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Libretto Pregeo per rilievi GPS TS con stazioni libere |

georox
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Ciao a tutti, nei rilievi misti GPS+TS sorge più di qualche volta l'esigenza di fare stazione libera per agganciarsi al rilievo GPS, anziché dover essere costretti a stazionare un punto GPS già rilevato. Succede infatti che per battere i punti in cui serve la TS sarebbe comodo posizionarsi proprio in una zona in cui non si riceve il segnale satellitare (in una corte tra fabbricati molto stretta, sotto un viadotto o in mezzo alla vegetazione). In questi casi diventa quindi molto vantaggioso agganciare la stazione semplicemente battendo due punti GPS precedentemente rilevati. Il problema è che questo schema, che pure è topograficamente corretto e calcolabile, non viene elaborato da Pregeo che in questi casi dà l'errore (esempio se la stazione TS è la 100): La stazione celerimetrica 100 non è orientabile perché non osserva alcun punto osservato in precedenza. Le coordinate del punto 100 non sono calcolabili. Se volete avere un'idea di come superare facilmente questo ostacolo, date un'occhiata qui: Stazioni libere in Pregeo geom. Gianni Rossi Responsabile corsi online del Collegio Geometri e G.L. di Padova cell. 3202896417 Email: gianni.rossi@corsigeometri.it www.corsigeometri.it www.topgeometri.it
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georox
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Naturalmente sarà gradito qualsiasi vostro commento. geom. Gianni Rossi Responsabile corsi online del Collegio Geometri e G.L. di Padova cell. 3202896417 Email: gianni.rossi@corsigeometri.it www.corsigeometri.it www.topgeometri.it
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totonno
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Premetto che l'idea di georox è giusta, ma con un artificio poco controllabile, cioè inserire una lettura GPS che in realtà non è stata misurata ma ricavata indirettamente sul libretto pregeo. Io preferisco fare stazione diretta sul punto 1100 o sul 1200 e se non mi ci posso mettere, rilevo un altro punto GPS nei dintorni e ci piazzo la stazione oriantata sul 1100 o 1200 o su altro punto GPS più lontano. Mi sembra nettamente più semplice come procedura subito nelle condizioni di essere elaborata da pregeo che giustamente nella specifica fase di elaborazione non riesce a orientare i due rilievi se non con l'artifizio suggerito da Georox. Saluti
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laudani
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Però georox cita una condizione particolare come quella di stazionare sotto viadotti o impedimento da vegetazione. E ti dirò che per quanto possibile evitarlo mi è capitato di doverlo fare più di una volta. Come invece asserisci devo fare stazione su un punto GPS e poi lanciare una stazione nelle vicinanze dell'oggetto interessato. Preferisco 3 punti GPS e rilevarli tutti e 3 dalla stazione libera.
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totonno
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"laudani" ha scritto: Però georox cita una condizione particolare come quella di stazionare sotto viadotti o impedimento da vegetazione. E ti dirò che per quanto possibile evitarlo mi è capitato di doverlo fare più di una volta. Come invece asserisci devo fare stazione su un punto GPS e poi lanciare una stazione nelle vicinanze dell'oggetto interessato. Preferisco 3 punti GPS e rilevarli tutti e 3 dalla stazione libera. Ciao. Cosa ti costa fare stazione sul punto GPS orientata e lanciare la stazione sotto il viadotto? Sicuramente la lettura andata e ritorno tra le stazioni è mooolto più precisa che due stazioni distanti una misura letta una sola volta seppur anche con dieci punti in comune. In topografia la scelta del metodo che ti dà la massima precisione è fondamentale. Saluti
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georox
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"totonno" ha scritto: Premetto che l'idea di georox è giusta, ma con un artificio poco controllabile, cioè inserire una lettura GPS che in realtà non è stata misurata ma ricavata indirettamente sul libretto pregeo. Che sia un artificio è fuori discussione, così come lo sono molti altri già contemplati da Pregeo. Ad esempio, anche l'intersezione in avanti ad un campanile è un artificio, e anche la trilaterazione con le righe 4 e 5 sugli spigoli di fabbricato da punti GPS lo è. Non c'è niente di diverso tra questi ultimi schemi e quello da me proposto, si tratta sempre di "misure indirette" utilizzate quando non si ha la possibilità di prendere "misure dirette", o diventerebbe oltremodo dispendioso e addirittura più impreciso farlo. Quanto al fatto che sia "poco controllabile", in topografia vale sempre il concetto della ridondanza. Se interessati, ne descrivo l'applicazione al caso proposto qui: Stazioni libere in Pregeo 2 geom. Gianni Rossi Responsabile corsi online del Collegio Geometri e G.L. di Padova cell. 3202896417 Email: gianni.rossi@corsigeometri.it www.corsigeometri.it www.topgeometri.it
