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Autore Corso online - Tecniche di rilievo per lavori catastali e di riconfinazione

georox

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 0 -  0 - Inviato: 14 Giugno 2016 alle ore 22:04

Ciao a tutti,

dopo la buona riuscita del corso "Casi pratici di riconfinazioni" tenuto ad inizio anno, io e i colleghi geom. Corrado Brindani e Sergio Ivaldi stiamo organizzando su www.riconfinazioni.it il nuovo corso in oggetto che sarà pianificato per il prossimo autunno.

Questo nuovo evento formativo ha l'obiettivo di illustrare le corrette tecniche di rilievo (sia TS che GPS) da impiegare nei lavori catastali (frazionamenti, tipi mappali) e di riconfinazione. Il corso tratterà infatti una serie di lavori concreti sviluppati in tutte le loro fasi, dal ricevimento dell'incarico alla restituzione finale, con particolare riguardo ovviamente al rilievo esterno che sarà dettagliatamente documentato mediante foto e filmati.

Il corso è quindi rivolto sia a chi è inesperto di rilievi, sia a chi ha già esperienza ma desidera avere una panoramica completa delle tecniche più corrette per migliorare il proprio lavoro.

Qui sotto trovate una prima bozza del programma con gli argomenti che abbiamo pensato di affrontare. Trattandosi della prima esperienza di formazione online su questo tema, se di vostro interesse, vi saremo grati se ci scriveste qui le vostre osservazioni, consigli e suggerimenti per i quali vi ringraziamo anticipatamente.

Tecniche di rilievo per lavori catastali e di riconfinazione.
----------------------------------------------------------------------------

1- Attrezzature, controllo e verifica.

2- Operazioni preliminari.

a) Acquisizione della documentazione preliminare del committente.
b) La ricerca dei documenti presso i pubblici uffici.
c) Il sopralluogo virtuale su Google Earth e la programmazione del rilievo.

3- Pianificazione e organizzazione del rilievo.

4- Ricognizione dei luoghi.

5- Rilievo con stazione totale (TS).

a) Messa in stazione.
b) Materializzazione dei punti di stazione.
c) Misura punto stazione successiva e precisioni nelle operazioni.
d) Metodo speditivo manuale con asta porta-prisma e prisma.
e) Metodo a sufficiente precisione: bipede, asta porta-prisma e prisma.
f) Metodo ad alta precisione: centramento forzato.
g) Rilievo dei punti.
h) Cambio di stazione.
i) Messa in stazione e ribattuta di orientamento.
j) Battuta a punti di controllo.

6- Rilievo misto GPS/GNSS e stazione totale (TS).

a) Misura ai punti di rilievo.
b) Collegamento delle stazioni TS al rilievo GPS.

7- Rilievo solo GPS/GNSS.

a) Misura di spigoli e punti inaccessibili.
b) Artifici di rilievo.
c) Punti trigonometrici.
d) Punti non visibili.
e) Punti non occupabili dal rilievo GPS/GNSS.

8- Tecniche di rilievo.

a) Esecuzione eidotipo e schemi rilievo.
b) Operazioni di misura e buona tecnica di rilievo.
c) Rilievo punti di controllo.
d) Impostazione di un rilievo rigido e auto-controllato.
e) Individuazione e rilievo di punti ausiliari.
f) Rilievo di punti e particolari utili alla ricostruzione del rilievo.
g) Integrazione rilievo, ritorno in campo e tecniche di unione rilievi.

9- Creazione di linee rosse di confinazione (frazionamenti).

a) Confinazione con chiusura su linee di impianto.
b) Confinazione con chiusura su linee provenienti da TF.

10- Redazione di un atto di confinazione, scarico dati ed elaborazione in Pregeo.

a) Monografie di punti fiduciali.
b) Compilazione del libretto Pregeo relativa codifica.
c) Elaborazione dati con Pregeo.
d) Stesura della relazione tecnica.
e) Redazione della Proposta di Aggiornamento.
f) Compilazione del Modello Censuario.

11- Redazione di una riconfinazione di confine da atto post circolare 2/88.

