"Stenno" ha scritto:
Buongiorno a tutti,
Premessa:
Un mio cliente ha ricevuto un piano particellare d'espropio per la realizzazione della terza corsia autostradale.
Tale piano è costituito da un estratto di mappa in formato jpg con evidenziate le aree di esproprio, l'elenco delle particelle, le relative superfici in oggetto ed il verbale di sopralluogo.
All'interno del mappale del mio cliente vi sono delle cisterne interrate. La fascia d'eproprio comprende circa metà del mappale, per cui mi è stata richiesta la verifica sulla rientranza o meno delle cisterne in oggetto sull'area da espropriare.
sul verbale emesso è stata riportata la seguente dicitura: All'interno dell'area vi è una recinzione in maglie metalliche ecc ecc e tra parentesi (presenti al centro del piazzale pozzetti per cisterne interrate).
A questo punto ho provato a fare un rilievo locale prendendo qualche punto vertice nella zona e tentando di sovrapporlo al jpg fornito dall'ente mi sono accorto che i fabbricati sono spostati e non di poco., pertanto tale sovrapposizione è sostanzialmente inutile.
La mia domanda è: come posso fare per verificare se le cisterne rientrano o meno nella fascia di esproprio con la documentazione in mio possesso?
Il picchettamento esecutivo delle aree come verrà eseguito?
Mi scuso sin da ora ma è la prima volta che mi capita un lavoro del genere e ringrazio per le risposte
Ciao, temo che il tuo Cliente sia stato poco tempestivo. Stando a quanto scrivi, si evince che al momento del sopralluogo per lo stato di consistenza (che, di solito, coincide anche con l'immissione in possesso) non c'erano i picchetti che delimitavano il limite dell'occupazione: l'onere del tracciamento spetta all'Ente espropriante, in modo che debba essere possibile, in contraddittorio, annotare nel verbale di consistenza tutto quanto ricade nell'area da apprendere in vista di una valutazione economica, se irrevocabilmente trasformato e non restituibile al legittimo proprietario.
In quella occasione avresti potuto far inserire a verbale anche tutte le eventuali anomalie riscontrate nella documentazione.
Prima che entrino in azione i mezzi d'opera, consiglia il tuo Cliente di redigere una perizia di parte, giurata, contenente sia l'effettiva consistenza dei beni presenti nell'area da occcupare sia le anomalie di carattere tecnico riscontrate, in vista di un'azione legale. In questi casi un buon legale può mandare a monte tutto.
Un consiglio: informate di tutto questo il tecnico incaricato delle espropriazioni. Soprattutto se paga l'Impresa, ti assicuro che per lavorare in santa pace sono disposti a molto (tutto) avendo l'interesse a chiudere, e subito, ogni rogna.
Per quanto alle altre domande, considera che di solito i tracciatori dell'impresa si occupano dei lavori e non degli espropri. I piani Particellare sono la documentazione esecutiva meno curata di tutti i quintali di carta del progetto (quando ho potuto, li ho evitati o rifatti di sana pianta).
Volendo fare le cose per bene, per individuare seriamente l'area di esproprio si dovrebbe eseguire il tracciamento dell'asse stradale e delle sezioni, orientando in modo corretto quelle in curva) Poi, occorre individuare dalle sezioni trasversali l'ampiezza della zona d'occupazione, tenendo conto delle opere d'arte (fossi di guardia ecc.) e delle prescrizioni del Capitolato (spesso viene fissata una fascia di rispetto dal limite dell'ultima opera). Il Capitolato, per questo tipo di strade, prevede anche l'apposizione dei termini e di recinzioni.
Se hai altro da chiedere, sono a disposizione.
Ciao