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Autore Frazionamento immobile

dariomirabile

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15 Gennaio 2020 alle ore 16:45

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 0 -  0 - Inviato: 15 Gennaio 2020 alle ore 17:25

Salve,
mi chiamo Dario e sono un Geometra abilitato da poco. Avrei un quesito da porvi:
Ho un immobile nel centro storico della mia città (zona A) così formato: Piano seminterrato con giardino, piano terra e primo piano.
Siccome sto pensando di ristrutturarlo, stavo iniziando a vedere se l'immobile è a posto con la regolarità urbanistica e al catasto. Fortunatamente è tutto ok solo che ho riscontrato un piccolo prolema.
Intanto, quello che dovrò fare è frazionare l'immobile, rendere indipendente il seminterrato con giardino avendo ingresso da un altra via e rendere indipendente il piano terra con il primo piano entrando da un'altra via ancora.
Nella visura catastale la categoria dell'immobile e A/2 ed è segnato come piano terra e primo piano ma manca il piano seminterrato con il giardino. Invece, nell'ultima planimetria catastale che risale al 1939 ci sono tutte le planimetrie: piano seminterrato, terra e primo, con una particolarità, che accanto la planimetria del seminterrato c'è scritto CT (catasto terreni?).

In realtà stavo pensando di presentare una CILA al comune senza opere per il frazionamento dell'immobile, mettendo a prova per la regolarità urbanistica che l'immobile è stato costruito antecendente al 1942 allegando l'ultima planimetria catastale. Dopo aver fatto questo, fare la variazione con il DOCFA.

E' corretto? O avete altri suggerimenti da darmi?

Grazie mille
Dario

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Autore Risposta

EALFIN

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 0 -  0 - Inviato: 15 Gennaio 2020 alle ore 18:27

Il frazionamento senza opere non deve comportare l'esecuzione di opere alcune.

Se da un appartamento ne ricavo due devo di sicuro creare un locale cucina, anche all'interno di una stanza esistente senza modificare la planimetria, comunque vi sono delle opere da eseguire.

Inoltre devo di sicuro separare gli impianti ovvero renderli indipendenti l'uno dall'altro.

A meno che la situazione di fatto è già costituita da due unità immobiliari e quella catastale da una sola.

In tal caso occorre verificare bene se siano stati eseguiti lavori dopo l'accatastamento oppure è quest'ultimo ad essere stato redatto in modo erroneo.

Circa la scritta C.T. a piano seminterrato di sicuro al momento dell'accatastamento originario il giardino adiacente era censito al C.T.

Quindi devi verificare bene il giardino ovvero misurarlo e sovrapporlo alla mappa catastale tale da capire su quale particella ricade.

Se nell'accatastamento successivo al 1939 manca il piano seminterrato con giardino con tutta probabilità dopo il 1939 è stato eseguito già un frazionamento.

Quindi devi accertare se possa esistere un'altra unità immobiliare, magari intestata, forse erroneamente, ad altri soggetti.

Quando si deve procedere ad una pratica catastale la prima cosa da fare è l'elenco immobili del C.T. e del C.F. di quella particella interessata e quindi richiedere eventuali elaborati planimetrici (ove esistono), quindi effettuare tutte le visure storiche del caso.

Detti documenti insieme ad un estratto di mappa aggiornato, ad un'eventuale mappa d'impianto e/o comunque antecedente a quella Wegis (la quale non corrisponde perfettamente quasi mai a quella cartacea originale), sono elementi essenziali per poter procedere all'incarico.

Nessuno inizia la professione che è già un esperto ma la materia catastale come quella urbanistica deve essere approfondita con precisione perché ci si può ritrovare in mezzo a tanti problemi, nel caso di esecuzione di operazioni errate.

I quali problemi nel migliore dei casi comportano quasi sempre dei costi a carico del tecnico che ha operato in modo erroneo e che deve quindi riparare e/o risarcire.

Tanto per fare un esempio e non fare solo teoria se si presenta una pratica edilizia per un immobile e successiva variazione catastale, se si vende una parte di detto immobile e magari il tecnico della banca che ha redatto la stima per il mutuo, oppure il tecnico della contro parte, ecc. rileva delle gravi carenze, sarà sempre (o quasi) il tecnico che ha sbagliato a rimediare a sue spese.

