"EALFIN" ha scritto:
Vale l'ultimo redatto anche nei casi in cui non si dichiara espressamente, in detto ultimo testamento, di revocare ogni eventuale precedente testamento.
E' importante fare una precisazione:
Vale l'ultimo testamento in assoluto se nello stesso vi è scritto chiaramente che viene revocato ogni precedente testamento (olografo o pubblico è indifferente).
Nel caso però che questa "decisione" di revocare ogni precedente testamento non fosse scritta nel secondo testamento olografo (in quello pubblico il notaio non farebbe mai questa omissione) occorre verificare se le "nuove" disposizioni contenute nell'ultimo testamento sono in contrasto con quelle contenute nel primo.
Se queste ultime disposizioni contrastano con quelle indicate nel testamento "più vecchio" valgono allora quelle contenute nell'ultimo testamento, ossia quello più recente.
Viceversa se le disposizioni contenute nell'ultimo testamento non contrastano in tutto ma solo in parte quelle contenute nel precedente testamento, valgono entrambi i testamenti naturalmente ognuno per quanto in esso contenuto e non in contrasto tra loro.
Ripeto laddove le disposizioni sono in contrasto valgono quelle contenute nell'ultimo testamento.
Esempio:
1° Testamento (più vecchio) -lascio a
Tizio l'appartamento a Roma;
-lascio a
Caio l'appartamento in Milano;
-Lascio a
Sempronio l'appartameto a Torino.
2° Testamento (più recente): -lascio a
Tizio l'appartamento a Roma;
-lascio a
Caio l'appartamento in TORINO;
-Lascio a
Sempronio l'appartameto a MILANO.
Vuol dire che: -a
Tizio andrà sempre l'appartamento a Roma;
-a
Caio andra l'appartamento in TORINO e non più quello in Milano;
-a
Sempronio l'appartameto a MILANO e non più quello in Torino.
Saluti.
F.G.