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Autore cantina o autorimessa?

giamma

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 0 -  0 - Inviato: 26 Agosto 2009 alle ore 09:51

ciao vi espongo il mio dubbio:
devo fare il docfa di una porzione in ampliamento ad un fabbricato esistente diviso in subalterni (4 abitazioni e 4 autorimesse)
ora il tecnico che ha seguito le pratiche edilizie nel progetto ha scritto CANTINA ma a tutti gli effetti il locale in ampliamento ha le caratteristiche di AUTORIMESSA, secondo voi siccome la pratica catastale la firmo io come devo operare? la segno cantina e la lego ad un alloggio esistente e così il proprietario risparmia sull'ici oppure la metto come autorimessa visto che effettivamente ha tali caratteristiche?
ciao grazie

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Autore Risposta

dado48

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Terzo pianeta del Sistema Solare

 0 -  0 - Inviato: 26 Agosto 2009 alle ore 10:58

"Giamma" ha scritto:
... la segno cantina e la lego ad un alloggio esistente e così il proprietario risparmia sull'ici

L'autorimessa, pertinenza della prima casa, non è soggetta all'ICI.

"Giamma" ha scritto:
... oppure la metto come autorimessa visto che effettivamente ha tali caratteristiche?

Siamo Tecnici ed il nostro comportamento deve essere sempre attento alla Deontologia professionale, anche a costo di .... perdere il cliente.
Ciao, buon lavoro.

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giamma

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 0 -  0 - Inviato: 26 Agosto 2009 alle ore 11:23

"L'autorimessa, pertinenza della prima casa, non è soggetta all'ICI."

lo so anch'io ma ci sono già altre 2 autorimesse intestate al committente quindi su questa nuova l'ici la paga

"Siamo Tecnici ed il nostro comportamento deve essere sempre attento alla Deontologia professionale, anche a costo di .... perdere il cliente."

è proprio per questo che ho chiesto un parere, se non fossi scrupoloso avrei subito legato la cantina alla casa

grazie comunque
ciao buon lavoro :wink:

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 26 Agosto 2009 alle ore 18:17

La differenza fisica tra una cantina e una autorimessa è facile da individuare anche sulla carta/planimetria catastale: la cantina non ha accesso carrabile ed ha dimensioni tali da non permettere la sosta di una macchina e addirittura vi può essere una rampa carrabile ad ulteriore conferma del potenziale uso di autorimessa che si può fare. Quindi indipendentemente dall'uso che la proprietà svolge va valutato queste caratteristiche che sicuramente un tecnico catastale in sede di controllo può prendere in considerazione. Se le caratteristiche dell'immobile sono tali da giustificare il solo uso di cantina, bene, altrimenti se ha passaggio carrabile, addirittura rampa di accesso apposita e spazi sufficienti per l'alloggio di autoveicolo non vedo alternative se non quella di inserire l'Unita in categoria C/6 e questo farei.
Saluti.

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boria

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 0 -  0 - Inviato: 26 Agosto 2009 alle ore 19:50

Questa cosa dovresti farla un po pesare al tecnico che ha fatto il progetto...

Una volta ho avuto un caso simile, ho chiesto consiglio a un tecnico dell'AdT e la sua risposta è stata: "fai una variazione urbanistica" 8O 8O 8O 8O 8O 8O 8O

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giamma

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 0 -  0 - Inviato: 27 Agosto 2009 alle ore 08:21

il bello è che il tecnico che ha presentato la pratica comunale è il proprietario dell'immobile :cry: :cry: :cry:

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 27 Agosto 2009 alle ore 09:09

Il tecnico progettista, nonchè proprietario ha tutti i requisiti per redigere il Docfa e firmarlo e dichiarare ciò che meglio crede dal punto di vista soprattutto di responsabilità professionale e di sua convenienza come proprietario. Meglio di così non si può.

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boria

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 0 -  0 - Inviato: 27 Agosto 2009 alle ore 16:07

quoto totonno....

comunque non è simpatico tovarsi in queste situazioni!!!! :oops: :oops: :oops:

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giamma

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 0 -  0 - Inviato: 28 Agosto 2009 alle ore 15:19

appeno ho preso in mano la pratica non ho esitato a preparare il docfa e a creare un autorimessa, poi per correttezza prima di inviarlo l'ho fatto vedere al tecnico/proprietario (ingegnere che mi dice che non capisce niente di catasto) il quale mi dice : "fai tu basta che vada bene e che mi fai spendere meno che puoi di ici" a quel punto un piccolo dubbio se fare autorimessa o cantina mi è venuto.........comunque credo che alla fine farò autorimessa ciao grazie a tutti dei consigli

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 28 Agosto 2009 alle ore 15:53

Tutto bene, ma la risposta corretta che esattamente avrei voluto sentirmi dire dal proprietario è: "voglio pagare quanta ICI mi spetta, non un Euro di più". Ma in fondo si va a cercare il pelo nell'uovo e noi non siamo mai contenti dei clienti che ci capitano.
Saluti.

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SERGIO_1971

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LE LANGHE

 0 -  0 - Inviato: 28 Agosto 2009 alle ore 16:04

OKKIO GIAMMA

Se tu denunci a catasto la nuova UIU come autorimessa il progettista avrà poi dei problemi per la richiesta di agibilità in quanto allegando la documentazione catastale non avrà piena corrispondenza tra quanto dichiarato nei disegni di progetto allegati al Permesso di Costruire (o D.I.A.) e quanto da te denunciato a catasto.