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robertopi

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 0 -  0 - Inviato: 15 Gennaio 2020 alle ore 18:27

Corretta la cila nonmi pare necessario dover allegare la planimetria del 1939. Per la variazione catastale verifica che il giardino sia all'urbano, anche se in verità pure se stesse al CT rimarrebbe con un proprio identificativo e non censito all'urbano. Se così fosse e vuoi portarlo all'urbano devi fare TM.

Il docfa devi farlo per divisione.

saluti

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Giuseppe329

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 0 -  0 - Inviato: 16 Gennaio 2020 alle ore 09:36

Ciao, non ho capito se i vari piani sono collegati tra loro internamente, tu dici che vuoi frazionare il seminterrato dal piano terra e primo, ma da come descrivi il tutto sembra che non vi sia un collegamento interno tra seminterrato e il resto dei piani, quindi è già frazionato in quanto ha un'entrata indipendente e non è collegato internamente con il piano terra

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dariomirabile

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 0 -  0 - Inviato: 16 Gennaio 2020 alle ore 11:11

"Giuseppe329" ha scritto:
Ciao, non ho capito se i vari piani sono collegati tra loro internamente, tu dici che vuoi frazionare il seminterrato dal piano terra e primo, ma da come descrivi il tutto sembra che non vi sia un collegamento interno tra seminterrato e il resto dei piani, quindi è già frazionato in quanto ha un'entrata indipendente e non è collegato internamente con il piano terra



Il piano terra e il primo sono collegati da una scala interna ma non è collegato internamente con il piano seminterrato. Però dal piano terra, tramite una scala esterna è possibile accedere al giardino adiacente al piano seminterrato rimanendo sempre nella proprietà privata. Il giardino a sua volta ha un ingresso indipendente dalla strada.
Quello che vorrei fare è rendere il giardino a servizio di due subalterni, quali, il piano seminterrato che dovrà essere un sub e piano terra e primo un altro sub che tramite la scala esterna si accede al giardino.

Il problema è che la visura fa riferimento soltanto al piano terra e primo, ma nella planimetria dello stesso subalterno oltre ad esserci le planimetrie del piano terra e primo c'è anche la planimetria del piano seminterrato con giardino con accanto scritto "CT" a matita essendo del 1939.

Facendo la CILA e dopo la fine lavori faccio il DOCFA per la variazione, potrebbero esserci problemi considerato che il subalterno con piano T-1 verrà soppresso e ne verranno costituiti 2? Un subalterno sarà PIANO S/1 e l'altro subalterno PIANO T-1.

Oppure conviene prima presentare un'istanza di rettifica riferimento al piano e consistenza (sperando l'accettino) e poi vare la variazione?

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dariomirabile

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 0 -  0 - Inviato: 16 Gennaio 2020 alle ore 11:34

"robertopi" ha scritto:
Corretta la cila nonmi pare necessario dover allegare la planimetria del 1939. Per la variazione catastale verifica che il giardino sia all'urbano, anche se in verità pure se stesse al CT rimarrebbe con un proprio identificativo e non censito all'urbano. Se così fosse e vuoi portarlo all'urbano devi fare TM.

Il docfa devi farlo per divisione.

saluti



Il modello CILA del mio comune chiede di fare riferimento al più recente documento che attesti la regolarità urbanistica. Potrebbe essre una SCIA, DIA o PERMESSO DI COSTRUIRE, ma in questo caso non essondoci nulla, si può fare riferimento alla planiemtria catastale che l'immobile è antecedente al 1942.

La domanda che mi pongo è questa: la visura fa riferimento soltanto al piano terra e primo, ma nella planimetria dello stesso subalterno oltre ad esserci le planimetrie del piano terra e primo c'è anche la planimetria del piano seminterrato con giardino con accanto scritto "CT" a matita essendo del 1939.

Facendo la CILA e dopo la fine lavori faccio il DOCFA per la variazione, potrebbero esserci problemi considerato che il subalterno con piano T-1 verrà soppresso e ne verranno costituiti 2? Un subalterno sarà PIANO S/1 e l'altro subalterno PIANO T-1.

