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Chiusura CILA a Roma, tecnico sparito e nessuno la vuole fare |

Ray1633
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Salve a tutti. Purtroppo ho litigato in maniera pesante con il tecnico che mi ha aperto la pratica CILA a Roma per una ristrutturazione di una abitazione. Discussioni e fine rapporto di lavoro avvenuti post apertura CILA. Ho ultimato tutti i lavori e mi sono anche già trasferito. Il problema è che ora mi trovo con la pratica "appesa", per cui il portale comunale si aspetta una chiusura, che però nessun professionista è disposto a fare, perché nessuno vuole prendersi la responsabilità di chiudere un lavoro iniziato da altri (ne avrò contattati 5 o 6 diversi). Mi sono un po' informato e ho visto che per la CILA, a differenza di altre pratiche con permesso a costruire, la normativa non prevede un termine di chiusura lavori e pertanto non sarebbero applicabili nemmeno sanzioni. Questo, è scritto chiaramente anche nelle FAQ del portale SUET del comune di Roma, che riprende proprio il buco normativo a livello nazionale. Tuttavia, l'amministrazione si aspetta una chiusura, per analogia, entro i 3 anni dall'inizio lavori. Cosa devo fare? Il tecnico precedente è sparito (e onestamente non vorrei affidargli nemmeno più un minuto del mio tempo) e io non so come comportarmi, perché nessuno sembra essere disponibile a prendersi il lavoro. Grazie a tutti!
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EFFEGI
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Irpinia
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"Ray1633" ha scritto: Salve a tutti. Purtroppo ho litigato in maniera pesante con il tecnico che mi ha aperto la pratica CILA a Roma per una ristrutturazione di una abitazione. Discussioni e fine rapporto di lavoro avvenuti post apertura CILA. Ho ultimato tutti i lavori e mi sono anche già trasferito. Il problema è che ora mi trovo con la pratica "appesa", per cui il portale comunale si aspetta una chiusura, che però nessun professionista è disposto a fare, perché nessuno vuole prendersi la responsabilità di chiudere un lavoro iniziato da altri (ne avrò contattati 5 o 6 diversi). Mi sono un po' informato e ho visto che per la CILA, a differenza di altre pratiche con permesso a costruire, la normativa non prevede un termine di chiusura lavori e pertanto non sarebbero applicabili nemmeno sanzioni. Questo, è scritto chiaramente anche nelle FAQ del portale SUET del comune di Roma, che riprende proprio il buco normativo a livello nazionale. Tuttavia, l'amministrazione si aspetta una chiusura, per analogia, entro i 3 anni dall'inizio lavori. Cosa devo fare? Il tecnico precedente è sparito (e onestamente non vorrei affidargli nemmeno più un minuto del mio tempo) e io non so come comportarmi, perché nessuno sembra essere disponibile a prendersi il lavoro. Grazie a tutti! Posso farti alcune domande per capire meglio? 1) -perchè avete fatto questo "forte" litigio? 2) -che ruolo aveva questo "tecnico"? Era solo l'asseveratore oppure assolveva anche all'incarica di Direttore dei Lavori? 3) -Che tipi di lavori sono stati fatti? 3 -Lo hai pagato per quello che ha fatto, fino al momento del vs litigio? Saluti
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Ray1633
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"EFFEGI" ha scritto: "Ray1633" ha scritto: Salve a tutti. Purtroppo ho litigato in maniera pesante con il tecnico che mi ha aperto la pratica CILA a Roma per una ristrutturazione di una abitazione. Discussioni e fine rapporto di lavoro avvenuti post apertura CILA. Ho ultimato tutti i lavori e mi sono anche già trasferito. Il problema è che ora mi trovo con la pratica "appesa", per cui il portale comunale si aspetta una chiusura, che però nessun professionista è disposto a fare, perché nessuno vuole prendersi la responsabilità di chiudere un lavoro iniziato da altri (ne avrò contattati 5 o 6 diversi). Mi sono un po' informato e ho visto che per la CILA, a differenza di altre pratiche con permesso a costruire, la normativa non prevede un termine di chiusura lavori e pertanto non sarebbero applicabili nemmeno sanzioni. Questo, è scritto chiaramente anche nelle FAQ del portale SUET del comune di Roma, che riprende proprio il buco normativo a livello nazionale. Tuttavia, l'amministrazione si aspetta una chiusura, per analogia, entro i 3 anni dall'inizio lavori. Cosa devo fare? Il tecnico precedente è sparito (e onestamente non vorrei affidargli nemmeno più un minuto del mio tempo) e io non so come comportarmi, perché nessuno sembra essere disponibile a prendersi il lavoro. Grazie a tutti! Posso farti alcune domande per capire meglio? 