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Argomento: Confine certo non corrispondente alla mappa d'impianto

Autore Risposta

totonno
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 0 -  0 - Inviato: 02 Aprile 2019 alle ore 12:02

"AR85" ha scritto:

Ma il fatto che nell'atto di aquisto degli anni 30 si citino i confini e il fabbricato così come esistenti nella realtà, identificati sul mappale 2618, non conta nulla?



No perchè non è stata stralciata la porzione della 2618 e quindi la stessa porzione presuntivamente trasferita non è identificata nell'atto di compravendita, non è trascrivibile, non è stata trascritta e volturata, e quindi il trasferimento non è avvenuto.

Saluti

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Salvatore_B.

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 0 -  0 - Inviato: 02 Aprile 2019 alle ore 12:34

vedendo grafico e ultima descrizione di AR85, da quel che ho capito, 2618 e 2417 sono proprietà diverse. (dimmi se sbaglio)

la casa appartiene al proprietario della 2618, ma in mappa (dopo elaborazione del riulievo) casca nella 2417. (dimmi se sbaglio).

se è come ho capito e se avessi fatto io l'elaborazione del rilievo, dedurrei che il proprietario della 2618 ha quella che crede casa sua, ricadere in altra proprietà.

in pratica, chi ha acquistato la 2618 è stato convinto di arrivare fino alla linea blu...

e ora scopre (dal rilievo) che la 2417 non ce l'ha nell'atto e di conseguenza nenche la casa che insiste nella 2417.

altra domanda: ma il proprietario della 2618 nel suo atto ha la casa? (che dal rilievo si scopre ricadere nella 2417).

N.B. A questo punto quello che si è detto prima circa la difformità tra mappa e reali confini è da abbandonare. proprio ultimamnte mi è capitato un caso al contrario.

un proprietario di un terreno "abbandonato" da decenni e decenni, desidera capire quali sono i suoi confini. alla estremita del terreno vediamo una vecchia casa semidiruta che lui dice non essere sua. gli rispondo "va bene, ora vedremo". ebbene, dal rilievo sovrapposto alla mappa, la casa cascava per 5 metri entro la sua particella e per 1 metro entro la strada vicinale. conclusione: la casa è sua e neanche lo sapeva (un lato del terreno confina con la strada vicinale e la stessa strada vicinale costeggiava la casa).

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 02 Aprile 2019 alle ore 13:19

"Salvatore_B." ha scritto:


un proprietario di un terreno "abbandonato" da decenni e decenni, desidera capire quali sono i suoi confini. alla estremita del terreno vediamo una vecchia casa semidiruta che lui dice non essere sua. gli rispondo "va bene, ora vedremo". ebbene, dal rilievo sovrapposto alla mappa, la casa cascava per 5 metri entro la sua particella e per 1 metro entro la strada vicinale. conclusione: la casa è sua e neanche lo sapeva (un lato del terreno confina con la strada vicinale e la stessa strada vicinale costeggiava la casa).



Calma Salvatore non ti allargare.

Il fabbricato è già rappresentato in mappa ?

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Salvatore_B.

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 0 -  0 - Inviato: 02 Aprile 2019 alle ore 13:25

"totonno" ha scritto:
"Salvatore_B." ha scritto:


un proprietario di un terreno "abbandonato" da decenni e decenni, desidera capire quali sono i suoi confini. alla estremita del terreno vediamo una vecchia casa semidiruta che lui dice non essere sua. gli rispondo "va bene, ora vedremo". ebbene, dal rilievo sovrapposto alla mappa, la casa cascava per 5 metri entro la sua particella e per 1 metro entro la strada vicinale. conclusione: la casa è sua e neanche lo sapeva (un lato del terreno confina con la strada vicinale e la stessa strada vicinale costeggiava la casa).



Calma Salvatore non ti allargare.

Il fabbricato è già rappresentato in mappa ?



no. ed è ante mappe di impianto. (nessun tipo da fare, ma solo capire i confini (quelli non matreializzati con gi altri fondi).

serve altro dato?

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geocinel
Carlo Cinelli
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 0 -  0 - Inviato: 02 Aprile 2019 alle ore 13:57

"AR85" ha scritto:
"geocinel" ha scritto:
Scusatemi AR85 e Antonio.

Ma io dallo schema postato non riesco a capire un bel niente quindi mi sono limitato a dare indicazioni generali.

Se volete che partecipi al caso di fattispecie, di cui ho solo ripreso lo sconfinamento di 6 metri, bisogna che mi si specifichi

1 di chi sono le varie particelle,

2 perché mi si dice che il confine errato è quello tra la 2417 e la 2618 quando non si vede nessuna differenza?

3 come fanno ad essere confini d'impianto con numeri di particelle così alte? E altre informazioni.

