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Autore rettifica misurate su TF del 1994

geommanolio

Iscritto il:
25 Settembre 2007

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2

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 0 -  0 - Inviato: 26 Agosto 2009 alle ore 19:52

Salve e complimenti a tutti per i risultati ottenuti da pregeo.it.
Volevo sottoporre alla vostra attenzione una comunicazione ricevuta (25 febbraio 2009) dall’ ADT di ****** in seguito ad una verifica delle misurate di un frazionamento eseguito nel lontano 1994 .
Il tecnico dell’epoca, ha redatto il frazionamento e non si è accorto che una misurata differiva di -0.715 m (Tolleranza 0.45 m) preciso che nel ’94 è stato il secondo tipo ad utilizzare questa coppia di PF (il primo nel ’90, il terzo nel 2004 e il quarto nel 2007 gli ultimi due con distanze esatte).
Avendo ricevuto l’incarico dal tecnico (lui non esercita più) ho chiesto in catasto come comportarmi e prima mi hanno fatto capire che sarebbe bastato un libretto di rettifica di quella misurata poi, invece, un frazionamento vero e proprio visto che uno dei PF (non quello incriminato) non esiste più.
Ho fatto il rilievo e nel fare le proposta di aggiornamento mi rendo conto che ci sono parecchie differenze sulle dividenti (alcune sono ancora materializzate) e quindi su tutto il resto. Come dovrei comportarmi considerato che tali differenze potrebbero no essere causate solo dalla mancanza di un PF e che alcune delle particele derivate sono state vendute con regolare atto notarile?
Grazie a tutti per la disponibilità. :roll:

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Autore Risposta

dioptra

(GURU)

Iscritto il:
10 Aprile 2003

Messaggi:
4965

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Piove di Sacco(PD) dioptra@dioptra.it (Autore OK_Pregeo)

 0 -  0 - Inviato: 26 Agosto 2009 alle ore 23:06

"geommanolio" ha scritto:
Salve e complimenti a tutti per i risultati ottenuti da pregeo.it.
Volevo sottoporre alla vostra attenzione una comunicazione ricevuta (25 febbraio 2009) dall’ ADT di ****** in seguito ad una verifica delle misurate di un frazionamento eseguito nel lontano 1994 .
Il tecnico dell’epoca, ha redatto il frazionamento e non si è accorto che una misurata differiva di -0.715 m (Tolleranza 0.45 m) preciso che nel ’94 è stato il secondo tipo ad utilizzare questa coppia di PF (il primo nel ’90, il terzo nel 2004 e il quarto nel 2007 gli ultimi due con distanze esatte).
Avendo ricevuto l’incarico dal tecnico (lui non esercita più) ho chiesto in catasto come comportarmi e prima mi hanno fatto capire che sarebbe bastato un libretto di rettifica di quella misurata poi, invece, un frazionamento vero e proprio visto che uno dei PF (non quello incriminato) non esiste più.
Ho fatto il rilievo e nel fare le proposta di aggiornamento mi rendo conto che ci sono parecchie differenze sulle dividenti (alcune sono ancora materializzate) e quindi su tutto il resto. Come dovrei comportarmi considerato che tali differenze potrebbero no essere causate solo dalla mancanza di un PF e che alcune delle particele derivate sono state vendute con regolare atto notarile?
Grazie a tutti per la disponibilità. :roll:



Salve

Quello che non si capisce è è se hai sovrapposto il Libretto vecchio con quello nuovo.
La cosa strana è che il vecchio TF abbia quella marcata differenza.
Non è possibile che il punto di battuta sia cambiato?
Oppure, analizzando con la lente il libretto si capisca dove sta l'errore di anagramma delle battute?
Io mi porrei prima tante domande e farei tante verifiche prima di andare a rilevare e scoprire, non si verifica mai il contrario, che la realtà è molto diversa dalla mappa.
Il confronto tra la mappa e il libretto originario non lo farei mai, pensa a quei tempi come veniva introdotto il libretto nella mappa: il tecnico del catasto effettuava una proposta di aggiornamento come la facciamo noi ora, forse con meno ausili di pregeo9.
Il tecnico in pensione, se ha rilevato, non può avere sbagliato tutto ma proprio tutto.