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totonno
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"georox" ha scritto: Che sia un artificio è fuori discussione, così come lo sono molti altri già contemplati da Pregeo. Ad esempio, anche l'intersezione in avanti ad un campanile è un artificio, e anche la trilaterazione con le righe 4 e 5 sugli spigoli di fabbricato da punti GPS lo è. Non c'è niente di diverso tra questi ultimi schemi e quello da me proposto, si tratta sempre di "misure indirette" utilizzate quando non si ha la possibilità di prendere "misure dirette", o diventerebbe oltremodo dispendioso e addirittura più impreciso farlo. Quanto al fatto che sia "poco controllabile", in topografia vale sempre il concetto della ridondanza. Se interessati, ne descrivo l'applicazione al caso proposto qui: Nella intersezione in avanti fai comunque delle misure. Invece nella stazione 100 che non è rilevabile col GPS perchè il segnale non prende, le coordinate le determini indirettamente senza nessuna lettura o misurazione se non in due punti comuni. In pratica ti affidi totalmente al programma e alle formule che ti restituiscono le coordinate GPS mai prese. Questo non è controllabile, le prendi per buone e stop. Non dico che non si può fare, dico che topograficamente è preferibile, proprio perche col GPS non riesci a determinare la posizione della 100 direttamente, conviene sicuramente fare le letture di andata a ritorno tra il punto GPS e il punto non rilevabile. Il rilievo "poco controllabile" ha appunto bisogno di misure ridondanti che devi mediare e che quindi se si possono evitare con misure dirette è molto meglio, non c'è storia. Il concetto è: meglio una lettura giusta, magari misurata più volte, che la ridondanza. Certo che se ti affidi ai programmi, logico che per esser certo devi ridondare. Già col GPS un pò ti devi fidare perchè i satelliti non li vai a misurare direttamente..ma sono risultati di formule matriciali, mettici pure le stazioni isolate posizionate indirettamente e siamo a cavallo. Aggiungo Un conto è iperdeterminare il punto isolato, un altro è quello di rovesciare la ridondanza iperdeterminando i punti di inquadramento senza leggere direttamente lo stesso punto isolato. Queste sono mie considerazioni. Se ti fa piacere leggerle, altrimenti tolgo subito i messaggi. Non mi serve aver ragione ma confrontarmi. Saluti
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samsung
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Mi permetto di dare un contributo cercando di evitare malintesi sul significato delle parole in modo da sfuggire ad eventuali polemiche grammaticali, per esempio: "artificio". Quindi non definirei artificio l'utilizzo di una stazione libera. L'uso della Stazione Libera ormai ha consolidato la sua utilità, sia nel rilievo di qualsivoglia natura che nel tracciamento dove sviluppa tutta la sua efficacia. Le coordinate della Stazione Libera possono essere calcolate dai programmi interni all'ST stessa già in campagna, oppure possono essere calcolate a posteriori grazie ai diversi programmi di topografia che utilizziamo. Sia che calcoliamo le coordinate in campagna sia che le calcoliamo in ufficio, verremo a conoscenza degli scarti che ci indicheranno la bontà dell'operazione. La Stazione Libera non ha nulla da invidiare in termini di precisione a Stazioni di poliganale o centramenti su chiodi determinati col GPS, anzi eliminando dai suoi errori accidentali quello di centramento sul chiodo può essere teoricamente più precisa. Adesso devo contraddirmi, ma solo per quello che riguarda il linguaggio catastale: mi sembra di ricordare che l'Istruzione definisca "artificio" quelle misure che non sono direttamente determinate. Allora OK: in PREGEO la stazione libera la si potrebbe anche definire un artificio Cordialmente
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totonno
