Buongiorno,

in seguito ad un accertamento catastale nel quale si contesta la proposta da me fatta per una u.i.u. in categoria A/3, da sopralluogo effettuato i tecnci confermano quanto da loro dedotto a tavolino, cioè che l'abitazione in questione è A/7.

Premesso che nelle Guide è riportata "Quadro generale delle categorie e delle tipologie catastali" inserita il 04 Gennaio 2008 da geoalfa una descrizione dettagliata delle categorie tra cui quelle di mio interesse, le quali dovrebbero derivare dal coordinato di:

Circolare n. 5 del 14 marzo 1992 della Direzione Generale del Catasto e dei SS.TT.EE.;

nota C1/1022/94 della Direzione Centrale del Catasto e dei Servizi Geotopocartografici e della Conservazione dei RR.II.;


Circolare n. 4 del 16 maggio 2006 (salvo che non sia indicato altrimenti), che ne hanno ridefinito alcune caratteristiche, rispetto all'impianto del catasto, a seguito della prima revisione degli estimi

ma dalla lettura delle suddette circolari e norme non si desume quanto indicato nelle descrizioni e considerato che tali descrizioni sono riportate anche in testi e altri articoli presenti è possibile sapere se le definizioni sono puntualmente descritte in qualche norma per come indicato nella guida?

L'unica cosa che puoi fare è un ricorso prendendo come comparazione fabbricati similari censiti in A/3 nella zona.

Non è facile ciò e soprattutto ti consiglio di prendere per comparazione fabbricati che abbiano la rendita validata e/o rettificata a seguito di presentazione Docfa.

Circa la caratteristiche di un A/3 rispetto ad un'A/7 di sicuro hanno incidenza le caratteristiche planimetriche del fabbricato, la sua superficie, il numero dei servizi igienici, la superficie degli accessori, la zona di ubicazione, la presenza nella zona di edifici similari censiti con le suddette categorie come accertate, ecc.