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Argomento: nuove dividenti "fare una buona confinazione"
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geocinel
Carlo Cinelli
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Sono d'accordo con Paolo. La Circolare parla chiaro ed è chiaro lo scopo; fin troppo. Spero davvero che nessuno abbia spuntato quella casellina non essendo convinto di quel che faceva. Anche questo è un passaggio molto importante di un futuro progetto di miglioramento delle mappe catastali. Il Primo passo. Consolidamento delle Coordinate dei PF attraverso l'ETRF 2000 e l'RDN (Rete Dinamica Nazionale) Vi invito a leggere i link 87.30.244.175/index.php e http://www.regione.veneto.it/NR/rdonlyres/77035F0F-27A2-4E00-947F-121A75283D98/0/Maseroli.pdf L'unico appunto che mi sento di fare (sennò Paolo non sarei il "critico" Carlo) è che un passaggio così importante, leggerete poi nel mio progetto, non l'avrei fatto fare all'utenza tutta. Ma va nello spirito della Circolare 2/88 che l'utenza sarà la protagonista dell'aggiornamento delle mappe. Cordialmente Carlo Cinelli
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salviotto
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[quote]L'unico appunto che mi sento di fare (sennò Paolo non sarei il "critico" Carlo) è che un passaggio così importante, leggerete poi nel mio progetto, non l'avrei fatto fare all'utenza tutta. Ma va nello spirito della Circolare 2/88 che l'utenza sarà la protagonista dell'aggiornamento delle mappe.[/quote] anche il mio appunto va in questo senso, a maggior ragione di quanto riportato sopra, secondo me era il caso di scriverlo anche nella finestrella della riga del pregeo. Sono d'accordo che la circolare è chiara, ma il software no, e avendocelo precisato la spesa era la medesima
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geosys
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Infatti, il mio appunto sul "poco chiaro" non era riferito alla Circolare, ma al Pregeo... Saluti Valeria
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pzero
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO (GURU)
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"geocinel" ha scritto:
L'unico appunto che mi sento di fare (sennò Paolo non sarei il "critico" Carlo) è che un passaggio così importante, leggerete poi nel mio progetto, non l'avrei fatto fare all'utenza tutta. Ma va nello spirito della Circolare 2/88 che l'utenza sarà la protagonista dell'aggiornamento delle mappe. Cordialmente Carlo Cinelli Sono completamente d'accordo. In questo modo la banca dati sarà sicuramente inquinata da dati errati, senza possibilità di alcun controllo o di individuazione. E fino a che l'utente che clicca il tastino non sa la differenza tra etrf89 e etrf2000, "tarabaralla", come si dice dalle mie parti, ma se un utente non conosce la differenza tra etrfXX e point position, la faccenda assume una piega pericolosissima. Per quel motivo dico sempre di scrivere in relazione la provenienza delle coordinate (e questo dovrebbe essere un obbligo). A mio avviso, per avere un controllo anche sommario, sarebbe stato necessario imporre la posa in opera ed il rilievo di almeno un punto stazionabile (non uno spigolo di fabbricato), magari monografato, e solo dopo abilitare il tastino. Non si fanno le nozze con i fichi secchi. saluti paolo
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salviotto
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[quote]Non si fanno le nozze con i fichi secchi.[/quote] .... oppure l'Adt si crea dei server attaccati alle varie antenne o ne mette di sue e per effettuare aggiornamenti ci si attacca alla rete del Adt ...ma questa è fantascienza
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geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO (GURU)
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"salviotto" ha scritto: [quote]Non si fanno le nozze con i fichi secchi. .... oppure l'Adt si crea dei server attaccati alle varie antenne o ne mette di sue e per effettuare aggiornamenti ci si attacca alla rete del Adt ...ma questa è fantascienza[/quote] Più che fantascienza è roba inutile. Non c'è bisogno di nuove reti. Ce ne sono fin troppe. In Sicilia ce ne sono 4; da noi in Toscana c'è quella del Comitato Regionale dei Geometri, quella Italpos, quella Geotop, quella della Trimble Assogeo e qualcuno starà anche pensando di farne qualcun'altra. C'è bisogno che queste reti siano correttamente geoereferenziate in quel Sistema ETRF 2000 di cui parlavamo. Ci sarebbe bisogno anche di un'ente che certifichi questo; poteva essere la Commissione Geodetica Nazionale. Perché sentire colleghi che mi dicono di avere risultanze diverse anche di 10/20 cm con reti diverse mi fa riflettere. Per certificare e collaudare una rete basterebbe stazionare su punti IGM95 e verificare il dato. Sono molto d'accordo con Paolo quì: [quote] A mio avviso, per avere un controllo anche sommario, sarebbe stato necessario imporre la posa in opera ed il rilievo di almeno un punto stazionabile (non uno spigolo di fabbricato), magari monografato, e solo dopo abilitare il tastino. Non si fanno le nozze con i fichi secchi. [/quote] Cordialmente Carlo Cinelli
