"Sognatrice80" ha scritto:
Premessa :
1) I genitori di un mio amico hanno ricevuto accertamento per tassa sulla casa 2011 e 2012.
2) Il fatto è che padre e madre hanno fatto costruire la casa durante il matrimonio.
3) L'ingegnere ha fatto registrare per errore l'immobile come proprietà del solo marito.
4) Ad oggi arriva accertamento perché il padre (nel 2011 residente al nord), ha pagato solo il 50% della tassa dovuta (come seconda casa), mentre la restante parte di 50% era della mamma (già ormai residente al sud in prima casa)
5) (ora lui non ricorda se la tassa era dovuta per la prima casa in quegli anni, ricorda solo di aver fatto anno per anno le cose in regola quindi il problema ora come ora non se lo pone).
Quesiti:
6) Una modifica al catasto in virtù della comunione dei beni già presente al momento della costruzione ed intestazione della casa, avrebbe in questo caso effetto retroattivo evitando il pagamento delle somme richieste (in realtà non dovute perché relative alla quota di possesso della mamma)?
7) In caso positivo, come si può richiedere questa modifica?
8) Che documenti presentare?
9) Basta un certificato di matrimonio, un'autocertificazione, o cosa?
10) L'accertamento è arrivato oggi, come consigliate di muoverci per sistemare tutta la situazione senza pagare le somme in realtà non dovute?
11) Che scadenza abbiamo per fare tutto?
Innanzitutto, ben catapultata in questo Sito!
Per rispondere al tuo articolato quesito, fo lo spelling dello stesso, a modo mio!...
Ogni esperienza di ciascuno è accrescimento dell’esperienza di tutti i lettori!
Noto molte lacune nella descrizione, infatti:
1) Mi risulta molto strano l’accertamento degli anni 2011 e 2012, perché è risaputo che gli Enti impositori possono fare accertamenti a ritroso per cinque anni!
Perciò ritengo che il periodo oggetto di accertamento sia 2011-2015 e non 2011-2012.
2) Non dici se il lotto dove è stata costruita la casa fosse di proprietà esclusiva del marito fin da prima del 1975 oppure in comunione dei beni.
3) Per poter affermare ciò risulta ovvio che c’è la certezza che in base a quanto scritto sopra la punto 2), ma che non ci è dato conoscere!
Mi sembra molto strano che l’ingegnere possa aver commesso il detto errore, che poi il
catasto avrebbe avallato!
4) E’ ovvio che nemmeno il padre del tuo amico, è perfettamente conscio di quanto scrivo nel punto 2).
5) Questo lo conferma che ha solo dichiarato il possesso in comunione dei beni, senza averne certezza.
6) Per fare modifiche nelle intestazioni in catasto è necessario un rogito notarile fra le parti, sempre che si renda necessario farlo, in virtù della effettiva situazione di possesso, da verificare con gli atti di provenienza e se rispondenti alle norme del diritto di famiglia entrato in vigore dopo l’anno 1975.
Solo in funzione della effettivo e reale diritto di proprietà, si potrà decidere se fare il ricorso
avverso la decisione che ha comportato la emissione del decreto di accertamento.
7) Vedi sopra.
8) Vedi sopra.
9) Prima di tutto accertarsi sul diritto di proprietà sul lotto di terreno sul quale è stata costruita la casa e soprattutto da quando.
10) Una volta accertato che il Padre è esclusivo proprietario del lotto (o meno!) e quindi di
quando sopra è stato costruito, si potrà stabilire se è lecito fare il ricorso o meno.
11) I termini temporali per poter produrre il ricorso in autotula sono in genere scritti nel decreto
inviato per raccomandata oppure notificato a termini di Legge.
Cordialità