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Domanda un pò naif.. ma qual è lo scopo di avere tutte queste strumentazioni tecnologiche in ambito |

Apprendista
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Allora,capisco il lavoro di precisione,in alcuni lavori pubblici. In altri sappiamo tutti come funzionano le cose:in sicilia hanno costruito un ponte con farina di grano tenero ed è crollato subito. Ma lasciamo stare. Capisco la precisione,anche se in topografia,se non ho capito male,si parla sempre di errori,quindi tolleranze...precisione assoluta non esiste o comunque è difficile parlarne. Capisco il tracciamento ecc...ma in ambito catastale (italiano e non tavolare) che è un pò diverso dai precedenti punti..a cosa serve la precisione? Mi spiego: Lo scopo dei rilevamenti in ambito catastale è di dare una rendita all'immobile ? (per i tm) e far fare rogiti per quanto riguarda i tf? Se si lavora solo con GPS,e si lavora con il programma...molti punti...magari eseguiti con precisione scarsa quindi PDOP alto...vengono trasformati tutti in PDOP2....quando e se poi i funzionari del catasto vanno in sopralluogo...non vanno mai a controllare la bontà del punto...ma solo se ci sono difformità evidenti nelle misurate tra punti fiduciali e ciò la dice lunga . Perchè...lo scopo di ciò mi sembra questo piuttosto che sistemare le varie mappe catastali... se pensiamo agli adattamenti mostruosi che moltissimi fanno...e che son consentiti comunque fare... per evitare frazionamenti o riserve... Per dire che a bolzano...e provincia...l'adattamento massimo è 0,30...dopo di che il pregeo si blocca ...e bisogna frazionare..appunto per sistemare la mappa catastale e non come qui da noi,per dare una semplice e stupida rendita... (il catasto non si chiama piu' cosi o agenzia del territorio,ma delle entrate)....ed è tutto dire.. Se pensiamo poi ai punti fiduciali istituiti e che vengono istituiti...punti inaccessibili...di fabbricati... quando è molto piu' comodo,molte volte mettere recinzioni di proprietà per evitare di rompere le balle ai proprietari che non vogliono rogne. A bolzano esiste un unico foglio di mappa ed i punti di riferimento sono tutti PSR stabiliti dal catasto di li. Concludo..molte volte capita che il committente non paghi...non sono nè il primo nè l'ultimo... non sarebbe opportuno tutelarsi ovvero..che se non paga entro un tot la situazione venga ripristinata ? Ovvero eliminare l'aggiornamento che il tecnico fa,dato che poi non si è pagati? Cosi come,son sempre piu' convinto che ciò sia un settore a tutti gli effetti come lo è la sicurezza sui cantieri ..se non hai il corso non puoi essere direttore tecnico della sicurezza di cantiere. Cosi come per l'APE che per me è una grossa pagliacciata. Cosa me ne frega se l'immobile sia A o G se magari staticamente NON SI REGGE o non è fatto a dovere? Colui che compra saprà tutto meno che come è stato fatto...meno che lo stato delle fondazioni...e di chi ha lavorato sul cantiere...se era un albanese o un magrebino. Opinioni? Grazie a tutti
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SIMBA964
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Salve Catasto numerico, cioè dei numeri, cioè delle coordinate. Saluti cordiali
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Apprendista
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"SIMBA964" ha scritto: Salve Catasto numerico, cioè dei numeri, cioè delle coordinate. Saluti cordiali Cioè delle coordinate....ballerine....
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Salvatore_B.
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Juneau
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apprendì..., ti scoraggi? e che ci vo' fa'?
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SIMBA964
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Salve Mi piace anche lo scopo dei riconfinamenti futuri basati su misure realmente assunte sul posto. E per chi non ha rilevato sul luogo è un problema nel tempo per loro. Saluti cordiali
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Apprendista
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"Salvatore_B." ha scritto: apprendì..., ti scoraggi? e che ci vo' fa'? No ma è una pagliacciata. A Bolzano questepagliacciate non esistono. e mi fa ridere che questa tecnologia non ha alcun aiuto per le mappe. L ed mappe sono bozze che non hanno valore. Ciò che conta è il libretto. E lo trovo squallido. A cosa serve averestrumentazioni precisissimi se poi si può adattare 1/2 metri per evitare frazionamenti,riserve ? Lo scopo di tutto ciò non è lavorare a dovere ma alla Carlone per tornare a fare quel lavoro migliaia di volte e guadagnare sempre su quella faccenda.
