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Autore Frazionamento per esproprio e calcolo delle superfici

and65

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 0 -  0 - Inviato: 03 Gennaio 2010 alle ore 17:02

Vorrei chiedere un parere su quanto segue.
Il mio cliente subisce una procedura di esproprio per la realizzazione di una nuova strada che attraversa la sua proprietà;
sottoscrive con l’ente espropriante un accordo e al termine dei lavori gli verrà riconosciuta un’indennità in base ai mq di terreno effettivamente espropriati.
La strada viene realizzata, viene effettuato il frazionamento e al mio cliente viene comunicata l’entità dell’indennità.
A questo punto il cliente mi chiede come può essere certo che la superficie a lui indennizzata sia quella effettivamente espropriata.
Chiedo una copia del frazionamento, controllo il libretto delle misure e tutte le particelle derivate hanno superficie nominale (ho controllato anche le linee 7 del libretto).
Chiedo al tecnico che si è occupato del frazionamento se è possibile avere un elaborato grafico con la dimostrazione e il calcolo delle superfici espropriate sulla base dei rilievi effettuati.
La risposta che ho avuto è la seguente:
“a seguito di vs. richiesta relativa all’inoltro della copia del rilievo topografico delle superfici reali, si precisa che la determinazione dell’esatta indennità spettante a ciascun proprietario può essere calcolata soltanto dalle superfici risultanti dai frazionamenti dei singoli mappali trattati nelle pratiche presentate al Catasto Terreni di …….. in data …….
Quanto sopra perché per determinare la superficie da espropriare è necessaria la sovrapposizione del rilievo topografico effettuato in sito all’estratto mappa catastale che è identificabile solamente nelle pratiche di cui sopra.”
Ho esagerato nel chiedere il rilievo con la ricostruzione dei confini, l’inserimento delle nuove linee dividenti e il calcolo delle superfici reali?
Grazie a chiunque vorrà esprimere un parere.
Andrea

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Autore Risposta

dioptra

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Piove di Sacco(PD) dioptra@dioptra.it (Autore OK_Pregeo)

 0 -  0 - Inviato: 03 Gennaio 2010 alle ore 23:06

Salve
A mio parere le due cose, poichè il frazionamento e la superficie reale sono 2 cose diverse, non sono confondibili.
Hai ragione tu:
si fa il rilievo reale del terreno con la strada realizzata e questa superficie reale va pagata;
un'altra cosa è la predisposizione dell'atto di aggiornamento che prevede espressamente il calcolo delle superfici nominali delle particelle rilevate in proporzione alla superficie reale delle stesse.
Attualmente si utilizza addirittura la superficie grafica fornita da pregeo durante la proposta di aggiornamento.
La sovrapposizione sulla mappa catastale, fatta a piacere o a esperienza, ma sempre senza parametri precisi, non può essere paragonata alla superficie realmente espropriata.
La superficie realmente espropriata è li sul campo, prima c'era una proprietà ed ora la proprietà è stata variata, si misura e basta.
Non è necessario che ci sia corispondenza tra la superficie catastale e la reale, magari fosse così, forse nei catasti Tavolari.

Quante volte si inserisce un fabbricato in mappa e sulla mappa le distanze dai confini non tornano mentre nella realtà sono più che abbondanti.

Resta da valutare se vale più la spesa di contestazione che il minor prezzo pagato ma soddisfazione vuole che non vi sia prezzo per essa.

