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Argomento: Esatta rappresentazione e nuovo classamento
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st-topos
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Egr cioccolatina (nutella) Stamattina ti sei alzato storto e s-ragioni (faccio finta di non aver letto). E' inutile che fai sproloqui inutili che non servono a niente. Non hai risposto alla mia "cortese" richiesta di chiarimento, vuoi rispondere????? Sai perchè ti ho chiesto:".....Che epoca è la costruzione, se hai visionato l'aspetto urbanistico, la planimetria agli atti che data tiene, le unità del fabbricato che classamento hanno....." da quello che hai scritto mi sembra che non abbia capito il senso e il fine della mia domanda. Infine, da quello che scrivi, tu "IGNORI" la tipologia di pratica di "esatta rappresentazione grafica", altrimenti molte delle cose che hai scritto le avresti evitate. Calmati ............se vuoi una ns idea di soluzione.
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nutello
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"st-topos" ha scritto: Egr cioccolatina (nutella) Stamattina ti sei alzato storto e s-ragioni (faccio finta di non aver letto). E' inutile che fai sproloqui inutili che non servono a niente. Non hai risposto alla mia "cortese" richiesta di chiarimento, vuoi rispondere????? Sai perchè ti ho chiesto:".....Che epoca è la costruzione, se hai visionato l'aspetto urbanistico, la planimetria agli atti che data tiene, le unità del fabbricato che classamento hanno....." da quello che hai scritto mi sembra che non abbia capito il senso e il fine della mia domanda. Infine, da quello che scrivi, tu "IGNORI" la tipologia di pratica di "esatta rappresentazione grafica", altrimenti molte delle cose che hai scritto le avresti evitate. Calmati ............se vuoi una ns idea di soluzione. Amico, non mi sono alzato storto, lo sono diventato dopo aver letto quello che scrivi prima di tutto perchè non c'entra una mazza e l'avresti dovuto capire da solo se avessi letto TUTTO quello che c'è scritto nella discussione da me e dai colleghi. Per quello che scrivi non hai capito niente di quello di cui stiamo discutendo quindi grazie di aver messo a disposizione cotanta scienza ma adesso levati dai c. P.S.: suggerimento agli amministratori: inserire in fase di registrazione un test di verifica sulla capacità di comprensione del testo scritto.
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samsung
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Il tuo incarico riguarda la correzione di quei due o tre particolari e quasto lo puoi fare con l'Esatta Rappresentazione Grafica, senza variare il classamento (è la prassi, non ci puoi fare niente). Hai adempiuto al tuo incarico nel miglior modo possibile. Poi ti fai il problema che tale classamento è palesemente errato. Ricorda che tale classamento è stato attribuito dallo stesso UTE, ma possono sbagliare anche loro, infatti esiste l'autotutela. Pensa che in assenza di queste difformità grafiche avrebbero fatto l'atto con il classamento "sbagliato" Se sei convinto della categoria A/3 di nona puoi sempre consigliare l'istanza in autotutela per modifica del classamento che ti verrà concessa aumentando il gettito non ci sarà problema. Esiste sempre la possibilità di avvalersi della 154/88 ma parlane col notaio trattandosi di una esatta rappresentazione grafica non so se applicabile. Oltre a ciò non vedo alternative, ma ascolta anche altri suggerimenti. PS: se si tratta di una zona di classamento mista, pensa anche che molti colleghi potrebbero aver fatto la scelta semplice di proporre la rendita calcolata dal docfa producendo quel marasma in cui oggi ti trovi.
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st-topos
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Sig cioccolatino tu scrivi e non capisci il significato di quello che ti viene detto. @samsung esatta rappresentazione grafica proprio no. Aumenti la superficie di 12 mq. e la giustifichi con esatta rappresentazione grafica? rileggiti per piacere cosa significa. Scusa ma ti rendi conto che passa da A/4 di 2 ad A/3 di 9, sai la rendita di quanto aumenta? Immagino i ringraziamenti del committente. Altra perla del ragionamento, vi rendete conto che modificare una uiu da A4 di 2 a A3 di 9 sbilanci nel futuro tutte rendite delle altre unità limitrofe. Seguite il corso di Kemplen che forse vi potrà farvi addirittura bene.
