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Argomento: MODALITA' DI RILIEVO
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samsung
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29 Ottobre 2005
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L'argomento si apre con la richiesta di un suggerimento operativo. Sono state fornite alcune idee che geomarco valuterà. Il contributo di numero mi sembra però meriti una particolare sottolineatura. Egli evidenzia l'importanza della scelta dei punti e di batterli nel modo più corretto, prelevando misure dirette di completamento in modo da essere in grado di fornire alla committenza le migliori informazioni. Questa scelta non può essere delegata e deve essere ricondotta alla figura del responsabile del rilievo e quindi del "direttore". Prima considerazione: lascia la ST al collaboratore e vai tu in giro con la palina. Personalmente preferisco uscire sempre in numero adeguato al rilievo, con ST normalmente in tre, anche se mi rendo conto che molti di noi lavorano da soli e possono avere difficoltà ad accordarsi con colleghi. La tecnologia oggi ci permette anche di uscire da soli. Io stesso, nonostante la formazione classica e la pigrizia innata, esco talvolta solo, se il lavoro lo permette. Solo che non posso prescindere comunque dall'eidotipo. Lo porto appeso al collo, ed è piuttosto pratico. L'eidotipo è fondamentale, contiene tutte le informazioni che vuoi fornirgli, è in grado di restituirti visivamente il terreno anche a distanza di mesi e anni, e sei libero, in campagna, di muoverti come meglio credi, nella sequenza che preferisci al momento. Nessuna impiccagione ai codici, massima libertà di azione.
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geomarco
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Cosa intendi per "lo porto appeso al collo"?? Mi riferisco all'eidotipo..
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samsung
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29 Ottobre 2005
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Si, mi riferisco all'eidotipo. Intendo una tavoletta di compensato leggero (tre fogli), su cui attaccare un foglio di carta, e forato in modo che con una corda tu lo possa appendere al collo. In realtà la posizione più comoda è a tracolla, non sbatte contro la palina, non intralcia quando scavalchi o superi muretti o cammini, ed è sempre pronto ad essere impugnato per appuntarvi dati.
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geomarco
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Ah ok. Beh, visto l'argomento, ti dico come sono organizzato io nei rilevi con staz totale (al momento non ho il gps, anche se sto valutando la spesa entro fine anno). Quando esco per misure, il canneggiatore ha uno zainetto, con dentro: - blocco A4 per farsi qualche schizzo di particolari; - piccolo astuccio con matita, penne, evidenziatori,ecc; - metro metallico di quelli estensibili fino a 5 metri che poi si tiene sempre in tasca per prendere misure di spessori, o altezze o spallette che mi comunica via radio; - matita da muro, di quelle che si usano in cantiere per segnare appunto sui muri; - gilet alta visibilità; - mazzetta; - chiodi e rondelle in numero adeguato al rilevo.. non 2kg..; - spry colorato; - ricetrasmittente con auricolare e batteria di scorta (ovviamente la radio la tiene attaccata alla cintura, non nello zainetto) - fotocamera (anche se ormai é sufficiente il telefonino) - disto; - un paio di guanti da lavoro - un piccolo binocolo (utile nei rilievi catastali per studiare la posizione della stazione successiva, o vedere un pf, eccc..) Occasionalmente, a seconda del tipo di terreno che si incontra, si aggiunge il nastro segnaletico, quello bianco e rosso per capirci, e dei picchetti in ferro da 10mm lunghi 50cm da usare nei casi in cui il chiodo e rondella non abbiano una solida stabilità.. tipo in mezzo a un terreno agricolo. Se proprio fa caldo, anche una bella bottiglietta d'acqua.. Nel baule della macchina c'é tutto il resto.. (di tutto, di più) Forse sembrerà assurdo portarsi dietro tutto questo materiale, che a dire il vero, sembra molto, e soprattuto pesante.. ma assicuro che proprio per scrupolo una volta ho