Oppure conviene prima presentare un'istanza di rettifica riferimento al piano e consistenza (sperando l'accettino) e poi vare la variazione?

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dariomirabile

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 0 -  0 - Inviato: 16 Gennaio 2020 alle ore 11:45

"EALFIN" ha scritto:
Il frazionamento senza opere non deve comportare l'esecuzione di opere alcune.

Se da un appartamento ne ricavo due devo di sicuro creare un locale cucina, anche all'interno di una stanza esistente senza modificare la planimetria, comunque vi sono delle opere da eseguire.

Inoltre devo di sicuro separare gli impianti ovvero renderli indipendenti l'uno dall'altro.

A meno che la situazione di fatto è già costituita da due unità immobiliari e quella catastale da una sola.

In tal caso occorre verificare bene se siano stati eseguiti lavori dopo l'accatastamento oppure è quest'ultimo ad essere stato redatto in modo erroneo.

Circa la scritta C.T. a piano seminterrato di sicuro al momento dell'accatastamento originario il giardino adiacente era censito al C.T.

Quindi devi verificare bene il giardino ovvero misurarlo e sovrapporlo alla mappa catastale tale da capire su quale particella ricade.

Se nell'accatastamento successivo al 1939 manca il piano seminterrato con giardino con tutta probabilità dopo il 1939 è stato eseguito già un frazionamento.

Quindi devi accertare se possa esistere un'altra unità immobiliare, magari intestata, forse erroneamente, ad altri soggetti.

Quando si deve procedere ad una pratica catastale la prima cosa da fare è l'elenco immobili del C.T. e del C.F. di quella particella interessata e quindi richiedere eventuali elaborati planimetrici (ove esistono), quindi effettuare tutte le visure storiche del caso.

Detti documenti insieme ad un estratto di mappa aggiornato, ad un'eventuale mappa d'impianto e/o comunque antecedente a quella Wegis (la quale non corrisponde perfettamente quasi mai a quella cartacea originale), sono elementi essenziali per poter procedere all'incarico.

Nessuno inizia la professione che è già un esperto ma la materia catastale come quella urbanistica deve essere approfondita con precisione perché ci si può ritrovare in mezzo a tanti problemi, nel caso di esecuzione di operazioni errate.

I quali problemi nel migliore dei casi comportano quasi sempre dei costi a carico del tecnico che ha operato in modo erroneo e che deve quindi riparare e/o risarcire.

Tanto per fare un esempio e non fare solo teoria se si presenta una pratica edilizia per un immobile e successiva variazione catastale, se si vende una parte di detto immobile e magari il tecnico della banca che ha redatto la stima per il mutuo, oppure il tecnico della contro parte, ecc. rileva delle gravi carenze, sarà sempre (o quasi) il tecnico che ha sbagliato a rimediare a sue spese.



La planimetria catastale del 1939 ed è la più recente, Il problema è che la visura fa riferimento soltanto al piano terra e primo, ma nella planimetria dello stesso subalterno oltre ad esserci le planimetrie del piano terra e primo c'è anche la planimetria del piano seminterrato con giardino con accanto scritto "CT" a matita essendo del 1939.

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Giuseppe329

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 0 -  0 - Inviato: 16 Gennaio 2020 alle ore 11:52

Se vuoi fare le cose per bene puoi presentare l'istanza per farti inserire in visura il piano S1 come risulta dall'ultima planimetria in atti (potresti fare una verifica per vedere se la consistenza dichiarata in visura corrisponde con la planimetria) poi procederai col la cila e poi con il docfa in variazione per divisione.

L'atto di proprietà che cosa dice in riferimento ai piani?

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dariomirabile

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 0 -  0 - Inviato: 16 Gennaio 2020 alle ore 13:36

"Giuseppe329" ha scritto:
Se vuoi fare le cose per bene puoi presentare l'istanza per farti inserire in visura il piano S1 come risulta dall'ultima planimetria in atti (potresti fare una verifica per vedere se la consistenza dichiarata in visura corrisponde con la planimetria) poi procederai col la cila e poi con il docfa in variazione per divisione.

L'atto di proprietà che cosa dice in riferimento ai piani?



