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Autore PROBLEMA ELABORATO PLANIMETRICO

lelepoz87

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05 Maggio 2015 alle ore 14:49

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 0 -  0 - Inviato: 23 Febbraio 2017 alle ore 13:23

Salve sono nuovo del forum,

avrei bisogno di alcuni consigli per la redazione di un docfa in variazione. Premetto che il lavoro mi è stato assegnato da pochi giornii, visto che il precedente tecnico un ingegnere ha creato non pochi problemi alla committenza. Purtroppo debbo farvi una cronologia per farvi capire in che situazione mi trovo. Stiamo parlando di una demolizione e ricostruzione di 2 palazzine con terreno comune. I step effettuati dal vecchio tecnico sono stati i seguenti: 1) Demolizione sia al terreni che al fabbricati dell' unica particella con i relativi sub. 2) radazione di TM con inserimento in mappa di 3 particelle (di seguito denominate A-B-C), 2 (A-B) riportano la sagoma del fabbricato e 1 (C) il terreno circostante. 3) Docfa con costituzione di 3 aree urbane (A-B-C). 4) Adesso inizia il bello...il tecnico quando fece il rilievo spero sbadatamente ha battuto i punti delle palazzine al piano terra senza rendersi conto che il piano interrato cadevano nella particella del terreno (particella C). E capisco a questo punto il motivo di costituire la particella C come area urbana per poterci costituire i sub. ricadente fuori dalle sagome della A e della B. A questo redige docfa in variazione sopprimendo l'area urbana della particella A e della particella C, costituendo per quest'ultima un area urbana particella C sub.1. Redige docfa con i vari sub sia per la A che per la C, riportando un elaborato a destra completo e a sinistra il benedetto sub. 1 della particella C e la sagoma della particella B.

Adesso mi ritrovo a dover effettuare la variazione della particella B avente lo stesso problema sui piani interrati, ovvero la sagoma è stata battuta solo al piano terra e i vari ambienti del piano interrato cadono sia nella particella B che nella C. Il problema adesso è anche come riuscire ad unire i due elaborati planimetrici, perchè quello della A-C riporta come confine il sub.1 particella C e la sagoma della particella B, mentre nel nuovo elaborato della B-C credo di dover riportare tutti i sub. della particella B e tutti i sub della particella C anche quelli utilizzati nell'elaborato planimetrico A-C. Pensavo di sopprimere le due aree urbane (B e C sub.1) e costituire i vari sub., poi per poter avere un unico elaborato completo delle due palazzine (particelle A-B) e il terreno (C), infine inserire un sub progressivo della particella C in comune a tutti in modo da avere un unico elaborato planimetrico A-B-C.

Che ne pensate?

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Autore Risposta

gustos94

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 0 -  0 - Inviato: 27 Febbraio 2017 alle ore 18:24

ma rifare un tipo mappale ????

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lelepoz87

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05 Maggio 2015 alle ore 14:49

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 0 -  0 - Inviato: 27 Febbraio 2017 alle ore 21:09

Ci avevo pensato ma visto i 30 giorni dal fine lavori (ne mancano 7), non ho il tempo necessario per impostare il tutto, dovrei fargli pagare la multa e ulteriori soldi per pratiche catastali di rettifica. Comunque ho optato in questo modo: ho soppresso l'area urbana della particella B e l'area urbana della particella C sub 1. Ho costituito i vari sub e bcnc collegati e non, alla fine ho creato un bcnc della particella C comune a tutti i sub delle part. A-B-C. Vediamo cosa mi dicono. Inoltre i proprietari non vogliono tirare fuori altri soldi perché già ne hanno tirati fuori abbastanza. Credo che se risolvo nel modo sopra esposto, riuscirei a far risparmiare la multa del ritardo dal fine lavori e i soldi per ulteriori pratiche di modifica, e credo che i proprietari saranno più contenti e ne andrà della nomina mia personale e degli stessi geometri. Vi tengo aggiornati.

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gustos94

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UMBRIA

 0 -  0 - Inviato: 02 Marzo 2017 alle ore 10:16

se per fine lavori intendi quella depositata in comune, non centra con quella catastale, che invece dovrebbe indicare la fruibilità dell'immobile, ovvero da quando realmente viene utilizzato. almeno questo è quello che si intende nell'ufficio del mio territorio.

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bioffa69

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BRESCIA

 0 -  0 - Inviato: 02 Marzo 2017 alle ore 15:46

"gustos94" ha scritto:
se per fine lavori intendi quella depositata in comune, non centra con quella catastale, che invece dovrebbe indicare la fruibilità dell'immobile, ovvero da quando realmente viene utilizzato. almeno questo è quello che si intende nell'ufficio del mio territorio.




non da quando è ultilizzato, ma da quando è utilizzabile, per cui da quando sono finiti i lavori.
...per cui se non esiste la fine lavori in comune, tu nel momento che procedi al docfa, stai dichiarando che l'uiu è usufruibile, per cui la data sarà quella del docfa, ma se è gia stata fatta la dichiarazione di fine lavori in comune, quella è vincolante, perchè significa appunto che il bene è utilizzabile, per cui se esiste la fine lavori in comune, la data inserita nel docfa deve coincidere, se non vuoi dichiarare il falso.



saluti

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gustos94

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UMBRIA

 0 -  0 - Inviato: 03 Marzo 2017 alle ore 10:23

ok... faccio la fine lavori, ma l'appartamento non è arredato e non sono state attivate le utenze, luce acqua e gas... è utilizzabile un appartamento in questo stato?

ti scrivo questo in quanto tempo fa, per un ricorso di un docfa in sanzione per data fine lavori oltre i 30gg, che nella realtà era stata erroneamente inserita, mi sono state chieste tutte le documentazioni che attestavano l'attivazione delle utenze per dimostrare la reale usufruibilità dell'immobile.

saluti

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lelepoz87

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05 Maggio 2015 alle ore 14:49

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 0 -  0 - Inviato: 13 Marzo 2017 alle ore 17:55

Cari colleghi mi hanno accettato la pratica così come sopra descritta.

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