Nulla vieta di possedere una cantina (u.i.u. da censire in categoria C/2) da adibirsi a deposito con il suo bell'accesso carraio anche se il locale presenta caratteristiche simili a quelle di un'autorimessa.

Con la tua professionalità analizza i fatti e i documenti che tu hai in possesso:
- una pratica edilizia per la costruzione di una cantina in ampliamento a fabbricato esistente;
- in loco c'e' un locale di dimensioni e forma che coincide con quello riportato nelle tavole disegni della pratica edilizia;
- tale locale è perfettamente adatto ad essere utilizzato come cantina/deposito/sgombero etc..

Se poi il proprietario in futuro (e per futuro io intendo anche in giorno dopo che ha ritirato il certificato di agibilità) deciderà di utilizzarlo come autorimessa, sarà suo obbligo predisporre una pratica edilizia per il cambio di destinazione d'uso e tu farai una bella variazione catastale.

Saluti.

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odeallavita

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07 Marzo 2008

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 0 -  0 - Inviato: 28 Agosto 2009 alle ore 16:10

"giamma" ha scritto:
appeno ho preso in mano la pratica non ho esitato a preparare il docfa e a creare un autorimessa, poi per correttezza prima di inviarlo l'ho fatto vedere al tecnico/proprietario (ingegnere che mi dice che non capisce niente di catasto) il quale mi dice : "fai tu basta che vada bene e che mi fai spendere meno che puoi di ici" a quel punto un piccolo dubbio se fare autorimessa o cantina mi è venuto.........comunque credo che alla fine farò autorimessa ciao grazie a tutti dei consigli



Salve

Non è serio dire che di catasto non ne capisce nulla.
Non è serio scaricare su di te la responsabilità di avere accatastato un vano in un modo e al comune risulta concessionato in un altro.
Come la mettiamo?
Lui fa presto a fare le cazzate che gli convengono salvo poi scaricare sugli altri la responsabilità di tutto.
Io ti consiglio di redigere quello che vuoi, anche la rimessa, ma di spiegargli bene per filo e per segno a cosa può andare incontro e poi, alla fine di tutto farglielo firmare a lui.

cordialmente

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baldino

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 0 -  0 - Inviato: 28 Agosto 2009 alle ore 16:21

Non è sempre vero che l'autorimessa essendo pertinenza è esonerata da ICi. Si deve consultare il regolamento ICI comunale se prevede questo esonero, altrimenti si paga.

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dado48

(GURU)

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Terzo pianeta del Sistema Solare

 0 -  0 - Inviato: 28 Agosto 2009 alle ore 16:53

"Baldino" ha scritto:
Non è sempre vero che l'autorimessa essendo pertinenza è esonerata da ICI. Si deve consultare il regolamento ICI comunale se prevede questo esonero, altrimenti si paga


Ho cercato e trovato questa Risoluzione che chiarisce quanto scritto da Baldino:

Risoluzione Ministero dell'economia e delle finanze 5/6/2008 n. 12/DF
3. LE PERTINENZE DELL’ABITAZIONE PRINCIPALE
La norma di esenzione non menziona le pertinenze dell’abitazione principale, vale a dire gli immobili che, a norma dell’art. 817 del codice civile, sono destinati, dal proprietario della cosa principale o da chi ha un diritto reale sulla stessa, in modo durevole a suo servizio od ornamento.
Il silenzio della legge è significativo, in quanto legittima di per sé l’estensione dell’esenzione in esame alle eventuali pertinenze dell’abitazione principale, anche se distintamente iscritte in catasto, dal momento che, in base all’art. 818 del codice civile, “gli atti e i rapporti giuridici che hanno per oggetto la cosa principale comprendono anche le pertinenze, se non è diversamente disposto”.
E’ opportuno chiarire che le pertinenze sono esenti nei limiti eventualmente stabiliti nel regolamento comunale, poiché, come affermato dal Consiglio di Stato nel parere n. 1279/98 del 24 novembre 1998, la possibilità per i comuni di introdurre norme integrative o anche eventualmente derogatorie rispetto alle disposizioni generali del codice civile non si pone affatto in contraddizione con le stesse. Occorre, difatti, rilevare che il citato art. 818 del codice civile, nello stabilire che le pertinenze sono assoggettate allo stesso trattamento della cosa principale, lascia spazio ad una specifica deroga al criterio generale fissato dal precedente art. 817 ad opera di una norma positiva.
E’ appena il caso di precisare che quanto sostenuto a proposito di trasferimento dell’abitazione principale nel corso dell’anno vale anche per le pertinenze.


Spero sia utile.
Ciao, buon lavoro a tutti.

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totonno
(GURU)
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19 Maggio 2006

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 0 -  0 - Inviato: 28 Agosto 2009 alle ore 21:38

Giamma pone il quesito in origine avendo la certezza che l'immobile sarà nell'immediato utilizzato come autorimessa. Quindi è lecito per il professionista avere il dubbio di andare ad accatastare un immobile con destinazione diversa da quanto prevede il progetto. Siccome il professionista deve accertare e denunciare lo stato dei luoghi all'uffico indipendentemente dalla legittimazione urbanistica, questo può effettivamente creare un danno al proprietario, nonchè progettista, il quale verificherà che la destinazione d'uso effettiva rispetti i regolamenti urbanistici e se necessario farà la sua brava variante e otterrà ilsuo beneamatacertificat di agibilità e abitabilità. Così si evita che il danno lo subisca in altra sede chi esegue l'accatastamento. Il tutto in comune e pacifico accordo tra le parti.
Saluti.

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