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"samsung" ha scritto: Mi permetto di dare un contributo cercando di evitare malintesi sul significato delle parole in modo da sfuggire ad eventuali polemiche grammaticali, per esempio: "artificio". Quindi non definirei artificio l'utilizzo di una stazione libera. L'uso della Stazione Libera ormai ha consolidato la sua utilità, sia nel rilievo di qualsivoglia natura che nel tracciamento dove sviluppa tutta la sua efficacia. Le coordinate della Stazione Libera possono essere calcolate dai programmi interni all'ST stessa già in campagna, oppure possono essere calcolate a posteriori grazie ai diversi programmi di topografia che utilizziamo. Sia che calcoliamo le coordinate in campagna sia che le calcoliamo in ufficio, verremo a conoscenza degli scarti che ci indicheranno la bontà dell'operazione. La Stazione Libera non ha nulla da invidiare in termini di precisione a Stazioni di poliganale o centramenti su chiodi determinati col GPS, anzi eliminando dai suoi errori accidentali quello di centramento sul chiodo può essere teoricamente più precisa. Adesso devo contraddirmi, ma solo per quello che riguarda il linguaggio catastale: mi sembra di ricordare che l'Istruzione definisca "artificio" quelle misure che non sono direttamente determinate. Allora OK: in PREGEO la stazione libera la si potrebbe anche definire un artificio Cordialmente No Samsung, cerca di non travisare quello che scrivo, la stazione libera è sempre permessa, ci mancherebbe altro. Come fai, altrimenti, ad andare sotto a un viadotto ? Non è la stazione libera l'artificio. L'artificio è il determinare la posizione della stazione libera indirettamente collimando due punti GPS senza mettere stazione su uno dei due che consente invece di orientare e "incastrare" perfettamente i due rilievi GPS e da ST. L'artificio si può fare ma dobbiamo valutare i rischi che si corrono sulla precisione del rilievo. Cerchiamo, una volta per tutte di non distinguere il catasto dalla topografia perchè ai giovani non dobbiamo dare l'alibi di fare rilievi non precisi perchè tanto sono per il catasto ! Saluti
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samsung
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Ci tengo a dire che non ho scritto con l'intenzione di contrappormi a qualcuno, neppure adesso. Volevo solo dire che per definizione una stazione libera è tale quando non viene marcata a terra (per lo meno così è nel mio mondo), nel momento che la materializzo cessa la sua peculiarità di stazione libera. La sua precisione intrinseca è superiore a quella del vertice di poligonale proprio per la mancanza di necessità di stazionare su un chiodo ben preciso (appunto, stazionare in modo libero). Se la situazione lo richiede, ricorrere ad una Stazione Libera, può essere una buona soluzione. Il problema che si potrebbe porre (solo in ambito catastale) è che in caso di collaudo un tecnico potrebbe chiedere di visionare proprio quella stazione, ma i motivi per i quali i picchetti spariscono sono tanti. Adottare una SL non è indice di scarso impegno. cordialità
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EFFEGI
f.g.
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"totonno" ha scritto: ...., la stazione libera è sempre permessa, ci mancherebbe altro. Come fai, altrimenti, ad andare sotto a un viadotto ? Non è la stazione libera l'artificio. Questa frase è da incorniciare per tutti coloro che in futuro leggeranno questo post, dato che è "topografia pura" Mi domando: ma come hanno fanno fatto nel passato a rilevare sotto i ponti o peggio ancora nelle gallerie? Misteri della topografia "samsung" ha scritto:
Volevo solo dire che per definizione una stazione libera è tale quando non viene marcata a terra (per lo meno così è nel mio mondo), nel momento che la materializzo cessa la sua peculiarità di stazione libera. La sua precisione intrinseca è superiore a quella del vertice di poligonale proprio per la mancanza di necessità di stazionare su un chiodo ben preciso (appunto, stazionare in modo libero). Se la situazione lo richiede, ricorrere ad una Stazione Libera, può essere una buona soluzione. Il problema che si potrebbe porre (solo in ambito catastale) è che in caso di collaudo un tecnico potrebbe chiedere di visionare proprio quella stazione, ma i motivi per i quali i picchetti spariscono sono tanti. Adottare una SL non è indice di scarso impegno. Samsung concordo in toto su quanto da te asserito. Solo su un aspetto mi permetto di dissentire, ma è legato solo al mio modo di operare ossia: anche la stazione libera io la materializzo, non per un motivo in particolare ma per tanti motivi, uno tra questi è legato al fatto che se devo ritornarci (parlo di cantieri naturalmente) posso utilizzare la stessa posizione senza incertezze naturalmente rifacendo i calcoli della stazione libera (e poter confrontare i risultanti anche in epoche diverse).