Piccolo aneddoto:
Un giorno mi capitò un caso abbastanza singolare.
La costruzione di una strada divise una proprietà in 2 parti facendo nascere un reliquato di 20 mq al di la della strada stessa.
Nella predisposizione del frazionamento, la sovrapposizione del rilievo con la mappa fece scomparire il reliquato dalla mappa: il piccolo triangolino di terreno però rimaneva sempre lì sul terreno.
Il proprietario del reliquato, vedendo che il confinante se lo andava a coltivare andò dal Sindaco e pretese solo una cosa: che il reliquato, 20 mq, ricomparisse sulla mappa.
Non vi dico cosa stava per succedere, poichè bisognava rifare il frazionamento con una sovrapposizione diversa: proprietari che non erano intervenuti nell'esproprio dovevano essere inseriti ed espropriati e altri che erano stati espropriati dovevano restituire l'indennizzo in quanto tutto era stato predisposto solo sulla carta.
Alla fine il proprietario del reliquato si accontentò di una congrua somma e continuò a coltivarsi il triangolino di terra che non ricomparve mai sulla mappa.

cordialmente

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numero

(GURU)

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prato

 0 -  0 - Inviato: 04 Gennaio 2010 alle ore 08:53

Vorrei ricordare che ai sensi della circ.11/88 per i frazionamenti inerenti procedure espropriative non vi è obbligo di dterminare le sup.reali della p.lle derivate (e anche delle residue) anche se di sup. inferiore a 2000 mq.

Quindi un'eventuale contestazione a mio parere può essere fondata solo se esistono evidenti discrepanze tra la sup. desumibile dallo stato dei luoghi e quella effettivamente determinata in sede di frazionamento.

Personalmente ho redatto parecchi di questi tipi, e la consuetudine è quella di cercare di far corrispondere se possibile la sup. delle derivate con quella del piano particellare di esproprio. E' tollerabile anche una differenza in diminuzione ma non in aumento, poichè si verrebbe a creare una situazione per la quale l'ente espropriante ha dichiarato la pubblica utilità su una sup. inferiore a quella realmente occupata, con le ovvie conseguenze giuridiche.

E' invece auspicabile un eventuale controllo della posizione della nuova dividente sulla base delle misure riportate nel tipo di frazionamento.

saluti

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and65

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 0 -  0 - Inviato: 04 Gennaio 2010 alle ore 09:26

Grazie per le risposte utili e preziose come sempre che mi hanno confortato su quelle che erano le mie convinzioni.
Quello che più mi ha lasciato perplesso è l'affermazione che per determinare le superfici bisogna sovrapporre il rilievo alla mappa e che questo è identificabile nel frazionamento, quando è ben noto che la proposta di aggiornamento è un adattamento del rilievo alla mappa.
Per la precisione:
le superfici grafiche non corrispondono a quelle dichiarate nel modello censuario e le superfici indennizzate (e quindi il loro valore) sono superiori a quelle dichiarate nel piano particellare di esproprio.

Saluti e buona continuazione di nuovo anno
Andrea

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geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
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Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it

 0 -  0 - Inviato: 04 Gennaio 2010 alle ore 11:02

"numero" ha scritto:

Personalmente ho redatto parecchi di questi tipi, e la consuetudine è quella di cercare di far corrispondere se possibile la sup. delle derivate con quella del piano particellare di esproprio. E' tollerabile anche una differenza in diminuzione ma non in aumento, poichè si verrebbe a creare una situazione per la quale l'ente espropriante ha dichiarato la pubblica utilità su una sup. inferiore a quella realmente occupata, con le ovvie conseguenze giuridiche.
saluti



Tutto vero.

Anzi aggiungo che c'è una tolleranza anche alla differenza in diminuzione.
L'ente espropriante infatti liquida subito l'80% della superficie del Piano Particellare di Esproprio.
Se a consuntivo la superficie del Piano Particellare di 100 mq. diventasse 70 e loro ne avessero pagata già 80, ben sapendo che i privati mai ti rimborseranno quei 10 a differenza, si configurerebbe un danno erariale all'Ente pubblico.
Cosa ben peggiore anche dello stabilire una nuova area di pubblica utilità.