Ecco come farei io:

Casualmente, ma dico casualmente, il nuovo frazionamento coincide perfettamente con il vecchio e le particelle esistenti vengono confermate.
I nuovi PF sono tutti in tolleranza.
Gli atti non si devono rifare.
Tu non hai visto niente e tutti sono contenti.

Ora spiego.

Non è colpa del tecnico in pensione se l'introduzione in mappa del tipo non rispetta la realtà.
Non è colpa del tecnico in pensione se i proprietari non hanno mantenuto i confini tracciati o li hanno spostati.
Non è colpa del tecnico in pensione se il suo libretto viene verificato ora, dopo 15 anni.
Non è colpa del tecnico in pensione se la mappa del catasto NON è probatoria ma è solo una rappresentazione indicativa di contorni a scopo fiscale.

Aspetto notizie.

cordialmente

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geommanolio

Iscritto il:
25 Settembre 2007

Messaggi:
2

Località

 0 -  0 - Inviato: 28 Agosto 2009 alle ore 13:06

"dioptra" ha scritto:
"geommanolio" ha scritto:
Salve e complimenti a tutti per i risultati ottenuti da pregeo.it.
Volevo sottoporre alla vostra attenzione una comunicazione ricevuta (25 febbraio 2009) dall’ ADT di ****** in seguito ad una verifica delle misurate di un frazionamento eseguito nel lontano 1994 .
Il tecnico dell’epoca, ha redatto il frazionamento e non si è accorto che una misurata differiva di -0.715 m (Tolleranza 0.45 m) preciso che nel ’94 è stato il secondo tipo ad utilizzare questa coppia di PF (il primo nel ’90, il terzo nel 2004 e il quarto nel 2007 gli ultimi due con distanze esatte).
Avendo ricevuto l’incarico dal tecnico (lui non esercita più) ho chiesto in catasto come comportarmi e prima mi hanno fatto capire che sarebbe bastato un libretto di rettifica di quella misurata poi, invece, un frazionamento vero e proprio visto che uno dei PF (non quello incriminato) non esiste più.
Ho fatto il rilievo e nel fare le proposta di aggiornamento mi rendo conto che ci sono parecchie differenze sulle dividenti (alcune sono ancora materializzate) e quindi su tutto il resto. Come dovrei comportarmi considerato che tali differenze potrebbero no essere causate solo dalla mancanza di un PF e che alcune delle particele derivate sono state vendute con regolare atto notarile?
Grazie a tutti per la disponibilità. :roll:



Salve

Quello che non si capisce è è se hai sovrapposto il Libretto vecchio con quello nuovo.
La cosa strana è che il vecchio TF abbia quella marcata differenza.
Non è possibile che il punto di battuta sia cambiato?
Oppure, analizzando con la lente il libretto si capisca dove sta l'errore di anagramma delle battute?
Io mi porrei prima tante domande e farei tante verifiche prima di andare a rilevare e scoprire, non si verifica mai il contrario, che la realtà è molto diversa dalla mappa.
Il confronto tra la mappa e il libretto originario non lo farei mai, pensa a quei tempi come veniva introdotto il libretto nella mappa: il tecnico del catasto effettuava una proposta di aggiornamento come la facciamo noi ora, forse con meno ausili di pregeo9.
Il tecnico in pensione, se ha rilevato, non può avere sbagliato tutto ma proprio tutto.

Ecco come farei io:

Casualmente, ma dico casualmente, il nuovo frazionamento coincide perfettamente con il vecchio e le particelle esistenti vengono confermate.
I nuovi PF sono tutti in tolleranza.
Gli atti non si devono rifare.
Tu non hai visto niente e tutti sono contenti.

Ora spiego.

Non è colpa del tecnico in pensione se l'introduzione in mappa del tipo non rispetta la realtà.
Non è colpa del tecnico in pensione se i proprietari non hanno mantenuto i confini tracciati o li hanno spostati.
Non è colpa del tecnico in pensione se il suo libretto viene verificato ora, dopo 15 anni.
Non è colpa del tecnico in pensione se la mappa del catasto NON è probatoria ma è solo una rappresentazione indicativa di contorni a scopo fiscale.

Aspetto notizie.

cordialmente



Intanto grazie per la tua celere risposta.
Il libretto proverò a reinserirlo prendendo anche le minute del rilievo (solo alcune sono state conservate) e cercare di capire l'errore.
Ti aggiornerò quanto prima.
Grazie ancora.

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