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ho una diatriba su un confine e vorrei avere dei vostri pareri, mi spiego:
la linea di confine da definire è stata fatta nel 2000, il libretto presenta solo punti fiduciali e nuova dividente (nient'altro), nel 2012 sulla particella è stato redatto un TF con la linea di confine che termina su quella del 2001, sovrapponendo i tipi, la linea di frazionamento del 2012 sfora l'altra di ben 3 mt circa (anzichè coincidere), secondo la vostra esperienza quale dei due è più corretto per una riconfinazione, tenendo conto che il tipo del 2012 ha 6 PV ancora presenti sul posto e quello del 2000 nessuno, nonostante fosse già stata emanata la circolare 2/92.
"rubino" ha scritto: Salve. Sovrapponendo cosa? E come. Ci sono stati trasferimenti di proprietà che hanno riguardato le particelle derivate dai frazionamenti?
Sovrapponendo i rilievi sui pf con programma apposito per riconfinazione, i trasferimenti di proprietà sono avvenuti tramite atti
Sono stati approvati entrambi, quindi sono validi tutti e due, oltretutto hanno fatto i trasferimenti di proprietà E quindi, a parità di PF e di oggetto del rilievo, il tecnico del 2012 avrebbe adattato di ben tre metri la dividente. Mica poco. Controllerei prima i dati e i risultati della loro elaborazione.
Nei rilievi sovrapposti il punto di intersezione tra le rette è quello più certo cha da quello passano entrambe le rette e poi c'è la direzione delle rette determinata dall'elaborazioni. Buona quella. Il resto del confine che invade la particella derivata dal fraz del 2000, va escluso.
Non capisco a che servano appositi software per riconfinazione quando si hanno libretti post circolare 2/88. Non c'è da fare grossi calcoli se non la semplice elaborazione del libretto dellw misure che risolve splendidamente anche pregeo.
Ovvio che si presuppone che le misure siano stati rilevate correttamente e nel rispetto delle norme.
"totonno" ha scritto: Hanno entrambi lo stesso valore e attendibilità.
Nei rilievi sovrapposti il punto di intersezione tra le rette è quello più certo cha da quello passano entrambe le rette e poi c'è la direzione delle rette determinata dall'elaborazioni. Buona quella. Il resto del confine che invade la particella derivata dal fraz del 2000, va escluso.
Non capisco a che servano appositi software per riconfinazione quando si hanno libretti post circolare 2/88. Non c'è da fare grossi calcoli se non la semplice elaborazione del libretto dellw misure che risolve splendidamente anche pregeo.
Ovvio che si presuppone che le misure siano stati rilevate correttamente e nel rispetto delle norme.
Saluti
Capisco ma il confine del 2000 riposizionato, non va a coincidere con i punti di confine generati, mentre se "comanda" quello del 2012 si, quadra tutto
Forse è il caso che aggiungi un grafico e/o spieghi meglio nel dettaglio.
Quello che mi pare di capire è che il tecnico del 2000 forse avrebbe frazionato una linea analiticamente in una posizione, materializzandola però traslata di 3 ml.
Se è così è necessario capire se la posizione del confine è avvenuta contestualmente al frazionamento da parte del tecnico stesso, oppure è stata posta dopo un tempo dal proprietario su sua intuizione o interpretazione di picchetti o segnali vari presenti ancora sul terreno, non estirpati o distrutti dal tecnico a conclusione dell'incarico.
PS: E' interessante capire al di là della correttezza della linea 2000 la posizione del tecnico del 2012 che avrebbe dovuto rilevare l'anomalia e chiarirla subito... o almeno tentare di chiarirla.
Capisco ma il confine del 2000 riposizionato, non va a coincidere con i punti di confine generati, mentre se "comanda" quello del 2012 si, quadra tutto
Per i punti di confine generati cosa intendi, quelli esistenti sul posto ?
"samsung" ha scritto: Forse è il caso che aggiungi un grafico e/o spieghi meglio nel dettaglio.