1) -perchè avete fatto questo "forte" litigio? 2) -che ruolo aveva questo "tecnico"? Era solo l'asseveratore oppure assolveva anche all'incarica di Direttore dei Lavori? 3) -Che tipi di lavori sono stati fatti? 3 -Lo hai pagato per quello che ha fatto, fino al momento del vs litigio? Saluti Ciao, perché stargli dietro è stato estenuante, oltre che essersi comportato in maniera non corretta, con pagamenti vari e prendendomi spesso in giro con promesse rinviate di volta in volta. Io sono una persona precisa, che paga subito, rispettosa e che pretende rispetto. Quando già non mi fidavo più, gli ho chiesto la fattura per quanto fatto fino a quel momento e lì è iniziato il litigio (fattura tra l'altro mai avuta). Per "forte" intendo "semplicemente" che da parte sua ci sono stati anche insulti. Una persona davvero ignorante. E' stata spostata una porta in un disimpegno, rifatto bagno completo, messi pavimenti in sovrapposizione a quelli esistenti e tinteggiatura. Si, l'ho pagato e anche un centinaio di euro in più rispetto a quello che gli avrei dovuto fino a quel momento. E si, se non sbaglio si è nominato anche il direttore lavori. Ora mi trovo in questa situazione di stallo e non so cosa fare. Potrei sfruttare il buco normativo e farmi fare solo variazione catastale, ma logicamente non è molto normale tenere una CILA aperta a vita...
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Topgun
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Confermo che non è obbligatoria la fine dei lavori per la cila e nemmeno la nomina del direttore dei lavori. Quindi puoi non farla. La data del termine dei lavori è certificata dalla denuncia di variazione al catasto che a questo punto è necessario fare anche se le opere non parrebbero influire sulla rendita. Se ci fossero varianti allo stato realizzato, occorrerebbe il deposito dello stato finale, questo sì che è obbligatorio e devi trovare un tecnico iscritto al collegio, libero professionista, che ti depositi la comunicazione anche se non è il direttore dei lavori.
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Ray1633
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"Topgun" ha scritto: Confermo che non è obbligatoria la fine dei lavori per la cila e nemmeno la nomina del direttore dei lavori. Quindi puoi non farla. La data del termine dei lavori è certificata dalla denuncia di variazione al catasto che a questo punto è necessario fare anche se le opere non parrebbero influire sulla rendita. Se ci fossero varianti allo stato realizzato, occorrerebbe il deposito dello stato finale, questo sì che è obbligatorio e devi trovare un tecnico iscritto al collegio, libero professionista, che ti depositi la comunicazione anche se non è il direttore dei lavori. E quindi però la pratica rimarrebbe in attesa di chiusura e aperta a vita sul SUET? Non comporterebbe nessuna conseguenza ciò? Si, la variazione catastale intendo farla. Si può far fare a parte e a prescindere dalla CILA, immagino, vero? Su questa quindi non credo ci siano problemi per il nuovo professionista.
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rubino
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"Topgun" ha scritto: Confermo che non è obbligatoria la fine dei lavori per la cila e nemmeno la nomina del direttore dei lavori. Quindi puoi non farla. La data del termine dei lavori è certificata dalla denuncia di variazione al catasto che a questo punto è necessario fare anche se le opere non parrebbero influire sulla rendita. Se ci fossero varianti allo stato realizzato, occorrerebbe il deposito dello stato finale, questo sì che è obbligatorio e devi trovare un tecnico iscritto al collegio, libero professionista, che ti depositi la comunicazione anche se non è il direttore dei lavori. questa frase è interessante : "La data del termine dei lavori è certificata dalla denuncia di variazione al catasto" quindi, in fase di aggiornamento catastale, potrei scriverne una qualunque, stando solo attento a non sforare i trenta giorni? A me risulta che debba quadrare con quella comunicata al comune, ed ho sempre fatto così chiudendo i lavori anche per le CILA, tanto per non procurare noie a nessuno. Aggiungo: la cila è arrivata al Comune sottoscritta dal tecnico e dal dichiarante, se il primo s'è dato alla macchia il secondo c'è, gli consiglio di scrivere una PEC al comune con la data di ultimazione dei lavori e di provvedere all'aggiornamento catastale, indicando QUELLA data. P.S.: se vogliamo, quella da riferire al Catasto doveva essere la data in cui l'u.i. è divenuta in grado di produrre una rendita, ma questa è un'altra storia P.S.S.: ripeto, dovremmo stare più attenti a quello che si scrive qui dentro.
