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Autore Docfa per scioglimento di Porzione U.I.U

costantino72

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 0 -  0 - Inviato: 21 Marzo 2013 alle ore 11:24

Salve, vorrei chiedere un chiarimento su una pratica Docfa, ho una pratica in cui due locali di proprietà diversa, nel 2007 vennero affittati ad unico affittuario, il quale chiese il consenso ai rispettivi proprietari di metterli in comunicazione, per cui fu redatta pratica di Porz. di U.I.U, unita di fatto.

Oggi l'affittuario ha riconsegnato i locali ai leggittimi proprietari, i quali decaduti i requisiti vogliono sciogliere la fusione e ripristinare lo stato dei luoghi. Ho approntato la pratica docfa e vorrei evitare di modificare il sub. quindi fare semplicemente variata usando la causale 5 con dicitura "scioglimento porz di U.I.U." e mettendo nella relazione tecnica Pratica finalizzata al ripristino dei luoghi con scioglimento della porz. di U.I.U di cui al fg XX part.lla YY sub ZZ.

Secondo voi e possibile tale pratica? o devo per forza sopprimere e dare nuovo sub con la causale 1 divisione???

Grazie anticipato per i vo stri pareri.

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Autore Risposta

alessandropalas

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 0 -  0 - Inviato: 21 Marzo 2013 alle ore 11:56

Ciao Costantino allora quando hai fatto l'unione di fatto fra i due subalterni avrai sicuramente aperto da entrambe le schede una porta, adesso potresti fare variando i tuo sub.(quindi senza sopprimerlo) con causale diversa distribuzione spazi interni interni e ovviamente chiudendo la porta di comunicazione su entrambe le schede, relazioni il fatto dello scioglimento porz di U.I.U di fatto con etc.. Adesso ti ho detto come causale div.ditrib. spazi interni magari nella tua Agenzia accettano come causale quello che proponevi tu, magari senti

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 21 Marzo 2013 alle ore 13:10

Colgo l'occasione per ribadire l'utilizzo spropositato dell'unione di fatto come ho già più volte avuto occasione di scrivere.

Saluti.

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alessandropalas

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18 Settembre 2012 alle ore 18:55

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 0 -  0 - Inviato: 21 Marzo 2013 alle ore 15:37

Ciao Antonio tutto bene? Adesso non conosco il motivo di unione di fatto nel caso del nostro amico Costantino e non voglio entrarci però abbiamo situazioni particolari di clienti (marito e moglie) con intestati una parte di casa con quote (7/9 e 2/9) diverse come proprietari mentre l'altra parte di casa (sempre prima casa) intestati con quote di 1/2 in comunione legale e ovviamente per non ricorrere al notaio si è dovuti unire di fatto pagando l'IMU come prima casa.Penso che in casi del genere non si possa fare meglio che ne pensi?

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 21 Marzo 2013 alle ore 15:54

"alessandropalas" ha scritto:
Ciao Antonio tutto bene? Adesso non conosco il motivo di unione di fatto nel caso del nostro amico Costantino e non voglio entrarci però abbiamo situazioni particolari di clienti (marito e moglie) con intestati una parte di casa con quote (7/9 e 2/9) diverse come proprietari mentre l'altra parte di casa (sempre prima casa) intestati con quote di 1/2 in comunione legale e ovviamente per non ricorrere al notaio si è dovuti unire di fatto pagando l'IMU come prima casa.Penso che in casi del genere non si possa fare meglio che ne pensi?



Io penso che se si ricorre successivamente all'annullamento dell'unione di fatto vuol dire che quest'ultima non era una situazione da consolidare e quindi non ammessa. C'è poco da fare: una unione di fatto deve essere "di fatto" e non utilizzabile a seconda delle proprie convenienze in modo da essere nel tempo oggetto di continuo unire e dividere a seconda della tassa di turno richiesta. Non è questo il principio e, figuriamoci poi la finalità (tesa non certamente a far risparmiare le tasse all'utente ma solo a regolarizzare una situazione concretamente anomala su un unico bene e non due, che ha lo svantaggio di essere diversamente intestato nelle sue porzioni), della norma sull'unione. Adesso il nostro Costantino dovrà fare la "divisione di fatto"?
A me pare una contraddizione palese.


Saluti.

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costantino72

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 0 -  0 - Inviato: 22 Marzo 2013 alle ore 12:53

certamente, è stata aperta una comunicazione, adesso che l'affittuario ha riconsegnato i locali ai legittimi proprietari, questi richiuderanno la porta.

Infatti io penso non ci sia bisogno di sopprimere i sub, bensi basta fare semplice variazione, motivandone lo scioglimento della porz. U.I.U.

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costantino72

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 0 -  0 - Inviato: 22 Marzo 2013 alle ore 12:58

"totonno" ha scritto:
"alessandropalas" ha scritto:
Ciao Antonio tutto bene? Adesso non conosco il motivo di unione di fatto nel caso del nostro amico Costantino e non voglio entrarci però abbiamo situazioni particolari di clienti (marito e moglie) con intestati una parte di casa con quote (7/9 e 2/9) diverse come proprietari mentre l'altra parte di casa (sempre prima casa) intestati con quote di 1/2 in comunione legale e ovviamente per non ricorrere al notaio si è dovuti unire di fatto pagando l'IMU come prima casa.Penso che in casi del genere non si possa fare meglio che ne pensi?