12- Fascicolazione documentazione e consegna al cliente.

geom. Gianni Rossi

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Autore Risposta

rubino
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 0 -  0 - Inviato: 15 Giugno 2016 alle ore 09:24

Quando si parla di topografia e/o di rilievi topografici, si dovrebbe usare la "lingua" adatta: sarà lezioso, sarà inutile ma avendo avuto insegnanti che pretendevano la stretta correlazione fra forma e sostanza per me si ha che:

la dizione "lavori catastali" non esiste, è meglio dire "la redazione di atti d'aggiornamento catastale"

la dizione "bipede" non è corretta; è meglio dire "canneggiatore"

la dizione "rilievo dei punti" è generica: di quali punti si tratta? Dei Punti fiduciali, dei punti di dettaglio, dei punti d'inquadramento geo-topo-cartografico per l'inserimento in cartografia? A ognuna di queste tipologie di punti è abbinata una quantità minima di dati di campagna da assumere, in particolar modo se fra essi vi dev'essere la componente altimetrica, metodologia di rilievo del tutto assente nel programma eppure obbligatoria per la redazione della maggior parte degli atti d'aggiornamento catastale;

i termini "battuta" e "ribattuta" è meglio sostituirli con "rilievo della posizione" "planimetrica" e/o "plano-altimetrica"

i punti trigonometrici non appartengono alla rete geodetica nazionale; punti topografici sono presenti nella cartografia IGM ma solo per l'indicazione altimetrica di particolari di rilevanza cartografica (se non per il tiro d'artiglieria). E' corretto scrivere "vertici trigonometrici"

vanno distinte le "linee di confinazione" che sono l'oggetto del rilievo dell'atto d'aggiornamento catastale, intese come la congiungente, sul posto, fra i vertici delle "nuove dividenti" convenientemente materilizzati in funzione della stabilità e della riconoscibilità (argomento di cui non vi è traccia): sono queste ultime che si "creano" con gli atti d'aggiornamento catastale;

A mio avviso, mancano molti argomenti: conviene seguire:

www.cng.it/CNG_NEW_SITE/ArchivioStandard...

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rubino
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(GURU)

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 0 -  0 - Inviato: 15 Giugno 2016 alle ore 16:17

Chiedo scusa se intervengo nuovamente ma l'argomento mi sta particolarmente a cuore. Tempo fa, il Presidente del Collegio di Potenza, avendo giudicato opportuno proporre agli Iscritti un'occasione di formazione del settore dell'aggiornamento catastale, mi chiese di predisporre il progetto di un corso. Colgo l'occasione per sottoporvi non tanto il programma dettagliato del corso quanto le sue "linee guida" per conoscere la vostra opinione se, strutturato come segue, vi è la concreta possibilità di raggiungere gli obiettivi fissati:

BOZZA PER L'ORGANIZZAZIONE DI UN CORSO PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE NEL SETTORE CATASTALE DI GIOVANI ISCRITTI AL COLLEGIO DEI GEOMETRI DI POTENZA.

FINALITA'
Il corso ha lo scopo di colmare i “debiti formativi” sugli argomenti legati al Catasto Terreni.

L'ISCRITTO DI RIFERIMENTO
Il corsista di riferimento è un giovane iscritto al Collegio da meno di cinque anni. Non ha compiuto il periodo di praticantato presso un geometra, ha partecipato sporadicamente ad un rilievo topografico catastale e come canneggiatore, non è in grado di condurre una sessione di rilevamento in totale autonomia e non ha redatto un atto d'aggiornamento del catasto terreni con responsabilità dirette.

PROGRAMMA
Il corso è basato su quattro moduli:

MODULO 1 il passato, ovvero “la misura e la stima”.
Ai corsisti verranno fornite le chiavi di lettura dell'evoluzione storica, normativa e tecnologica legate del censimento catastale italiano nei periodi pre e post unitari nonché delle condizioni socio-economiche che influirono nella formazione del Catasto nazionale. I corsisti apprenderanno le nozioni relative alle strutture di base dell'istituto catastale, nello specifico verranno discusse le normative e le modalità topografiche ed organizzative adottate nella fase di impianto catastale riguardanti il sistema di rappresentazione cartografico catastale, la rete geodetica, gli strumenti topografici utilizzati ed i metodi per il rilevamento della rete di triangolazione, delle poligonali ad estremi vincolati e del rilevamento particellare mediante allineamenti e con l'ausilio della celerimensura nonché i metodi e la simbologia adottati nel disegno delle mappe d'impianto; apprenderanno i metodi la lettura dei tematismi cartografici e l'utilizzo dei dati geo-topo-cartografici ai fini civilistici e dell'aggiornamento catastale. I corsisti verranno formati anche sullo scopo fiscale del censimento catastale attraverso lo studio delle modalità estimative applicate per la qualificazione ed il classamento delle particelle.