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samsung
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"st-topos" ha scritto:
esatta rappresentazione grafica proprio no. Aumenti la superficie di 12 mq. e la giustifichi con esatta rappresentazione grafica? rileggiti per piacere cosa significa. La superficie catastale non è consistenza, se il precedente geometra ha sbagliato io correggo, mi spiace ma non sono d'accordo, la causale è corretta. "st-topos" ha scritto: Scusa ma ti rendi conto che passa da A/4 di 2 ad A/3 di 9, sai la rendita di quanto aumenta? Immagino i ringraziamenti del committente. Altra perla del ragionamento, vi rendete conto che modificare una uiu da A4 di 2 a A3 di 9 sbilanci nel futuro tutte rendite delle altre unità limitrofe. Seguite il corso di Kemplen che forse vi potrà farvi addirittura bene. Invece qua concordo, ho semplicemente risposto alla domanda di nutello. Personalmente mi fermerei alla esatta rappresentazione grafica, al limite per curiosità potrei vedere i classamenti del palazzo prima di tutto e di quelli analoghi nelle vicinanze, ma in realtà se non mi è stato chiesto non vedo perchè.
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nutello
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Samsung, l'esatta rappresentazione grafica non consiste nel semplice caricamento della nuova planimetria; la procedura non termina se non si forniscono: i poligoni, i dati metrici dell'u.i., i dati censuari in atti, i dati delle u.i. delle categorie presenti nel fabbricato. La procedura comunque procede all'elaborazione del nuovo classamento; l'A/3 di 9 si verifica anche se gli indico solo i dati censuari dell'unità in variazione e anche le categorie e classi con tariffe più elevate. L'inghippo nasce qui, questa è la contraddizione che sto segnalando, la variazione arriva in ufficio con un classamento automatico CORRETTO NON CONVALIDATO ed uno proposto, cioè quello in atti, ERRATO nella rendita e nella consistenza CHE SONO COSTRETTO A CONVALIDARE ALTIRMENTI L'UFFICIO LO RESPINGE, L'HA GIA' FATTO DUE VOLTE. La causale, che anche tu dici essere corretta, non prevede l'indicazione di un classamento diverso da quello in atti e quindi andranno dal notaio con una rendita errata da cui deriva un valore catastale errato E LA CERTEZZA DELL'ASSEGNAZIONE DELLA NUOVA RENDITA: A/3 DI 9^ 4 VANI 82 MQ, CIOE' QUELLA CHE NON HO POTUTO CONVALIDARE, CON TUTTE LE CONSEGUENZE; l'unica alternativa (velatamente consigliata) era la diversa distribuzione degli spazi interni ma questo non è vero perchè la divisione interna è ancora uguale a quella attuale.
