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Autore Demolizione e ricostruzione fabbricato mai accatastato

lilla

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 0 -  0 - Inviato: 14 Settembre 2012 alle ore 18:17

Buonasera, con il nuovo piano casa (lazio) il mio cliente cambierà dest. d'uso al vecchio e fatiscente magazzino in abitazione, prevedendo una demolizione totale e una ricostruzione del nuovo fabbricato. Il problema nasce perché questo magazzino non è inserito in mappa e non risulta in catasto, da sempre, compare solo in un vecchio atto di compravendita degli anni '30 in cui viene soltanto vagamenbte citato come presente sul giardino annesso all'abitazione.

Cosa è necessario fare?! Dovrò fare un TM per demolizione anche se per il catasto non esiste? e con il docfa che faccio?

ho le idee confuse e non so bene quali circolari possono aiutarmi per definire e poi risolvere la questione.

Grazie!

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Autore Risposta

geoalfa

(GURU)

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 0 -  0 - Inviato: 14 Settembre 2012 alle ore 19:29

salve! in questo caso, specialmente se richiedi le agevolazioni per la demolizione e ricostruzione, sarebbe il caso che accatastassi il vecchio fabbricato ora per allora, citando in relazione quello che dici sopra, però, prima di fare tratterei la pratica con l'ufficio AdT, ma anche con l'uff urb del comune, tanto per essere chiaro e mi porterei anche la copia dell'atto degli anni '30, e qualche aerofotocarta o IGM datate, non si sa mai cosa pensano! al limite poi fare anche un pò di corrispondenza non fa male!

cordialità

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palloncino

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San Severo (FG)

 0 -  0 - Inviato: 15 Settembre 2012 alle ore 09:27

Sto trattando un caso molto simile al tuo e sto procedendo in questo modo:

La particella XXX Ente Urbano - in visura non vi sono intestati;

Visura ai fabbricati - Niente (nessuna ombra di accatastamento)

Il titolo di proprietà riporta esattamente che il tizio acquistava la particella XXX - Ente urbano di 140 mq - sulla quale insiste un fabbricato che occupa l'intera particella.

Tipo mappale: per identificazione in cartografia del fabbricato mai censito all'NCEU (allegando al Tipo il titolo di proprietà "PDF/A", nel quale si evince la presenza del fabbricato sulla particella trattata, già Ente Urbano.

DOCFA - per accatastamento della U.I. come da tipo mappale.

Spero di averti dato qualche indicazione utile.

Cordialità

PALLONCINO

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dado48

(GURU)

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Terzo pianeta del Sistema Solare

 0 -  0 - Inviato: 15 Settembre 2012 alle ore 12:14

"palloncino" ha scritto:
La particella XXX Ente Urbano - in visura non vi sono intestati;
Visura ai fabbricati - Niente (nessuna ombra di accatastamento)
Il titolo di proprietà riporta esattamente che il tizio acquistava la particella XXX - Ente urbano di 140 mq - sulla quale insiste un fabbricato che occupa l'intera particella.


Vi è da chiedersi come si sia potuto trasferire un immobile (fabbricato) senza che fosse citato nell'Atto notarile.

Mi sovvengono alcune considerazioni:

- il fabbricato è stato trascritto ?
- le tasse pagate erano relative al solo terreno ?
- se così è, non si sono pagate le tasse per il trasferimento del fabbricato (evasione fiscale ?)

Sono possibili chiarimenti ???

Ciao, buon lavoro.

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geoalfa

(GURU)

Iscritto il:
02 Dicembre 2005

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 0 -  0 - Inviato: 15 Settembre 2012 alle ore 12:32

he sì! Claudio è indiscutibilmente vero che orrorre mettere il dito nella piaga, come hai cominciato a fare tu! bentornato! ricominciamo volentieri, io sono carico abbastanza, e se Tony riesce a completare tutti gli impegni vecchi, presto ci darà anche i mezzi per andare in profondità e soprattutto con organicità!

saluti

Gianni

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palloncino

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29 Ottobre 2005

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San Severo (FG)

 0 -  0 - Inviato: 15 Settembre 2012 alle ore 13:32

Esattamente come dici tu!

Però cosa fare; il mio intervento è mirato a regolarizzare l'aspetto tecnico e non quello fiscale.

Non credi?

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dado48

(GURU)

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Terzo pianeta del Sistema Solare

 0 -  0 - Inviato: 15 Settembre 2012 alle ore 14:45

"palloncino" ha scritto:
Però cosa fare; il mio intervento è mirato a regolarizzare l'aspetto tecnico e non quello fiscale.


Certo, non voglio assolutamente addossarti responsabilità che non sono tue.

E' mio intendimento semplicemente chiarire che determinate "operazioni" non si possono ne si debbono fare ... non vorrei che qualcuno potesse pensare, leggendo il tuo intervento, che quanto trasferito con l'Atto sia legittimo.

Piuttosto, tanto per "ricominciare" come suggerisce Geoalfa, non potrebbe essere il caso di proporre un Atto di Identificazione Catastale da farsi immediatamente dopo la regolarizzazione dell'unità immobiliare ?