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totonno
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Seguo con interesse la discussione tenuta ad alti livelli da veri e propri luminari dell'argomento. Vorrei capire però cosa c'entra il sistema di coordinate da adottare se poi quando riporto la mia linea rossa sulla mappa catastale, mi va due metri oltre la posizione che dovrebbe avere sulla particella origine. La mappa ed i suoi vari fogli non hanno tutti le stesse inequivocabili coordinate grafiche tra loro, per cui i nostri rilievi si rapportano con la mappa in maniera differente da zona a zona. Pensate che cambi qualcosa nel rapporto con la mappa la scelta di un sistema di coordinate unico ed inequivocabile? Oppure occorre rivedere anche la circolare 2/88 che sembra invece in questa discussione un punto fermo? Saluti.
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geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO (GURU)
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"totonno" ha scritto: Seguo con interesse la discussione tenuta ad alti livelli da veri e propri luminari dell'argomento. Vorrei capire però cosa c'entra il sistema di coordinate da adottare se poi quando riporto la mia linea rossa sulla mappa catastale, mi va due metri oltre la posizione che dovrebbe avere sulla particella origine. La mappa ed i suoi vari fogli non hanno tutti le stesse inequivocabili coordinate grafiche tra loro, per cui i nostri rilievi si rapportano con la mappa in maniera differente da zona a zona. Pensate che cambi qualcosa nel rapporto con la mappa la scelta di un sistema di coordinate unico ed inequivocabile? Oppure occorre rivedere anche la circolare 2/88 che sembra invece in questa discussione un punto fermo? Saluti.  Caro Antonio E' chiaro che se vedi tutto ciò con gli occhi di oggi non ha alcuna valenza il cambio di Sistema di Riferimento e di coordinate. Tu però prova ad immaginare una mappa con tutte le sue linee "saggiamente ricostruite" (non mi far dire di più, sono in sala travaglio) e riferite ad un sistema di riferimento univoco.... Dopo le tue linee di aggiornamento pensi che abbiano bisogno del comando "orienta" per andare nella posizione corretta? E badate bene non è un sogno. I sogni sono realtà quando li vogliamo realizzare. Ci dicono che sono sogni coloro i quali .............. Ciao Carlo
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salviotto
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diciamo che sarebbe quasi una necessità! e lo dico con cognizione di causa, basti pensare alle lottizzazioni, molti di voi avranno senz'altro avuto modo di aver a che fare con colleghi più affini alla progettazione che al rilievo, e quante volte si trovano progetti di fabbricati concepiti semplicemente da una sovrapposizione dal vax, e poi nascono questioni a dir poco serie sulle distanze dai confini, se la mappa fosse una cosa attendibile ciò non accadrebbe. Poi siamo d'accordo che chi progetta dovrebbe saperlo, ma siamo anche d'accordo che tutte queste problematiche nascono di continuo. E questo sarebbe solo uno dei grossi vantaggi, e credo che ad oggi gli strumenti ci sarebbero per fare un lavoro come si deve, anche in virtù delle scansioni delle mappe di impianto che molti collegi hanno fatto e stanno facendo. Certo sarebbe un lavorone, ma qual'è il problema? o non c'è la crisi e bisogna creare lavoro ..... e invece si mettono pulsantini nuovi sul pregeo (per carità servono anche quelli, ci mancherebbe)
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totonno
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"salviotto" ha scritto: diciamo che sarebbe quasi una necessità! e lo dico con cognizione di causa, basti pensare alle lottizzazioni, molti di voi avranno senz'altro avuto modo di aver a che fare con colleghi più affini alla progettazione che al rilievo, e quante volte si trovano progetti di fabbricati concepiti semplicemente da una sovrapposizione dal vax, e poi nascono questioni a dir poco serie sulle distanze dai confini, se la mappa fosse una cosa attendibile ciò non accadrebbe. Poi siamo d'accordo che chi progetta dovrebbe saperlo, ... Ecco appunto, chi progetta dovrebbe saperlo. Chi sono quei pazzi oggi che utilizzano la mappa catastale al posto di un semplice rilievo del luogo per la realizzazione di una lottizzazione? Questi soggetti sono incapaci. E c'è chi deve fare una fatica immane per rendere una mappa catastale attendibile a favore di questi scaltri tizi? Spero proprio di no. Va bene che la mappa deve essere a disposizione per l'utenza tutta, ma ci vuole un pò di decenza. Saluti.
