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Argomento: Porzioni di U.I.U. su 2 piani - rappresentazione grafica

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 11 Dicembre 2015 alle ore 14:08

Ragazzi...è possibile confrontarsi sulle questioni tecniche senza fare commenti personali contro chi la pensa diversamente da voi?

Faccio riferimenti al termine "elucubrazione" che non c'entra nulla sull'argomento. Grazie.

Per il resto Nordina deve fare la variazione catastale, chi ha detto che non la deve fare?

Per me la deve fare in un modo, per voi un altro. Dove è il problema??

Rispetto le vostre opinioni, rispettate le mie.

Rigrazie.

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samsung

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 0 -  0 - Inviato: 11 Dicembre 2015 alle ore 14:23

Ho controllato sul dizionario, è vero il termine elucubrazione viene anche utilizzato in senso ironico sottindendendo un ragionamento elaborato, ma inconcludente. Non era questa la mia intenzione io l'intendevo nella sua accezione prima: un ragionamento paziente, approfondito e svolto con cura. Indipendentemente dalle conclusioni a cui giunge.

Nessuna ironia, l'argomento è serio e non la richiede.

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totonno
(GURU)
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 0 -  0 - Inviato: 11 Dicembre 2015 alle ore 16:12

"samsung" ha scritto:
Ho controllato sul dizionario, è vero il termine elucubrazione viene anche utilizzato in senso ironico sottindendendo un ragionamento elaborato, ma inconcludente. Non era questa la mia intenzione io l'intendevo nella sua accezione prima: un ragionamento paziente, approfondito e svolto con cura. Indipendentemente dalle conclusioni a cui giunge.

Nessuna ironia, l'argomento è serio e non la richiede.





Samsung.

L'unione di fatto in catasto è consentita ai soli fini fiscali.

La circolare 15232/2002 dà la possibilità, tramite accatastamento di porzione di U.I. , di considerare le due unità fiscalmente come una sola il che permette di avere agevolazioni (es. imu prima casa) su entrambi i subalterni che compongono l’unità immobiliare e non solo su di uno.

Solo questo.

L'aspetto urbanistico è un altra cosa. La banca che non eroga un mutuo perchè catastalmente (e quindi fiscalmente) le porzioni non sono unite di fatto compie un atto che non le compete e non può certo pretendere un obbligo che non esiste (se siamo nel caso di Nordina).

A mio parere.

Saluti

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bioffa69

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 0 -  0 - Inviato: 11 Dicembre 2015 alle ore 16:24

Ciao Anto, appunto, l'agevolazione è su entrambi i sub. che costituiscono l'uiu.

Ciò significa che le attuali due uiu, devono necessariamente essere denunciate rispettando la circolare, come un'unica uiu (porzioni unite di fatto).

Tutto ciò vale se effettivamente le due porzioni costituiscono un'unica unità.

Il mio ufficio, richiede, in via collaborativa (ma se non lo si fa contattano i comuni), gli estremi della pratica edilizia, se quest'ultima non esiste non accettano la pratica, per cui dalle mie parti l'aspetto urbanistico è direttamente collegato alla denuncia all'Agenzia (chiaramente solo quando fa comodo loro, nel senso che se anche esiste la pratica edilizia ma di fatto ciò che si vuole denunciare come unica unità unita di fatto, ha tutte le caratteristiche per poter essere ancora due uiu, allora l'ufficio annulla la pratica catstale e obbliga a ripresentare le due unità distinte , anche se in comune di fatto l'unità è unica).



Saluti tranquillizzanti.

Ciao Fabio

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Salvatore_B.

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 0 -  0 - Inviato: 11 Dicembre 2015 alle ore 17:00

quello che accade nell'ufficio di bioffa69 è un abuso, ma questo tema è OT (cioè mi taccio per non andare OT, per non allungare il brodo).

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bioffa69

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 0 -  0 - Inviato: 11 Dicembre 2015 alle ore 17:16

"Salvatore_B." ha scritto:
quello che accade nell'ufficio di bioffa69 è un abuso, ma questo tema è OT (cioè mi taccio per non andare OT, per non allungare il brodo).



Ti referisci al fatto che ci si chieda in via collaborativa di fornire i riferimenti della pratica edilizia, oppure al fatto che seppur in comune risulti un'unica unità dopo la pratica, procedano alla divisione d'ufficio se ritengono che catastalmente si tratti sempre di due uiu?



