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Cambio d'uso per errata destinazione |

Gliovan
Iscritto il:
11 Settembre 2014 alle ore 16:15
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Salve a tutti, dovrei effettuare un cambio d'uso da A/4 A C/2, in quanto la destinazione residenziale risulta erronea. In virtù del fatto che la variazione sarà seguita dalla stipula di un atto, vorrei accertarmi che in visura si evinca che il cambio d'uso è dovuto ad un'erronea attribuzione di categoria, in quanto non ci sono precedenti (urbanistici e catastali) che attestino l'esatta destinazione dell'unità. Pertanto mi chiedevo cosa indicare in relazione tecnica. Grazie in anticipo.
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bioffa69
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23 Settembre 2009
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BRESCIA
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Direi che non riuscirai a risolvere la cosa in questo modo, se l'uiu è classata come abitazione, o si tratta di un classamento di parte, cioè denunciato così dalla proprietà e sottoscritto da un tecnico, o , di un classamento effettuato dall'ufficio dall'impianto, per cui dopo sopralluogo. In ogni caso, l'Agenzia in generale, non permette i declassamenti solo perchè l'uiu non utilizzata nel modo in cui è classata, ma ne valuta la potenzialità, ormai da qualche anno, vedi per esempio la questione dei C/1. per cui considererei il tuo caso piuttosto delicato, sicuramente necessario di un incontro con un tecnico dell'Uffico. Saluti
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Orlando1973
Iscritto il:
04 Maggio 2015 alle ore 16:51
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Considera anche il fatto che solitamente per il cambio d'uso il catasto chiede gli estremi della comunicazione in comune .
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EALFIN
Iscritto il:
03 Dicembre 2006
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Un categoria A/4 trasformata in C/2 non è detto che comporti declassamento. Ne ho fatte alcune di variazioni simili, con tanto di pratica edilizia comunale e tanto di giustificazioni che ne provavano la fattibilità (in un mio caso, un'esistente abitazione con H= 2,06 condonata da altro tecnico nel 1985 non poteva certo essere oggetto di contesa, peraltro è ubicata in aperta campagna). Vi è da dire che nei miei casi ho proposto una classe superiore a quella derivata da classamento automatico tale che la rendita fosse leggermente superiore a quella precedente. Nessuno è venuto a controllare e se ci verranno anche dopo troveranno non certo un'abitazione ma un magazzino. Nel caso di Gliovan è necessario verificare soprattutto la situazione urbanistica, specie se si deve stipulare un atto. Nel senso che è importante anche verificare a che anno risale l'accatastamento ad abitazione. Quindi in tal caso occorre fare indagini, confronti fra le date accertate, ecc. , quindi magari presentare anche un progetto per cambio d'uso, con o senza opere a seconda dei casi.
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mellantone
Iscritto il:
04 Luglio 2008
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cosa vuol dire erronea attibuzione di categoria? Se e' stata attribuita quella categoria in passato comunque rimarra agli atti, se non era corretta bisognava fare ricorso all'epoca o almeno chiedere una rettifica adesso al massimo si puo' cambiare la categoria da oggi non certo per il passato almeno che il catasto inserisca una annotazione in visura in cui attesta che la categoria era errata dall'attribuzione della rendita. Comunque nei centri storici di solito ci sono una marea di abitazioni in categoria A/4 o A/5 che in realtà non hanno bagno e non sono abitabili e abitate da anni ma che nel 1939 o in quegli anni erano abitate e in fase di sopralluogo erano state censite come abitazioni in quanto abitate.
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EALFIN
Iscritto il:
03 Dicembre 2006
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Una volta accadde questo: - vi era la particella 100 di mq. 4000; - in prossimità del confine opposto alla strada comunale una società nazionale famosa vi realizzò una rete principale del metano ad alta pressione e costituì la relativa servitù; - in seguito al lato opposto del lotto e verso la strada comunale vi fu costruito un edificio; - detto edificio fu (da altro tecnico) d'apprima accatastato con modello 26 e poi in seguito fu censito all'urbano, stralciando una superficie di circa 1000 mq. confluita ad ente urbano quale lotto con sovrastante edificio urbano; - di conseguenza la residua particella è rimasta censita al terreni per mq. 3000; - solo perché il Notaio, nella relazione ipotecaria ai fini della stipula di mutuo per ristrutturazione, aveva citato detta servitù nella cronologia storica della particella originaria, la Banca aveva trovato storie; - ho dovuto redigere una perizia tecnica per dimostrare che il lotto urbano era esente da servitù metanifera, l'ho dovuta consegnare al Notaio, quindi alla fine il cliente ha ottenuto il mutuo; - non so però che uso e/o citazione sia stato fatto della mia perizia. Purtroppo la Banca caccia i soldi e, di questi tempi, va trovando storie più assurde, mentre in passato manco se lo poneva il problema la Banca.
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geoalfa
(GURU)
Iscritto il:
02 Dicembre 2005
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Concordo senz'altro con quanto dice Bioffa69 ! Però ricordo che prima di fare la variazione catastale controllerei la situazione urbanistica e se del caso farei la richiesta di una scia- Cordialità Gianni detto geoalfa
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