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Autore Geocinel

alfalimapapa

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 0 -  0 - Inviato: 08 Agosto 2008 alle ore 14:06

Carissimo Carlo,
Finalmente con le ferie mi posso dedicare alla LETTURA e quando parlo di lettura rivolgendomi a te non posso che riferirmi al tuo caro libro che come promesso tempo addietro ho acquistato con molto piacere.
Ho appena terminato di leggere tutta la parte introduttiva in cui tu parli dei vari metodi di calcolo e se lecito mi è sopraggiunto questo dubbio:
come mai non parli affatto di pothenot? in fondo in alcuni casi sembra l'unica alternativa ad un'apertura con un solo appoggio se non l'unico metodo anche se ovviamente confrontato con altri metodi...
Ti debbo dire che però in alcuni casi ho avuto modo di battere 7-8 trigonometrici a giro d'orizzonte (per puro sfizio) e confrontati con gli altri i risultati non erano poi così male. Diversamente ho avuto risultati meno confortanti in casi dove potevo vedere solo 3-4 trig e tutti dalla stessa parte.
Ti ringrazio in anticipo per la risposta e se non ti scoccia non mancherò di porti altri dubbi durante la lettura.
Saluti

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Autore Risposta

geocinel
Carlo Cinelli
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 0 -  0 - Inviato: 08 Agosto 2008 alle ore 19:36

Carissimo Alfalimapapa
L'argomento Pothenot fu trattato molto largamente in un topic di circa un anno fa che ho anche riportato nella nuova edizione del libro.
Quello che ho sempre contestato di quel calcolo è che restituisce risultati anche molto diversi tra le varie triple di Trigonomnetrici e cosa peggiore restituisce delle coordinate della Stazione avulse al sistema locale.
Quindi è l'esatto contrario di una buona tecnica di riconfinazione dove l'ingrediente principale è il rispetto del contesto locale.
Nessun punto di inquadramento può essere migliore di colui che è affetto dallo stesso errore della linea da riconfinare.
Ciao
Carlo

P.S. Per qualsiasi cosa non ti peritare. Mi è sinceramente molto dispiaciuto non averti conosciuto a Camerino.

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gaetano59

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 0 -  0 - Inviato: 11 Agosto 2008 alle ore 17:47

Anche io spinto da forte curiosità ho comprato il libro di Carlo Cinelli.
Ben fatto, trovo molto utili gli esempi e soprattutto spiegati bene.

Mi è rimasto una sola curiosità, nell'esempio n. 2 il punto 101 è una calla.

Ma cos'è una calla che indica un probabile vertice di confine? non credo che ti riferivi ad una pianta, o si?

Ciao Carlo

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geocinel
Carlo Cinelli
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 0 -  0 - Inviato: 11 Agosto 2008 alle ore 19:48

"gaetano59" ha scritto:
Anche io spinto da forte curiosità ho comprato il libro di Carlo Cinelli.
Ben fatto, trovo molto utili gli esempi e soprattutto spiegati bene.

Mi è rimasto una sola curiosità, nell'esempio n. 2 il punto 101 è una calla.

Ma cos'è una calla che indica un probabile vertice di confine? non credo che ti riferivi ad una pianta, o si?

Ciao Carlo



Ciao Gaetano
Una calla da noi in Toscana ma pensavo dappertutto è un piccolo manufatto in pietra o in muratura che si trova ad incrocio di fossi.
A volte servivano anche per regolare il flusso di acqua specie nelle zone paludose.
Saluti
Carlo Cinelli

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george_ces

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 0 -  0 - Inviato: 12 Agosto 2008 alle ore 09:07

Anch'io ho una domandina da rivolgere all'esimio collega Carlo Cinelli :
ho acquistato il suo valido testo sulle riconfinazioni lo scorso anno, ed apprendo che c'è già la seconda edizione; ora nel mio caso sono costretto a comprare nuovamente il testo o posso usufruire (anche a pagamento) del solo aggiornamento ?

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geocinel
Carlo Cinelli
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 0 -  0 - Inviato: 12 Agosto 2008 alle ore 11:11

"george_ces" ha scritto:
Anch'io ho una domandina da rivolgere all'esimio collega Carlo Cinelli :
ho acquistato il suo valido testo sulle riconfinazioni lo scorso anno, ed apprendo che c'è già la seconda edizione; ora nel mio caso sono costretto a comprare nuovamente il testo o posso usufruire (anche a pagamento) del solo aggiornamento ?



La storia della seconda edizione è questa.
Dopo 10 mesi dall'uscita sono state vendute tutte le copie della prima edizione.
A quel punto ci siamo, con la Maggioli, interrogati su da farsi.
Mi hanno chiesto se avessi voluto in qualche modo integrare la prima edizione ed io ho risposto di sì.
Avevo tre esempi eseguiti con GPS, ho rivisto alcune cose del testo precedente, ho integrato un nuovo capitolo ed ho aggiunto alcune discussioni tenute su Pregeo.it.
Quello dei libri tecnici è un mondo in continua evoluzione.
Se tu mi chiedessi a oggi avrei altre cose da integrare.
Quello che però sto pensando, visto che la Maggioli non vuole ristampare il libro del Tani, cosa abbastanza incredibile per me, è di fare un nuovo libro che sia sulla linea del suo lasciando questo dei Casi Pratici così com'è.
Perché il mio libro aveva una logica collocazione accanto al suo.
Il suo più scientifico, il mio più pratico e se si vuole propedeutico al suo.
Oggi mancando il suo, il mio è come diventato monco.
Da quì l'idea di fare un qualcosa del genere.
Tornando alla tua domanda purtroppo ti devo dire che non è previsto l'aggiornamento.
Se a te interessano quei tre esempi ed il resto delle innovazioni l'unica cosa che potrai fare è acquistare il nuovo testo.
Saluti
Carlo Cinelli

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gaetano59

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04 Gennaio 2007

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 0 -  0 - Inviato: 12 Agosto 2008 alle ore 12:52

"geocinel" ha scritto:
"gaetano59" ha scritto:
Anche io spinto da forte curiosità ho comprato il libro di Carlo Cinelli.
Ben fatto, trovo molto utili gli esempi e soprattutto spiegati bene.

