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Argomento: Libretto Pregeo per rilievi GPS TS con stazioni libere
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samsung
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"totonno" ha scritto: Samsung, fai finta di non capire. Ma no, probabilmente è un malinteso semantico. Si definisce Stazione Libera una stazione che non viene lanciata da nessuna altra stazione. L'operatore, prende il cavalletto, lo posiziona nel posto che più gradisce "liberamente", aggancia tutti i target che ritiene opportuno agganciare e calcola le coodinate del punto stazione. E' per questo che si definisce libera: perchè non è vincolata ad una misura di andata condotta da nessuna stazione. Saluti
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totonno
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"samsung" ha scritto: "totonno" ha scritto: Samsung, fai finta di non capire. Ma no, probabilmente è un malinteso semantico. Si definisce Stazione Libera una stazione che non viene lanciata da nessuna altra stazione. L'operatore, prende il cavalletto, lo posiziona nel posto che più gradisce "liberamente", aggancia tutti i target che ritiene opportuno agganciare e calcola le coodinate del punto stazione. E' per questo che si definisce libera: perchè non è vincolata ad una misura di andata condotta da nessuna stazione. Saluti Quindi nel caso in questione, la stazione 100 VINCOLATA ai punti GPS non può definirsi libera, poichè non può essere posizionata "liberamente" ma in un punto dove sono visibili i punti GPS. Topograficamente però mi sta bene anche così, togliamo dal titolo della discussione che la 100 è una stazione libera perchè in realtà è vincolata dai punti GPS. In realtà, ma è una mia interpretazione, il concetto di stazione libera lo ritrovo proprio nello specifico caso, di una stazione che viene letta da nessuna o da una sola altra stazione. Malinteso semantico risolto ? Non siamo poi così lontani. Poi c'è la stazione isolata. Saluti
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carlocinelli
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"EFFEGI" ha scritto: Carlo secondo te, il tuo amico Totonno ha capito cos'è la stazione libera? Oppure si confonde con la STAZIONE ISOLATA? Io vi leggo ma non intervengo per mille motivi diversi. Chiamato in causa rispondo. Si, certo, anche secondo me si sta facendo confusione tra stazione libera e stazione isolata. Da quando la Topografia ha derazzato con neologismi credo che sia cominciata la confusione. La Stazione libera infatti non è altro che un'estensione della Celerimensura così come pensata da Ignazio Porro. Varrebbe la pena ripercorrere un po' di storia e anche le sue idee su come, per esempio, il Catasto poteva formarsi su altre basi. Ma tant'è. Non mi piace Fausto l'accenno a: "il tuo amico". Io sono amico di tutti e di nessuno nel senso etimologico del termine. Purtroppo recentemente noto che prevalgono le fazioni e la faziosità in pieno stile social forum tipo fans. Cordialmente Carlo Cinelli
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AMOSTORTO
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"georox" ha scritto: Ciao a tutti, nei rilievi misti GPS+TS sorge più di qualche volta l'esigenza di fare stazione libera per agganciarsi al rilievo GPS, anziché dover essere costretti a stazionare un punto GPS già rilevato. Succede infatti che per battere i punti in cui serve la TS sarebbe comodo posizionarsi proprio in una zona in cui non si riceve il segnale satellitare (in una corte tra fabbricati molto stretta, sotto un viadotto o in mezzo alla vegetazione). In questi casi diventa quindi molto vantaggioso agganciare la stazione semplicemente battendo due punti GPS precedentemente rilevati. Il problema è che questo schema, che pure è topograficamente corretto e calcolabile, non viene elaborato da Pregeo che in questi casi dà l'errore (esempio se la stazione TS è la 100): La stazione celerimetrica 100 non è orientabile perché non osserva alcun punto osservato in precedenza. Le coordinate del punto 100 non sono calcolabili. Se volete avere un'idea di come superare facilmente questo ostacolo, date un'occhiata qui: Stazioni libere in Pregeo geom. Gianni Rossi Responsabile corsi online del Collegio Geometri e G.L. di Padova cell. 3202896417 Email: gianni.rossi@corsigeometri.it www.corsigeometri.it www.topgeometri.it Ciao Gianni Non volermi male ma ti rispondo così E grazie arcxx che ti da errore. Aggiungo che c'è un errore semantico nel libretto senza la stazione 100. Saluti