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Latemar
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"nutello" ha scritto: Samsung, l'esatta rappresentazione grafica non consiste nel semplice caricamento della nuova planimetria; la procedura non termina se non si forniscono: i poligoni, i dati metrici dell'u.i., i dati censuari in atti, i dati delle u.i. delle categorie presenti nel fabbricato. La procedura comunque procede all'elaborazione del nuovo classamento; l'A/3 di 9 si verifica anche se gli indico solo i dati censuari dell'unità in variazione e anche le categorie e classi con tariffe più elevate. L'inghippo nasce qui, questa è la contraddizione che sto segnalando, la variazione arriva in ufficio con un classamento automatico CORRETTO NON CONVALIDATO ed uno proposto, cioè quello in atti, ERRATO nella rendita e nella consistenza CHE SONO COSTRETTO A CONVALIDARE ALTIRMENTI L'UFFICIO LO RESPINGE, L'HA GIA' FATTO DUE VOLTE. La causale, che anche tu dici essere corretta, non prevede l'indicazione di un classamento diverso da quello in atti e quindi andranno dal notaio con una rendita errata da cui deriva un valore catastale errato E LA CERTEZZA DELL'ASSEGNAZIONE DELLA NUOVA RENDITA: A/3 DI 9^ 4 VANI 82 MQ, CIOE' QUELLA CHE NON HO POTUTO CONVALIDARE, CON TUTTE LE CONSEGUENZE; l'unica alternativa (velatamente consigliata) era la diversa distribuzione degli spazi interni ma questo non è vero perchè la divisione interna è ancora uguale a quella attuale. Qual è la domanda ? Quale soluzione sbagliata vuoi ? Ha ragione St_topos che con il classamento in docfa tu sbilanci tutte le rendite future. Ma cosa vuoi che te ne freghi a te.
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3L
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Lecce S
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Senza entrare nel merito della differenza di classamento che l'autore del quesito rileva, mi chiedo perchè non adottare la causale: "RETTIFICA DOCFA PROT. N….. / ANNO"che mi pare essere quella meglio calzante al caso? La Denuncia errata, aldilà del termine usato (Docfa o altro) avrà un protocollo e data di presentazione. E' causale simile, nella sostanza, a quanto segnalato da EFFEGI. Le altre causali citate contemplano sempre la conservazione della rendita in atti. Dal Vademecum Nazionale pag. 67: "RETTIFICA DOCFA PROT. N….. / ANNO: da utilizzare quando occorre correggere errori presenti in un Do.C.Fa. registrato agli atti (ad esempio: correzioni dati metrici, correzione - in elenco subalterni - dell’identificativo o della descrizione di talune unità immobiliari) e ancora non sottoposto ad accertamento da parte dell’Ufficio. Le ragioni della variazione devono essere esplicitate nel Quadro D - Note relative al documento e relazione tecnica. La data di fine lavori da indicare deve coincidere con quella indicata nel Do.C.Fa. da rettificare" ed ancora "ESATTA RAPPRESENTAZIONE GRAFICA: da utilizzare quando è necessario correggere imperfezioni grafiche relative agli elaborati grafici (planimetrie o elaborati planimetrici) già agli atti, che non siano dipendenti da lavori intervenuti successivamente alla presentazione di detti elaborati e che non incidano sulla rendita catastale (ad esempio: correzione della scala di rappresentazione o dell’indicazione delle destinazioni dei locali) 95 Nota 95: Negli altri casi, per le correzioni è necessario utilizzare la causale Altre: RETTIFICA DOCFA PROT. N. …... / ANNO A marzo 2023 presentata Variazione per Rettifica di un Docfa del 2018 che, erroneamente, censiva come unica U.I.U. ciò che era stato edificato come abitazione e garage, quindi sostituendo la precedente con 2 unità. Seguiva approvazione non automatica.
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st-topos
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Sansung ha scritto ".... .La superficie catastale non è consistenza, se il precedente geometra ha sbagliato io correggo, mi spiace ma non sono d'accordo, la causale è corretta....." Se il precedente tecnico ha sbagliato tu correggi (e su questo siamo d'accordo) ma con una causale diversa, in questo caso gia' che la superficie è maggiore, parliamo di oltre il 15%, tu non puoi dire esatta rappresentazione, devi modificare i dati in atti (consitenza, superficie) e quindi il sistema te lo impedisce. Usi un'altra causale che ti consente la variazione. Nutella non ha chiarito e non vuole chiarire se l'aspetto urbanistico è coerente con l'attuale stato o con quanto riportato in catasto. Nel caso in cui urbanisticamente (qualche vecchia licenza) è coerente con la nuova planimetria, allora con una istanza potresti, dimostrando l'errore del tecnico dell'accatastamento, essere autorizzato a rettificare il tutto (con data retroattiva), ma mai come esatta rappresentazione grafica. @3L ma la planimetria in atti non è frutto di docfa è un vecchio accatastamento. Nel caso di specie è peculiare la congruità con l'aspetto urbanistico (che in queste discussioni si sottovaluta sistematicamente), non le chiacchere a vuoto che fa il proponente.