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MarcoD
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"totonno" ha scritto: [quote="salviotto"].. e quante volte si trovano progetti di fabbricati concepiti semplicemente da una sovrapposizione dal vax, e poi nascono questioni a dir poco serie sulle distanze dai confini... ....o sulle CTR o sui DXF dell'intero foglio di mappa. Per poi mettere tutto a posto con la variante finale senza curarsi del resto.. :(
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geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO (GURU)
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Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it
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Convengo che chi progetta dovrebbe sapere che il "catastale" oggi non ha alcuna valenza metrica e convengo purtroppo che di ciò non ne viene tenuto conto salvo poi ritrovarsi nei problemi a valle. Questo è sicuramente uno degli aspetti che sarebbero migliorati da una buona cartografia per non parlare degli aspetti civilistici e della definitiva consapevolezza di cosa sia la mappa ai fini dell'art. 950 del Codice Civile. Come giustamente dice il Professor Surace, la Cartografia è stata una delle prime manifestazioni di civiltà e lo continuerà sempre ad essere. Cordialmente Carlo Cinelli
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Leo
Leonardo Gualandi (leometra@gmail.com)
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Cosa può fare la passione: siamo riusciti a parlare di tutto in un solo post! Ed è quindi ovvio che sia di grande interesse. Cercando di compattare, mi preme ringraziare Valeria perché, fra l'altro, "Geosys" ha scritto: ... come si è stati in passato (dalla Circ. 2/88 in poi) molto leggeri nella redazione dei vari Tipi in ossequio appunto alle disposizioni della suddetta. La mia riflessione in quel post voleva essere un "mea culpa" di noi tecnici esterni. La Circ. diceva di appoggiare i nostri rilievi su tre PF e sull'oggetto da rilevare; e noi così abbiamo fatto... Però, quando gli inserimenti sulle mappe riportavano "posizioni strane", noi per primi avremmo dovuto usare maggiore diligenza nelle fasi di rilievo in campagna, osservando ed inserendo tutti quei punti d'inquadramento presenti sul terreno e sulla mappa, che oggi sono i PV (e che a volte sostituiscono egregiamente gli stessi PF nella georeferenziazione della mappa e caldamente suggerito di utilizzare da recenti Circ. in merito). ... Ma il problema vero di tutti i giorni, a mio avviso, rimane sempre uno: la mappa catastale, così come si trova, continuerà ad essere il nostro unico riferimento? Riorganizzare una nuova cartografia basata sui riferimenti WGS84 o altro non è cosa semplice. Per cui, affrontando il presente... e non riscrivo oltre, per concentrare l'attenzione su questi elementi fondanti dell'intera nostra attività in ambito Catasto Terreni. La spasmodica attenzione che siamo indotti a prestare ai tre fiduciali e all'oggetto del rilievo è argomento che condivido appieno: comporta il rischio di trascurare altri elementi importantissimi, che genericamente possiamo chiamare PV, per intenderci, ma che in altra sede molti mi hanno fatto notare non essere del tutto corretto... L'ultimo problema che solleva, invece, richiederebbe un volume a sé stante perché potenzialmente definisce la futura cultura topografica di base, atteso che il Catasto non copre l'intero ambito di quella che chiamiamo Topografia (e alcuni suggeriscono di ridefinire in "Geomatica"), ma la capillare diffusione che ha lo rende trainante. Forse anche su questo si potrebbe sviluppare un gruppo di studio che avanzi proposte articolate, poiché mi pare che oggi manchi. Può darsi che anche questa lacuna si possa ricondurre all'improvvida soppressione della Commissione Geodetica, ma comunque penso di poterla individuare come lacuna; e tanto basta per proporre gruppi di studio che questo sito potrebbe certamente promuovere e ospitare. Un altro argomento discusso qui, mi preme: spuntare o non spuntare la casella con