4 Dalla sovrapposizione si vede solo che il fabbricato va ad insistere sulla 1932.

Cordialmente

Carlo Cinelli



Cerco di essere esaustivo con i punti numerati inseriti da me nella tua risposta:

1 - le proprietà in discussione sono A (2417) e B (2618)

2 - forse il disegno non è ben leggibile, il confine in mappa è quello appena sopra la scritta 2618, il confine rilevato è quello in rosso in aderenza alla linea blu, la linea blu rappresente un muro storico che ha continuità anche sul mappale 1932 lato NO

3 - il 2618 ha subito un frazionamento sul lato SE a formare il mappale 2617, il mappale 2417 ha subito un frazionamento subito dopo l'edificazione del fabbricato insistente sulla stessa, la dividente fra i mappali 2417 e 2618 è quella oggetto di verifiche, e non è mai stata spostata

4 - difformità che rientre nelle normali incongruenze fra mappa e reale 8stiamo parlando di circa 60 centimetri

per altre domande sono qui!



Cari amici

Mi auguro che non dobbiate descrivere le cose a un Giudice o a persona digiuna di cognizioni tecniche altrimenti i manicomi dovranno riaprire.

A parte gli scherzi mi sembra che il problema (sempre se ho capito bene) non sia il confine blu/rosso che torna, quanto che la 2618, oggi, contiene la 2417 sulla quale era stato costruito un fabbricato.

Mi sembra che si configura quanto previsto dall'Art. 1159 del CC. (Acquisto in buona fede e usucapione abbreviato a 10 anni).

Sempre se ho capito bene non vedo vie d'uscita se non la procedura giuridica di cui sopra oppure una vendita fittizia della particella 2417.

Cordialmente

Carlo Cinelli

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samsung

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 0 -  0 - Inviato: 02 Aprile 2019 alle ore 13:59

Il caso è interessante.

Difficile leggere tutti gli interventi sia per qualche OT che per la complessità del problema che rende l'esposizione di AR85 incompleta (la colpa è dell'intreccio non di AR85).

Riprendo alcune considerazioni di altri senza citarli per comodità di esposizione e spero di non aver mancato la lettura di dati importanti già forniti o ribaditi.

L'alto numero dei mappali coinvolti testimonia un certo numero di frazionamenti intercorsi, di cui AR85 dovrebbe essere a conoscenza se vuole dare una consulenza professionale e completa al suo cliente. Anche gli anni degli atti di trasferimento contano e a seconda di come sono redatti possono aiutare.

Verrebbe da pensare (ipotesi che AR85 vorrà confutare o confermare) che la linea azzurra sia una linea di impianto, e che lo sia anche la gialla per un tratto, sino al triplice.

La particella 2417 è intestata a colui che ha venduto la 2618 ? Qual'è la sua genesi ?

La particella 2417 ha senso ? cioè esiste una proprietà interposta tra la linea blu e la 2618 ? Forse no, non ha senso.

Qual'è l'ordine dei frazionamenti e dei conseguenti atti di vendita ?

Se non si parte da qua non si può prendere la conseguente decisione sul da farsi. Si potrebbe scoprire che un frazionamento è male riportato sulla wegis venendo a sanarsi con istanza il confine est della 1932. E che dalla descrizione dell'atto ci sono i presupposti per un atto di precisazione di dati catastali in luogo di una più onoerosa compravendita. O al contrario dover intervenire con frazionamenti e atti nuovi.

E' obbligatorio indagare ciò che è avvenuto nel passato altrimenti non se ne esce in maniera pulita e corretta.

Quanto sopra vuol solo essere un tentativo di riordino degli interverventi precedenti.

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 02 Aprile 2019 alle ore 15:49

"geocinel" ha scritto:
"AR85" ha scritto:
"geocinel" ha scritto:
Scusatemi AR85 e Antonio.

Ma io dallo schema postato non riesco a capire un bel niente quindi mi sono limitato a dare indicazioni generali.

Se volete che partecipi al caso di fattispecie, di cui ho solo ripreso lo sconfinamento di 6 metri, bisogna che mi si specifichi

1 di chi sono le varie particelle,

2 perché mi si dice che il confine errato è quello tra la 2417 e la 2618 quando non si vede nessuna differenza?

3 come fanno ad essere confini d'impianto con numeri di particelle così alte? E altre informazioni.