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rubino
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"georox" ha scritto: Ciao a tutti, nei rilievi misti GPS+TS sorge più di qualche volta l'esigenza di fare stazione libera per agganciarsi al rilievo GPS, anziché dover essere costretti a stazionare un punto GPS già rilevato. Succede infatti che per battere i punti in cui serve la TS sarebbe comodo posizionarsi proprio in una zona in cui non si riceve il segnale satellitare (in una corte tra fabbricati molto stretta, sotto un viadotto o in mezzo alla vegetazione). In questi casi diventa quindi molto vantaggioso agganciare la stazione semplicemente battendo due punti GPS precedentemente rilevati. Il problema è che questo schema, che pure è topograficamente corretto e calcolabile, non viene elaborato da Pregeo che in questi casi dà l'errore (esempio se la stazione TS è la 100): La stazione celerimetrica 100 non è orientabile perché non osserva alcun punto osservato in precedenza. Le coordinate del punto 100 non sono calcolabili. Se volete avere un'idea di come superare facilmente questo ostacolo, date un'occhiata qui: Stazioni libere in Pregeo geom. Gianni Rossi Responsabile corsi online del Collegio Geometri e G.L. di Padova cell. 3202896417 Email: gianni.rossi@corsigeometri.it www.corsigeometri.it www.topgeometri.it Che meraviglia, proprio quello che ci vuole per inventar libretti e/o fregarli a chi ha fatto il rilievo. Bravissimo.
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totonno
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"carlocinelli" ha scritto: "EFFEGI" ha scritto: Carlo secondo te, il tuo amico Totonno ha capito cos'è la stazione libera? Oppure si confonde con la STAZIONE ISOLATA? Io vi leggo ma non intervengo per mille motivi diversi. Chiamato in causa rispondo. Si, certo, anche secondo me si sta facendo confusione tra stazione libera e stazione isolata. Da quando la Topografia ha derazzato con neologismi credo che sia cominciata la confusione. La Stazione libera infatti non è altro che un'estensione della Celerimensura così come pensata da Ignazio Porro. Varrebbe la pena ripercorrere un po' di storia e anche le sue idee su come, per esempio, il Catasto poteva formarsi su altre basi. Ma tant'è. Non mi piace Fausto l'accenno a: "il tuo amico". Io sono amico di tutti e di nessuno nel senso etimologico del termine. Purtroppo recentemente noto che prevalgono le fazioni e la faziosità in pieno stile social forum tipo fans. Cordialmente Carlo Cinelli ... e meno male che sei mio amico Carlo ! Quando c'è l'occasione per contraddirmi non ti fai scrupoli ! Comunque è vero, la stazione libera è, nella sua definizione classica, l'estensione del rilievo celerimetrico. Il classico ramo che si diparte dalla struttura centrale del rilievo, verso l'esterno per andare a raggiungere i punti di dettaglio decentrati (come le chiama Rossi: le foglie morte). Saluti
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carlocinelli
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"totonno" ha scritto:
Comunque è vero, la stazione libera è, nella sua definizione classica, l'estensione del rilievo celerimetrico. Il classico ramo che si diparte dalla struttura centrale del rilievo, verso l'esterno per andare a raggiungere i punti di dettaglio decentrati (come le chiama Rossi: le foglie morte). Saluti Per la verità la Stazione libera prenderebbe spunto dalla Celerimensura in quanto fa riferimento al calcolo delle coordinate della stazione rispetto a punti stabili di coordinate note. Quella che dici tu è la stazione isolata. Da una poligonale si manda una stazione esterna per completare il rilievo di dettaglio. Qualcuno la chiama "morta", qualcuno a "sbraccio" e via andare. La Stazione libera nasce soprattutto per il tracciamento. Per avere la possibilità in secondo tempo di scegliere la posizione migliore da dove poter tracciare il maggior numero di punti possibili facendo riferimento alle coordinate del rilievo madre. Ma, ripeto, lo spunto nasce dall'idea di Porro di poter rilevare il territorio velocemente (celere>Celerimensura) senza collegare le Stazioni. Cordialmente Carlo Cinelli
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EFFEGI
f.g.