MODULO 2 il presente: l'aggiornamento catastale
I corsisti apprenderanno finalità e modalità dell'aggiornamento catastale, sia negli aspetti relativi alle mutazioni dell'oggetto del censimento: la particella, sia riguardanti i soggetti intestati. Verranno prima discussi gli argomenti riguardanti l'evoluzione dell'aggiornamento oggettivo e soggettivo: successivamente, verranno trattati le materie riguardanti i metodi e gli strumenti topografici e GPS per l'assunzione e l'elaborazione dei dati di campagna.

MODULO 3 il rilievo topografico catastale d'aggiornamento:
questa fase vedrà i corsisti protagonisti di sessioni di rilevamento topografico catastale per l'introduzione in mappa di nuove dividenti e di nuovi fabbricati, impegnandoli in almeno tre campagne di rilevamento ordinate per complessità crescente sia dal punto di vista ambientale/logistico (centri storici, aree urbane e boscate ecc.) sia dell'inquadramento geo-topo-cartografico (georeferenziazione alle reti geodetiche nazionali, poligoni fiduciali a più vertici ecc.) sia per la particolarità dell'oggetto del rilievo (zone di occupazione di opere stradali e di condotte, grandi complessi edilizi a pianta irregolare ecc.) I rilievi verranno eseguiti con modalità, tecniche e strumenti propri della tradizionale celerimensura geodimetrica e GPS. Al termine di questo modulo il corsista dovrà essere in condizione di progettare il rilievo e di condurre la squadra topografica.

MODULO 4 il PREGEO:
i corsisti parteciperanno a questa sessione utilizzando postazioni dotate di P.C. Apprenderanno l'evoluzione della normativa per l'aggiornamento catastale, le innovazioni introdotte nel 1987 con la “nuova procedura” e le varie versioni di PREGEO. I corsisti verranno prioritariamente formati alla compilazione di atti d'aggiornamento catastale – dalla formazione del libretto di campagna alla predisposizione della documentazione da inviare all'Ufficio, successivamente predisporranno l'atto d'aggiornamento di quanto direttamente rilevato.

DURATA
80 ore

ORGANIZZAZIONE
Il corso si terrà mediante lezioni in aula, sessioni di rilievo topografico e applicazioni al P.C.
La possibilità di tenere il corso in più sedi dovrà essere verificata in funzione del numero e della dislocazione dei partecipanti: qualora si optasse per questa soluzione, dovrà essere garantita l'univocità delle informazioni fornite. Per raggiungere questo obiettivo vi sarà un coordinatore ed un comitato di docenti.

E' opportuno dotarsi di mezzi, strumenti e “risorse umane”:
aule multimediali dotate di P.C. sia per la ricezione interattiva delle lezioni teoriche trasmesse dalla sede del Collegio sia per l'esecuzione delle esercitazioni al P.C.;


strumenti topografici e gps usati da noleggiare (previa verifica del corretto funzionamento) in numero sufficiente al fabbisogno delle squadre topografiche da comporre con non più di tre/quattro corsisti affiancati da tutor;

coordinatore e componenti il comitato dei docenti

tutor, da selezionare fra i giovani Colleghi “esperti di cose catastali” che siano in condizione di seguire i corsisti sia durante le applicazioni al P.C. sia durante i rilievi topografici.

Cosa ne pensate?

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st-topos

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 0 -  0 - Inviato: 15 Giugno 2016 alle ore 20:10

Giorni fa risposi a georox in merito ad un altro corso che aveva organizzato per il collegio di Padova.

Rritengo di aver espresso in maniera chiara il mio pensioro "....vi siete inventati un altro settore in cui svolgere con profitto la libera professione...", vedo che l'argomento (corsi di specializzazione) sta diventando un momento di forte discussione fra i vari competitors.

