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Autore Diversa distribuzione interna - ante 1967

BOSTOND2393

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24 Luglio 2023 alle ore 10:56

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 1 -  0 - Inviato: 24 Luglio 2023 alle ore 11:02

Buongiorno, scrivo per alcuni dubbi sorti circa un intervento di diversa distribuzione interna che dovrà essere effettuato in un appartamento. Premetto che sono un giovane tecnico e che mi sto cimentando ad eseguire questa pratica in quanto la ritengo non complicatissima, quindi reputo sia una buona occasione per iniziare.

Nello specifico si tratta di un appartamento di un edificio condominiale edificato ante 1967. Originariamente questo appartamento era diviso in due appartamenti quindi con due sub distinti e separati, nel 2018 da un altro tecnico è stata eseguita la fusione tramite CILA, quindi attualmente risulta accatastato come unico sub, di categoria catastale A/2.



Ora entrando nello specifico, quello che dovrò fare sarà cambiare la disposizione di due vani confinanti, nello specifico si tratta di un ripostiglio e di un bagno che dovranno prendere l'uno il posto dell'altro e questo comporterà la demolizione di piccole porzioni di parete (non portanti ovviamente) e la nuova costruzione di tramezzature, rifacimento degli impianti ecc...



Dopo aver fatto il sopralluogo dell'appartamento ed aver disegnato la planimetria, mi sono reso conto di alcune cose che mi hanno fatto venire dei dubbi, per l'inesperienza ovviamente.



La prima domanda è: è possibile che il tecnico che ha presentato la CILA nel 2018 (per fusione) abbia asseverato che le condizioni igienico sanitarie dell'appartamento sia conformi, quando invece per una camera da letto ho calcolato esserci un RAI assolutamente non rispettato? Questo dubbio mi viene in quanto essendo un edificio ante 1967 è chiaro che può non rispettare la normativa del Decreto ministeriale Sanità 5 luglio 1975 essendo costruito prima, però nel caso in cui vado ad intervenire come nel caso di una fusione, non devo fare poi in modo da far rispettare quei requisiti anche per un edificio ante 1967?



Altra domanda: nel mio caso dovrò intervenire su questi due vani specificati prima (bagno e ripostiglio invertendoli) risulterebbe un problema effettuare i lavori dopo essermi accorto di questo problema del RAI non rispettato?



Spero di essere stato chiaro, e spero di ricevere un aiuto. Grazie in anticipo

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Autore Risposta

geoalfa

(GURU)

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-

 1 -  0 - Inviato: 24 Luglio 2023 alle ore 11:53

BOSTOND2393 scive:



Scrivo per alcuni dubbi sorti circa un intervento di diversa distribuzione interna che dovrà essere effettuato in un appartamento.

Nello specifico si tratta di un appartamento di un edificio condominiale edificato ante 1967.

Originariamente questo appartamento era diviso in due appartamenti quindi con due sub distinti e separati.

Nel 2018 da un altro tecnico è stata eseguita la fusione tramite CILA, quindi attualmente risulta accatastato come unico sub, di categoria catastale A/2.

..... quello che dovrò fare sarà cambiare la disposizione di due vani confinanti, che

nello specifico si tratta di un ripostiglio e di un bagno che dovranno prendere l'uno il posto dell'altro e questo comporterà la demolizione di piccole porzioni di parete e la nuova costruzione di tramezzature, rifacimento degli impianti ecc...

La prima domanda è:

E' possibile che il tecnico che ha presentato la CILA nel 2018 (per fusione) abbia asseverato che le condizioni igienico sanitarie dell'appartamento sia conformi, quando invece per una camera da letto ho calcolato esserci un RAI (Rapporto Aero Illuminante) assolutamente non rispettato?

Questo dubbio mi viene in quanto essendo un edificio ante 1967 è chiaro che può non rispettare la normativa del Decreto ministeriale Sanità 5 luglio 1975 essendo costruito prima, però nel caso in cui vado ad intervenire come nel caso di una fusione, non devo fare poi in modo da far rispettare quei requisiti anche per un edificio ante 1967?

RISPOSTA 1

In questi casi è necessario presentare un'istanza di variazione catastale presso gli uffici competentia dell'Agenzia delle Entrate al fine di ottenere l'aggiornamento della piantina catastale e sanare eventuali difformità urbanistiche e catastali.



Altra domanda:

Dovrò intervenire su questi due vani specificati prima (bagno e ripostiglio invertendoli) risulterebbe un problema effettuare i lavori dopo essermi accorto di questo problema del RAI non rispettato?

RISPOSTA 2

Se è ante '67 non è che aggira la norma sui rapporti aeroilluminanti, semplicemente essendo stato realizzato prima dell'entrata in vigore del DM 5/7/1975 è ovvio che il rapporti aeroilluminanti potrebbero non essere verificati.

Nel caso specifico per lavori realizzati nel 2018 per effettuare delle opere, vanno verificati i Rapporti Aero Illuminanti dei locali modificati e vanno messi a norma con le leggi attuali.