Io penso che se si ricorre successivamente all'annullamento dell'unione di fatto vuol dire che quest'ultima non era una situazione da consolidare e quindi non ammessa. C'è poco da fare: una unione di fatto deve essere "di fatto" e non utilizzabile a seconda delle proprie convenienze in modo da essere nel tempo oggetto di continuo unire e dividere a seconda della tassa di turno richiesta. Non è questo il principio e, figuriamoci poi la finalità (tesa non certamente a far risparmiare le tasse all'utente ma solo a regolarizzare una situazione concretamente anomala su un unico bene e non due, che ha lo svantaggio di essere diversamente intestato nelle sue porzioni), della norma sull'unione. Adesso il nostro Costantino dovrà fare la "divisione di fatto"?
A me pare una contraddizione palese.


Saluti.

salve, come avrete letto, il mio caso è nato da un affittuario che ha preso in locazione due locali di proprietari diversi, ai quali ha chiesto il consenso a metterli in comunicazione, ai fini dello svolgimento della propria attività commerciale.

Ora che l'affittuario ha cessato l'attività, i rispettivi proprietari vogliono tolta la porz.di U.I.U, ed io ho chiesto un parere al forum se secondo voi occorre fare soppressione dei sub o basti la semplice variazione, io ritengo che basterebbe la semplice variazione, utilizzando punto 5 e relazionando che i locali sono stati ripristinati allo stato di origine, però considerato che abbiamo a che fare con i dotti dell'agenzia, chiedevo se a qualcuno è mai successa una situazione del genere.

Grazie a tutti

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 22 Marzo 2013 alle ore 14:21

"costantino72" ha scritto:
salve, come avrete letto, il mio caso è nato da un affittuario che ha preso in locazione due locali di proprietari diversi, ai quali ha chiesto il consenso a metterli in comunicazione, ai fini dello svolgimento della propria attività commerciale.

Ora che l'affittuario ha cessato l'attività, i rispettivi proprietari vogliono tolta la porz.di U.I.U, ed io ho chiesto un parere al forum se secondo voi occorre fare soppressione dei sub o basti la semplice variazione, io ritengo che basterebbe la semplice variazione, utilizzando punto 5 e relazionando che i locali sono stati ripristinati allo stato di origine, però considerato che abbiamo a che fare con i dotti dell'agenzia, chiedevo se a qualcuno è mai successa una situazione del genere.

Grazie a tutti



No, basta la causale diversa distribuzione degli spazi interni consistenti in semplice chiusura della porta, per la cui esecuzione è stata depositata comunicazione inizio lavori al Comune in data _________, n.____________. I subalterni non cambiano se non cambiano le consistenze e le destinazioni d'uso.

Comunque va precisato, chiarito e ribadito che in certi casi, come questo, è veramente inutile l'unione di fatto. Due unità immobiliari, per il solo fatto di essere collegate funzionalmente da una o più porte, tra loro, non modificano la loro natura di beni distinti e per questo non è assolutamente necessario unire di fatto, anzi, l'applicazione della norma è proprio priva di senso.

Ciao.

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Stefan66

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 0 -  0 - Inviato: 21 Aprile 2021 alle ore 13:20

Il problema lo crea il comune, con la richiesta dell'agiblità, in cui lo stato dei luoghi deve essere conforme al titolo abilitativo e all'accatastamento (obbligatorio in caso di variazione per diversa distribuzione degli spazi interni).

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samsung

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 0 -  0 - Inviato: 21 Aprile 2021 alle ore 14:22

Sono d'accordo con l'impostazione di alessandropalas: div distr spazi interni - mantenendo per ciascuna il proprio sub - e relazione per ridabire (qualora ce ne fosse bisogno) di cancellare l'annotazione dell'unione di fatto. Questo perchè di fatto si tratta ancora di due u.i.u. distinte, l'unione è ai fini fiscali.

Anche se fuori tema, e senza puntare il dito su di te costantino72 che ti trovi solo un caso da risolvere, al solo fine di dire la mia anche di questo tema, mi trovo d'accordo anche con Totonno. Immagino si tratti di unità commerciali al PT, la cui unione (come provato dagli eventi) non è per niente consolidata. In casi del genere si è sempre provveduto a consegnare al comune le planimetrie delle due unità indipendenti o addirittura a comunicare la non necessità di procedere con variazione catastale.

A Stefan66 ricordo che a seguito di una div. distr. degli spazi interni non necessariemente è obbligario procedere con una DVR.

Saluti.

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totonno
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19 Maggio 2006

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Firenze

 0 -  0 - Inviato: 21 Aprile 2021 alle ore 15:59

"Stefan66" ha scritto:
Il problema lo crea il comune, con la richiesta dell'agiblità, in cui lo stato dei luoghi deve essere conforme al titolo abilitativo e all'accatastamento (obbligatorio in caso di variazione per diversa distribuzione degli spazi interni).





Da quando l'agibilità si richiede ???


Sei rimasto un pò indietro a quando il comune rilasciava l'abitabilità.

Da quando è obbligatorio l'accatastamento per diversa distribuzione degli spazi interni ??


Fai il catasto conformemente alle norme catastali e nessuno si farà male.



Saluti

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