cui il Tecnico redattore del libretto dichiara di aver inquadrato le osservazioni in ETRF2000? Mi domando quale informazione stiamo dando, spuntando quella casella, se a tutt'oggi nessuna rete attiva di mia conoscenza pare poter vantare una certificazione (che non sia "fatta in casa") dell'inquadramento! Io preferisco non spuntare, e specificare in relazione e nelle note a quale Rete o a quali capisaldi si è fatto riferimento. Infatti non dimentichiamo che anche includere nel libretto l'osservazione di un caposaldo, ad esempio IGM95 (ma non solo), offre un'eccellente garanzia di ripristino delle geometrie, ma la codifica non è prevista. Quindi poco importa sostenere pomposamente "io ho inquadrato in ETRFennemila", ma mi pare più efficace spiegare quali sono gli elementi concretamente riscontrabili di quell'inquadramento. La condotta che ho inteso proporre segue il concetto di scrivere un libretto utile all'eventuale futura ricostruzione. La spunta della casella mi pare seguire il concetto, in certa misura parallelo, di libretto utile al futuro aggancio dei punti ad una ipotetica rete di capisaldi. Ma fino a quando mancherà l'univocità di quel riferimento, ogni spunta in quella casella comporterà l'inaffidabilità dell'attribuzione. Esattamente come oggi (almeno dalle mie parti) se le misurate sono fuori tolleranza rispetto a libretti ante 1990, il libretto è come acqua fresca. Boh. Leonardo
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cogeo
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18 Luglio 2006
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Firenze
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"geocinel" ha scritto: Sono d'accordo con Paolo. La Circolare parla chiaro ed è chiaro lo scopo; fin troppo. Spero davvero che nessuno abbia spuntato quella casellina non essendo convinto di quel che faceva. Anche questo è un passaggio molto importante di un futuro progetto di miglioramento delle mappe catastali. Il Primo passo. Consolidamento delle Coordinate dei PF attraverso l'ETRF 2000 e l'RDN (Rete Dinamica Nazionale) Vi invito a leggere i link 87.30.244.175/index.php e http://www.regione.veneto.it/NR/rdonlyres/77035F0F-27A2-4E00-947F-121A75283D98/0/Maseroli.pdf L'unico appunto che mi sento di fare (sennò Paolo non sarei il "critico" Carlo) è che un passaggio così importante, leggerete poi nel mio progetto, non l'avrei fatto fare all'utenza tutta. Ma va nello spirito della Circolare 2/88 che l'utenza sarà la protagonista dell'aggiornamento delle mappe. Cordialmente Carlo Cinelli E' chiaro che a loro conviene "sfruttare" il lavoro dell'utenza però dovrebbero fare in modo che l'utenza faccia SEMPRE un ottimo e professionale lavoro altrimenti ci troviamo come siamo ora con degli "orienta" che assomigliano sempre più a dei cambi di residenza... Secondo me l'Agenzia dovrebbe puntare anche sulla formazione dell'utenza... il timbro professionale che apponiamo sui nostri elaborati certifica o perlomeno dovrebbe certificare che l'elaborato è redatto professionalmente... poi ci mancherebbe, gli errori capitano a tutti, non sbaglia solo chi non fa niente, ma perseverare....
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salviotto
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23 Febbraio 2007
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Siena
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mi riallaccio a questo post in quanto dovrò ripresentare un tipo di frazionamento perchò ho "erronemante" spuntato il flag della stazione gps. Mi spiego meglio mi è stato detto che quando si spunta il flag bisogna anche monografare il punto .... ora la circ. 03/2009 non mi sembra che lo dica, sapete se l'argomento è stato integrato dopo? a mia difesa, io ho spuntato il flag con cognizione di causa, avendo effettuato un rilievo di frazionamento in un bosco, visto che stavo operando con una rete ( italpos ) inquadrata in ETRF2000 mi sembrava cosa buona dichiarare che quelle coordinate appartenevano ad un sistema convenzionale
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