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Irpinia
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"carlocinelli" ha scritto: "totonno" ha scritto:
Comunque è vero, la stazione libera è, nella sua definizione classica, l'estensione del rilievo celerimetrico. Il classico ramo che si diparte dalla struttura centrale del rilievo, verso l'esterno per andare a raggiungere i punti di dettaglio decentrati (come le chiama Rossi: le foglie morte). Saluti Per la verità la Stazione libera prenderebbe spunto dalla Celerimensura in quanto fa riferimento al calcolo delle coordinate della stazione rispetto a punti stabili di coordinate note. Quella che dici tu è la stazione isolata. Da una poligonale si manda una stazione esterna per completare il rilievo di dettaglio. Qualcuno la chiama "morta", qualcuno a "sbraccio" e via andare. La Stazione libera nasce soprattutto per il tracciamento. Per avere la possibilità in secondo tempo di scegliere la posizione migliore da dove poter tracciare il maggior numero di punti possibili facendo riferimento alle coordinate del rilievo madre. Ma, ripeto, lo spunto nasce dall'idea di Porro di poter rilevare il territorio velocemente (celere>Celerimensura) senza collegare le Stazioni. Cordialmente Carlo Cinelli FINALMENTEEEEEEE..... grazie Carlo della tua chiarezza, ma immagina se a dire quello che tu hai scritto sarebbe stato GIANNI ROSSI sai quante pagine e pagine e pagine e pagine di questo sito si sarebbero dovute scrivere? Proprio come quando si dibatteva sulla conformità urbanistica e condono, e ancora quando qualcuno dice che con la stazione libera i rilievi sono fatti a tavolino, e pensare che hanno passato una vita a fare topografia (forse). PS. la mia precedente "tuo amico" voleva essere solo una semplice battuta e basta, se la ritieni poco consona, non ho problemi a chierderti scusa. PPS: Io non utilizzo MAI la stazione libera per i rilievi catastali (la ritengo superflua e una perdita di tempo) mentre la utilizzo QUASI SEMPRE nei rilievi di tracciamento nei cantieri nei quali la ritengo quasi essenziale, soprattutto se si vuole raggiungere una precisione estrema (con i dovuti accorgimenti naturalmente, tra i quali molti punti di riferimento e distribuiti a raggiera rispetto al punto di stazione). PPS: non sono d'accordo sul fatto delle faziosità. Se uno dice qualcosa che non si condivide è giusto esprimere la propria opinione avversa, proprio come te d'altronde che la pensi diversamente da G. Rossi sulle riconfinazioni. Anzi ti dirò di più, a dimostrazione del fatto che non sono fazioso, i o la penso proprio come Totonno sul fatto che per i rilievi catastali la stazione libera (anche se lui non sa cosa sia, dato che si confonde con la stazione isolata) NON SERVE "quasi" a nulla. Cordiali saluti
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totonno
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"carlocinelli" ha scritto: "totonno" ha scritto:
Comunque è vero, la stazione libera è, nella sua definizione classica, l'estensione del rilievo celerimetrico. Il classico ramo che si diparte dalla struttura centrale del rilievo, verso l'esterno per andare a raggiungere i punti di dettaglio decentrati (come le chiama Rossi: le foglie morte). Saluti Per la verità la Stazione libera prenderebbe spunto dalla Celerimensura in quanto fa riferimento al calcolo delle coordinate della stazione rispetto a punti stabili di coordinate note. Quella che dici tu è la stazione isolata. Da una poligonale si manda una stazione esterna per completare il rilievo di dettaglio. Qualcuno la chiama "morta", qualcuno a "sbraccio" e via andare. La Stazione libera nasce soprattutto per il tracciamento. Per avere la possibilità in secondo tempo di scegliere la posizione migliore da dove poter tracciare il maggior numero di punti possibili facendo riferimento alle coordinate del rilievo madre. Ma, ripeto, lo spunto nasce dall'idea di Porro di poter rilevare il territorio velocemente (celere>Celerimensura) senza collegare le Stazioni. Cordialmente Carlo Cinelli Allora son d'accordo con Porro e con Rubino ovviamente. Salutami il tuo amico. (Ho notato come ti sei risentito quando colui che può mi ha definito tuo amico. Hai preso subito le distanze !! )
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rubino
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"totonno" ha scritto: "carlocinelli" ha scritto: "totonno" ha scritto:
Comunque è vero, la stazione libera è, nella sua definizione classica, l'estensione del rilievo celerimetrico. Il classico ramo che si diparte dalla struttura centrale del rilievo, verso l'esterno per andare a raggiungere i punti di dettaglio decentrati (come le chiama Rossi: le foglie morte). Saluti Per la verità la Stazione libera prenderebbe spunto dalla Celerimensura in quanto fa riferimento al calcolo delle coordinate della stazione rispetto a punti stabili di coordinate note. Quella che dici tu è la stazione isolata. Da una poligonale si manda una stazione esterna per completare il rilievo di dettaglio. Qualcuno la chiama "morta", qualcuno a "sbraccio" e via andare. La Stazione libera nasce soprattutto per il tracciamento. Per avere la possibilità in secondo tempo di scegliere la posizione migliore da dove poter tracciare il maggior numero di punti possibili facendo riferimento alle coordinate del rilievo madre. Ma, ripeto, lo spunto nasce dall'idea di Porro di poter rilevare il territorio velocemente (celere>Celerimensura) senza collegare le Stazioni. Cordialmente Carlo Cinelli Allora son d'accordo con Porro e con Rubino ovviamente. Salutami il tuo amico. (Ho notato come ti sei risentito quando colui che può mi ha definito tuo amico. Hai preso subito le distanze !! ) Perfetto, allora abbiamo istituito un caposaldo (non un PF): che la stazione libera, usata quotidianamente in decine di cantieri stradali, non va bene per i rilievi d'aggiornamento catastale, tant'è (1) che non è ammessa dalla relativa normativa tant'è (2) che il pregeo non l'ammette. Allora mi chiedo, se la ratio è quella che gli eminenti Colleghi hanno descritto oltretutto, come si evince, allontanandosene dall'uso, perchè inserirla surrettiziamente nel libretto avvalendosi di un artificio che produce un dato di campagna non rilevato direttamente su un punto non di dettaglio?
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totonno
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"rubino" ha scritto: "totonno" ha scritto: "carlocinelli" ha scritto: "totonno" ha scritto:
Comunque è vero, la stazione libera è, nella sua definizione classica, l'estensione del rilievo celerimetrico. Il classico ramo che si diparte dalla struttura centrale del rilievo, verso l'esterno per andare a raggiungere i punti di dettaglio decentrati (come le chiama Rossi: le foglie morte). Saluti Per la verità la Stazione libera prenderebbe spunto dalla Celerimensura in quanto fa riferimento al calcolo delle coordinate della stazione rispetto a punti stabili di coordinate note. Quella che dici tu è la stazione isolata. Da una poligonale si manda una stazione esterna per completare il rilievo di dettaglio. Qualcuno la chiama "morta", qualcuno a "sbraccio" e via andare. La Stazione libera nasce soprattutto per il tracciamento. Per avere la possibilità in secondo tempo di scegliere la posizione migliore da dove poter tracciare il maggior numero di punti possibili facendo riferimento alle coordinate del rilievo madre. Ma, ripeto, lo spunto nasce dall'idea di Porro di poter rilevare il territorio velocemente (celere>Celerimensura) senza collegare le Stazioni. Cordialmente Carlo Cinelli Allora son d'accordo con Porro e con Rubino ovviamente. Salutami il tuo amico. (Ho notato come ti sei risentito quando colui che può mi ha definito tuo amico. Hai preso subito le distanze !! ) Perfetto, allora abbiamo istituito un caposaldo (non un PF): che la stazione libera, usata quotidianamente in decine di cantieri stradali, non va bene per i rilievi d'aggiornamento catastale, tant'è (1) che non è ammessa dalla relativa normativa tant'è (2) che il pregeo non l'ammette. Allora mi chiedo, se la ratio è quella che gli eminenti Colleghi hanno descritto oltretutto, come si evince, allontanandosene dall'uso, perchè inserirla surrettiziamente nel libretto avvalendosi di un artificio che produce un dato di campagna non rilevato direttamente su un punto non di dettaglio? Rubino, la stazione libera/isolata/chiamatelacomevolete, sarebbe la 100 che nel caso proposto da Georox è in un punto dove non c'è segnale per il GPS, quindi si tratta di collegare la stazione sola soletta con i due punti GPS. Georox propone di inserire le coordinate come l'avesse lette dal GPS in un punto dove il GPS non prende. Ad esempio, sei dentro una grotta ? Fai finta di essere in mezzo a un prato con venti satelliti ben distribuiti sopra la tua calotta cervicale. Il sogno diventa realtà ! Saluti
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samsung
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Più genericamente vorrei dire sugli artifici che talvolta utilizziamo nella compilazione di un libretto che si possono estendere fin dove la nostra conoscenza della materia, la fantasia e la responsabilità si spingono. Non ho mai pensato, forse sbagliando, che gli artifici possibili fossero solo quelli previsti dalla circolare, ma se ne potessero escogitare quanti se ne vogliano in base al problema da affrontare. La stazione libera è teoricamente una freccia al nostro arco, io non ricordo se l'ho mai utilizzata in Pregeo, però se dovesse essere la mia sola possibilità di riuscita non esiterei a farlo, convinto di non fare decadere la precisione del mio rilievo, anzi probabilmente migliorandola. Non so se siete daccordo.