Chiaramente ne abbiamo discusso più volte ma il loro punto di vista non cambia!!



Saluti

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totonno
(GURU)
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 0 -  0 - Inviato: 11 Dicembre 2015 alle ore 17:17

"bioffa69" ha scritto:
Ciao Anto, appunto, l'agevolazione è su entrambi i sub. che costituiscono l'uiu.

Ciò significa che le attuali due uiu, devono necessariamente essere denunciate rispettando la circolare, come un'unica uiu (porzioni unite di fatto).

Tutto ciò vale se effettivamente le due porzioni costituiscono un'unica unità.

Il mio ufficio, richiede, in via collaborativa (ma se non lo si fa contattano i comuni), gli estremi della pratica edilizia, se quest'ultima non esiste non accettano la pratica, per cui dalle mie parti l'aspetto urbanistico è direttamente collegato alla denuncia all'Agenzia (chiaramente solo quando fa comodo loro, nel senso che se anche esiste la pratica edilizia ma di fatto ciò che si vuole denunciare come unica unità unita di fatto, ha tutte le caratteristiche per poter essere ancora due uiu, allora l'ufficio annulla la pratica catstale e obbliga a ripresentare le due unità distinte , anche se in comune di fatto l'unità è unica).



Saluti tranquillizzanti.

Ciao Fabio



Ciao Fabio. E' un piacere sentirti e sentire la tua opinione. Te lo dice un amico.

Il catasto non accetta la tua pratica, come spieghi nell'esempio che esponi, perchè stai facendo la fusione per fini fiscali di due subalterni che sono diversamente intestati e l'ufficio quindi deve accertare se effettivamente quelle due porzioni fanno parte di una unica unità immobiliare, altrimenti i soggetti intestatari di una e dell'altra porzione usufruirebbero di agevolazioni che magari non gli competono.

Nel caso di Nordina è diverso. Nordina deve semplicemente accatastare l'immobile che ha la particolarità di essere composto di due subalterni diversamente intestati a due soggetti separati, ma non gli serve unirli ai soli fini fiscali perchè i soggetti sono proprietari ciascuno per la sua porzione quindi avendo solo una prima casa identificata con esclusivo subalterno distinto dall'altra porzione non c'è bisogno che ci sia l'annotazione in visura di UIU unita di fatto ai soli fini fiscali.

Io sono intervenuto perchè da sempre ho notato un utilizzo della circolare 15232 anche in casi in cui non c'è bisogno e nemmeno necessità e si ha un utilizzo spropositato di questa circolare anche oltre i limiti per i quali è stata pensata a favore dell'utente che si trova a essere cointestatario di due porzioni di una unica unità immobiliare ma che risulta avere due unità immobiliari prima casa perchè la fusione in unico subalterno non è possibile eseguire.

Ti chiedo, se tu consideri e accatasti due porzioni di una unica unità immobiliare oggetto di lavori di ristrutturazione anche con collegamento tra i due, senza utilizzare la circolare 15232, quindi senza richiedere l'unione di fatto ai fini fiscali, il catasto te la rifiuta ? A me no. Ho accatastato da poco un locale deposito costruito sul confine tra due proprietà diversamente intestate: ho presentato un docfa a firma di uno e un docfa a firma dell'altro, ma la causale è accatastamento per costruzione di un edificio su proprietà diverse, ogni porzione ha la sua, ma di fatto l'immobile è unico. Nessun riferimento alla circolare 15232. L'ufficio non ha controllato l'aspetto fiscale dell'operazione perchè non ce n'era bisogno. Ognuno paga la sue imposte fiscali per la propria porzione. Ovviamente una porzione sarà oggetto in futuro di trasferimento per unirla giuridicamente all'altra con la stessa intestazione.

Le porzioni unite di fatto, non hanno bisogno di essere fuse se non per motivi fiscali. Possono benissimo rimanere con la propria identificazione e intestazione, basta che abbiano una rendita per conto proprio. Si uniscono quando c'è appunto la necessità di ottenere una agevolazione fiscale che sia effettivamente dovuta. Ecco perchè il catasto ci sta attento che non si faccia i furbi.


Saluti.