Mi è rimasto una sola curiosità, nell'esempio n. 2 il punto 101 è una calla.

Ma cos'è una calla che indica un probabile vertice di confine? non credo che ti riferivi ad una pianta, o si?

Ciao Carlo



Ciao Gaetano
Una calla da noi in Toscana ma pensavo dappertutto è un piccolo manufatto in pietra o in muratura che si trova ad incrocio di fossi.
A volte servivano anche per regolare il flusso di acqua specie nelle zone paludose.
Saluti
Carlo Cinelli



Grazie del chiarimento, Carlo, avevo immaginato qualcosa del genere, ma non avevo trovato nulla sul dizionario.

Pensa che ho consultato anche il Vohabolario fiorentino, ma niente.

Ciao, toscanaccio.

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divad81

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 0 -  0 - Inviato: 01 Settembre 2008 alle ore 10:16

a pag 17 del testo di cinelli, è riportato l'esempio dell'apertura a terra.
non capisco pero' che significa "255 stazioni" ???

forse è un errore di stampa.

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geocinel
Carlo Cinelli
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 0 -  0 - Inviato: 01 Settembre 2008 alle ore 11:05

"divad81" ha scritto:
a pag 17 del testo di cinelli, è riportato l'esempio dell'apertura a terra.
non capisco pero' che significa "255 stazioni" ???

forse è un errore di stampa.



E' solo una provocazione, non un errore di stampa.
Per dire che solo quando bisogna fare operazioni topografiche eccessive si può fare l'apertura a terra singola.
Saluti

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divad81

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 0 -  0 - Inviato: 01 Settembre 2008 alle ore 11:17

ah...ecco!!

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path

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Montevarchi

 0 -  0 - Inviato: 02 Settembre 2008 alle ore 19:11

Mi associo ai complimenti al Geom. Carlo Cinelli per la sua ultima fatica editoriale.
La sto leggendo con attenzione ed ho trovato alcuni spunti interessanti.

P.S.: La CALLA è anche una bella pianta ornamentale

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divad81

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 0 -  0 - Inviato: 02 Settembre 2008 alle ore 19:50

mi stavo chiedendo se un riconfinamento basato solo sull'apertura a terra singola fosse attendibile.
ma nel mio caso ho solo questo punto da battere, e un trigonometrico.
non vorrei allontarmi troppo con una poligonale per andare a battere termini lapidei del quale non sono certo neanche della loro posizione sul posto ripsetto alla mappa.

avete avuto casi simili?

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geocinel
Carlo Cinelli
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 0 -  0 - Inviato: 02 Settembre 2008 alle ore 20:03

"divad81" ha scritto:
mi stavo chiedendo se un riconfinamento basato solo sull'apertura a terra singola fosse attendibile.
ma nel mio caso ho solo questo punto da battere, e un trigonometrico.
non vorrei allontarmi troppo con una poligonale per andare a battere termini lapidei del quale non sono certo neanche della loro posizione sul posto ripsetto alla mappa.

avete avuto casi simili?



La criticità dell'apertura a terra singola è l'attendibilità del punto di appoggio.
Se quel punto fosse stato riportato male in mappa, e ciò è possibile, le nostre risultanze sarebbero disastrose.
Questi problemi si risolvono solo con la molteplicità dei punti di appoggio rendendo il nostro schema di rilievo, come amava dire Pier Domenico Tani rifacendosi alla scienza delle costruzioni, iperstatico.
Saluti

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divad81

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 0 -  0 - Inviato: 02 Settembre 2008 alle ore 20:42

Avete ragione geom. Cinelli, il suo "predecessore" Pierdomenico Tani usa questo termine rifacendosi alla scienza delle costruzioni.
Effettivamente un errore di rilievo/disegno del nostro punto di appoggio ( unico punto!!) porterebbe il nostro rilievo a farsi friggere.

Ho notato anche che lei, gentilissimo Cinelli, sposta tutto il rilievo su unica stazione ( al momento del calcolo) e si calcola l'apertura a terra su un'unica stazione. ( che se non sbaglio risulta essere quella dalla quale poi picchetterà )

Vi è un motivo particolare di questo suo modus operandi ?

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geocinel
Carlo Cinelli
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Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it

 0 -  0 - Inviato: 02 Settembre 2008 alle ore 21:51

"divad81" ha scritto:
Avete ragione geom. Cinelli, il suo "predecessore" Pierdomenico Tani usa questo termine rifacendosi alla scienza delle costruzioni.
Effettivamente un errore di rilievo/disegno del nostro punto di appoggio ( unico punto!!) porterebbe il nostro rilievo a farsi friggere.

Ho notato anche che lei, gentilissimo Cinelli, sposta tutto il rilievo su unica stazione ( al momento del calcolo) e si calcola l'apertura a terra su un'unica stazione. ( che se non sbaglio risulta essere quella dalla quale poi picchetterà )

Vi è un motivo particolare di questo suo modus operandi ?



Se non venisse fatto il trasporto dei dati ad unica stazione non si potrebbe fare il calcolo dell'apertura a terra.
Sarebbe una poligonale vincolata.
Saluti

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