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Ray1633
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"rubino" ha scritto: "Topgun" ha scritto: Confermo che non è obbligatoria la fine dei lavori per la cila e nemmeno la nomina del direttore dei lavori. Quindi puoi non farla. La data del termine dei lavori è certificata dalla denuncia di variazione al catasto che a questo punto è necessario fare anche se le opere non parrebbero influire sulla rendita. Se ci fossero varianti allo stato realizzato, occorrerebbe il deposito dello stato finale, questo sì che è obbligatorio e devi trovare un tecnico iscritto al collegio, libero professionista, che ti depositi la comunicazione anche se non è il direttore dei lavori. Aggiungo: la cila è arrivata al Comune sottoscritta dal tecnico e dal dichiarante, se il primo s'è dato alla macchia il secondo c'è, gli consiglio di scrivere una PEC al comune con la data di ultimazione dei lavori e di provvedere all'aggiornamento catastale, indicando QUELLA data. Per tradurre quello che mi stai dicendo (e sono d'accordo): la comunicazione fine lavori doveva farla l'incaricato che è sparito. Se nessun'altro (professionista) vuole farmela perché non vogliono prendersi (anche giustamente) la responsabilità, non mi resta che, da cittadino, comunicare la fine lavori tramite PEC e far fare la variazione catastale...ho capito bene? perché cosa altro potrei fare? Far mandare una lettera dall'avvocato al vecchio professionista per incarico non onorato? Segnalarlo all'ordine?
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rubino
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Sono argomenti diversi che non vanno messi insieme. Come Cittadino, dato che lamenta mancanze nel comportamento, può riferirle all'Ordine o al Collegio di iscrizione del tecnico; il Presidente inizierà l'iter e se emergono mancanze lo deferirà al Consiglio di Disciplina per i provvedimenti opportuni. Come Contribuente ha obblighi fiscali; l'aggiornamento catastale va eseguito ento trenta giorni dall'ultimazione dei lavori, oltre i quali l'Agenzia delle Entrate le comminerà le sanzioni di rito. Come dichiarante la CILA e come proprietario dell'u.i. in cui si sono svolti i lavori può dichiararne l'ultimazione in surroga del tecnico, dato che entrambi avete sottoscritto la documentazione trasmessa al Comune
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Ray1633
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"rubino" ha scritto:
Come Proprietario e dichiarante la CILA e come proprietario dell'u.i. in cui si sono svolti i lavori, può dichiararne l'ultimazione in surroga del tecnico dato che entrambi avete sottoscritto la documentazione trasmessa al Comune E questo lo faccio tramite PEC, perché non posso farlo dal SUET immagino, dato che vorrebbero anche gli allegati richiesti (formulario rifiuti, elaborati ecc). Consigli di inserire eventualmente nella PEC anche le motivazioni per cui stia comunicando in questo modo e non tramite procedura, la fine lavori?
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rubino
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"Ray1633" ha scritto: "rubino" ha scritto:
Come Proprietario e dichiarante la CILA e come proprietario dell'u.i. in cui si sono svolti i lavori, può dichiararne l'ultimazione in surroga del tecnico dato che entrambi avete sottoscritto la documentazione trasmessa al Comune E questo lo faccio tramite PEC, perché non posso farlo dal SUET immagino, dato che vorrebbero anche gli allegati richiesti (formulario rifiuti, elaborati ecc). Consigli di inserire eventualmente nella PEC anche le motivazioni per cui stia comunicando in questo modo e non tramite procedura, la fine lavori? Perchè no? Si faccia aiutare da un Geometra, non siamo tutti buoni bravi e belli ma nemmeno tutti cialtroni.