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DUCHESSA
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Concordo con APPRENDISTA e aggiungo....misurate ballerine, mappe ballerine e coordinate ballerine...basterebbe chiedere all'ufficio i tabulati di un qualsiasi PF dove si sono cimentati più Tecnici con più rilievi eseguiti nel tempo per verificare come ballano in primis le coordinate e poi i triangoli fiduciali tra un tipo e un altro. Comprare strumentazioni più costose e precise non serve a una mazza...per come funziona il giocattolo catastale. Amabili saluti DUCHESSA
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Leo
Leonardo Gualandi (leometra@gmail.com)
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Salve. L'impostazione dell'argomento mi fa sentire il “dovere” di correre il rischio di reazioni che mi suggeriranno di riprendere molto più massicciamente il silenzio che mi sono dovuto imporre già da tempo. Ma pazienza... Sorvolo sulla miscellanea di osservazioni e conclusioni non propriamente collegate le une alle altre e neppure le une fra loro e le altre fra loro da rapporti causali, ma segnalo la fondamentale confusione fra ruoli, responsabilità, regole, prassi e operatività; confusione che, a mio modo di vedere, produce l'effetto spot di idee, lamentele e provocazioni. Ma nessuna proposta; salvo quella implicita di una riforma istituzionale per far confluire tutti gli ottomilaequalchecosa italici Comuni nella provincia di Bolzano. Cosa che, fra l'altro, risolverebbe di colpo il problema dell'abolizione delle province, ma anche quello dell'abolizione delle regioni C'è sicuramente una prima confusione fra strumenti, la cui “precisione” si vorrebbe legata soltanto a lavori pubblici (e perché mai?), e Catasto (per l'aggiornamento del quale è totalmente ignorata la funzione degli strumenti stessi), ma quella più significativa che osservo è la confusione tra ruolo del Professionista esterno al Catasto e ruolo del Professionista interno: il Tecnico che ha, per conto dell'Ufficio, la responsabilità dell'approvazione. Certamente le procedure che tendono ad automatizzare i processi interni all'Agenzia stimolano anche la percezione di superamento di queste responsabilità, e per contro sembrano suggerire che siano trasferite al Professionista esterno. Ma è proprio costui che deve tenere sempre presente l'impegno che ha nei confronti del proprio Committente: che NON è il Catasto. Dunque il lavoro del Professionista esterno DEVE essere mirato alla soddisfazione delle esigenze tecniche del proprio Committente; queste conferiscono al suo elaborato caratteristiche adeguate ad alcune esigenze della Pubblica Amministrazione in tema di cartografia, per quanto concerne il Catasto Terreni. Che si possano individuare limiti o problemi nella gestione dell'interazione fra le informazioni fornite e loro applicazione alla cartografia ufficiale, può essere motivo di rabbia, di delusione o di proposte, secondo il carattere di ognuno, ma non può far dimenticare al libero Professionista le responsabilità che si è assunto verso il proprio Committente, che gli vietano di realizzare misure di bassa o nulla qualità soltanto perché ha l'impressione che per il Catasto quelle migliori sarebbero “sprecate”. Un ultimo appunto lo farei riguardo al presunto legame fra le fondazioni e le origini di chi ha lavorato sul cantiere. Se non v'è dubbio che un operatore cialtrone comporti un elevato rischio di risultati operativi di pessima qualità, non c'è però alcun legame fra la nazionalità e la cialtroneria. Riguardo alle due origini citate, ho avuto occasione, fra i tanti, di avere collaboratori anche con quelle origini senza riscontrare alcuna mancanza né di preparazione tecnico-scientifica, né di correttezza personale. Anzi! Qualcuno ha riscontri opposti? Leonardo Gualandi
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anonimo_leccese
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Bhè è come chiedere perchè un neuro-chirurgo debba usare questo: Clicca sull'immagine per vederla intera invece di questa ? Clicca sull'immagine per vederla intera Comunque sappiamo bene che la mappa è "una rappresentazione della realtà", non è la verità assoluta, quelle che contano sono le misure (siano celerimetriche o gps) inserite nel libretto, quindi più precise sono e meno problemi vi sono sul posto reale, sul terreno vero o asfalto vero, quello che fà sudare quando si fanno i rilievi per verifiche e controlli successivi negl'anni - Non ho mai visto prendere le misure sul foglio di carta A4 o A3 poggiato per terra,...va bhè molti dicono prendere le misure sulla carta, ma quello è un altro discorso
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macius
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"Apprendista" ha scritto: "Salvatore_B." ha scritto: apprendì..., ti scoraggi? e che ci vo' fa'? No ma è una pagliacciata. A Bolzano questepagliacciate non esistono. e mi fa ridere che questa tecnologia non ha alcun aiuto per le mappe. L ed mappe sono bozze che non hanno valore. Ciò che conta è il libretto. E lo trovo squallido. A cosa serve averestrumentazioni precisissimi se poi si può adattare 1/2 metri per evitare frazionamenti,riserve ? Lo scopo di tutto ciò non è lavorare a dovere ma alla Carlone per tornare a fare quel lavoro migliaia di volte e Clicca sull'immagine per vederla intera ">guadagnare[img]http://cdncache-a.akama... sempre su quella faccenda.
Ecco il classico trentino-austro-ungarico straprivilegiato della provincia autonoma di Bolzano che fa il primo della classe. Cosa vuoi? Un premio?