Altre consideraioni ?

Ciao, buon lavoro.

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geoalfa

(GURU)

Iscritto il:
02 Dicembre 2005

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 0 -  0 - Inviato: 15 Settembre 2012 alle ore 16:02

classifico la proposta di PALLONCINO estrapolando l'essenza, per tentare di rispondere a modo mio...
"palloncino" ha scritto:
.... 1.- La particella XXX Ente Urbano - in visura non vi sono intestati;
2.- Visura ai fabbricati - Niente (nessuna ombra di accatastamento)
3.- Il titolo di proprietà riporta esattamente che il tizio acquistava la particella XXX - Ente urbano di 140 mq - sulla quale insiste un fabbricato che occupa l'intera particella.
4.-Tipo mappale: per identificazione in cartografia del fabbricato mai censito all'NCEU (allegando al Tipo il titolo di proprietà "PDF/A", nel quale si evince la presenza del fabbricato sulla particella trattata, già Ente Urbano.
5.-DOCFA - per accatastamento della U.I. come da tipo mappale.
....



1. e 2.- è stata fatta anche la visura storica ? anche al CT ?

3.- qualche notaio ha stipulato anche così, cioè magari in presenza di un TM presentato ed approvato, senza che l'iter di accatastamento fosse comletato, mettendo in difficoltà l'AdT che non ha fatto altro che quello che si fa ora : registra l'EU senza possessori che verrano indicati con la pratica DocFa...

4.- alla luce di quanto sopra, ti sei accertato se il TM è già sato presentato, magari all'epoca del condono edilizio, .... sai, di castronerie ne furono commesse tante.... quindi accertati di ciò, se è stato presentato, non devi fare altro che completare la pratica redigendo il DocFa

5.- il DocFa va bene, ma prima accertati di quanto sopra.

cordialità

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Leo
Leonardo Gualandi (leometra@gmail.com)
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 0 -  0 - Inviato: 17 Settembre 2012 alle ore 07:42

Salve.

I dubbi avanzati da Dado48, pur estremamente ragionevoli, dovrebbero essere affrontati tenendo conto di due variabili di (purtroppo) non poco conto: epoca dell'ultimo rogito e luogo.

L'epoca la dovrebbe dire chi scrive; e ora anche il luogo, perché nella nuova versione del sito mi accorgo che manca. E d'altra parte anche nella vecchia molti buontemponi la "criptavano"!

Non penso che capitino soltanto a me occasioni di riscontrare "usanze" a dir poco strambe, per quanto localmente radicate.

Grazie


Leonardo

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totonno
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Firenze

 0 -  0 - Inviato: 17 Settembre 2012 alle ore 10:47

Scusate, premesso che il nostro collega amico Lilla dovrebbe eseguire l'incarico richiesto e cioè accatastamento di un fabbricato mai censito, previa verifica preliminare sull'aspetto giuridico della proprietà effettiva del bene e su quello urbanistico, in modo da informare bene il cliente a cosa va incontro con il necessario adempimento dell'incarico professionale, faccio un paio o forse tre considerazioni riguardo l'atto.

1) Negli anni '30 c 'era l'obbligo di inserire negli atti di trasferimento i dati catastali? E quali dati catastali? Siamo nel Regno d'italia, il nuovo catasto credo non sia stato ancora formato e nemmeno iniziato.

2) Un fabbricato mai censito, quindi senza essere stato mai identificato catastalmente, avrà un proprietario o no? Io credo di sì, tant'è che credo basti in futuro una dichiarazione di avvenuto accatastamento da parte del proprietario in possesso del titolo in cui è descritto il bene, da utilizzarsi in una eventuale compravendita o altro adempimento richiesto dalla Legge. Dò per scontato che il vecchio atto sia regolare e valido in quanto vi sia la descrizione del bene che individui la consistenza esatta e la destinazione, i soggetti sottoscriventi, pagamento delle vigenti imposte e poco altro, secondo, non gli usi occasionali strambi dell'epoca, ma quelli vigenti per legge, credo.

3) Possibile che dagli anni '30 ad oggi il bene non sia stato oggetto di almeno una successione? E' magari sull'ultimo atto o dichiarazione che dobbiamo soffermarci, per la questione fiscale, non su quello degli anni'30 che aveva un altro tipo di imposizione fiscale e catastale negli atti di trasferimento (chissà quale?).



Regi saluti. (facc. con sorriso)

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SIMBA64

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 0 -  0 - Inviato: 17 Settembre 2012 alle ore 11:25

Salve a tutti

Quoto in pieno gli interventi di Geoalfa e totonno, risulta evidente che lilla prima di procedere dovrà fare una attenta e approfondita ricerca ed indaggine su cosa è successo dagli anni trenta ad oggi (del bene in questione).

A me risulta che il primo catasto austriaco era del 1865, poi si è passati all'attuale catasto, io penso che negli anni trenta si potesse identificare catastalmente bene l'oggetto in questione.

Probabilmente con una ricerca, molto minuziosa, dei vecchi prontuari d'impianto del catasto si dovrebbe accertare la corretta identificazione catastale del bene oggetto del quesito.

Saluti minuziosi

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