Aggiungo inoltre che io personalmente non sono molto rispettoso dei Piani Particellari di Esproprio e delle superfici in esso riportate.
Anch'io ho eseguito molti di questi frazionamenti e non vedo perché se il Piano è sbagliato debbo assecondare gli errori in esso riportati ed eseguire un frazionamento sbagliato.
Legge vorrebbe che gli Enti facessero Piani molto più dettagliati di quelli che non fanno in realtà eseguendo rilievi della zona e non facendo artifizi cartacei.
Eseguo quindi vere e proprie sovrapposizioni tra lo stato realizzato ed il Sistema Mappa nel pieno rispetto della genesi di quelle linee che molto spesso non sono materializzate correttamente.
Cordialmente
Carlo Cinelli

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robeci

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 0 -  0 - Inviato: 04 Gennaio 2010 alle ore 11:10

secondo me l'importante è sia rispettato quanto disposto dall'art. 1538 del codice civile, e cioà che la tolleranza tra la supeficie nominale rientri nel 1/20 di quella reale.
hai particellari non do molto peso, perchè nella maggior parte dei casi sono stati fatti su vecchie fotocopie ingrandite, senza aver neppure fatto un sopralluogo preventivo sul luogo dell'esproprio

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obetrev

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 0 -  0 - Inviato: 12 Maggio 2010 alle ore 16:50

Io aggiungerei:
Nella mia regione (Valle d'Aosta), non so se vale anche per le altre, il frazionamento bisogna farlo tra la redazione del progetto definitivo ed esecutivo, quindi viene fatto l'esproprio con l'immediata corresponsione degli indennizzi ai proprietari e solo dopo che l'ente è diventato proprietario delle aree può cominciare i lavori.

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numero

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prato

 0 -  0 - Inviato: 12 Maggio 2010 alle ore 17:09

"obetrev" ha scritto:
Io aggiungerei:
Nella mia regione (Valle d'Aosta), non so se vale anche per le altre, il frazionamento bisogna farlo tra la redazione del progetto definitivo ed esecutivo, quindi viene fatto l'esproprio con l'immediata corresponsione degli indennizzi ai proprietari e solo dopo che l'ente è diventato proprietario delle aree può cominciare i lavori.



E' così in tutta Italia. Vedi testo Unico sulle Espropriazioni del 2001.

saluti

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leli1982

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03 Aprile 2018 alle ore 13:25

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 0 -  0 - Inviato: 03 Aprile 2018 alle ore 13:45

BUONGIORNO A TUTTI

HO UNA RICHIESTA DI AIUTO DA FARE

UN CLIENTE SI TROVA IN DIISACCORDO CON IL COMUNE PER UN EPROPRIO DI PUBBLICA UTILITà

IL COMUNE HA ESPROPRIATO (PERIODO 1998/2000)LA PARTICELLA E IL FONDO RESIDUALE NON COINCIDE CON I MQ DEL PARTICELLARE. OVVERO NEL PARTICELLARE I MQ SONO 600 MENTRE NELLA REALTA MISURA 520 IL CLIENTE SI è ACCORTO DI RECENTE DI QUESTA DISCORDANZA E CHIEDE I DANNI, MA DAL FRAZIONAMENTO HO RILEVATO CHE è STATO FATTU SU SUPERFICIE NOMINALE, QUINDI VI CHIEDO:

1) QUESTA DIFFERENZA TRA SUPERF PUò ESSERE DOVUTA AL FATTO CHE L'ESPROPRIO è STATO FATTO SU SUPERF NOMINALE?

2) E' UN ERRORE CHE HA COMMESSO IL COMUNE QUELLO DI NON AVER FATTO L'ESPROPRIO SU SUERF REALE?

3) IL CLIENTE PUò PROCEDERE CONTRO IL COMUNE PER CHIEDERE UN RISARCIMENTO DANNI?

COME POSSO PROCEDERE PER VERIFICARE IL TUTTO? CHE RIF. NORMATIVI?

NON SONO ESPERTA IN CATASTO SCUSATEMI!!

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