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Ray1633
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"rubino" ha scritto: "Ray1633" ha scritto: "rubino" ha scritto:
Come Proprietario e dichiarante la CILA e come proprietario dell'u.i. in cui si sono svolti i lavori, può dichiararne l'ultimazione in surroga del tecnico dato che entrambi avete sottoscritto la documentazione trasmessa al Comune E questo lo faccio tramite PEC, perché non posso farlo dal SUET immagino, dato che vorrebbero anche gli allegati richiesti (formulario rifiuti, elaborati ecc). Consigli di inserire eventualmente nella PEC anche le motivazioni per cui stia comunicando in questo modo e non tramite procedura, la fine lavori? Perchè no? Si faccia aiutare da un Geometra, non siamo tutti buoni bravi e belli ma nemmeno tutti cialtroni. EH ma l'ho detto perché  perché nessuno di quelli che ho sentito vuole prendersi in carico la chiusura lavori fatta da un altro professionista. Il suo "Perché no?" a cosa era riferito? Magari ho capito male io. Per cosa dovrei farmi aiutare?
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rubino
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Mi ha fatto una domanda e le ho risposto: non vedo perchè non inserire quelle motivazioni. Farsi aiutare in quello di cui stiamo scrivendo, purtroppo i Comuni agiscono in ordine sparso e risposte esaustive si possono dare solo conoscendo bene usi e costumi locali. Buona serata.
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Ray1633
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"rubino" ha scritto: Mi ha fatto una domanda e le ho risposto: non vedo perchè non inserire quelle motivazioni. Farsi aiutare in quello di cui stiamo scrivendo, purtroppo i Comuni agiscono in ordine sparso e risposte esaustive si possono dare solo conoscendo bene usi e costumi locali. Buona serata. Ah ok si, allora ci eravamo capiti. La ringrazio molto per i consigli, comunque.
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Topgun
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"Ray1633" ha scritto:
E quindi però la pratica rimarrebbe in attesa di chiusura e aperta a vita sul SUET? Non comporterebbe nessuna conseguenza ciò? Si, la variazione catastale intendo farla. Si può far fare a parte e a prescindere dalla CILA, immagino, vero? Su questa quindi non credo ci siano problemi per il nuovo professionista. La mancata comunicazione fine lavori in comune non è obblgatoria, quindi se non hai fatto varianti, NON HAI NESSUNA CONSEGUENZA. Nella variazione catastale docfa nella sezione relazione tecnica si riporta il riferimento protocollo e data della cila. La data che si riporta nel docfa è l'unica dichiarata di esecuzione e termine dei lavori, poichè non è stato comunicato nulla in comune. Ripeto, la pratica CILA non rimane aperta in comune se non si dichiara la fine dei lavori.
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rubino
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"Topgun" ha scritto: "Ray1633" ha scritto:
E quindi però la pratica rimarrebbe in attesa di chiusura e aperta a vita sul SUET? Non comporterebbe nessuna conseguenza ciò? Si, la variazione catastale intendo farla. Si può far fare a parte e a prescindere dalla CILA, immagino, vero? Su questa quindi non credo ci siano problemi per il nuovo professionista. La mancata comunicazione fine lavori in comune non è obblgatoria, quindi se non hai fatto varianti, NON HAI NESSUNA CONSEGUENZA. Nella variazione catastale docfa nella sezione relazione tecnica si riporta il riferimento protocollo e data della cila. La data che si riporta nel docfa è l'unica dichiarata di esecuzione e termine dei lavori, poichè non è stato comunicato nulla in comune. Ripeto, la pratica CILA non rimane aperta in comune se non si dichiara la fine dei lavori. Al Comune non ha nessuna conseguenza, quando ho scritto "sanzione" mi riferisco alla ritardata dichiarazione di variazione catastale oltre un mese dalla data di ultimazione dei lavori ed è competenza dell'Agenzia delle Entrate - Territorio, non del Comune; Nella variazione catastale docfa nella sezione relazione tecnica NON E' RICHIESTO DALLA NORMATIVA CATASTALE il riferimento protocollo e data della cila, MA LA DATA DI ULTIMAZIONE DEI LAVORI, DA INSERIRE NELL'APPOSITO CAMPO; la pratica non risulta con la data di ultimazione dei lavori e questo per un Notaio (due giorni fa) significa che è ancora aperta; domanda: abbiamo aperto l'UCAS (Ufficio Complicazioni Affari Semplici) ? Ci vuole dannatamente tanto a comunicare l'ultimazione dei lavori anche se non è obbligatorio farlo sapendo che al Comune nessuno dirà: non è dovuta, te la restituisco?
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