4 Dalla sovrapposizione si vede solo che il fabbricato va ad insistere sulla 1932.

Cordialmente

Carlo Cinelli



Cerco di essere esaustivo con i punti numerati inseriti da me nella tua risposta:

1 - le proprietà in discussione sono A (2417) e B (2618)

2 - forse il disegno non è ben leggibile, il confine in mappa è quello appena sopra la scritta 2618, il confine rilevato è quello in rosso in aderenza alla linea blu, la linea blu rappresente un muro storico che ha continuità anche sul mappale 1932 lato NO

3 - il 2618 ha subito un frazionamento sul lato SE a formare il mappale 2617, il mappale 2417 ha subito un frazionamento subito dopo l'edificazione del fabbricato insistente sulla stessa, la dividente fra i mappali 2417 e 2618 è quella oggetto di verifiche, e non è mai stata spostata

4 - difformità che rientre nelle normali incongruenze fra mappa e reale 8stiamo parlando di circa 60 centimetri

per altre domande sono qui!



Cari amici

Mi auguro che non dobbiate descrivere le cose a un Giudice o a persona digiuna di cognizioni tecniche altrimenti i manicomi dovranno riaprire.

A parte gli scherzi mi sembra che il problema (sempre se ho capito bene) non sia il confine blu/rosso che torna, quanto che la 2618, oggi, contiene la 2417 sulla quale era stato costruito un fabbricato.

Mi sembra che si configura quanto previsto dall'Art. 1159 del CC. (Acquisto in buona fede e usucapione abbreviato a 10 anni).

Sempre se ho capito bene non vedo vie d'uscita se non la procedura giuridica di cui sopra oppure una vendita fittizia della particella 2417.

Cordialmente

Carlo Cinelli



Meno male che noi non siamo giudici anche se, non capendo niente di quanto viene richiesto, ci siamo vicini !

Secondo me in termini di tempo e denaro, costa meno l'atto di compravendita rispetto all'usucapione. Oltretutto è anche più corretto e attendibile nel momento in cui vai a rivendere.

Di sicuro non è proprio possibile l'adattamento del rilievo alla grafica di mappa.



Saluti

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geocinel
Carlo Cinelli
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 0 -  0 - Inviato: 02 Aprile 2019 alle ore 15:53

"totonno" ha scritto:


Meno male che noi non siamo giudici anche se, non capendo niente di quanto viene richiesto, ci siamo vicini !

Secondo me in termini di tempo e denaro, costa meno l'atto di compravendita rispetto all'usucapione. Oltretutto è anche più corretto e attendibile nel momento in cui vai a rivendere.

Di sicuro non è proprio possibile l'adattamento del rilievo alla grafica di mappa.

Saluti



Antonio

Illuminami tu che sei più propenso alla palla di vetro.

Non c'ho ricapito niente nemmeno questa volta?

Ciao

Carlo

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geocinel
Carlo Cinelli
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 0 -  0 - Inviato: 03 Aprile 2019 alle ore 08:24

Caro AR85

Tienici aggiornati sugli sviluppi.

Il tuo caso è intressante.

Cordialmente

Carlo Cinelli

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AR85

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 0 -  0 - Inviato: 03 Aprile 2019 alle ore 09:04

"Salvatore_B." ha scritto:
vedendo grafico e ultima descrizione di AR85, da quel che ho capito, 2618 e 2417 sono proprietà diverse. (dimmi se sbaglio)

la casa appartiene al proprietario della 2618, ma in mappa (dopo elaborazione del riulievo) casca nella 2417. (dimmi se sbaglio).

se è come ho capito e se avessi fatto io l'elaborazione del rilievo, dedurrei che il proprietario della 2618 ha quella che crede casa sua, ricadere in altra proprietà.

in pratica, chi ha acquistato la 2618 è stato convinto di arrivare fino alla linea blu...

e ora scopre (dal rilievo) che la 2417 non ce l'ha nell'atto e di conseguenza nenche la casa che insiste nella 2417.

altra domanda: ma il proprietario della 2618 nel suo atto ha la casa? (che dal rilievo si scopre ricadere nella 2417).



"AR85" ha scritto:
Ma il fatto che nell'atto di aquisto degli anni 30 si citino i confini e il fabbricato così come esistenti nella realtà, identificati sul mappale 2618, non conta nulla?



Non ci sono dubbi su chi è proprietario di cosa, da ambo le parti non si contesta nulla di questo e negli atti sono citati confini e fabbricati.

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AR85

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 0 -  0 - Inviato: 03 Aprile 2019 alle ore 09:04

"totonno" ha scritto:
Calma Salvatore non ti allargare.

Il fabbricato è già rappresentato in mappa ?



Il fabbricato lo sto inserendo io

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AR85

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 0 -  0 - Inviato: 03 Aprile 2019 alle ore 09:17

"samsung" ha scritto:
Il caso è interessante.

Difficile leggere tutti gli interventi sia per qualche OT che per la complessità del problema che rende l'esposizione di AR85 incompleta (la colpa è dell'intreccio non di AR85).

Riprendo alcune considerazioni di altri senza citarli per comodità di esposizione e spero di non aver mancato la lettura di dati importanti già forniti o ribaditi.