Cordialità

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BOSTOND2393

Iscritto il:
24 Luglio 2023 alle ore 10:56

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 0 -  0 - Inviato: 24 Luglio 2023 alle ore 12:12

"geoalfa" ha scritto:
BOSTOND2393 scive:



Scrivo per alcuni dubbi sorti circa un intervento di diversa distribuzione interna che dovrà essere effettuato in un appartamento.

Nello specifico si tratta di un appartamento di un edificio condominiale edificato ante 1967.

Originariamente questo appartamento era diviso in due appartamenti quindi con due sub distinti e separati.

Nel 2018 da un altro tecnico è stata eseguita la fusione tramite CILA, quindi attualmente risulta accatastato come unico sub, di categoria catastale A/2.

..... quello che dovrò fare sarà cambiare la disposizione di due vani confinanti, che

nello specifico si tratta di un ripostiglio e di un bagno che dovranno prendere l'uno il posto dell'altro e questo comporterà la demolizione di piccole porzioni di parete e la nuova costruzione di tramezzature, rifacimento degli impianti ecc...

La prima domanda è:

E' possibile che il tecnico che ha presentato la CILA nel 2018 (per fusione) abbia asseverato che le condizioni igienico sanitarie dell'appartamento sia conformi, quando invece per una camera da letto ho calcolato esserci un RAI (Rapporto Aero Illuminante) assolutamente non rispettato?

Questo dubbio mi viene in quanto essendo un edificio ante 1967 è chiaro che può non rispettare la normativa del Decreto ministeriale Sanità 5 luglio 1975 essendo costruito prima, però nel caso in cui vado ad intervenire come nel caso di una fusione, non devo fare poi in modo da far rispettare quei requisiti anche per un edificio ante 1967?

RISPOSTA 1

In questi casi è necessario presentare un'istanza di variazione catastale presso gli uffici competentia dell'Agenzia delle Entrate al fine di ottenere l'aggiornamento della piantina catastale e sanare eventuali difformità urbanistiche e catastali.



Altra domanda:

Dovrò intervenire su questi due vani specificati prima (bagno e ripostiglio invertendoli) risulterebbe un problema effettuare i lavori dopo essermi accorto di questo problema del RAI non rispettato?

RISPOSTA 2

Se è ante '67 non è che aggira la norma sui rapporti aeroilluminanti, semplicemente essendo stato realizzato prima dell'entrata in vigore del DM 5/7/1975 è ovvio che il rapporti aeroilluminanti potrebbero non essere verificati.

Nel caso specifico per lavori realizzati nel 2018 per effettuare delle opere, vanno verificati i Rapporti Aero Illuminanti dei locali modificati e vanno messi a norma con le leggi attuali.

Cordialità





Buongiorno Geoalfa, grazie mille per la risposta.

Volevo porle a questo punto un'altra domanda. Sulla base di quello che mi ha scritto nella seconda risposta: "vanno verificati i Rapporti Aero Illuminanti dei locali modificati e vanno messi a norma con le leggi attuali".... nel mio caso i vani che andrò a modificare (bagno e ripostiglio) rispettano già i rapporti areo illuminanti e ancor di più lo rispetteranno dopo, mentre il vano (camera da letto) che non verifica il RAI non subirà alcuna modifica, detto questo, posso procedere con la CILA anche se un vano dell'appartamento non rispetta il RAI (ma comunque non subirà alcuna modifica)?? oppure ho capito male e devo comunque sanare anche se quel vano non sarà oggetto di intervento??



Grazie ancora in anticipo

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Pippocad

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Südtirol

 1 -  0 - Inviato: 24 Luglio 2023 alle ore 14:57

Innanzitutto dovresti verificare (se non l’hai già fatto) la pratica di fusione in comune per vedere quale destinazione d’uso ha quella stanza. Se durante un sopralluogo ci trovi un letto non è detto che il tecnico l’abbia dichiarata come stanza.

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BOSTOND2393

Iscritto il:
24 Luglio 2023 alle ore 10:56

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Località

 0 -  0 - Inviato: 24 Luglio 2023 alle ore 15:40

No dai almeno su questo mi ero già informato

Ho fatto tutte le veriche e i sopralluoghi dovuti, pendendo l'ultima pratica presentata al comune e le planimetrie catastali.. Semplicemente mi vengono dei dubbi perché è la prima volta che faccio una pratica per conto mio ma sopratutto perchè voglio fare le cose per bene.

Che poi adesso mi sta venendo un altro dubbio:

il comune dove devo presentare questa pratica (non so se per gli altri comuni è anche così), richiede di scaricare è allegare alla CILA un modello precompilato di "asseverazione igienico-sanitaria" nella quale dovrei asseverare che l'unità immobiliare rispetta tutti i requisiti del decreto del 5 luglio 1975, modello che tra l'altro è obbligatorio caricare nel portale... secondo voi potrei sostituire questo modello con un autocertificazione nel quale dico che i vani che verranno modificati rispetteranno le normative vigenti mentre gli altri no in quanto l'immobile risale ante 67?

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