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distanza da linee alta tensione |

vano
Iscritto il:
22 Giugno 2007
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salve avrei bisogno di questa informazione: che distanza bisogna tenere da linee di alta tensione in modo da non avere interferenze elettromagnetiche sulla stazione toale e sull'operatore??grazie
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amastria
Iscritto il:
12 Febbraio 2003
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"vano" ha scritto: salve avrei bisogno di questa informazione: che distanza bisogna tenere da linee di alta tensione in modo da non avere interferenze elettromagnetiche sulla stazione toale e sull'operatore??grazie Salve, ...sinceramente io ho anche fatto dei rilievi sotto le linee di alta tensione senza mai avere dei problemi.....
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vano
Iscritto il:
22 Giugno 2007
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22
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bè a me è capitato di prendere una piccola scossa quando ho acceso il dispaly ed il prisma piantato a terra tremava leggermente.
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stello
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25 Marzo 2005
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Fasano
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geoalfa
(GURU)
Iscritto il:
02 Dicembre 2005
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:lol: :lol: 8O [quote]era l'emozione ...[/quote] ..... :lol: :roll: comunque è una esperienza che consiglio di non ripetere, si rischia molto :!: :!: :wink:
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salviotto
Iscritto il:
23 Febbraio 2007
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Siena
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se non sbaglio la distanza di sicurezza per evitare l'arco voltaico è di 5 mt. ma informati meglio perchè non ne sono sicuro e non sono sicuro che questa regola sia uguale per tutte le tensioni, comunque occhio!!! quella roba la non scherza affatto! la vita è una! considerazione: non è così inusuale che l'attività topografica, in particolari momenti di concentrazione, ci porti ad azioni che vanno dalla spericolatezza alla vera e propria pericolosità, basti pensare a rilievi di strade o in prossimità di queste, rilievi di manufatti alti, rilievi per fini idraulici di corsi d'acqua. Dobbiamo stare molto attenti anche quando il rischio sembra minimo, e soprattutto informarci molto bene prima di compiere un azione documentandosi su particolari fenomeni che potrebbero verificarsi, come ad esempio quello del presente 3d
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alexilalas
Iscritto il:
07 Marzo 2012
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"DPR n°164/1956 Art. 11 Lavori in prossimità di linee elettriche Non possono essere eseguiti lavori in prossimità di linee elettriche aeree a distanza minore di m 5 dalla costruzione o dai ponteggi, a meno che, previa segnalazione all'esercente le linee elettriche, non si provveda da chi dirige detti lavori per una adeguata protezione atta ad evitare accidentali contatti o pericolosi avvicinamenti ai conduttori delle linee stesse." Ovviamente vale anche per rilievi in prossimità di linee elettriche. La distanza sotto la quale si incorre nel rischio di arco elettrico dipende dal livello di tensione, e soprattutto dal carico di corrente circolante sull'elettrodotto durante il rilievo. In ogni caso particolare attenzione dovrà essere prestata dal canneggiatore, che dovrà evitare di "entrare" nella fascia di rispetto dei 5 mt anche con la sola stadia.
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mapaolo
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26 Ottobre 2010
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Trovo diverse imprecisioni. Il Dpr 164/1956 è stato abrogato nel 2008. La normativa di riferimento oggi in merito alla distanza di sicurezza dalle linee elettriche è il Dlgs 9 aprile 2008 n. 81, così come modificato dal Dlgs 106/09, che, alla tabella 1 dell'allegato IX fissa le distanze in funzione della tensione nominale. "alexilalas" ha scritto: "La distanza sotto la quale si incorre nel rischio di arco elettrico dipende dal livello di tensione, e soprattutto dal carico di corrente circolante sull'elettrodotto durante il rilievo. No, non è corretto. Dipende solo dalla tensione. La corrente ha eventualmente rilevanza solo se parliamo di induzione e quindi di campo magnetico e degli eventuali disturbi conseguenti alle radiazioni elettromagnetiche.
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pzero
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO (GURU)
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08 Luglio 2003
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Firenze - nome@cognome.it
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un occhio qui : www.puntosicuro.it/sicurezza-sul-lavoro-... e qui per quanto riguarda i disturbi elettromagnetici, da non trascurare : www.arpat.toscana.it/temi-ambientali/cam... Io, per diverso tempo ho rilevato elettrodotti esistenti e consiglio di stare molto attenti a quello che si fa. La strumentazione moderna è anche molto sensibile ai disturbi elettromagnetici, quindi, se non in casi di assoluta necessità, non farei stazioni sotto linee di alta o, in molti casi, anche media tensione. Altri punti pericolosi sono quelli con i punti di trasformazione sul palo, ma questo mi sembra ovvio. saluti
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alexilalas
Iscritto il:
07 Marzo 2012
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"mapaolo" ha scritto: Trovo diverse imprecisioni. Il Dpr 164/1956 è stato abrogato nel 2008. La normativa di riferimento oggi in merito alla distanza di sicurezza dalle linee elettriche è il Dlgs 9 aprile 2008 n. 81, così come modificato dal Dlgs 106/09, che, alla tabella 1 dell'allegato IX fissa le distanze in funzione della tensione nominale. "alexilalas" ha scritto: "La distanza sotto la quale si incorre nel rischio di arco elettrico dipende dal livello di tensione, e soprattutto dal carico di corrente circolante sull'elettrodotto durante il rilievo. No, non è corretto. Dipende solo dalla tensione. La corrente ha eventualmente rilevanza solo se parliamo di induzione e quindi di campo magnetico e degli eventuali disturbi conseguenti alle radiazioni elettromagnetiche. Hai ragione, i riferimenti legislativi che avevo citati sono stati superati dalla normativa che hai correttamente riportato. Tuttavia permettimi di dissentire sul rischio di arco elettrico. Una linea può essere esercita a qualsivoglia livello di tensione, con corrente pari a 0 A, e non corri alcun rischio di arco elettrico, cosa che invece accade con passaggio di corrente e in maniera crescente al crescere della corrente stessa. Sul fatto invece che le distanze di sicurezze citate dalla normativa siano stabilite a seconda del livello di tensione è corretto. Così come è corretto che la corrente circolante è presa in esame per il calcolo del campo magnetico, e NON per gli eventuali disturbi conseguenti (per i quali non vi è riscontro scentifico). Ancora una vola però non significa che la corrente circolante NON abbia la sua importanza nella determinazione della REALE distanza alla quale si crea l'arco elettrico. :wink:
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mapaolo
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26 Ottobre 2010
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Scusa ma confondi corrente e tensione. Un elettrodotto ha una sua tensione nominale. Che è un valore fisso, costante. Diversa e la corrente che dipende dai carichi e che può variare, teoricamente da zero, fino al valore di portata normale di esercizio, in funzione appunto dei carichi. Ai fini della sicurezza elettrica, in presenza di un elettrodotto in esercizio, quand'anche la corrente fosse pari zero il rischio non cambia. Altro discorso è quanto attiene alle radiazioni elettromagnetiche. Ove corrente e tensione vanno presi in considerazione, rispettivamente, per il campo elettrico e per il campo magnetico. I campi elettromagnetici sono sono sempre fonte di disturbi. Dove per disturbi non si intendono necessariamente solo quelli che hanno potenziali effetti sulla salute. Tutte le apparecchiature elettroniche sono sensibili ai disturbi elettromagnetici e i loro costruttori (in virtù anche di specifiche norme) devono garantire limiti adeguati di immunità.
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