Ciascuno cerca di proteggere con forza il proprio orticello (leggi interessi) e i poveri fessi che fanno a gara ad iscriversi a questi grandi CORSI DI SPECIALIZZAZIONE.

Constato, sommessamente, che non vi è partecipazione alla discussione della problematica, siete, per caso, tutti rassegnati a sopportare i diktat dei vari collegi?

A mio modesto avviso la preparazione non ti può essere imbeccata in un corso di poche ore, bisogna studiare, lavorare con serietà e sacrificarsi TANTO, TANTO, TANTO.

Spero che intervengano nella discussione in molti.

grazie



P.S. personalmente non sono iteressato a offrire corsi di aggiornamento

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rubino
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 0 -  0 - Inviato: 16 Giugno 2016 alle ore 09:05

Nel prendere atto del disinteresse all'offerta di corsi di aggiornamento del forumista st-topos e dell'espressione chiara del suo pensiero (non vi era nessun motivo di ribadirlo) e che, se si leggono sil il programma sia le linee guida, non vi è nessuna volontà di specializzare nessuno (in realtà, quello che propone Gianni Rossi riprende la formazione scolastica visto che sta scritto in tutti i libri di topografia, quello che propongo io riprende quanto normalmente si fa durante il praticandato dal Geometra), nulla varia sulla mia opinione: è opportuno tenerli, è opportuno avere più offerte (sia "istituzionali" sia "private") per valutare, senza nessun diktat, quale meglio si adatta alle proprie esigenze, è opportuno "tagliare", quasi su misura, il tenore del corso in funzione di un preciso obiettivo (nel mio caso ben indicato). Inoltre, è necessario avere rispetto di tutte le opinioni e di tutte le volontà (se lecite), anche di chi non vuole improvvisarsi qualcosa che non è e quindi coglie l'occasione del corso per studiare argomenti che non sa, che non ha imparato bene, che non ha vuto modo di mettere in pratica: a me pare che questo sia un atteggiamento di tutto rispetto, sia nei confronti dell'argomento topografia/catasto sia della nostra Categoria.


Detto questo, vista l'esortazione di Gianni Rossi ad esprimere una opinione sul corso proposto, noto che ho in itinere l'organizzazione di qualcosa di simile, mi accodo per chiedere al forum se si ritiene più opportuna una formazione/aggiornamento di tipo eminentemente pratico, come secondo me la propone Gianni Rossi, o se è opportuno ampliare il tema su tutta la tematica, come propone lo scrivente. Ovviamente, trovandole ambedue valide e quindi potenzialmente suscettibili di osmosi, farò tesoro sia della proposta di georox sia delle opinioni, graditissime, dei forumisti.

Grazie a tutti.

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geocinel
Carlo Cinelli
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 0 -  0 - Inviato: 16 Giugno 2016 alle ore 09:37

Quello che pensavo e che penso sulla formazione l'ho già espresso su questo forum più e più volte.

Non ho cambiato idea, anzi questa si è aggravata.

Credo che quello che scrive st-topos sia l'idea della stragrande maggioranza, disgustata dalle imposizioni e dal fatto di vedere che la formazione sia in mano a persone ed enti che ci si sono buttati solo per fare un profitto economico.

Soprattutto per questo motivo ho deciso di defilarmi e di partecipare solo ad eventi nei quali si torni a respirare la vecchia aria: quella del Convegno di Camerino del 2008 dove erano presenti colleghi provenienti da mezza Italia con l'unico scopo che era la passione di confrontarsi.

Cordialmente

Carlo Cinelli

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SIMBA4

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 0 -  0 - Inviato: 16 Giugno 2016 alle ore 09:57

Salve

questa mattina sono di poche parole, io la macchina, quando necessita, la porto da un meccanico e se mi accorgo che il lavoro non è fatto bene o insodisfacente, quel meccanico si metta il cuore in pace che non torno mai più da lui.

Preciso che non sto alludendo ad alcun meccanico in particolare, ma sto solo facendo un discorso che rispecchia la mia indole.

