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Argomento: Progettare un Rilievo?

Autore Risposta

andreabag

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09 Luglio 2003

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226

Località
Ancona

 0 -  0 - Inviato: 19 Settembre 2008 alle ore 15:57

Se mi posso permettere un'aggiunta a tutto quanto (giusto) detto sopra....
Durante il sopralluogo preventivo, fare anche la documentazione per la eventuale presentazione di monografie mancanti in modo, se del caso, di concordare il rif. altimetrico con l'ufficio prima di andare a fare il rilievo.
cmq mi è capitato spesso di battere punti sui quali successivamente dovevo fare la monografia e il consiglio è rilevare tutti i rifermenti altimetrici in modo di avere quello giusto da inserire nel pf che serve.
Saluti
Andrea
PS bello questo post!

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robertopi

Iscritto il:
16 Dicembre 2004

Messaggi:
3539

Località
NAPOLI

 0 -  0 - Inviato: 19 Settembre 2008 alle ore 16:37

Mi capita che pur avendo progettato il rilievo incontro difficolta, figurioamoci senza.
Anche io uso molto google heart, aerofot, mappe confinanti ecc, fortunamente la tecnologia ci viene incontro.
saluti

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iviarco

Iscritto il:
21 Maggio 2004

Messaggi:
2340

Località
Sonnino (LT)

 0 -  0 - Inviato: 19 Settembre 2008 alle ore 17:46

Avendo gli altri già detto tutto, mi permetto solo di aggiungere, ma direi solo dichiarare, visto che sembra di uso comune, la creazione dell'area di ambito dove può istituirsi un nuovo PF, con una strana sagoma formata dai cerchi a raggio 250 ml. dai fiduciali esistenti (presi sulle loro effettive posizioni e non dalle coordinate...).
E' una delle operazioni che dà molto il senso di una pianificazione del rilievo da eseguire.
A volte è un'area di superficie ben modesta, ma molto utile se da lì a poco cambia tutta l'orografia della zona!

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path

Iscritto il:
29 Marzo 2005

Messaggi:
421

Località
Montevarchi

 0 -  0 - Inviato: 19 Settembre 2008 alle ore 18:20

"uli" ha scritto:
- Con PoiEdit trasformo le coordinate dei PF che mi servono in file POI da caricare sul palmare e ci associo anche l'estratto di mappa o la foto di google heart.
- così posso ricercare facilmente i PF e "navigare" all'interno del triangolo fiduciale, utile anche per visualizzare la posizione dei PF da istituire.
Con questo sistema riesco ad evitare il sopralluogo preventivo e a fare tutto nella stessa giornata del rilievo.



Sul sito fiduciali.it ci sono tutti i files già convertiti per tutte le Provincie.

Io aggiungerei altre due cose nelle liste sopra indicate:

- In primis la stampa delle misurate così si verifica subito se ci possono essere problemi (a volte capita di sbagliare );

- Se vado in una zona che non conosco (attraverso visure) cerco di contattare i proprietari dei fabbricati dove ci sono i PF perchè se sono inaccessibili ai voglia ad avere il GPS e la Total Station NoPrism!

Quoto tutti gli altri interventi prima del mio.

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geosim

Iscritto il:
08 Ottobre 2005

Messaggi:
832

Località
Grosseto

 0 -  0 - Inviato: 19 Settembre 2008 alle ore 19:28

Discussione interessante, sarebbe utile avere esperienze anche per rilievi extra catastali dove secondo me l'adeguata progettazione è ancora più importante. Comunque per quanto riguarda i lavori catastali di piccola entità (mappali, piccoli frazionamenti ecc.) io di solito opero così riassumendo molto di quanto già detto:

1) recupero delle mappe catastali della zona (sia digitali che cartacee) e visure catastali delle particelle interessate;
2) Stampa dei dati dei PF che presumo utilizzare attraverso fiduciali.net
3) controllo della posizione dei fiduciali sia sulla mappa catastale che sul CTR regionale; è molto comodo avere la posizione dei fiduciali sul CRT perchè di solito sono meglio indicate le viabilità di accesso, la posizione di altri fabbricati ecc. Nel caso in cui sia possibile avere il CTR in formato digitale è molto comodo trasferire la posizione dei fiduciali trasformando le coordinate catastali in coordinate Gauss - Boaga in maniera da avere un inserimento abbastanza preciso.
4) Controllo della posizione dei PF su google heart attraverso il sito visualtaf.
5) Scarico delle monografie quando disponibili.
6) Inserimento dei PF che presumo di utilizzare in un banale navigatore gps (io uso un semplice garmin nuvi 200) in maniera da poter agevolmente rintracciare in campagna la loro posizione. Utilissimo per esempio per trovare i PF posti sui pali Enel e Telecom. In questo caso le coordinate wgs84 le recupero sul sito www.fiduciali.it

Armato di quanto sopra e controllato la disponibilità di tutto quello che è necessario in campagna (strumento, paline, radio, picchetti, chiodi, ecc.) di solito procedo ad un sopralluogo e contestualmente alle operazioni di rilievo.

Buon lavoro

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fabio2586

» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO

Iscritto il:
03 Luglio 2003

Messaggi:
467

Località

 0 -  0 - Inviato: 20 Settembre 2008 alle ore 00:27

"geommax" ha scritto:
Progettare i rilievi? Secondo me è la parte migliore del lavoro di topografia.

Diciamo che per un lavori di rilievo catastale ormai per le zone che conosco e dove a menadito sò dell'esistenza o meno di pf o ostacoli, il lavoro di progettazione si riduce a pochi attimi e la faccio direttamente quando vado in campagna a rilievare.

Ma per una nuova zona o diversa tipologia di rilievo, procedo sempre come segue:
1) inquadramento a tavolino del rilievo su: mappe catastali, CTR regionale, o eccellenti siti (VisualTaf.it che ringrazio), GoggleEarth, etc. etc...

2) collazione delle monografie dei PF o caposaldi (CTR regione Marche)

3) sopralluogo di verifica in sito, (a volte se si riesce il sopralluogo coincide con il giorno di rilievo)

4) progettazione della posizione delle stazioni, o dei punti gps di riattacco tra i due rilievi (gps/stazione totale)

5) previsione del percorso del rilievo, accordo tra canneggiatore (IO) e operatore allo strumento della sequenza dei punti da rilevare

6) inizio delle operazioni di rilievo e nuovi accordi tra operatori via radio

Comunque la parte di progettazione dei siti di stazione la facciamo sempre in due magari ponendoci preventivamente sui rispettivi punti intervisibili, dotandoci di cannocchiale e radio per valutare congiuntamente le possibili variabili....

saluto



Mi riconosco in pieno in questa lista, e voglio anche aggiungere, direi fra il punto 4 ed il 5, (diciamo 4 e 1/2) il planning del sito per vedere l'andamento dei DOP durante la giornata.
Da quando uso il gps mi è diventato indispensabile avere il diagramma del planning per evitare di misurare con il gps quando i valori dei DOP si impennano.

--Ciao

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analemma

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31 Luglio 2006

Messaggi:
106

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Seriate (BG)

 0 -  0 - Inviato: 20 Settembre 2008 alle ore 10:42

E' sicuramente fondamentale pianificare (1 o al massimo 2 giorni prima altrimenti mi dimenticho tutto) le misure da eseguire in campo, tant'è che se arrivo alla sera del giorno prima, prefissato magari con cliente, collaboratore, controparte, ecc. e non ho fatto la pianificazione, vado nel panico.

Consulto tutte le ortofoto e cartografie dispobili (in particolare aerofotogrammetrico e mappa catastale) e soprattutto se non conosco la zona faccio un sopralluogo intenso ravanando avanti e indietro più volte per individuare ostacoli, posizioni ottimali, particolarità, ecc.

Così facendo risparmio tempo prezioso quando ho gli strumenti sul campo e appena scendo dall'auto parto a razzo sapendo già come devo procedere.

