originale dovrai pur partire da qualche parte .....

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Francesco2015

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 0 -  0 - Inviato: 07 Marzo 2019 alle ore 20:58

ALTRO QUESITO:

Posizione punti di inquadramento non ideale.

Ho fatto un rilievo per una riconfinazione, sulla mappa sembrava tutto perfetto, tutti i punti di inquadramento (6) sullo stesso foglio e disposti in modo da contenere tutta la dividente da riconfinare. Dopo aver fatto il rilievo però ho dovuto escludere un punto lontano, il che mi ha lasciato uno schema dove i 5 punti di appoggio sono tutti lungo l'asse est ovest e la dividentre è sopra. La distanza media della dividente con la congiungente dei punti di inquadramento non è molta, saranno max 70/80 m.

Cosa mi consigliate?

Se non mi sono spiegato bene vi metto lo schema.

Grazie ciao!

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robeci

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 0 -  0 - Inviato: 08 Marzo 2019 alle ore 09:32

"Francesco2015" ha scritto:
ALTRO QUESITO:

Posizione punti di inquadramento non ideale.

Ho fatto un rilievo per una riconfinazione, sulla mappa sembrava tutto perfetto, tutti i punti di inquadramento (6) sullo stesso foglio e disposti in modo da contenere tutta la dividente da riconfinare. Dopo aver fatto il rilievo però ho dovuto escludere un punto lontano, il che mi ha lasciato uno schema dove i 5 punti di appoggio sono tutti lungo l'asse est ovest e la dividentre è sopra. La distanza media della dividente con la congiungente dei punti di inquadramento non è molta, saranno max 70/80 m.

Cosa mi consigliate?

Se non mi sono spiegato bene vi metto lo schema.

Grazie ciao!



perchè hai deciso di escludere il punto lontano ?

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Francesco2015

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 0 -  0 - Inviato: 08 Marzo 2019 alle ore 19:22

"robeci" ha scritto:


perchè hai deciso di escludere il punto lontano ?



Perchè mi dà uno scarto troppo elevato.

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robeci

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 0 -  0 - Inviato: 08 Marzo 2019 alle ore 19:44

lascialo come punto di orientamento, se lo scarto è soltanto sulla distanza

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Francesco2015

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 0 -  0 - Inviato: 08 Marzo 2019 alle ore 23:39

"robeci" ha scritto:
lascialo come punto di orientamento, se lo scarto è soltanto sulla distanza



Preciso che per "lontano" intendo un punto a 500/600 m. non un trigonometrico.

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kemplen

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 0 -  0 - Inviato: 09 Marzo 2019 alle ore 15:46

Ciao Francesco.

"Francesco2015" ha scritto:
Ho fatto un rilievo per una riconfinazione, sulla mappa sembrava tutto perfetto, tutti i punti di inquadramento (6) sullo stesso foglio e disposti in modo da contenere tutta la dividente da riconfinare. Dopo aver fatto il rilievo però ho dovuto escludere un punto lontano, il che mi ha lasciato uno schema dove i 5 punti di appoggio sono tutti lungo l'asse est ovest e la dividentre è sopra. La distanza media della dividente con la congiungente dei punti di inquadramento non è molta, saranno max 70/80 m.

Cosa mi consigliate?

Se non mi sono spiegato bene vi metto lo schema.

Sì, posta lo schema (quotato).

È impossibile darti consigli sulla base della sola descrizione sommaria.

È necessario conoscere l'effettiva mutua posizione dei punti di inquadramento e del confine.

Consigli dati senza avere questa base sono del tutto a casaccio.

A presto,

geom. Gianni Rossi
cell. 3202896417
Email: kemplen81@gmail.com

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Francesco2015

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 0 -  0 - Inviato: 10 Marzo 2019 alle ore 15:16

Allora ecco lo schema:

in ROSSO i punti di appoggio (uno è sul foglio limitrofo)

in VERDE il punto di appoggio che mi dà troppo scarto

la SPEZZATA è il confine.

Grazie

Clicca sull'immagine per vederla intera

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kemplen

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 0 -  0 - Inviato: 10 Marzo 2019 alle ore 15:51

Ciao Francesco,
non sei messo male perché rientri nei limiti di extrapolazione del confine rispetto ai punti di inquadramento, che Pier Domenico Tani indicava in questo modo:

Clicca sull'immagine per vederla intera


Cioè la distanza massima del confine dal poligono di inquadramento deve essere inferiore a 1/3 della diagonale massima del poligono stesso. Nel tuo caso questo limite è rispettato:

Clicca sull'immagine per vederla intera


Il casotto a Nord-Ovest non lo puoi proprio utilizzare. Se ti dava uno scarto buono, sarebbe stato ideale, ma con uno scarto fuori tolleranza, al contrario, ti farebbe sballare la ricostruzione.

Volendo conseguire la massima precisione (ma sta a te valutare se il caso lo merita), dovresti cercarti un trigonometrico distante (idealmente a Nord, ma non è essenziale) che ti permetterebbe di applicare la rototraslazione Orientata. Si tratta di una variante della rototraslazione ai minimi quadrati che consente di correggere l'errore di rotazione (componente della rototraslazione) quando i punti di inquadramento sono solo da un lato del confine, come in questo tuo caso:

Clicca sull'immagine per vederla intera


Spero che quanto sopra ti sia utile.

A presto,

geom. Gianni Rossi
cell. 3202896417
Email: kemplen81@gmail.com

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Francesco2015

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 0 -  0 - Inviato: 10 Marzo 2019 alle ore 17:07

Gianni, grazie mi sei stato di grandissimo aiuto, se non altro mi tranquillizzi. Avrei comunque riconfinato ma sarei rimasto col dubbio fino alla fine, fino al picchettamento perchè poi molte volte la buona riconfinazione si vede sul terreno, spesso ci sono elementi che confermano la bontà della stessa.

In questo caso andare a trovare un trigonometrico mi verrebbe troppo complicato e non ne vale nemmeno la pena per il tipo di incarico che ho ricevuto.

Ho elaborato la rototraslazione ai minimi quadrati, con il casotto mi da scarti elevati e un "f" di 2,78 m/Km; escludendo il casotto gli scarti sono nella norma e "f" è 0,78 m/km.

In settimana vado a picchettare, poi vi aggiorno.

PS: per la prima volta utilizzerò le coordinate rilievo per picchettare, speriamo bene!

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