Quello che mi pare di capire è che il tecnico del 2000 forse avrebbe frazionato una linea analiticamente in una posizione, materializzandola però traslata di 3 ml.
Se è così è necessario capire se la posizione del confine è avvenuta contestualmente al frazionamento da parte del tecnico stesso, oppure è stata posta dopo un tempo dal proprietario su sua intuizione o interpretazione di picchetti o segnali vari presenti ancora sul terreno, non estirpati o distrutti dal tecnico a conclusione dell'incarico.
PS: E' interessante capire al di là della correttezza della linea 2000 la posizione del tecnico del 2012 che avrebbe dovuto rilevare l'anomalia e chiarirla subito... o almeno tentare di chiarirla.
Si, concordo. Forse è il caso...........
Cordialmente
Carlo Cinelli
P.S. Il problema è che chi espone spesso pensa di parlare a persone che conoscono approfonditamente il caso di fattispecie. Invece no, non è così. Parla a persone che non ne sanno niente di quella realtà e se vuole risposte centrate deve descrivere perfettamente la problematica.
"samsung" ha scritto: Forse è il caso che aggiungi un grafico e/o spieghi meglio nel dettaglio.
Quello che mi pare di capire è che il tecnico del 2000 forse avrebbe frazionato una linea analiticamente in una posizione, materializzandola però traslata di 3 ml.
Se è così è necessario capire se la posizione del confine è avvenuta contestualmente al frazionamento da parte del tecnico stesso, oppure è stata posta dopo un tempo dal proprietario su sua intuizione o interpretazione di picchetti o segnali vari presenti ancora sul terreno, non estirpati o distrutti dal tecnico a conclusione dell'incarico.
Cioè se il riconfinamento più o meno giusto me ne sbatto, la cosa principale è capire la tempistica per sapere di chi è la colpa dell'ipotetico problemino.
In questo caso il riconfinamento e il quesito posto passano in secondo piano.
Sempre così, oh. si cerca sempre il culo degli altri per salvare il proprio.
"carlocinelli" ha scritto: P.S. Il problema è che chi espone spesso pensa di parlare a persone che conoscono approfonditamente il caso di fattispecie. Invece no, non è così. Parla a persone che non ne sanno niente di quella realtà e se vuole risposte centrate deve descrivere perfettamente la problematica.
Concordo.
Anche se a grandi linee si è capito il caso esposto da STS, per poter entrare nel merito occorre non solo un grafico, ma anche le foto dello stato dei luoghi con indicate le rispettive posizioni dei due TF circa il confine presunto. Altrimenti parliamo di aria fritta.
"totonno" ha scritto: Non capisco a che servano appositi software per riconfinazione quando si hanno libretti post circolare 2/88. Non c'è da fare grossi calcoli se non la semplice elaborazione del libretto dellw misure che risolve splendidamente anche pregeo.
Non concordo.
Nella ricostruzione di confini derivanti da atti di aggiornamento post circolare 2/88, la prima cosa da fare, dopo aver rilevato i punti omologhi con i TF (in questo caso con entrambi), è di portarli sul proprio rilievo mediante rototraslazione ai minimi quadrati. Questa procedura, infatti, dà modo di verificare gli scarti sui punti omologhi (siano essi PF o meno, non ha importanza) e di capire, proprio grazie agli scarti, la bontà o meno dell'uno o dell'altro TF.
Dico questo perché, qualora gli scarti risultassero nella tolleranza (pochissimi cm) per l'uno e marcatamente fuori tolleranza per l'altro, si ha già un'idea di quale affidabilità dare ai due documenti. Se invece gli scarti di entrambi i PF risultassero nella norma, allora si passerà alle ulteriori indagini. Ma la verifica di cui sopra resta a mio avviso la prima da compiere.
STS, se di tuo interesse, nel video del mio canale YouTube di cui al link qui sotto, trovi la trattazione di un caso esattamente analogo al tuo (due TF in epoche successive di cui uno attendibile e l'altro no), la spiegazione del caso inizia al tempo 1h 47m 00s.
