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Pratica Docfa oppure frazionamento di particella edificata? |

aristide
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Salve a tutti, mi rivolgo a voi sperando qualcuno mi possa dare una mano. Ho un po' di esperienza col Pregeo, ma col Docfa sono ancora un principiante. Descrivo la situazione. Premessa: sono stati fatti degli errori, ancora nel 1965. Nell'accatastare un nuovo fabbricato, pratica fatta dall'Ufficio provinciale (UP) è stato fuso un mappale che aveva altra ditta (in verità è più che altro una questione di quote errate, conseguenza di una successione fatta in modo approssimato). Questo mappale è entrato a far parte dell'area di pertinenza del fabbricato. Chiamiamo questo mappale originario A. La situazione attuale al catasto, che lo ripeto è conseguenza di quell'errore, riporta in mappa una particella num. 1200 con annessa area di pertinenza graffata. Le planimetrie riportano due subalterni 1 e 2, (due appartamenti su due piani) laddove tutta l'area risulta essere corte comune ai due subalterni. La corte però non è individuata da nessun subalterno. La nostra esigenza, per poter proseguire con successione di rettifica e successiva donazione, è quella di stralciare dalla intera corte comune una parte, circa la metà, che costituiva l'originario mappale A. La rimanente parte continuerebbe a rimanere corte comune ai due subalterni. Ora il punto di discussione è quale sia la procedura più corretta. Il mio collega ritiene che si possa fare il tutto con la sola variazione docfa, in sostanza si pensava di usare la causale divisione. I due appartamenti sub 1 e 2 venivano soppressi generando 4 unità ossia: i sub 3 e 4 rappresentavano gli appartamenti, il sub 5, che è la precedente corte comune ma di dimensioni ridotte, diventa BCNC corte comune ai subb 3 e 4, mentre il sub 6 è un F1 e rappresenta l'originario mappale a che a noi interessa ricostituire in modo autonomo. Ma questa soluzione sembra creare problemi, perché nel Docfa. con la causale divisione si suò sopprimere una sola unità per volta. Noi invece dovremmo sopprimere due subalterni. Certo, si potrebbe provare con la causale “ALTRE”... Io ho dei dubbi su questo modo di agire. So che si possono eseguire operazioni di frazionamento dei subalterni, operando col solo Docfa, ma nel nostro caso la corte, che è comune ai sub 1 e 2, non è individuata da nessun subalterno. Mi chiedo quindi se non sia invece il caso di eseguire un frazionamento che richiede rilievo strumentale come indicato alla tipologia 16b del vecchio Pregeo 10 apac, ossia “Frazionamento di una particella edificata” per stralciare parte di corte e ricostituire il vecchio mappale A. Ma così facendo, il lavoro e soprattutto i costi aumenterebbero. Ringrazio di cuore coloro che mi daranno una risposta, anche perchè so che quando si parla di stralcio bisogna agire con responsabilità e vi è l'obbligo di deposito in comune. Ciao. Aristide
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geoalfa
(GURU)
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Aristide, secondo me dovresti indicarci alcuni particolari che hai omesso, questo percheè per aiutarti a dirimere il tuo dubbio, abbiamo bisogno ddelle informazioni sulle parti che ho indicato in rosso, prese dal tuo quesito: Premessa: sono stati fatti degli errori, ancora nel 1965: - Nell'accatastare un nuovo fabbricato, pratica fatta da( ne)ll'Ufficio provinciale (UP) è stato fuso un mappale che aveva altra ditta. ( come? E perché? ) - (in verità è più che altro una questione di quote errate, ( ci faresti il piacere di dettagliare meglio? ) conseguenza di una successione fatta in modo approssimato) ( ci faresti il piacere di dettagliare meglio? ). Questo mappale è entrato a far parte dell'area di pertinenza del fabbricato. ( come? ci faresti il piacere di dettagliare meglio? ) Chiamiamo questo mappale originario 100. La situazione attuale al catasto, conseguenza di quell' errore, riporta in mappa la particella 1200 con annessa area di pertinenza graffata. ( come? ci faresti il piacere di dettagliare meglio? ) Attendo Cordialità
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aristide
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16 Gennaio 2005
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Grazie Geolfa per il tuo interessamento. A molte delle cose che mi chiedi non so rispondere perchè quando non si conosce bene una materia (successioni testamentarie, diritto di famiglia, pratica di donazioni, ecc..) risulta difficile comprendere i dati del problema. perlo di me ovviamente. Vediamola così, non domandiamoci il perché si è creata questa situazione, descriviamo quale'è la situazione attuale e quello che io vorrei ottenere e modificare. Forse è più semplice capirsi. I subalterni attuali , l'1 e il 2 ( i due appartamenti) hanno tre titolari di proprietà, ognuno per 1/3, supponiamo si chiamino Tizio, Caio e Carmela. Come ho già detto, esiste una corte che è comune ai due subalterni, è rappresentata sulle planimetrie ma non è individuata da nessun subalterno. Supponiamo questa corte sia di 1000 metri. Di logica, anche la corte appartiene ai tre titolari per la quota di 1/3 ciascuno. Qual'è dunque il nodo della questione? Che una parte di questa corte, il famoso mappale A, supponiamo sia di 400 mq, e che a suo tempo (decine di anni fa) venne fuso in fase di accatastamento del fabbricato, in realtà è (era) di proprietà per 1/1 della sola Carmela. Tutto è saltato fuori perché Tizio, Caio e Carmela, hanno intenzione di donare alla nipote