Meglio 2 ore dedicate alla pianificazione il giorno prima (che personalmente è anche una boccata d'aria e un defaticamento dal lavoro d'ufficio) che un rilievo eseguito male.

Naturalmente non sempre si ha il tempo di fare la pianificazione, ma questa dovrebbe essere la regola.

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SERGIO_1971

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05 Febbraio 2008

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LE LANGHE

 0 -  0 - Inviato: 20 Settembre 2008 alle ore 11:48

Uscendo dall'ambito catastale penso che la "progettazione di un rilievo" sia determinante soprattutto per quei tipi di lavori che prevedono il ritorno diverse volte sul sito di intervento, magari anche molte volte ed in un ambito temporale abbastanza lungo.
Mi spego meglio.
Immaginiamo di avere un lotto di terreno di discrete dimensioni e la necessità di qualcuno di costruirci sopra un qualcosa di rilevante ed importante.
Il nostro lavoro parte da un rilievo planoaltimetrico, la ricostruzione dei confini, e la stesura di una planimetria dell'esistente da consegnare al progettista (o per i più fortunati a loro stessi).
Sulla stessa il progettista crea e le opere dovranno essere tracciate in loco (urbanizzazioni, fabbricati, muretti, strade, strutture di cantiere, etc.).
Le stesse saranno realizzate e magari si presenterà la necessità di redigere frazionamenti per lottizzazioni o per dismissioni di aree pubbliche ed alla fine di tutto l'accatastamento e la stesura di un "as-built".
Un topografo che si trova di fronte una prestazione professionale del genere (complicata sia per l'estensione, per la molteplicità di compiti da assolvere e per la sua durata nel tempo) penso che debba prestare assoluta attenzione alla progettazione del rilievo perchè dalle scelte iniziali potrebbe dipendere il decorso dell'intera prestazione professionale.
Alcuni punti che io penso possano essere essenziali.
- rilievo planoltimetrico dettagliato riferito al sistema catastale (collegato a vertici d'impianto per la definizione dei confini ed ad un'adeguata maglia di fiduciali per futuri atti di aggiornamento);
- materializzazione di caposaldi "primari" all'esterno dell'area d'intervento prestando attenzione alla scelta del luogo ove gli stessi saranno infissi, alla tipologia che dovranno avere, al loro numero ed alla loro disposizione;
- definizione del sistema di riferimento univoco e di uno schema di assi di tracciamento a maglia regolare da utilizzare per i per tutti i futuri ambiti progettuali (in maniera che chiunque (architetto, ingegnere, geologo, CSP, CSE, D.L., e mille altri) disegni un qualunque oggetto lo stesso diventa un punto materializzabile in loco;
- a progettazione avvenuta (chissà quanti mesi dopo il primo rilievo) integrazione della maglia di capisaldi con nuovi vertici "secondari" all'interno dell'area di riferimento con posizionamento concordato con progettista, direttore dei lavori direttore di cantiere , CSP e CSE in modo tale che non ci siano reciproche interferenze tra il Ns. operato ed i lavori di cantiere;
- picchettamento degli assi di tracciamento princiapli (a mo di scacchiera) al fine di consentire all'impresa di orientarsi e scegliere le procedure operative più adeguate;
- tracciamento delle opere sulla base dell'avanzamento dei lavori stazionando sui capisaldi "secondari"; eventuali integrazioni di capisaldi dettate dall'andamento delle opere saranno fatte riferendo i nuovi CS agli originari caposaldi "primari" estreni;
- stesura dei rilievi integrativi per atti catastali ed eventuale integrazione di PF in sostituzione di altri originariamente rilevati e col tempo annullati sostituiti o altro;
- monitoraggio e rilievo delle opere così come eseguite per la stesura del "as-built" finale.
P.S.: la parte + importante, ricerca di ristorante tipico della zona a buon prezzo, con cameriere carine e cibo ottimo ed abbondante.
Manca qualcosa?
Salutoni.

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