Saluti sinceri, Stefano

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rubino
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 0 -  0 - Inviato: 16 Giugno 2016 alle ore 10:43

Qui non si sta parlano, in astratto, dell'aggiornamento professionale: si sta parlando di intervenire, con un intervento mirato, nell'ambito professionale individuato da Gianni Rossi. Scusate se discorro di argomenti bassi bassi e senza farla tanto lunga, partiamo da questa semplice domanda: come fare per ridurre il numero della pratiche sospese? Risposta: se è vero che questo accade ANCHE perchè "tanti ambulanti soffriggono rilievi topografici catastali, tipini e docfini" e nell'ipotesi che si formassero meglio questi ultimi, il numero di pratiche può diminuire? Si fa, così, l'interesse di tutti? Secondo me, si! Male farebbe, nel mio caso, il Collegio, se non si ponesse, di fronte anche a questi bassissimi problemi quotidiani, con questa ottica (che integra quella eminentemente sindacale). Seconda domanda: la formazione/aggiornamento fa male a prescindere o dipende da chi la fa e come? Secondo me vale quello che scrive simba: m'hai fottuto una volta ... ma è giusto dare giudizi a spanne, in astratto e a prescindere?

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st-topos

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 0 -  0 - Inviato: 16 Giugno 2016 alle ore 13:58

Il numero di pratiche sospese si riduce formando SOLO chi non sa fare il proprio lavoro con una formazione specifica e non a pioggia come avviene ora.

A ripetuti rifiuti scatta un corso di aggiornamento a pagamento, in tal modo si evitano gli invii di pratiche errate e si insegna a non farsi mettere i piedi in testa a colleghi che accettano qualsiasi rifiuto.

Terminiamo così i tornei di ping-pong (invii e rifiuti in successione)

Non per presunzione, non si può ascoltare chi sta al mio pari o addirittura al di sotto. Costringere a seguire CANI, pagare e perdere intere giornate se mi consentite mi fa INCA...RE tremendamente.

Partecipai ad un "AGGIORNAMENTO" dove c'erano grandi conoscitori della materia di "FAME" Nazionale e dover ascoltare cazz..te a ripetizione.

In quel convegno un relatore asserì: l'uiu si definisce in F/3 quando mancano le porta ai servizi.

APRIAMO UN FORUM:


IO NON VOGLIO FARE FORMAZIONE CON LE NORME ATTUALI

SALUTI E SCUSATE

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geocinel
Carlo Cinelli
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 0 -  0 - Inviato: 16 Giugno 2016 alle ore 14:47

Beh, Rocco, consentimi.

Se lo scopo della formazione deve essere quello di ridurre le pratiche ping-pong (come le chiama st-topos) credo che sia veramente basso.

Lo scopo di una formazione che si rispetti dovrebbe essere quello di elevare le capacità critiche di ognuno di noi attraverso un confronto apporfondito sulle problematiche e non sull'impartire nozioni che spesso sono già state impartite dalla scuola.

O che devono essere acquisite attraverso la lettura delle norme.

Credo ci sia un grande bisogno di capire i perchè e i per come della formazione, anche e soprattutto da parte del CNG+GL.

Cordialmente

Carlo Cinelli

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georox

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 0 -  0 - Inviato: 16 Giugno 2016 alle ore 22:08

Ciao a tutti,

ad essere sincero avevo aperto questo topic per cercare di ottenere consigli sul corso online che io e i miei colleghi stiamo organizzando, ma vedo che invece la discussione si sta spostando sul tema più generale della formazione. Non che mi dispiaccia, anzi, la formazione è da qualche tempo la mia attività prevalente, quindi ne parlo sempre volentieri, e lo farò anche in questo post riprendendo alcuni vostri passaggi.

"rubino" ha scritto:
Quando si parla di topografia e/o di rilievi topografici, si dovrebbe usare la "lingua" adatta:

Rocco, ti ringrazio della tua erudita analisi sulla corretta terminologia, ne terremo sicuramente conto nello stilare il programma definitivo del corso. Nella bozza abbiamo usato un gergo più terra-terra ritenendolo di più immediata comprensione.

"rubino" ha scritto:
Colgo l'occasione per sottoporvi non tanto il programma dettagliato del corso quanto le sue "linee guida" per conoscere la vostra opinione se, strutturato come segue, vi è la concreta possibilità di raggiungere gli obiettivi fissati. ….. Cosa ne pensate?