Luisa, le rispettive quote. Il notaio, facendo i controlli necessari ai fini della donazione, andando a ritroso nel tempo, ha scoperto che il mappale originario A (ora inglobato nella corte) in verità non apparteneva ai tre proprietari per la quota di 1/3 ma apparteneva alla sola Carmela per 1/1. Il notaio quindi, chiede di ripristinare la situazione iniziale stralciando dalla corte quella parte relativa al vecchio mappale A. Per quel poco che so, ho riflettuto che se la corte fosse stava esclusiva di uno solo dei subalterni oppure, in alternativa, la corte fosse individuata da un subalterno, forse si potrebbe frazionarla con la sola variazione Docfa. Abbiamo provato in sede docfa a ipotizzare la causale "divisione", sopprimendo i due subalterni 1 e 2, ottenendo 4 subalterni ossia due nuovi subalterni per i due appartamenti e 1 BCNC (la corte che rimane che è sempre comune ai due appartamenti) e 1 F1 corrispondente al vecchio mappale A di cui è proprietaria solo Carmela. Ma con questa ipotesi il Docfa da messaggio di incompatibilità tra unità dichiarate e causale. Il mio dubbio invece, è che nel mio caso ciò non sia possibile farlo, e che vada predisposto un frazionamento con rilievo strumentale e deposito in comune. E a seguire il docfa. Allo stesso tempo questa mi sembra una via assurda, perché tale soluzione prevederebbe poi un atto notarile con la quale Carmela ritornerebbe alla piena proprietà acquisendo le quote di 1/3 di Tizio e di caio, quando in verità, lei possedeva e possiede fin dall'origine la piena proprietà del mappale A (e questo, testamento alla mano e altra documentazione, lo si può provare). Spero di essere stato un pò più chiaro. Ora, riscrivendo il tutto, mi sembra assurda l'ipotesi di un frazionamento topografico e mi dico che deve esistere un modo per frazionare la corte comune ai sub 1 e 2 agendo col solo Docfa. Se puoi aiutarmi, lo apprezzo. Grazie. Aristide.
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geoalfa
(GURU)
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Aristide, oggi mi trovo indaffarato con urgenze e dettagliatamente non posso risponderti, però ti dò questo link di una ottima guida proposta da jema: www.geolive.org/guide/procedure-e-metodo... Però, se vuoi consultare altre discussioni, nel comando CERCA, scrivi FRAZIONARE UN BNCN Vi troverai una quantità di discussioni che nel tuo caso potrebbero esserti di utilità. Buona lettura
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aristide
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Ciao Geoalfa, stavo per risponderti anche io. Darò un'occhiata ai link che mi hai postato, però credo di aver trovato la quadra del cerchio. Ammetto che spesso la soluzione è a "portata di mano" però io sono un novello in fatto di Docfa e di circolari e materiale da studiare ce n'è parecchio. Ho trovato un' importante indicazione...semplicemente, quando nelle varie guide al Docfa, anche regionali, si parla delle categorie fittizie e quindi anche della costituzione di aree urbane. Più precisamente, la Circolare num. 4 del 29 Ottobre 2009, al paragrafo 3.5 "Modalità di dichiarazione delle aree urbane e dei lastrici solari". Credo che il mio caso rientri in questa casistica, perchè a donazione eseguita, l'area urbana potrà nuovamente essere fusa ridiventando BCNC corte comune ai due subalterni. L’identificazione di aree urbane provenienti da lotti già censiti , e quindi senza la redazione di Tipo di Frazionamento è possibile purché le aree stralciate restino correlate al lotto edificato e quindi,successivamente al rogito, dichiarate come bene comune non censibile a più unità o corte esclusiva di una singola unità immobiliare, ovvero, fuse con unità immobiliari presenti nell’edificio. In questa circostanza, nella relazione tecnica, il professionista deve indicare lo scopo della presentazione del documento di aggiornamento tecnico, sulla base di eventuale dichiarazione del titolare di diritti sull’immobile. In mancanza di tale esplicita indicazione, nella relazione tecnica, il documento di aggiornamento è oggetto di rifiuto ( Circolare 29.10.2009, n. 4 e Nota DC Catasto e Cartografia 31.03.2010, n. 17471).
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aristide
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Aggiungo anche il documento "Allegato a nota prot. num.17471 del 31 marzo 2010" pagina 15 e successive, in cui si illustrano i passaggi di variazioni Docfa, che portano allo stralcio di parte di corte che diventa area Urbana F1, la quale è oggetto di trasferimento anche oneroso, MA CHE RIMANE SEMPRE CORRELATA AL LOTTO EDIFICATO.
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aristide
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Ciao Geolfa, mi rivolgo a te perché sei stato l'unico a rispondermi. Ti aggiorno la situazione. Pensavo di spedire il docfa stamattina, ma parlando col mio collega, abbiamo pensato che al notaio NON INTERESSA che venga stralciata parte della corte comune che assume il nominativo di SUB 6 la quale equivale all'originario mappale A, bensì al notaio interessa che sull'atto di donazione sia inserito e nominato il mappale A, quindi in poche parole occorre ripristinare la situazione originaria, antecedente il tipo mappale del 1995. Ora farò una ricerca. Come è possibile annullare gli effetti di un tipo mappale? Non è possibile usare la macrocategoria SPECIALE, perché è prevista solo per correggere alcune misure significative. Forse è possibile fare un'istanza all'UP, tu che dici? Grazie. Aristide
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