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Argomento: Tracciamento Strada
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EFFEGI
f.g.
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16 Dicembre 2008
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Irpinia
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"Pippocad" ha scritto:
Ad esempio, il sistema UTM rispetto alle coordinate locali rettilinee presenta un fattore di scala (contrazione) pari a 0.9996. Su una distanza di 4 km, questo comporta una differenza di circa 1,5 metri. Pertanto, oltre alla rototraslazione, è sempre presente anche un fattore di scala. Solo per chiarire meglio: l fattore di scala in fase di trasformazione tra sistemi non è un valore fisso ma variabile da 0.9996 a 1.0004 a seconda dell'ubicazione del rilievo rispetto al meridiano centrale del fuso di appartenenza. Saluti
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Pippocad
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26 Febbraio 2011
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Südtirol
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Si certo. Era un esempio il mio: Ho preso un valore estremo per far capire di non mescolare mele e pere, come purtoppo stanno facendo alcuni utenti della discussione.
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steva715
Iscritto il:
06 Maggio 2009
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35
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"Pippocad" ha scritto: Si certo. Era un esempio il mio: Ho preso un valore estremo per far capire di non mescolare mele e pere, come purtoppo stanno facendo alcuni utenti della discussione. Concordo pienamente anche se la questione citata in precedenza è stata: " Dopo aver effettuato il rilievo per "battere" i caposaldi presenti nel progetto, dovrò effettuare una rototraslazione del progetto nel mio sistema, utilizzando come dicevamo prima, i caposaldi come punti omologhi tra i due sistemi. Ma in questi casi, ovvero di tracciamento di una strada, o comunque di un'opera, che tipo di rototraslazione utilizzare? come ti comporti tu ? pensavo che la cosa giusta fosse quella di utilizzare la rototraslazione rigida, in modo da non modificare la scala o distorcere le sagome." Senza modifiche di scala o distorsioni fra progetto e rilievo
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picchetto_miniato
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05 Febbraio 2021 alle ore 18:26
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URSS
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Per la redazione del piano particellare grafico come operereste ? Io pensavo, correggetemi se sbaglio, di procedere nel seguente modo: rilievo dell'opera già tracciata in precedenza con contestuale misurazione dei pp.ff. e dei pv/pd per un miglior inquadramento dell'oggetto dell'aggiornamento sul tessuto cartografico preesistente. Effettuato tale rilievo, come procedereste per arrivare al documento finale, ovvero la cartografia catastale dell'area con l'opera riportata sopra nella giusta posizione ? bisognerebbe effettuare un'unica elaborazione con pregeo sull'intera area di interesse, con tutti i pp.ff. interessati e tutta la sagoma stradale ? Oppure sarebbe possibile rilevare i caposaldi (a cui è vincolata in qualche modo l'opera stradale) e contestualmente i pp.ff. di zona, in modo da poter effettuare una elaborazione finalizzata ad ottenere le coordinate dei caposaldi nel sistema catastale e, a questo punto, basterà rototraslare l'intero progetto stradale (vincolato ai caposaldi) direttamente sulla cartografia catastale, utilizzando come punti omologhi (tra sistema progetto e sistema catasto) i caposaldi ? la sovrapposizione della strada sul catastale sarebbe "idonea" per un particellare ?
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