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CESKO
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Agro Nocerino Sarnese
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"Martellino" ha scritto: Buona giornata a tutti! Sto redigendo una dichiarazione di successione in cui il defunto è una signora che ha lasciato come eredi il marito e i figli. L'immobile principale è un piccolo appartamento che il marito acquistò alcuni anni fa mentre era (senza alcun dubbio) in regime di comunione dei beni. Sull'atto stranamente il notaio non specificò nulla in merito al regime patrimoniale, non disse neanche che l'acquirente era sposato! Come potete immaginare, sulla visura catastale il marito risulta proprietario per 1/1 e non è specificato "in regime di comunione dei beni". In sede di voltura, come mi è stato consigliato su questo forum, dovrò preliminarmente rettificare l'attuale intestazione, specificando, appunto, che il marito è proprietario "in regime di comunione dei beni". Il problema è che, per fare questa variazione, giustamente in catasto mi hanno chiesto l'atto di compravendita. Ebbene, come dicevo sopra, sull'atto non c'è scritto che l'acquirente era "in regime di comunione dei beni". Immagino che neanche nella nota di trascrizione sia specificato questo particolare. Quindi il catasto dovrebbe "fidarsi" e procedere a una rettifica che non trova testuale fondamento nel titolo di provenienza. Non mi pare una soluzione molto corretta... Come dovrei procedere secondo voi per fare questa benedetta correzione? In fondo si tratta solo di aggiungere "in regime di comunione dei beni"... Non vorrei che si debba addirittura rettificare l'atto di compravendita... Prima di procedere, fossi in te come prima cosa mi recherei in Comune chiedendo un certificato di matrimonio del de cuius(da li si evince se c'è la comunione e/o la separazione dei beni), come seconda farei la trascrizione relativa all'atto (non si sa mai). Per curiosità l'atto è stato fatto prima o dopo il 1975? ** Nota bene, potrebbe trattarsi anche di bene personale acquistato con prorpri proventi (cosa da verificare) saluti
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Martellino
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Dopo il 1975. In questo caso posso assicurarti che i coniugi erano in comunione dei beni. Non mi spiego come mai il notaio non abbia precisato proprio nulla...
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SIMBA964
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in fede con DIO
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Salve Probabilmente al notaio gli è sfuggito di specificare lo stato civile del marito, oppure detto dato importante gli è stato nascosto. Devi controllare attentamente linea per linea che cosa riporta l'atto di cui parli perchè a volte alla fine ci sono delle postille. Saluti cordiali
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samsung
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Anch'io in questi giorni sto preparando una successione analoga. gli atti nei quali il notaio glissa sul regime patrimoniale sono due, entrambi del 1983. Ritengo che gli atti siano comunque corretti e che i beni si intendano acquistati in comunione dei beni, non essendo al contrario richiamato espressamente l'acquisto come bene personale. Saluti. PS Ricordarsi che è esistito anche il regime transitorio, vado a memoria 22 settembre 1975 - 15 gennaio 1978. Perdonate l'eventuale errore.
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EALFIN
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Devi semplicemente allegare alla rettifica (in bollo da Euro 16,00) una copia semplice dell'atto ed una dichiarazione sostitutiva di matrimonio (si trovano online i relativi modelli in pdf) firmata dal coniuge vivente.
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Felices
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Salve a tutti..!! Ho seguito attentamente questa ed altre discussioni ma ho ancora dei dubbi...di conseguenza mi aggancio a questo post. "A" e "B" si sposano nel 1953.....seguono due rogiti rispettivamente nel 1958 la sola "B" acquista dei terreni.... nel 1965 "A" e "B" acquistano insieme altri terreni... sui terreni acquistati dalla sola "B" viene costruito (1969-1970) un fabbricato di abitazione... accatastato nel 1971.. a nome di entrambi i coniugi... A mio parere l'abitazione è di proprietà di "B"... gradirei conoscere il vostro parere... grazie e buone ferie a tutti
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Felices
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Non c'è nessuno che voglia cimentarsi..!!?? Grazie ancora
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totonno
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totonno
(GURU)
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"Felices" ha scritto: Non c'è nessuno che voglia cimentarsi..!!?? Grazie ancora Mi pare che per il diritto di famiglia se non disposto diversamente i beni acquistati dopo il matrimonio dai coniugi anche singolarmente erano considerati in comunione per cui credo che sia i terreni di b che quello che c'è sopra debba essere intestato a entrambi se non disposto diversamente. Saluti
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Bitonte
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geoalfa
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Di questi tempi è necessario centellinare bene i quesiti, onde evitare quanto più possibile di dare pareri difformi dal quesito ... "Felices" ha scritto: ... 1-) "A" e "B" si sposano nel 1953..... seguono due rogiti rispettivamente 1a-) nel 1958 la sola "B" acquista dei terreni .... 1b-) nel 1965 "A" e "B" acquistano insieme altri terreni... 2-) sui terreni acquistati dalla sola "B" viene costruito (1969-1970) un fabbricato di abitazione ... accatastato nel 1971 .. a nome di entrambi i coniugi ... ( !!! ) A mio parere l'abitazione è di proprietà di "B"... A quanto mi risulta il diritto di famiglia è stato modificato nel 1975 e tutto quello che preesisteva doveva rimanere nello status esistente se non modificato con atti pubblici successivi al 1975! Quindi Felices, il tuo parere è conforme e condivisibile. Saluti
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Bitonte
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"Felices" ha scritto: A mio parere l'abitazione è di proprietà di "B"... gradirei Esatto, la proprietà è solo di "B", infatti il diritto recita che i beni aquistati prima della riforma del diritto di famiglia restano nello stato come sono stati acquisiti. Saluti
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