Leggendo l'atto mi è tutto più chiaro, c'è scritto:
-trattasi di un fabbricato sito tra la "VIA GA*** N. **" e il "VICOLO BU***" con annesso giardino di pertinenza di circa metri quadrati xxx, composto da un piano terra avente accesso anche dal "VICOLO BU***" di quattro vani ed accessori, da un piano terra rispetto a "VIA GA*** N.**" di quattro vani ed accessori ed un vano a primo piano, il tutto con area libera sovrastante, per complessivi dieci vani catastali.

La domanda che mi pongo adesso, in visura è indicato piano T-1 perchè il piano seminterrato fa riferimento all'ingresso del giardino? Quindi come se fossero due piani terra con due ingressi in comune e un primo piano?

Sicuramente il piano seminterrato viene considerato piano terra proprio perchè non è collegato internamente al piano terra di VIA GA*** N.** e ha l'ingresso anche dal VICOLO BU***.

Quindi, potrei procedere semplicemente con una CILA per il frazionamento?
Creando un A/2 con accesso da VIA GA*** N.** PIANO T-1 e un C/6 (considerato che non ci sono i requisiti igienico-sanitari per essere un A/2) con accesso da VICOLO BU*** PIANO T.

Oppure per prima cosa presento un'sitanza di rettifica riferimento al piano e poi CILA e frazionamento?

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Giuseppe329

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 0 -  0 - Inviato: 16 Gennaio 2020 alle ore 17:54

Da quello che riporti sembra che quello che tu chiami piano s1 viene considerato sia nell'atto che in visura piano terra, in tal caso se corrisponde a realtà non devi fare nessuna istanza (devi capire se in base al terreno circostante può essere considerato piano terra o s1).

Da quello che hai riportato sembrerebbero essere due unità abitative, in quanto si parla di vani e accessori, sulla planimetria non ci sono scritte le destinazioni relative ai vari piani?

Come detto prima ti consiglio un calcolo della consistenza come se fosse tutto abitativo e confrontalo con i vani riportati in visura e sull'atto e di fare ulteriori verifiche richiedendo un accesso agli atti, potresti trovare qualche documento che chiarisce le destinazioni. difficile dirti di più.

quando dici che non ci sono i requisiti igienico sanitari a cosa ti riferisci?

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dariomirabile

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 0 -  0 - Inviato: 17 Gennaio 2020 alle ore 12:51

"Giuseppe329" ha scritto:
Da quello che riporti sembra che quello che tu chiami piano s1 viene considerato sia nell'atto che in visura piano terra, in tal caso se corrisponde a realtà non devi fare nessuna istanza (devi capire se in base al terreno circostante può essere considerato piano terra o s1).

Da quello che hai riportato sembrerebbero essere due unità abitative, in quanto si parla di vani e accessori, sulla planimetria non ci sono scritte le destinazioni relative ai vari piani?

Come detto prima ti consiglio un calcolo della consistenza come se fosse tutto abitativo e confrontalo con i vani riportati in visura e sull'atto e di fare ulteriori verifiche richiedendo un accesso agli atti, potresti trovare qualche documento che chiarisce le destinazioni. difficile dirti di più.

quando dici che non ci sono i requisiti igienico sanitari a cosa ti riferisci?



In visura la consistenza è di 10 vani, infatti nell'atto parla di 4 vani e accessori relativo al piano adiacente al giardino e di 4 vani e accessori relativa all'altro piano e di 1 vano al primo piano.
Al piano adiacente al giardino considerato piano terra in planimetria (che in realtà è un seminterrato perchè per 2 lati confina con il terra pieno) in un vano c'è scritto stalla e negli altri nulla. ma facendo il calcono sono 4 vani e accessori.
In visura c'è scritto: categoria A/2 - 10 VANI - VIA GA*** PIANO T-1
In planimetria sono due piani terra e un primo piano.

Mi viene da pensare che basta frazionarli creando due sub, semplicemente presentando una CILA e poi DOCFA. Anche perchè per fare la rettifica, non permette di inserire PIANO T-T-1.

Per i requisiti igienico-sanitari, intendo che, nel mio comune per un'abitazione al seminterrato è necessario creare un'intercapedine per le stanze confinanti col terrapieno, potrebbero essere anche dei ripostigli o altri vani accessori, ma che cmq sia è una cosa che a me al momento non interessa. quindi rendendolo magazzino lo lascio così com'è e in caso in futuro faccio il cambio di destinazione d'uso.

