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Argomento: Docfa, vizio, o...?
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geoalfa
(GURU)
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02 Dicembre 2005
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Ritengo che non è possibile dare nè un giudizio sulla base delle indicazioni date, lacunose ed a sprazzi! Se le dessimo, con molta probabilità sarebbero anch'esse incomplete e fuorvianti! Però mi sento di dire questo: Innanzi tutto, visto che non sei un tecnico, ti devi rivolgere ad uno qualificato e di sicura esperienza che dopo una attenta e scrupolosa valutazione dei fatti e dei documenti, saprà anche consigliarti un legale che possa con sicurezza indicarti per la corretta soluzione e se possibile un accordo bonario!
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samsung
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29 Ottobre 2005
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Ho provato a cercare una discussione simile, mi sembrava esistesse ma non l'ho trovata. Vorrei un vostro parere in materia di conformità catastale ai sensi della 122/2010: Se ho un negozio disegnato correttamente, cioè conforme sul piano grafico, però il certificato lo dichiara di 33 mq mentre io lo misuro di 35 mq. Scrivendo inizio a rispondermi da solo, ma ormai ho cominciato e finisco. Direi che la planimetria è conforme. L'aspetto della consistenza è ininfluente sulla regolarità dell'atto. Siete daccordo ?
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SIMBA4
Iscritto il:
28 Agosto 2015 alle ore 16:02
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Veneto - Adria città Etrusca
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Ciao Urbanisticamente quanti metri si sono dichiarati nel progetto comunale? Saluti cordiali
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samsung
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29 Ottobre 2005
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Ciao. Niente si tratta di un palazzo degli anni 50 ed il piano terra era previsto tutto senza tramezzi. L'unico documento che ne testimonia la forma, la dimensione e la posizione relativa nel fabbricato è l'accatastamento del 1964. Sappiamo che la misurazione delle superfici veniva operata dai tecnici con righello e senza una particolare attenzione.
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EFFEGI
f.g.
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16 Dicembre 2008
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Irpinia
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"samsung" ha scritto:
Vorrei un vostro parere in materia di conformità catastale ai sensi della 122/2010: Se ho un negozio disegnato correttamente, cioè conforme sul piano grafico, però il certificato lo dichiara di 33 mq mentre io lo misuro di 35 mq. Siete daccordo? No samsung io non sono d'accordo. Se era un'abitazione la cui misurazione avviene per "vano" e non per "mq" allora sarei stato d'accordissimo con te. Essendo un negozio, l'unità di misura della consistenza è il metro quadrato, e purtroppo anche un solo inciderà sulla determinazione della rendita catastale. La conformità catastale non è relativa solo alla "grafica" ma anche alla consistenza. Io ti consiglio di fare (o far fare) una adeguata variazione catastale per rettificare la consistenza. Saluti
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samsung
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29 Ottobre 2005
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Beh, per questi casi mi pare ci sia una istanza da fare. Guarda, in linea di massima sono daccordo che è meglio avere sempre i dati in ordine, e quindi consiglierò l'istanza, però la legge 122/2010 non parla di consistenza ma solo di grafica, benchè siamo daccordo che le planimetrie da modificare siano solo quelle che hanno variazione che modificano la rendita, o a parità di rendita che stravolgono la distribuzione dei locali.
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SIMBA4
Iscritto il:
28 Agosto 2015 alle ore 16:02
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Veneto - Adria città Etrusca
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Samsung Ti ho chiesto l'aspetto urbanistico per capire se quella differenza di superficie poteva rientrare nella tolleranza urbanistica prevista (che è da poco stata istituita) oppure no. Ma diciamo, a sto punto, che l'aspetto urbanistico lo mettiamo da parte, però si potrebbe valutare la tolleranza catastale ammessa a livello di mq. (che non mi ricordo quanto sia). Se la tolleranza fosse più alta di quei 2 mq, non credo avrai problemi di nessun tipo. Nell'ipotesi che i due mq, eccedano la tolleranza, a mio avviso basta una istanza catastale specificando che la corretta superficie (dimostrando il metodo di calcolo al catasto) è quella da te calcolata. Saluti cordiali
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samsung
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29 Ottobre 2005
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Ciao. Sulla tolleranza, una circolare del 2000 la fissa nel 5%, però si riferisce al pregresso, cioè all'aggiornamento della banca dati con vecchi accatastamenti e variazioni, e soprattutto alla superficie catastale, e non alla consistenza. Un dato che mi convince di più è la discrezionalità dell'esaminatore nell'attribuire la consistenza fissata in termini percentuali in +/- 10%. Ecco che per quello che ne so io chi ha fissato la superficie di quell'unità immobiliare potrebbe averne valutato una diminuzione del 6% per sue personali considerazioni e convinzioni. Mi risulta quindi delicata la scelta di richiedere la modifica della consistenza di una unità immobiliare quando questa ricada all'interno del 10% discrezionale. Non vi pare ? Vi vengono in mente circolari che possono chiarire ciò. ?
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