L'alto numero dei mappali coinvolti testimonia un certo numero di frazionamenti intercorsi, di cui AR85 dovrebbe essere a conoscenza se vuole dare una consulenza professionale e completa al suo cliente. Anche gli anni degli atti di trasferimento contano e a seconda di come sono redatti possono aiutare.

Verrebbe da pensare (ipotesi che AR85 vorrà confutare o confermare) che la linea azzurra sia una linea di impianto, e che lo sia anche la gialla per un tratto, sino al triplice.

La particella 2417 è intestata a colui che ha venduto la 2618 ? Qual'è la sua genesi ?

La particella 2417 ha senso ? cioè esiste una proprietà interposta tra la linea blu e la 2618 ? Forse no, non ha senso.

Qual'è l'ordine dei frazionamenti e dei conseguenti atti di vendita ?

Se non si parte da qua non si può prendere la conseguente decisione sul da farsi. Si potrebbe scoprire che un frazionamento è male riportato sulla wegis venendo a sanarsi con istanza il confine est della 1932. E che dalla descrizione dell'atto ci sono i presupposti per un atto di precisazione di dati catastali in luogo di una più onoerosa compravendita. O al contrario dover intervenire con frazionamenti e atti nuovi.

E' obbligatorio indagare ciò che è avvenuto nel passato altrimenti non se ne esce in maniera pulita e corretta.

Quanto sopra vuol solo essere un tentativo di riordino degli interverventi precedenti.



La dividente fra il pammape 2417 e il 2618, cos' come la dividente fra il 1932 e il 1299 è identificata fisicamente da un muro storico, citato in atti, continuo sulla linea tratteggiata blu qui sotto disegnata. (la zona è nominata in paese "il canale" appunto per la presenza di un canale che costeggia questo muro di cinta) le proprietà sono state sempre separate da questa dividente e i frazionamenti dall'impianto ad oggi non hanno mai riguardato la dividente fra 1932 e 1299 e la dividente fra 2417 e 2618.

Queste sono informazioni che vorse non avevo esposto in maniera sufficientemente chiara.

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Salvatore_B.

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 0 -  0 - Inviato: 03 Aprile 2019 alle ore 09:18

@AR85,

totonno chideva a me, in base all'esempio che avevo riportato io.

torniamo alla tua problematica.

in base alla tua ultima risposta, "non ci sono dubbi..." al momento ho capito che il proprietario della 2618 è proprietario sia della 2618 sia del fabbricato (come da atto, giusto?), solo che da rilievo il fabbricato ricade interamente (o quasi) nella 2417.

giusto?

domanda: di chi è la 2417? cioè, la 2417 è di soggetto diverso di chi ha in proprietà la 2618 e il fabbricato?

in tal caso io ho intravisto una soluzione.

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AR85

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 0 -  0 - Inviato: 03 Aprile 2019 alle ore 09:18

"geocinel" ha scritto:
Caro AR85

Tienici aggiornati sugli sviluppi.

Il tuo caso è intressante.

Cordialmente

Carlo Cinelli



Senz'altro, ma spero nel frattempo se ne possa discutere ancora qui.
Grazie

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geocinel
Carlo Cinelli
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 0 -  0 - Inviato: 03 Aprile 2019 alle ore 09:31

"AR85" ha scritto:

La dividente fra il pammape 2417 e il 2618, cos' come la dividente fra il 1932 e il 1299 è identificata fisicamente da un muro storico, citato in atti, continuo sulla linea tratteggiata blu qui sotto disegnata. (la zona è nominata in paese "il canale" appunto per la presenza di un canale che costeggia questo muro di cinta) le proprietà sono state sempre separate da questa dividente e i frazionamenti dall'impianto ad oggi non hanno mai riguardato la dividente fra 1932 e 1299 e la dividente fra 2417 e 2618.

Queste sono informazioni che vorse non avevo esposto in maniera sufficientemente chiara.

Clicca sull'immagine per vederla intera



Ohhhhh........Ora si che diansi no.....si dice in Toscana.

Un'estratto più chiaro dove si vede che non c'è nessuna dividente lungo il muro e ora si capisce anche che la 2417 è il fabbricato e la sua pertinenza di terreno posti a sud in quella bifamiliare.

Nessuno però ci garantisce che, in epoca remota, il proprietario della 2417 fosse anche il proprietario di quella specie di trapezio a sud del muro. Bisognerebbe indagare soprattutto negli atti vecchissimi. Potrebbe non essere un errore catastale ma semplicemente il fatto che, negli anni, il proprietario della 2618 è arrivato a possedere fino al muro.

E, se ci fai caso, osservando le dimensioni della bifamiliare 2417-2418 e la loro divisione in senso trasversale sembrerebbe che abbiano tenuto di conto anche della porzione a sud del muro.

Cordialmente

Carlo Cinelli

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