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totonno
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L'aggiornamento catastale al terreni si compone essenzialmente di due fasi : 1 - misure rilevate sul posto dell'oggetto del rilievo tramite la redazione di un libretto 2 - proposta di aggiornamento grafico della mappa catastale Sono due fasi distinte e non si possono confondere. La prima fase richiede la precisione che si può conseguire solo con attrezzatura idonea e attendibile, la seconda serve per rappresentare graficamente l'aggiornamento tramite l'adattamento dell'oggetto rilevato che viene inserito schematicamente in mappa. Per questo non possiamo prescindere dall'utilizzare attrezzature topografiche di una certa attendibilità. Altrimenti saltiamo la prima fase e di conseguenza non si produce il documento. Se in qualche posto hanno scelto di dare un certo grado di attendibilità alla mappa, è un altro modo di vedere le cose. Ma non c'entra niente con la precisione che è richiesta per i rilievi catastali, che esula del tutto dal grado di attendibilità della mappa, in tutte le parti d'Italia. Saluti.
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DUCHESSA
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Le due fasi citate da Totonno sono corrette (almeno per come la pensano al catasto) Però le coordinate e quindi misurate che "ballano" sui tanti PF oggetto di tanti rilievi sono il frutto della redazione di tanti libretti e non delle proposte grafiche...quindi come la mettiamo ? Amabili saluti DUCHESSA
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totonno
(GURU)
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Per i PF e le misurate il tecnico rilevatore ha la possibilità di confermare le proprie misure verificandone la attendibilità anche con iperdeterminazioni. Con l'eventuale collaudo d'ufficio eventuali difformità gravi con altri rilievi eseguiti possono essere tranquillamente risolte. Sui PF ballerini, il problema non esiste, perchè non esiste attrezzatura al mondo che possa determinare le esatte coordinate di un punto in qualsiasi sistema di riferimento. Si tratta solo di individuare la posizione del punto nell'ambito spaziale più ristretto possibile formato da un insieme di punti rilevati con coordinate differenti. La media delle coordinate di questi punti determinate dalle misure dei tecnici nella fase di rilievo, danno le coordinate cosiddette impropriamente "ballerine", proprio perchè sono basate sulle misurazioni di diversi tecnici esterni la cui media deve essere aggiornata periodicamente in TAF. Quale migliore precisione si potrebbe ottenere se non mettendo insieme tutte le misurazioni effettuate da diversi tecnici esterni e con diverse tipologie di rilevo e di attrezzatura se non come viene fatto con questa procedura assimilabile a una superiperdeterminazione? Peraltro anche meno dispendiosa se vogliamo. La critica che si deve fare sui PF è che la gestione di questi non viene attuata al meglio dagli uffici, anzi è molto carente, per cui le nostre misurazioni a volte non riescono a sopperire ed eliminare questo grave handicap. Insomma l'ufficio non collabora abbastanza con i rilevatori esterni (o non ha sufficienti forze per farlo) come dovrebbe essere. L'ufficio tramite i propri tecnici deve andare a fare i sopralluoghi e collaudi con maggiore frequenza e con maggiore qualità tecnica. E noi non dobbiamo aver paura di interagire con loro. Saluti.
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Leo
Leonardo Gualandi (leometra@gmail.com)
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Salve, non trovo esauriente la disamina "Duchessa" ha scritto: ... le coordinate e quindi misurate che "ballano" sui tanti PF oggetto di tanti rilievi sono il frutto della redazione di tanti libretti e non delle proposte grafiche...quindi come la mettiamo ? per diversi motivi: - innanzitutto i valori associati ai PF che molti si ostinano a chiamare "coordinate" sono il frutto di manipolazioni delle elaborazioni dei libretti, e non sono quindi il frutto diretto dei libretti stessi; - in secondo luogo non c'è relazione diretta fra le cosiddette "coordinate" e le misurate, che quindi non possono essere messe sullo stesso piano: le misurate sono individuate singolarmente e singolarmente hanno rilevanza, mentre i valori detti "coordinate" restano nel complesso fantasiosi; - infine (ma forse non proprio in fine...) rimane precisamente individuata la responsabilità del Tecnico redattore del Tipo, che non ne assume alcuna rispetto a quei valori; questi infatti non influenzano affatto la valenza civilistica dei libretti delle misure, quindi il problema della loro validità può essere considerato ininfluente per quanto interessa il libero Professionista. Sperando che lo si voglia ancora svolgere con precisione adeguata al vero scopo, auguro a tutti buon lavoro Leonardo
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DUCHESSA
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Leo GURU, su un piano cartesiano le coordinate individuano i punti del piano (nel caso i PF)...punti questi che non potrebbero "ballare" a seconda i rilievi. Tra due punti (PF) esiste una distanza (misurate) che non potrebbe variare o ballare tra un rilievo e un altro I conti trigonometrici non tornano se al catasto danno importanza alle misurate mentre fanno ballare le coordinate. Sulle stesso piano cartesiano i punti non possono ballare. Una mappa catastale dovrebbe rappresentare un piano cartesiano...o no ! Amabili saluti DUCHESSA
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