Mi sembra un corso molto completo e approfondito, quindi come posso non darne un giudizio positivo. Le mie perplessità sono di altra natura e nascono dall’esperienza dei corsi online che ho tenuto da un anno a questa parte.

Secondo me, Rocco, un corso come questo tuo diventa difficilissimo da mettere in piedi, e lo sarà sempre di più con il passare del tempo. Ma naturalmente ti auguro di riuscire nel tuo intento e di organizzare sia questo corso che molti altri di pari spessore. Ti dico questo perché la formazione sul posto è destinata a soccombere a quella online. Ma non pensare che lo dica per promuovere subdolamente i mie corsi a scapito di quelli in aula. Te lo dico sulla base di una serie di alcune mie riflessioni che cercherò qui di esprimerti.

"rubino" ha scritto:
Il corso si terrà mediante lezioni in aula, sessioni di rilievo topografico e applicazioni al P.C. …. E' opportuno dotarsi di mezzi, strumenti e “risorse umane”: aule multimediali dotate di P.C. sia per la ricezione interattiva delle lezioni teoriche trasmesse dalla sede del Collegio sia per l'esecuzione delle esercitazioni al P.C.; …. strumenti topografici e gps usati da noleggiare (previa verifica del corretto funzionamento) in numero sufficiente al fabbisogno delle squadre topografiche da comporre con non più di tre/quattro corsisti affiancati da tutor; ….. coordinatore e componenti il comitato dei docenti ….. tutor, da selezionare fra i giovani Colleghi “esperti di cose catastali” che siano in condizione di seguire i corsisti sia durante le applicazioni al P.C. sia durante i rilievi topografici.

Ti chiedo: ma con tutta questa mole di risorse, quanto pensi di farlo pagare questo corso?
Posto che poi dici di rivolgerti a:

"rubino" ha scritto:
Il corsista di riferimento è un giovane iscritto al Collegio da meno di cinque anni. ?

Secondo te, un giovane iscritto al Collegio da meno di cinque anni, con questi chiari di luna, ha i soldi per pagarsi un corso del genere?

Quindi mi viene da dire: o il Collegio di Potenza riesce a coprire i costi grazie a finanziamenti esterni, ribaltando sui corsisti solo una quota minima dei costi, altrimenti questo corso, sul piano economico, è a mio avviso del tutto irrealizzabile.

I corsi online, viceversa, hanno una convenienza economica che non è nemmeno confrontabile con quelli tradizionali. Da un lato, azzerano completamente i costi materiali e logistici: niente aule multimediali dotate di computer, niente proiettore, niente impianto acustico, niente trasferte né dei docenti né dei corsisti; ognuno se ne sta comodamente a casa sua di fronte al suo computer. Dall’altro lato, proprio perché ognuno sta a casa sua, si riesce ad aumentare il numero di partecipanti abbassando notevolmente la quota di iscrizione. I corsi online che organizziamo noi del Collegio di Padova costano mediamente dai 100 ai 130 euro per un numero di ore che varia dalle 24 alle 36.


"rubino" ha scritto:
… in realtà, quello che propone Gianni Rossi riprende la formazione scolastica visto che sta scritto in tutti i libri di topografia?

Rocco, su dai …. ti sembra che sui libri scolastici di topografia siano riportati argomenti come: l’acquisizione della documentazione preliminare del committente; la ricerca dei documenti presso i pubblici uffici; il sopralluogo virtuale su Google Earth e la programmazione del rilievo; il rilievo misto GPS/GNSS e stazione totale; la restituzione di una confinazione o di una riconfinazione … ?

Se mi citi un testo di topografia che includa anche solo metà degli argomenti del nostro corso, mi ricrederò su questa tua valutazione del corso.

"geocinel" ha scritto:
Credo che quello che scrive st-topos sia l'idea della stragrande maggioranza, disgustata dalle imposizioni e dal fatto di vedere che la formazione sia in mano a persone ed enti che ci si sono buttati solo per fare un profitto economico.