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carlocinelli
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"samsung" ha scritto: La stazione libera è teoricamente una freccia al nostro arco, io non ricordo se l'ho mai utilizzata in Pregeo, però se dovesse essere la mia sola possibilità di riuscita non esiterei a farlo, convinto di non fare decadere la precisione del mio rilievo, anzi probabilmente migliorandola. Non so se siete daccordo. Non l'hai mai usata anche per i motivi che diceva Rocco (rubino) al suo ultimo post. Non si può. Indipendentemente dalla sua valenza topometrica che, concordo, è valida. Sulla non decadenza della precisione, viste anche le precisioni delle strumentazioni moderne, posso anche essere d'accordo, sul miglioramento no. Cordialmente Carlo Cinelli
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totonno
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"samsung" ha scritto: Più genericamente vorrei dire sugli artifici che talvolta utilizziamo nella compilazione di un libretto che si possono estendere fin dove la nostra conoscenza della materia, la fantasia e la responsabilità si spingono. Non ho mai pensato, forse sbagliando, che gli artifici possibili fossero solo quelli previsti dalla circolare, ma se ne potessero escogitare quanti se ne vogliano in base al problema da affrontare. La stazione libera è teoricamente una freccia al nostro arco, io non ricordo se l'ho mai utilizzata in Pregeo, però se dovesse essere la mia sola possibilità di riuscita non esiterei a farlo, convinto di non fare decadere la precisione del mio rilievo, anzi probabilmente migliorandola. Non so se siete daccordo. Non vedo impedimenti di sorta. I problemi sorgono quando vuoi vincolare la stazione libera ad un rilievo GPS. Difatti, in questo caso devi utilizzare l'artificio di inserire letture GPS non ricavate direttamente, nel libretto pregeo. Non è sbagliato, ma la maggior precisione ragazzi, derivata da una semplice lettura diretta di andata da uno dei punti GPS alla stazione libera, non ha prezzo. Non vi disturbo più, lo giuro! Saluti
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AMOSTORTO
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"totonno" ha scritto: "samsung" ha scritto: Più genericamente vorrei dire sugli artifici che talvolta utilizziamo nella compilazione di un libretto che si possono estendere fin dove la nostra conoscenza della materia, la fantasia e la responsabilità si spingono. Non ho mai pensato, forse sbagliando, che gli artifici possibili fossero solo quelli previsti dalla circolare, ma se ne potessero escogitare quanti se ne vogliano in base al problema da affrontare. La stazione libera è teoricamente una freccia al nostro arco, io non ricordo se l'ho mai utilizzata in Pregeo, però se dovesse essere la mia sola possibilità di riuscita non esiterei a farlo, convinto di non fare decadere la precisione del mio rilievo, anzi probabilmente migliorandola. Non so se siete daccordo. Non vedo impedimenti di sorta. I problemi sorgono quando vuoi vincolare la stazione libera ad un rilievo GPS. Difatti, in questo caso devi utilizzare l'artificio di inserire letture GPS non ricavate direttamente, nel libretto pregeo. Non è sbagliato, ma la maggior precisione ragazzi, derivata da una semplice lettura diretta di andata da uno dei punti GPS alla stazione libera, non ha prezzo. Non vi disturbo più, lo giuro! Saluti Ciao Totonno, qui non ti ho capito, Saluti
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