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robertopi

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 0 -  0 - Inviato: 11 Dicembre 2015 alle ore 17:34

Antonio il tuo caso non è analogo a quello di Nordina, è evidente che puoi accatastare una porzione di immobile e non unirla fiscalemente all'altra, infatti, nel tuo caso avresti anche potuto accatastare una sola porzione.

L'unione di fatto, casca a pennello per le abitazioni, ovvero, per far si, che in condizioni di ditta non omogenea, si possa usufruire dei benefici di prima casa, trattandosi di fatto, appunto, di unica unità immobiliare; ciò anche per definire unità immobiliare, una porzione che non ne avrebbe i requisiti, mancandone l'autonomia reddiutuale.

Saluti

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bioffa69

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 0 -  0 - Inviato: 11 Dicembre 2015 alle ore 17:34

Ciao Anto, è un piacere anche per me, sembra di tornare ai vecchi tempi.

Ho capito adesso cosa intendi dire,............. alla domanda che mi fai rispondo che anche il mio ufficio accetterebbe la pratica e non mi obbligherebbe alla denuncia per porzioni di uiu.

Il tuo è un modo di vedere la cosa a cui non avevo mai pensato, perchè effettivamente , nel caso che esponi, ad ognuno resta la sua parte ed ai fini fiscali non hanno diritto a nessuna agevolazione, per questo dici che non ha senso denunciarle come porzione di uiu.



Se ragiono sulla frase per motivi fiscali , capisco il tuo modo di vedere e ti do ragione, io ho sempre ragionato sull'uiu, per cui un deposito , come nel tuo esempio, lo avrei potuto denunciare come porzioni di uiu, il senso è far capire che si tratta di un deposito, cioè di un'unità idipendente, anche se ai fini fiscali non cambia nulla.



Come volevasi dimostrare è sempre un piacere.



Ciao

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bioffa69

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 0 -  0 - Inviato: 11 Dicembre 2015 alle ore 17:41

"robertopi" ha scritto:
Antonio il tuo caso non è analogo a quello di Nordina, è evidente che puoi accatastare una porzione di immobile e non unirla fiscalemente all'altra, infatti, nel tuo caso avresti anche potuto accatastare una sola porzione.

L'unione di fatto, casca a pennello per le abitazioni, ovvero, per far si, che in condizioni di ditta non omogenea, si possa usufruire dei benefici di prima casa, trattandosi di fatto, appunto, di unica unità immobiliare; ciò anche per definire unità immobiliare, una porzione che non ne avrebbe i requisiti, mancandone l'autonomia reddiutuale.

Saluti



Sono concorde sulla definizione di uiu, da qui la denuncia delle porzioni, ma evidentemente l'agevolazione per la prima casa per Tizio proprietario di una parte e per Caio prop. dell'altra, la si avrebbe lo stesso anche senza la denincia di porzioni, perchè per ognuno è prima casa, per cui ognuno usufruirebbe dell'agevolazione sulla sua porzione, questo intende dire Antonio.



Saluti

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Salvatore_B.

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 0 -  0 - Inviato: 11 Dicembre 2015 alle ore 17:53

sì, ma c'è anche un altro risbocco: il caso che uno acquisti un'immobile come prima casa da due estranei proprietari per porzioni...


"bioffa69" ha scritto:
"Salvatore_B." ha scritto:
quello che accade nell'ufficio di bioffa69 è un abuso, ma questo tema è OT (cioè mi taccio per non andare OT, per non allungare il brodo).



Ti referisci al fatto che ci si chieda in via collaborativa di fornire i riferimenti della pratica edilizia, oppure al fatto che seppur in comune risulti un'unica unità dopo la pratica, procedano alla divisione d'ufficio se ritengono che catastalmente si tratti sempre di due uiu?

Chiaramente ne abbiamo discusso più volte ma il loro punto di vista non cambia!!

Saluti


è tutto quel modo di procedere di quell'ufficio catastale che è una procedura abusiva. perdurerà fino a quando qualcuno che ha le idee chiare non li denuncerà.

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robertopi

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 0 -  0 - Inviato: 11 Dicembre 2015 alle ore 18:00

@Fabio

Non sono d'accordo, in quanto ad una porzione di casa potrebbe mancare l'autonomia reddituale e quindi potrebbe non avere le condizioni di abitazione; autonomia reddituale ben diversa per una categoria diversa dall'abitazione, molto più facile da ottenere.



saluti



ps. conosco il modo di agire del tuo ufficio, assurdo, per un caso di una categoria D mi hanno chiesto una sezione sul grafico.