Carlo, generalizzare (come state facendo tu e st-topos) è sempre un errore nel quale si cade quando si rinuncia ad un’analisi oggettiva. Che la formazione sia stata adottata quale strumento di “business” da parte di molti è fuori discussione. Ma questo è il mercato: è ovvio che se qualcuno intravvede la possibilità di guadagnare offrendo formazione, lo fa. Questo vale per qualsiasi altro settore e, per restare in tema di formazione, succede da sempre con le scuole private.

Ma poi, tra tutti quelli che offrono formazione, bisogna distinguere chi offre buona formazione e chi offre cattiva formazione. E non servirà che siate né tu né st-topos né il CNGGL a operare questa selezione, saranno i fruitori stessi a decretare il successo di chi fa buona formazione e il fallimento di chi fa cattiva formazione.

Per dirla alla Troisi: …. Non vi preoccupate.

I geometri Italiani non sono stupidi, dopo aver sperimentato i vari fornitori di formazione sapranno scegliere quelli seri e professionali da quelli farlocchi. Non lo faccio per vanteria, ma guardate i giudizi espressi sull’ultimo corso tenuto dal sottoscritto e da Corrado Brindani e Sergio Ivaldi:

padova.co**************/home/review/3

... e guardate come stanno rispondendo gli iscritti di Riconfinazioni.it al nuovo corso che gli abbiamo proposto:

Corso online Tecniche di rilievo

Questo per dire che, se i fruitori della formazione la ritengono valida, la premiano. Se invece la valutano soltanto un modo per guadagnare da parte di chi la offre, la disertano.

"geocinel" ha scritto:
Soprattutto per questo motivo ho deciso di defilarmi e di partecipare solo ad eventi nei quali si torni a respirare la vecchia aria: quella del Convegno di Camerino del 2008 dove erano presenti colleghi provenienti da mezza Italia con l'unico scopo che era la passione di confrontarsi.

Carlo, fattene una ragione, quei tempi non torneranno più. E se tu te ne stai lì ad aspettare che tornino, di convegni non ne farai più neanche uno. Sono passati “solo” 8 anni ma è cambiata un’era geologica. Anche al mio primo convegno di Treviso nell’Ottobre del 2008 (con te e Leonardo) c’erano 450 geometri di cui qualcuno che era venuto apposta da Foggia, ricordi? Ma all’epoca quelli erano i primi convegni sulle riconfinazioni che si tenevano dopo quelli storici di Tani e Costa di cui l’ultimo significativo fu quello di Verona del 1995. Ti credo che ci fosse una “sete” di conoscenza e di confronto altissima. Poi da lì le cose sono cambiate, pensa solo ai 150 seminari, corsi e convegni che abbiamo tenuto io te e Leonardo, coprendo in lungo e in largo tutta Italia. Come puoi pensare che tutta questa nostra massiccia divulgazione non abbia colmato in parte quella “astinenza” che faceva brillare gli occhi di chi ha partecipato a quei convegni di Camerino e di Treviso?

Buone riflessioni.

Gianni Rossi

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geocinel
Carlo Cinelli
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 0 -  0 - Inviato: 17 Giugno 2016 alle ore 11:18

Gianni

Tu puoi misurare la qualità della formazione dai giudizi dei corsisti, io no.

Io la giudico da altri elementi.

Se mi imbatterò mai in qualche tuo corsista verificheremo se ha capito il succo di questa materia o meno.

Ti terrò a conoscenza.

Buon Corso

Carlo Cinelli

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geoalfa

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 0 -  0 - Inviato: 18 Giugno 2016 alle ore 10:43

"geocinel" ha scritto:
Quello che pensavo e che penso sulla formazione l'ho già espresso su questo forum più e più volte.

Non ho cambiato idea, anzi questa si è aggravata.

Credo che quello che scrive st-topos sia l'idea della stragrande maggioranza, disgustata dalle imposizioni e dal fatto di vedere che la formazione sia in mano a persone ed enti che ci si sono buttati solo per fare un profitto economico.

Soprattutto per questo motivo ho deciso di defilarmi e di partecipare solo ad eventi nei quali si torni a respirare la vecchia aria: quella del Convegno di Camerino del 2008 dove erano presenti colleghi provenienti da mezza Italia con l'unico scopo che era la passione di confrontarsi.

