I Comuni possono dire quello che vogliono tanto contano le Norme Nazionali.
Addirittura ho visto che in una delle Delibere Comunali IMU del 2020 si parla di sole unità strumentali all'attività agricola di categoria A/6 e D/10 mentre le unità strumentali agricole sono, oltre alle D/10, anche e solo le C/2, C/6 e C/7 che presentano annotazioni di ruralità. L'A/6 non è mai partita come classamento abitazioni rurali e per di più dette abitazioni non sarebbero nemmeno strumentali ai fini IMU in quanto tutte le abitazioni, rurali o meno, scontano la medesima imposta e le medesime agevolazioni (prima casa, ecc.).
Si vede che in quel Comune chi è preposto alla materia, da oltre 8 anni ovvero da quando è entrato in vigore l'IMU, non si è nemmeno degnato di leggersi ameno una delle tante Norme e Circolari al riguardo.
Tornando al post è bene precisare quanto segue:
- prima del 2020 ogni Comune faceva come gli pareva ed alcuni Comuni dettavano dei limiti quantitativi in merito alle corti urbane annesse alle unità immobiliari;
- esempio alcuni Comuni avevano deliberato che un B.C.N.C. e/o una corte urbana esclusiva non potevano superare una superficie pari ad un certo tot (di solito si prendeva come riferimento per individuare detto limite l'area coperta e/o la superficie lorda dell'unità immobiliare), diversamente la differenza di superficie andava tassata come area edificabile;
- a partire dal 2020 il Governo ha detto che le aree di pertinenza delle unità immobiliari ai fini della loro esclusione dalla tassazione devono essere censite in Catasto Fabbricati, indipendentemente dalla loro superficie;
- nel senso che se il Catasto ti accetta un'area quale pertinenza esclusiva o comune di unità immobiliari urbane attraverso il censimento al Catasto dei Fabbricati, tutta la suddetta area non va tassata e quindi il Comune non può pretendere nulla di IMU in merito alla medesima area ovvero a parti della stessa.
Per particelle graffate (mi pare che così è scritto sulla Legge finanziaria di fine anno 2019) si intendono di fatto le particelle e/o loro porzioni censite al Catasto Fabbricati autonomamente (come B.C.N.C., ecc.) o insieme all'unità immobiliare (corte esclusiva).
Solo che chi fa le Leggi non sa nemmeno scrivere nel senso che utilizza parole che generano confusione.
Non era più semplice dire, sulla norma, che vengono considerate esenti da IMU in quanto ricomprese nel valore delle unità immobiliari solo le aree censite al C.F. come Beni Comuni non Censibili e/o come corti esclusive delle unità immobiliari?
Che quindi, anche se alcune aree sono asservite ai fini urbanistici alle unità immobiliari, qualora non censite al C.F. debbono essere oggetto regolarmente di imposizione ai fini IMU?
Spero di aver chiarito ogni dubbio.