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Giuseppe329

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 0 -  0 - Inviato: 17 Gennaio 2020 alle ore 16:39

ok allora c'è qualcosa che non va nel conteggio dei vani in visura, come fai a considerare una stalla 4 vani?

1 vano si attribbuisce alle camere, soggiorno e cucina, 1/3 di vano agli accessori diretti tipo bagno ripostiglio, 1/4 di vano agli accessori indiretti (che sarebbe il caso della stalla con entrata indipendente)

non capisco perche parli di frazionamento, in realtà urbanisticamente già sono frazionati (in quanto non c'è un collegamento diretto tra S1 e piano terra), e non capisco perchè vuoi che il piano S1 abbia un altro sub, ci sono molti appartamenti anche nei condomini che sulla stessa planimetria hanno graficizzato la cantina al piano s1, può essere utile se intendi venderle o affitarle separatamente, allora si a livello catastale sarebbe una divisione, ma non a livello urbanistico perchè già divise, al massimo puoi presentare una cila per diversa distribuzione spazi interni, spostamento di porte interne ecc..

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dariomirabile

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 0 -  0 - Inviato: 17 Gennaio 2020 alle ore 18:16

"Giuseppe329" ha scritto:
ok allora c'è qualcosa che non va nel conteggio dei vani in visura, come fai a considerare una stalla 4 vani?

1 vano si attribbuisce alle camere, soggiorno e cucina, 1/3 di vano agli accessori diretti tipo bagno ripostiglio, 1/4 di vano agli accessori indiretti (che sarebbe il caso della stalla con entrata indipendente)

non capisco perche parli di frazionamento, in realtà urbanisticamente già sono frazionati (in quanto non c'è un collegamento diretto tra S1 e piano terra), e non capisco perchè vuoi che il piano S1 abbia un altro sub, ci sono molti appartamenti anche nei condomini che sulla stessa planimetria hanno graficizzato la cantina al piano s1, può essere utile se intendi venderle o affitarle separatamente, allora si a livello catastale sarebbe una divisione, ma non a livello urbanistico perchè già divise, al massimo puoi presentare una cila per diversa distribuzione spazi interni, spostamento di porte interne ecc..



Forse mi sono spiegato un po male e stiamo facendo un po di confusione. Di seguito ti elenco com'è composta la casa realmente a prescindere da tutto:

Innanzitutto, l'immobile ha 2 ingressi su due vie diverse perpendicolari tra loro: VIA GA** e VICOLO BU**

Entrando nell'immobile da VIA GA** è formato da varie stanze con una superficie totale di 100mq, e da li tramite una scala interna possiamo accedere al primo piano formato da 1 stanza di 20mq. Sempre dal piano di VIA GA**, tramite una scala privata esterna, scendendo, possiamo accedere al giardino in cui c'è un altro piano di 100mq e che questo ha l'ingresso anche dal VICOLO BU**.

In sostanza, l'intero immobile è accessibile da due vie ma il piano adiacente al giardino non è collegato internamente con il piano superiore ma da una scala esterna.

La consistenza dei vani è corretta perchè il piano adiacente al giardino è formato per un totale 4 stanze + 1 stalla + 1 ripostiglio.

Parlo di frazionamento perchè in visura risulta come unica unità immobiliare, invece io voglio avere un sub nel piano del giardino con ingresso da una via e un altro sub al piano di sopra con accesso dall'altra via.

Spero di essere stato chiaro stavolta.

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Giuseppe329

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 0 -  0 - Inviato: 20 Gennaio 2020 alle ore 11:37

si si sei stato chiaro, ma non riesci a capire una cosa

tu dici: "La consistenza dei vani è corretta perchè il piano adiacente al giardino è formato per un totale 4 stanze + 1 stalla + 1 ripostiglio".

questo piano è un'abitazione?

se si, è corretto il conteggio dei vani

se non è un'abitazione, allora le 4 "stanze" non le puoi considerare 4 vani, ma vanno considerati come accessori indiretti dell'abitazione al piano terra e primo.

spero di essere stato chiaro

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