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nordina

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 0 -  0 - Inviato: 11 Dicembre 2015 alle ore 18:07

Buonasera a tutti.
Vi sto leggendo, piano piano prendo nota delle varie affermazioni, rettifiche e punti di vista. Vi ringrazio per gli interventi perchè certamente sono atti al fine di sviscerare la questione in esame nella mia casistica...

Provo a fare un po' di doverosa chiarezza rispondendo alla domanda fatta qualche post addietro: prima della pratica edilizia vi erano 2 unità differenti (reciprocamente soggiorno e cucina + bagno), post-intervento vi è un'unica unità composta da zona giorno+bagno al piano inferiore e camere+bagno al piano superiore, il tutto unito da scala. Quindi l'accatastamento è da farsi appunto perchè è cambiata la distribuzione dei locali, vi è una scala, vi sono alcune modifiche ai tavolati, ecc. SE vi fosse stata la stessa intestazione su entrambe le unità avrei fatto una fusione, ma dato che hanno due intestazioni differenti (per motivi coniugali) devo tentare di accatastare il tutto mantenendo invariate i nominativi associati. Spero di aver chiarito un po' il quadro generale...

Tuttavia nonostante i vostri interventi, sicuramente competenti, i miei dubbi si sono moltiplicati... Non sono più certa di come assegnare le rendite catastali di ciascuna porzione e di cosa scrivere nelle note (io consideravo che ogni porzione avesse la sua rendita, e ciascun proprietario ci pagasse sopra le proprie tasse). Anzi, addirittura le poche certezze che avevo sono venute a mancare, ovvero se l'accatastamento per porzioni sia "legale" in questo caso.


Insomma, spero non vi offendiate, ma prima avevo qualche dubbio ora ne ho qualcuno in più...

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robertopi

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 0 -  0 - Inviato: 11 Dicembre 2015 alle ore 18:17

Quando ci sono opinioni contrastanti è chiaro che ci si può confondere, pur ritendo valida l'ipotesi prospettata da Totonno, puoi, anzi devi necessariamente procedere con l'accatastamenteo di porzioni unitè di fatto.

Rappresenti come previsto le porzioni in planimetria (magari scrivi porzione xy unita a porzione xz, e viceversa) redigi due docfa, attribuisci la rendita ad entrambe le ui, poligonando gli ambienti. In relazione scriverai porzione di ui unita di fatto a...., rendita attribuita ai fini fiscali, chiedi di inserire l'annotazione.

Vai così e non ti preoccupare, poi ci farai sapere.

SAluti

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bioffa69

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 0 -  0 - Inviato: 11 Dicembre 2015 alle ore 18:40

"robertopi" ha scritto:
@Fabio

Non sono d'accordo, in quanto ad una porzione di casa potrebbe mancare l'autonomia reddituale e quindi potrebbe non avere le condizioni di abitazione; autonomia reddituale ben diversa per una categoria diversa dall'abitazione, molto più facile da ottenere.



saluti



ps. conosco il modo di agire del tuo ufficio, assurdo, per un caso di una categoria D mi hanno chiesto una sezione sul grafico.





Ciao, guarda che io la penso come te, ho sempre guardato l'uiu, per cui se una, procedo con la denuncia delle porzioni, e non lascio le due uiu distinte.

Ho solo detto che ho capito il punto di vista di totonno, basato sui fini fiscali della procedura, per cui il suo ragionamento, da quel punto di vista non fa una piega.

Come dice Salvatore se un terzo soggetto dovesse acquistare l'uiu come prima casa, deve necessariamente acquistarla come unica uiu, per cui ai fini fiscali è necessario aver proceduto con la denuncia delle porzioni unite (penso che anche Antonio condivida questo, un punto di vista che forse non aveva valutato).

Saluti

p.s. Il mio Ufficio è purtroppo un'isola a parte, chiamano i tecnici , dopo aver approvato le pratiche, per chiedere le foto delle cantine, per costatare che si tratti davvero di cantine e non stanze, studi, taverne ecc. Per cui in base alle caratteristiche, anche se cantine nella pratica edilizia,per cui con altezze non abitabili, se ritengono che non siano cantine, valutano la stessa come 1 vano e non come 1/4 di vano.

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