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Autore planimetrie disegnate a matita

rumba

Iscritto il:
02 Giugno 2007

Messaggi:
11

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ancona

 0 -  0 - Inviato: 07 Settembre 2007 alle ore 22:07

Salve a tutti,

sto lavorando su due variazioni da fare su 2 unità immobiliari in un fabbricato " a schiera " in un centro storico e con più unità immobiliari e stò trattando i mapp. 183 e 297.

Il problema riguarda la planimetria del mapp. 183 sub. 1 redatta nel 1959, sulla quale al momento del sopraluogo, il tecnico dell'allora ufficio tecnico erariale, ha aggiunto e disegnato a matita un locale ad uso legnaia al quale ha assegnato il mapp. 297 sub. 3 , in quanto è posizionato al piano interrato del fabbricato adiacente ( mapp. 297 ).

Sulle planimetrie del mapp. 297 sub 1 e 2 redatte nel 1940, questo locale non è disegnato.

Il proprietario del 297 in buonissima fede, si sempre servito del locale, come pure il vicino, 183, non ha mai avuto pretese sullo stesso.

Va precisato che nel 1959 e sicuramente anche il giorno del sopraluogo del tecnico catastale, i due mappali erano di un unico proprietario, in quanto solo nel 1975 c'è la vendita dei mapp. 189 sub. 1 e 297 sub. 3 ad un nuovo soggetto.

Il notaio, sicuramente non ha commesso errori in quanto sarà risultato dalle visure all'epoca come ancora ad oggi risulta, che l'unità immobilare è composta dai mapp. 183 sub. 1 e 297 sub.3

Dovendo fare delle variazioni per fusione e modifiche interne in entrambe le abitazioni, mi sono recato alla mia AdT dove il tecnico di turno mia ha consigliato di sopprimere il 297 sub. 3 , creare un'area urbana urbana ( per abbassare i costi ) e cederla con rogito notarile oppure procedere con l'usucapione del vano.

I due proprietari erano all'oscuro di tutto e non fanno nessuna difficoltà ( come hanno sempre fatto ) sulla risoluzione della questione con l'unico scoglio del non volere spendere alcun euro per rogiti o cause.

E' capitato a nessuno un caso del genere ? cosa mi potete consigliare?

Grazie e saluti a tutti

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Autore Risposta

jema

(GURU)

Iscritto il:
26 Aprile 2007

Messaggi:
2106

Località
in giro in giro creek

 0 -  0 - Inviato: 08 Settembre 2007 alle ore 12:37

"rumba" ha scritto:
Salve a tutti,

sto lavorando su due variazioni da fare su 2 unità immobiliari in un fabbricato " a schiera " in un centro storico e con più unità immobiliari e stò trattando i mapp. 183 e 297.

Il problema riguarda la planimetria del mapp. 183 sub. 1 redatta nel 1959, sulla quale al momento del sopraluogo, il tecnico dell'allora ufficio tecnico erariale, ha aggiunto e disegnato a matita un locale ad uso legnaia al quale ha assegnato il mapp. 297 sub. 3 , in quanto è posizionato al piano interrato del fabbricato adiacente ( mapp. 297 ).

Sulle planimetrie del mapp. 297 sub 1 e 2 redatte nel 1940, questo locale non è disegnato.

Il proprietario del 297 in buonissima fede, si sempre servito del locale, come pure il vicino, 183, non ha mai avuto pretese sullo stesso.

Va precisato che nel 1959 e sicuramente anche il giorno del sopraluogo del tecnico catastale, i due mappali erano di un unico proprietario, in quanto solo nel 1975 c'è la vendita dei mapp. 189 sub. 1 e 297 sub. 3 ad un nuovo soggetto.

Il notaio, sicuramente non ha commesso errori in quanto sarà risultato dalle visure all'epoca come ancora ad oggi risulta, che l'unità immobilare è composta dai mapp. 183 sub. 1 e 297 sub.3

Dovendo fare delle variazioni per fusione e modifiche interne in entrambe le abitazioni, mi sono recato alla mia AdT dove il tecnico di turno mia ha consigliato di sopprimere il 297 sub. 3 , creare un'area urbana urbana ( per abbassare i costi ) e cederla con rogito notarile oppure procedere con l'usucapione del vano.

I due proprietari erano all'oscuro di tutto e non fanno nessuna difficoltà ( come hanno sempre fatto ) sulla risoluzione della questione con l'unico scoglio del non volere spendere alcun euro per rogiti o cause.

E' capitato a nessuno un caso del genere ? cosa mi potete consigliare?

Grazie e saluti a tutti



---
L'unità trasferita, se ho capito bene, è identificata con i mappali 183/1 e 297/3 graffati: questo è ciò che il Notaio ha riportato nell'atto di trasferimento !

Se la volontà delle Parti era diversa, l'errore è dei soggetti che non hanno verificato attentamente cosa si trasferiva.

Ora devi, chiaramente, rifare un Atto (donazione oppure CV) per ripristinare la realtà.

NB: verifica se l'Area Urbana ha un valore inferiore a quello della porzione del locale (legnaia), a volte non è così.

Saluti 8)

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rumba

Iscritto il:
02 Giugno 2007

Messaggi:
11

Località
ancona

 0 -  0 - Inviato: 08 Settembre 2007 alle ore 17:07

Grazie jema, per la collaborazione,
il mio dubbio comunque resta sul fatto che un tecnico dell'ufficio possa, naturalmente in buona fede e con criterio, aggiungere un vano , correggere il modello D e modificare quello che il professionista ha dichiarato.

Saluti.

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jema

(GURU)

Iscritto il:
26 Aprile 2007

Messaggi:
2106

Località
in giro in giro creek

 0 -  0 - Inviato: 08 Settembre 2007 alle ore 17:35

"rumba" ha scritto:
Grazie jema, per la collaborazione,
il mio dubbio comunque resta sul fatto che un tecnico dell'ufficio possa, naturalmente in buona fede e con criterio, aggiungere un vano , correggere il modello D e modificare quello che il professionista ha dichiarato.

Saluti.



---
Nel lontano 1940, non esisteva il Modello D ed i Tecnici catastali uscivano allo scoperto per verificare lo stato dei luoghi.

Come hai potuto riscontrare, le annotazioni venivano fatte a matita sulla vecchia planimetria verde o su un semplice foglio allegato rettificando contestualmente la consistenza dell'Unità immobiliare.

Quello che risulta agli atti (completo graficamente o meno) è ciò che identifica la Tua Unità.

Saluti 8)

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