Premetto che prima di inserire il post ho letto tutto il possibile presente nel forum relativo alle strade vicinali, ma i dubbi permangono, quindi vi espongo il mio problema.
Un cliente ha interesse ad acquisire una porzione di strada non più utilizzata adicente al suo lotto e catastalmente presente in mappa come strada, quindi collegata alla pubblica viabilità.
Il comune, con apposita delibera ha sdemanializzato la strada dicendo, fra le altre cose, che in passato questa si chiamava "via Rossi" e che oggi non esiste una Via Rossi nella toponomastica Comunale, dando quasi per scontato che di conseguenza la strada è "vicinale" (di uso pubblico) quindi di proprietà dei frontisti.
DOPO la sdemanializzazione il Comune firma il frazionemento in N particelle e mi dice che redigerà una comunicazione nella quale il catasto provvederà in automatico ad aggironare le proprietà.
In visura le nuove particelle risultano Relitti stradali di strada pubblica, quindi senza intestazione.
Ora, il catasto non la pensa allo stesso modo del comune. Per inserire le insestazioni private mi chiede un atto notarile, quindi una vendita vera è propria, ma il Comune dice di non avere documentazione attestante la proprietà pubblica della strada. Da qui i miei dubbi: perchè se la strada non è pubblica il comune ha firmato il frazionemento? E perchè allo stesso modo l'Agenzia lo ha accettato?
Ho un dubbio anche relativamente ai "frontisti": I lotti esistenti lungo questa strada, sono solo confinanti la via Rossi, avendo tutti accesso (quindi fronte principale) da altre vie: sono definibili ugualmente frontisti?
Sperando di essermi fatta comprendere vi ringrazio fin da ora per il tempo che mi dedicate...