Buon Anno.
Forse non hai cercato bene, avresti dovuto trovare questa GUIDA del buon Dioptra:
www.geolive.org/guide/procedure-e-metodo... Come anche i vari Vademecum DocFa di cui ti allego due stalci:
IL CALCOLO DELLA CONSISTENZA CATASTALE VADEMECUM
ABRUZZO e MOLISE - Pagina 18
Categorie del gruppo A
Ai fini del
calcolo della consistenza degli immobili appartenenti al
gruppo A, l'unità di misura
è il vano catastale.
Per vano catastale convenzionalmente si intende uno spazio delimitato da pareti, soffitti e
pavimenti, che sia dotato di illuminazione diretta, che va da un minimo di 9 mq ad un massimo
di 27 mq (per superfici superiori si calcola l’eccedenza).
La consistenza si determina conteggiando separatamente e poi sommando:
- I vani principali per i loro numeri effettivi
(La cucina, anche se di dimensione inferiore
a 9 mq, va sempre computata come vano utile - art. 46 D.P.R. 1142/49);
- I vani accessori a servizio diretto dei vani principali
(es.: bagni, corridoi, ingressi o disimpegni, ripostigli). A questa tipologia è assegnata una misura
corrispondente a 1/3 di vano;
- I vani accessori indiretti (o complementari), ai quali si accede dall’esterno dei vani
principali, contando per essi 1/4 di vano.
Alla somma dei vani così calcolata, può essere effettuata un’aggiunta (o una detrazione)
massima del 10%, per tener conto delle dipendenze e degli elementi che possono portare
vantaggi (o svantaggi) all’UIU oggetto di classamento.
Il risultato del conteggio così eseguito va arrotondato al mezzo vano.
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VADEMECUM
LAZIO Pagina 26
Categorie del gruppo A
La
consistenza catastale delle unità immobiliari appartenenti alle categorie catastali del gruppo A si misura assumendo come elemento unitario il vano utile e si computa conteggiando separatamente e sommando:
i vani principali “normali” per il loro numero effettivo;
come vano utile, la cucina, purché dotata di luce diretta, anche se di ampiezza inferiore a quella minima ritenuta normale;
come vani utili e frazioni di vani utili frutto dell’eccedenza di superficie libera dei vani principali;
i vani accessori a servizio diretto esclusivo dei vani principali, contando ognuno di essi per 1/3 di vano utile;
i vani accessori a servizio complementare esclusivo, contando ognuno di essi per 1/4 di vano utile.
Alla somma dei vani utili, viene apportata infine un’aggiunta o detrazione nei limiti del 10% per tener conto di quegli elementi che aumentano o diminuiscono le utilità, i vantaggi o svantaggi.
Il risultato, infine, viene arrotondato al mezzo vano.
Spero che queste indicazioni ti siano d'aiuto
cordialità