La rototraslazione tra due rilievi, e anche tra rilievo e sistema mappa, si può risolvere anche con il solo pregeo.
E' sufficiente mettere le coordinate del primo rilievo sui punti di inquadramento omologhi, elaborate in sistema locale con stazione 100 con x,y,z 0,0,0, nelle righe 8.
La rototraslazione tra due rilievi, e anche tra rilievo e sistema mappa, si può risolvere anche con il solo pregeo.
E' sufficiente mettere le coordinate del primo rilievo sui punti di inquadramento omologhi, elaborate in sistema locale con stazione 100 con x,y,z 0,0,0, nelle righe 8.
Ciau
Non importa considerare un sistema locale e una origine nuova se i frazionamenti già si riferiscono allo stesso sistema e ad una stessa origine. E' sufficiente riprendere le coordinate dei punti derivate dalla elaborazione pregeo. Stessa cosa per il rilievo dello stato di fatto, anch'esso è riferito alla rete degli stessi punti fiduciali, stesso sistema e stessa origine. La rototraslazione pregeo la esegue nell'elaborazione del libretto.
Nella grafica vanno rappresentati i punti di dettaglio dell'oggetto del rilievo con le coordinate riprese dall'elaborazione pregeo. Quella è la posizione derivata dalle misure di quello specifico frazionamento pregeo. Qulsiasi altra procedura che si adotta inquina in un certo senso ciò che si è voluto rappresentare e rilevare all'epoca delle misurazioni che è stato elaborato e georeferenziato e rototraslato con pregeo.
Preventivamente dobbiamo controllare i dati inseriti dal tecnico al momento della redazione dei libretti pregeo nei rispettivi frazionamenti in riga 0 e 9 e confrontarli, in quanto questi dati influiscono anche seppur in minima parte sull'elaborazione del rilievo. In particolare dobbiamo prestare attenzione sul dato altimetrico inserito.
La rototraslazione tra due rilievi, e anche tra rilievo e sistema mappa, si può risolvere anche con il solo pregeo.
E' sufficiente mettere le coordinate del primo rilievo sui punti di inquadramento omologhi, elaborate in sistema locale con stazione 100 con x,y,z 0,0,0, nelle righe 8.
Ciau
Non importa considerare un sistema locale e una origine nuova se i frazionamenti già si riferiscono allo stesso sistema e ad una stessa origine. E' sufficiente riprendere le coordinate dei punti derivate dalla elaborazione pregeo. Stessa cosa per il rilievo dello stato di fatto, anch'esso è riferito alla rete degli stessi punti fiduciali, stesso sistema e stessa origine. La rototraslazione pregeo la esegue nell'elaborazione del libretto.
Nella grafica vanno rappresentati i punti di dettaglio dell'oggetto del rilievo con le coordinate riprese dall'elaborazione pregeo. Quella è la posizione derivata dalle misure di quello specifico frazionamento pregeo. Qulsiasi altra procedura che si adotta inquina in un certo senso ciò che si è voluto rappresentare e rilevare all'epoca delle misurazioni che è stato elaborato e georeferenziato e rototraslato con pregeo.
Preventivamente dobbiamo controllare i dati inseriti dal tecnico al momento della redazione dei libretti pregeo nei rispettivi frazionamenti in riga 0 e 9 e confrontarli, in quanto questi dati influiscono anche seppur in minima parte sull'elaborazione del rilievo.
Saluti
Qui sbagli: devi fregartene dei dati inseriti dal tecnico in riga 0 e 9.
Altrimenti il rilievo si "deforma". Prova (ma certamente lo sai già) ad elaborare un libretto a quota 0 e a quota 1000 e trova le differenze.
In pregeo devi impostare sul libretto est coordinata 0,00 e altimetria 0,00.
Metri 120,58 in pregeo devono corrispondere a 120, 58 in campagna.
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