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totonno
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"samsung" ha scritto: Ci tengo a dire che non ho scritto con l'intenzione di contrappormi a qualcuno, neppure adesso. Volevo solo dire che per definizione una stazione libera è tale quando non viene marcata a terra (per lo meno così è nel mio mondo), nel momento che la materializzo cessa la sua peculiarità di stazione libera. La sua precisione intrinseca è superiore a quella del vertice di poligonale proprio per la mancanza di necessità di stazionare su un chiodo ben preciso (appunto, stazionare in modo libero). Se la situazione lo richiede, ricorrere ad una Stazione Libera, può essere una buona soluzione. Il problema che si potrebbe porre (solo in ambito catastale) è che in caso di collaudo un tecnico potrebbe chiedere di visionare proprio quella stazione, ma i motivi per i quali i picchetti spariscono sono tanti. Adottare una SL non è indice di scarso impegno. cordialità Samsung, fai finta di non capire. Nel caso specifico io consiglio di stazionare sul punto GPS (1100 o 1200) e fare la lettura in andata sulla stazione 100 CHE RIMANE LIBERA. Non è che se la stazione libera viene letta dal punto GPS in andata non è più libera. Che dici, sarà più preciso e CON IL MEDESIMO ORIENTAMENTO con le letture di andata e ritorno tra due stazioni di cui una è libera (la n.100), oppure no ? Io ricorro alla stazione libera spesso, ma la vincolo con lettura diretta da altra stazione perchè la preferisco rispetto a posizionare una stazione libera rispetto a due punti GPS. E' la buona regola topografica quella di posizionare la ST in un rilievo misto sul punto GPS e orientarla su altro punto GPS. Ma è così difficile posizionare la stazione sul punto GPS per poi andare a lanciare la stazione libera ?? Sfido chiunque a dire che è più preciso il posizionamento della SL agganciata a due punti GPS. Sicuramente è meno controllato l'aggancio tra i due rilievi ST e GPS, difatti la criticità è evidenziata dall'errore che riporta pregeo nell'elaborazione, il punto 100 non è orientato rispetto al rilievo GPS. Tanto è che poi sei costretto nel libretto pregeo a inserire coordinate GPS del punto 100 determinate indirettamente senza averle direttamente individuate sul posto. Saluti
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totonno
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"EFFEGI" ha scritto: "totonno" ha scritto: ...., la stazione libera è sempre permessa, ci mancherebbe altro. Come fai, altrimenti, ad andare sotto a un viadotto ? Non è la stazione libera l'artificio. Questa frase è da incorniciare per tutti coloro che in futuro leggeranno questo post, dato che è "topografia pura" Mi domando: ma come hanno fanno fatto nel passato a rilevare sotto i ponti o peggio ancora nelle gallerie? Misteri della topografia Mah... forse hanno misurato sotto prima di costruire i ponti o gallerie ! Samsung fa finta, ma tu proprio non capisci. Ah ah ah ah
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EFFEGI
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"totonno" ha scritto: Samsung, fai finta di non capire. Nel caso specifico io consiglio di stazionare sul punto GPS (1100 o 1200) e fare la lettura in andata sulla stazione 100 CHE RIMANE LIBERA. Non è che se la stazione libera viene letta dal punto GPS in andata non è più libera. Che dici, sarà più preciso e CON IL MEDESIMO ORIENTAMENTO con le letture di andata e ritorno tra due stazioni di cui una è libera (la n.100), oppure no ? Io ricorro alla stazione libera spesso, ma la vincolo con lettura diretta da altra stazione perchè la preferisco rispetto a posizionare una stazione libera rispetto a due punti GPS. E' la buona regola topografica quella di posizionare la ST in un rilievo misto sul punto GPS e orientarla su altro punto GPS. Ma è così difficile posizionare la stazione sul punto GPS per poi andare a lanciare la stazione libera ?? Sfido chiunque a dire che è più preciso il posizionamento della SL agganciata a due punti GPS. Sicuramente è meno controllato l'aggancio tra i due rilievi ST e GPS, difatti la criticità è evidenziata dall'errore che riporta pregeo nell'elaborazione, il punto 100 non è orientato rispetto al rilievo GPS. Tanto è che poi sei costretto nel libretto pregeo a inserire coordinate GPS del punto 100 determinate indirettamente senza averle direttamente individuate sul posto. Saluti Post muto...... poichè non ci sono parole. Gianni hai proprio ragione, te ne do atto. I corsi fai bene a farli, ma ti consiglio di fare anche quelli base, ma proprio "elementari" partendo dall'ABC della topografia, meglio ancora dalle tabelline. Carlo secondo te, il tuo amico Totonno ha capito cos'è la stazione libera? Oppure si confonde con la STAZIONE ISOLATA?
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samsung
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"EFFEGI" ha scritto: ... anche la stazione libera io la materializzo, non per un motivo in particolare ma per tanti motivi, uno tra questi è legato al fatto che se devo ritornarci (parlo di cantieri naturalmente) posso utilizzare la stessa posizione senza incertezze naturalmente rifacendo i calcoli della stazione libera (e poter confrontare i risultanti anche in epoche diverse). Ma certo. Uno nella sua operatività fa ciò che crede e adotta i comportamenti che gli permettono di raggiungere l'obiettivo. Saluti
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