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Latemar
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La finestra a parete, la finestra a tetto e l'aumento di superficie, le nicchie, non rappresentate nella planimetria in atti del 1986, evidenziano l'esecuzione di opere di ristrutturazione dell'immobile che potrebbero non essere legittimate da titolo abilitativo, altrimenti nutello non avrebbe difficoltà a indicarne la giusta causale che porterebbe ad una idoneo classamento e rendita. Dalla categoria A4 alla categoria A3 si devono eseguire dei lavori di ristrutturazione e questi devono essere legittimati oppure sanati.
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nutello
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"Latemar" ha scritto: "nutello" ha scritto: Samsung, l'esatta rappresentazione grafica non consiste nel semplice caricamento della nuova planimetria; la procedura non termina se non si forniscono: i poligoni, i dati metrici dell'u.i., i dati censuari in atti, i dati delle u.i. delle categorie presenti nel fabbricato. La procedura comunque procede all'elaborazione del nuovo classamento; l'A/3 di 9 si verifica anche se gli indico solo i dati censuari dell'unità in variazione e anche le categorie e classi con tariffe più elevate. L'inghippo nasce qui, questa è la contraddizione che sto segnalando, la variazione arriva in ufficio con un classamento automatico CORRETTO NON CONVALIDATO ed uno proposto, cioè quello in atti, ERRATO nella rendita e nella consistenza CHE SONO COSTRETTO A CONVALIDARE ALTIRMENTI L'UFFICIO LO RESPINGE, L'HA GIA' FATTO DUE VOLTE. La causale, che anche tu dici essere corretta, non prevede l'indicazione di un classamento diverso da quello in atti e quindi andranno dal notaio con una rendita errata da cui deriva un valore catastale errato E LA CERTEZZA DELL'ASSEGNAZIONE DELLA NUOVA RENDITA: A/3 DI 9^ 4 VANI 82 MQ, CIOE' QUELLA CHE NON HO POTUTO CONVALIDARE, CON TUTTE LE CONSEGUENZE; l'unica alternativa (velatamente consigliata) era la diversa distribuzione degli spazi interni ma questo non è vero perchè la divisione interna è ancora uguale a quella attuale. Qual è la domanda ? Quale soluzione sbagliata vuoi ? Ha ragione St_topos che con il classamento in docfa tu sbilanci tutte le rendite future. Ma cosa vuoi che te ne freghi a te. l'u.i. non ha le caratteristiche di un'A/4. Frega a qualcuno questo? Si lavora per dichiarare la verità, l'ufficio sbagliò a classarla in quel modo ed a calcolare la consistenza.
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nutello
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Cancellato per duplicazione
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nutello
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"Latemar" ha scritto: La finestra a parete, la finestra a tetto e l'aumento di superficie, le nicchie, non rappresentate nella planimetria in atti del 1986, evidenziano l'esecuzione di opere di ristrutturazione dell'immobile che potrebbero non essere legittimate da titolo abilitativo, altrimenti nutello non avrebbe difficoltà a indicarne la giusta causale che porterebbe ad una idoneo classamento e rendita. Dalla categoria A4 alla categoria A3 si devono eseguire dei lavori di ristrutturazione e questi devono essere legittimati oppure sanati. Continui a sparare certezze: non evidenziano un bel niente, l'u.i. è così dall'impianto, il comparto è antecedente al 1942, non ho difficoltà a indicare la giusta causale: errata rappresentazione grafica. Dalla categoria A4 alla categoria A3 non si passa per quel motivo perché non c'è stato nessun intervento e non c'è nulla da sanare se non un disegno redatto da un cialtrone.
