Buonasera,

stò verificando gli eventuali adempimenti catastali in un condominio dove nel 2012 è stato istallato un ascensore condominiale, lo spunto è partito dal fatto che mia madre abita in uno di queti appartamenti e ho potuto verificare che la sua scheda non riporta la presenza dell'ascensore.

Chiedo inoltre se, la istallazione di cui sopra, dovrebbe (per legge) anche essere seguita da redazione di elaborato planimetrico, anche perchè il motore dell'ascensore stesso, per mancanza di altri spazi, fù istallato nell'androne di ingresso condominiale al piano terra. Si tratta di un grande armadio metallico, di cui non c'è traccia visto che non mi risulta essrci l'E.P.

La redazione di E.P. permetterebbe di chiarire inoltre la attribuzione di vani sottoscala mai identificati catastalmente.

In attesa di risposte,

grazie in anticipo e buon lavoro.

Se tutti gli ambienti su cui è stato installato l'ascensore sono di proprietà condominiale, si deve redigere l'Elaborato Planimetrico nel quale saranno indicati tutti i sudetti ambienti che costituiscono il BCNC (scala, ascensore, vano motore, vano attrezzi pulizie, ecc.), al quale si può attribuire un solo sub..

A mio parere non occorre ripresentare le planimetrie di tutte le U.I. sòlo al fine di rappresentare il BCNC.

Buon lavoro.

Ciao, ti ringrazio dell'intervento.

di fatto, come dici, l'ascensore e relativi impianti, hanno occupato spazi condominiali (+ una porzione di sotto-scala la cui proprietà è rivendicata da un condomino, anche se non risulta sulla su scheda e visura catastali).

Mi risulta inoltre che non tutti gli appartamenti usufruiscano della miglioria "ascensore".

Vorrei però riordinarmi il quadro normativo sull'argomento per definire una volta per tutte gli obblighi di adeguamento catastale e la concrreta possibilità di sanzioni.

ciao

Buonpomerggio anche io avrei un problema simile:

Dovrei dichiarare con DOCFA un montascale "a piattaforma" installato in proprietà esclusiva a spese dal disabile. L'impianto è situato sul vano scale di un abitazione indipendente è è suo eslusivo servizio in quanto collega il PT passando per il P1 (abitazione) e termina sino alla mansarda non abitabile (P2)

L'abitazione è in comproprietà ma non esiste condominio.

Vi è l'assenso dei comproprietari a costuire su tale area inoltre vi è un documento privato scritto in cui si stabilisce che tale innovazione implica una modifica funzionale della destinazione d'uso (scale interne) che permetterebbe l'acquisto dell'impianto assieme alla uiu di servizio a seguito di positivo verbale di soprallogo(accertante l'esistenza e leggittimità dell'impianto) prodotto dal tecnico del comune e successivo accatastamento.

Preciso che nel verbale di soprallogo redatto dal geometra comunale, non è precisato di chi sia la proprietà dell'impianto.


Le parti poi specificarno che tale verbale di soprallogo comunale era considerato titiolo legale legittimante l'occupazione della superfice dell'impinato ai fini di intestazione catastale.

Non so se stando così le cose sia possibile modificare TALE impianto in area urbana e poi inglobare assieme all'abitazione avente uiu con diversa ditta.

Visto che abbiamo avuto un esperienza simile potresti dirmi come hai proceduto, dato che sono alla prime pratiche., Grazie.