Cordialmente

Carlo Cinelli



Trattandosi di materia che richiede, per prima cosa, di possedere un grande senso della professionalità che, ovviamente, in essa include anche la conoscenza delle condizioni delle mappe a partire dal rilievo d'impianto, alla loro restituzione, ai supporti, alla conservazione, alla trasposizione sui formati TIFF, ecc.... personalmente diffido molto da prendere in esame, solo ed esclusivamente e meccanicamente, operazioni che possono falsare il partenza lo scopo principale dell'incarico!

A me fa piacere il richiamo di Carlo del Convegno di Camerino del 2008, organizzato in tempi non sospetti, dove i Geometri parteciparono esclusivamente per tenersi informati, ma non trascurerei nemmeno il Corso sulle riconfinazioni tenutosi a San Severino Marche il 17 aprile 2016, anche perchè tenuto con un nuovo metodo: coinvolgendo nel dibattoto gli astanti!

Non esagero se, ovviamente scrivo non solo per l'orgoglio di aver contribuito alla organizzazione e gestione, ma proprio perchè tutti riusciti perfettamente!

Di ciò non fo che ringraziare Carlo Cinelli e Leonardo Gualando che hanno saputo gestire gli eventi detti.

Cordialità

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georox

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 0 -  0 - Inviato: 26 Luglio 2016 alle ore 17:54

Ciao a tutti,
io e i colleghi Corrado Brindani e Sergio Ivaldi siamo appena tornati da 4 giorni di rilievi su lavori che presenteremo al corso. Vi anticipo qui sotto in anteprima alcune foto e relativi argomenti che saranno trattati. Ma naturalmente il corso tratterà tutte le fasi di un lavoro, in particolare per tutti i casi illustrati (5 o 6) saranno sviluppati questi aspetti:

- ricevimento dell'incarico;
- reperimento dei documenti necessari;
- disamina preliminare del rilievo su Google Earth e sopralluogo sul posto;
- rilievo in campagna, documentato con una dettagliata galleria di foto e filmati;
- elaborazione e restituzione in studio;
- inserimento in Pregeo, compilazione della Proposta di Aggiornamento e invio telematico all'Agenzia.
- produzione degli elaborati finali da consegnare al Committente.

Come detto all'inizio di questo topic, qualsiasi vostro commento o suggerimento sarà molto gradito.

1) Questa foto mostra un asse campanile avente la croce in spessore (cioè non filiforme). Al corso vedremo come si esegue correttamente l'intersezione in avanti in casi come questo.

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2) Come mostra la foto qui sotto, al corso illustreremo tutti i più corretti artifici per rilevare con tecnologia GPS gli spigoli di fabbricato.

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3) La prima delle due foto che seguono mostra la monografia di un PF palesemente mal identificato (ma che contiene l'oggetto del nostro rilievo). La seconda foto si riferisce alle vane ricerche del punto, assolutamente introvabile anche con la geo-localizzazione via GPS tramite le sue coordinate. Al corso vedremo come si deve agire in questi casi, nei confronti dell'Agenzia, per sopperire alla mancanza del PF.

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4) Nella foto qui sotto stavamo verificando le nostre distanze PF con le misurate catastali, riscontrando differenze del tutto fuori norma (anche di 1.50 mt), il che ci ha costretto a eseguire un nuovo rilievo di iper-determinazione per accertare (con esito positivo) la bontà del nostro rilievo. Al corso spiegheremo come gestire con l'Agenzia questa situazione.

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5) Al corso illustreremo il modo più corretto, e nello stesso tempo veloce, per la messa in stazione di una TS sia in condizioni normali che in condizioni disagiate, come quella della foto qui sotto in cui la stazione si trovava su un dirupo.

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6) Al corso tratteremo un lavoro completo di riconfinazione. La prima delle due foto che seguono mostra la differenza tra il nostro picchetto (quello più alto in legno) e quello del tecnico di controparte (quello in ferro più basso). La seconda foto fa invece vedere come picchettare correttamente i punti di confine mediante cippi Feno.

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Le iscrizioni al corso saranno aperte dopo Ferragosto dai siti www.riconfinazioni.it e padova.co**************

Buone vacanze,

Gianni Rossi

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