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nutello
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"st-topos" ha scritto: Sansung ha scritto ".....La superficie catastale non è consistenza, se il precedente geometra ha sbagliato io correggo, mi spiace ma non sono d'accordo, la causale è corretta....." Se il precedente tecnico ha sbagliato tu correggi (e su questo siamo d'accordo) ma con una causale diversa, in questo caso gia' che la superficie è maggiore, parliamo di oltre il 15%, tu non puoi dire esatta rappresentazione, devi modificare i dati in atti (consitenza, superficie) e quindi il sistema te lo impedisce. Usi un'altra causale che ti consente la variazione. Nutella non ha chiarito e non vuole chiarire se l'aspetto urbanistico è coerente con l'attuale stato o con quanto riportato in catasto. Nel caso in cui urbanisticamente (qualche vecchia licenza) è coerente con la nuova planimetria, allora con una istanza potresti, dimostrando l'errore del tecnico dell'accatastamento, essere autorizzato a rettificare il tutto (con data retroattiva), ma mai come esatta rappresentazione grafica. @3L ma la planimetria in atti non è frutto di docfa è un vecchio accatastamento. Nel caso di specie è peculiare la congruità con l'aspetto urbanistico (che in queste discussioni si sottovaluta sistematicamente), non le chiacchere a vuoto che fa il proponente. Innanzitutto il Nik è "nutello" ed attieniti a questo, l'aspetto urbanistico non c'entra una mazza, il comparto è precedente al 1942 non c'erano licenze, grande tecnico.l'u.i. non è stata modificata: perché non deve essere una esatta rapp. graf.se quello è?
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nutello
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"3L" ha scritto: Senza entrare nel merito della differenza di classamento che l'autore del quesito rileva, mi chiedo perchè non adottare la causale: "RETTIFICA DOCFA PROT. N….. / ANNO"che mi pare essere quella meglio calzante al caso? La Denuncia errata, aldilà del termine usato (Docfa o altro) avrà un protocollo e data di presentazione. E' causale simile, nella sostanza, a quanto segnalato da EFFEGI. Le altre causali citate contemplano sempre la conservazione della rendita in atti. Dal Vademecum Nazionale pag. 67: "RETTIFICA DOCFA PROT. N….. / ANNO: da utilizzare quando occorre correggere errori presenti in un Do.C.Fa. registrato agli atti (ad esempio: correzioni dati metrici, correzione - in elenco subalterni - dell’identificativo o della descrizione di talune unità immobiliari) e ancora non sottoposto ad accertamento da parte dell’Ufficio. Le ragioni della variazione devono essere esplicitate nel Quadro D - Note relative al documento e relazione tecnica. La data di fine lavori da indicare deve coincidere con quella indicata nel Do.C.Fa. da rettificare" ed ancora "ESATTA RAPPRESENTAZIONE GRAFICA: da utilizzare quando è necessario correggere imperfezioni grafiche relative agli elaborati grafici (planimetrie o elaborati planimetrici) già agli atti, che non siano dipendenti da lavori intervenuti successivamente alla presentazione di detti elaborati e che non incidano sulla rendita catastale (ad esempio: correzione della scala di rappresentazione o dell’indicazione delle destinazioni dei locali) 95 Nota 95: Negli altri casi, per le correzioni è necessario utilizzare la causale Altre: RETTIFICA DOCFA PROT. N. …... / ANNO A marzo 2023 presentata Variazione per Rettifica di un Docfa del 2018 che, erroneamente, censiva come unica U.I.U. ciò che era stato edificato come abitazione e garage, quindi sostituendo la precedente con 2 unità. Seguiva approvazione non automatica. Il DOCFA, quando è stata classata l'u.i., non esisteva; non c'era nemmeno l'acquisiz.
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