pesato lo zainetto e risultava sui 2.5kg. Tale sistema lo utilizzo da qualche anno, e in particolar modo dopo un particolare rilievo, dove dovevo fare un pt di stazione sopra la riva di un canale e per raggiungerlo si dovevano percorrere 3 km in makkina con un passaggio a livello in mezzo, e poi circa 400m a piedi. Ricordo che quella volta, era un caldo infernale, il canneggiatore era rimasto fermo alle sbarre oltre 20 minuti sia in andata che in ritorno, e inoltre, arrivato sul posto si era accorto di aver dimenticato il martello... percui abbiamo perso quasi un'ora.. e io fermo la, in mezzo al frumento tra caldo, afa, insetti, ec.. ad aspettare.. Da quella volta infatti, 2 zainetti: uno mio e uno al canneggiatore. Sono zainetti normalissi, poco piu' piccoli di quelli da scuola.. di quelli che si trovano anche al supermercato. Nel mio ho solo ciò che mi serve, percui solo mazzetta, chiodi e rondelle, spry, guanti, blocco A4, astuccio, e un marsupietto che attacco al trepiede dove tengo il metro avvolgibile, e un block notes formato A6 (più pratico), nel quale mi segno i nuovi codici o altre note. Quello A4 lo uso pochissimo, solo per fare qualche schema, ma visto che non pesa nulla, me lo porto dietro. Naturalmente, se il pt di stazione é a 5 metri dalla macchina, il mio zainetto lo lascio nel baule. Se devo far stazione in mezzo al campo, me lo metto in spalla e cammino fino al punto scelto. Il canneggiatore ce l'ha sempre in spalla, salvo per rilievi contenuti, dove lo posa per terra, tanto si trova nel raggio di 20 metri.. Dimenticavo: oltre ad accessori, sia io che il canneggiatore abbiamo un estratto di mappa, una stampa di foto aerea o altri documenti. I primi due sono utili nel caso si debba discutere via radio, perchè é più facile capire dove ci si trova, cosa manca da rilevare, ma soprattutto si fa riferimento allo stesso documento. Che tutto questo sia troppo??????
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samsung
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29 Ottobre 2005
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"geomarco" ha scritto:
Che tutto questo sia troppo?????? Va bene, è giusto essere preparati a tutto. Tutto quello che l'esperienza ti insegna essere utile portatelo. L'unica mia insistenza sta nell'inversione dei ruoli tra te e l'aiutante e la considerazione che la mia tavoletta a tracolla è in formato A/3 non A/6, ma si potrebbe fare anche più grande, pensa a tutto quello che ci puoi scrivere sopra.
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geomarco
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Addirittura A3??' Pensavo si trattasse del formato "classico" A4.. Io uso il formato A6 perch' mi sta in tasca o nel marsupio, e cmq ci scrivo solo eventuali nuovi codici dei punti e piccole annotazioni, questo perke' l'eventuale eidotipo ce l'ha il canneggiatore. Quello A4 a volte é un intralcio da tenere sempre in mano.. quindi lo uso raramente. E comunque, operando spesso a una distanza "visibile dalla stazione" anche a occhio nudo, 50-80 metri, ci metto pochi istanti a raggiugnere il canneggiatore e dare eventuali istruzioni, anzi a volte capita proprio che per descrivere un oggetto, abbia bisogno di me per misurare con la cordella, percui sono rari i casi che la distanza tra staz e cannegg, sia elevata. Spesso però le misure con cordella le facciamo prima del cambio stazione in quanto avendo lo schzzo, ci segnamo con evidenziaotre i punti rielvati o non rilevati e vediamo subito quale manca. Per quanto riguarda il cambio di ruolo da "operatore sturmento a canneggiatore", sono d'accordo al 50%: primo, io ho una stazione totale diversa dagli altri miei collaboratori, e questo è già indice di errore per via delle proprie abitudini e automazioni nel premere i tasti, indem per il cad topografico, li abbiamo diversi, percui io so come impostare i codici e quali, inoltre per via del fatto che i punti sono a distanze accessibili, se proprio ho un dubbio, faccio 4 passi e vedo di cosa si tratta. Inoltre, dal punto di stazione si ha una visione d'insieme maggiore del contesto che si sta rilevando, percui a volte é più facile capire cosa serve e cosa no.
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