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Argomento: ACCATASTAMENTO FABBRICATO EX RURALE
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g3o
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"bioffa69" ha scritto: "bioffa69" ha scritto: Io non voglio rischiare niente , voglio capire come mai alcuni procedono in ordinaria nel dichiarare un ex Fr, invece di selezionare la causale dedicata ex Fr. Per quanto riguarda le sanzioni, penso si sia già spiegato e rispiegato, che la data del 2012, riguarda solo ed esclusivamente i fabbricati con requisiti, se un Fr ha perso i requisiti 20 anni fa non paga alcuna sanzione. Anche nelle lettere che arrivano è specificato che i titolari di diritti reali sui fabbricati che possiedono i requisiti di ruralità, avevano l'obbligo di dichiararli all'urbano entro il 30/11/2012. Mi sembra chiaro chi avesse l'obbligo in quella data. Specifica anche che l'obbligo alla denuncia sussiste anche per quei fabbricati che possedevano i requisiti in passato e che in questo caso la denuncia andava fatta entro 30 giorni dalla perdita dei requisiti. Ti dice che c'è l'obbligo della denuncia ma non che la data da inserire è quella del 2012, inserirai la data della perdita dei requisiti, come sempre si è fatto e come di fatto ti stanno dicendo. So che alcune agenzie e soprattuto alcuni tecnici catastali dicono di inserire la data del 2012, ma sbagliano. Saluti P.S. La prescrizione non inizia a novembre di quest'anno ma il 31/12/2017, la legge infatti dice "il 31/12 del quinto anno successivo, di fatto sono sempre i 6 anni solari- 2012,2017) Ma davvero nessuno usa questa procedura, tutti in ordinaria? Io per tre casi di immobili che hanno avuto in passato (ante 2012) ruralità (utilizzati ai fini agricoli da IA) e ad oggi vuoi per non utilizzo o cessata attività/pensionamento dell'IA ho utilizzato dichiarzione ordinaria inserendo nella data di fine lavori la data originaria di realizzazione o dell'ultimo intervento e specificando nella relazione la data del termine dei requisiti che essendo oltre i 5 anni non ricadeno nell'applicazione dei 172 ma in IMU e TASI pregresse si.
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stefaninox
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"g3o" ha scritto: Io per tre casi di immobili che hanno avuto in passato (ante 2012) ruralità (utilizzati ai fini agricoli da IA) e ad oggi vuoi per non utilizzo o cessata attività/pensionamento dell'IA ho utilizzato dichiarzione ordinaria inserendo nella data di fine lavori la data originaria di realizzazione o dell'ultimo intervento e specificando nella relazione la data del termine dei requisiti che essendo oltre i 5 anni non ricadeno nell'applicazione dei 172 ma in IMU e TASI pregresse si. a tal proposito...: ho letto da qualche parte, ma non su nessuna circolare o norma che l'imprenditore agricolo in pensione che è ancora in possesso di fabbricati rurali censiti al CT, ma senza requisiti in quanto ha cessato la p.iva, avesse un esenzione dal pagamento dei 172€ in modo da effettuare la dichiarazione degli "ex rurali" comunque con causale Fabbricato ex Rurale Art. 2 comma 36 o 37 D.L. 262/2006; Qualcuno ha dello scritto sotto mano , oppure mi riesce ad indirizzare a qualche circolare/norma
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stefaninox
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"g3o" ha scritto: Io per tre casi di immobili che hanno avuto in passato (ante 2012) ruralità (utilizzati ai fini agricoli da IA) e ad oggi vuoi per non utilizzo o cessata attività/pensionamento dell'IA ho utilizzato dichiarzione ordinaria inserendo nella data di fine lavori la data originaria di realizzazione o dell'ultimo intervento e specificando nella relazione la data del termine dei requisiti che essendo oltre i 5 anni non ricadeno nell'applicazione dei 172 ma in IMU e TASI pregresse si. in quale data hai effettuato le dichiarazioni con la casistica "ordinaria"??... i proprietari non hanno ancora ricevuto nessuna letterina di richiesta ammenda in sospeso?; ti chiedo questo perchè i 172€ sono tali sanandoli al momento dell'invio del DoCFa, successivamente mi risulta diversa la quota richiesta Dall'AdE
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gustos94
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UMBRIA
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salve a tutti volevo esporvi il mio caso.. ho un ex rurale (con famosa recente letterina da parte dell'agenzia) dove il proprietario ed immobile hanno ormai perso i requisiti da più di cinque anni. Ho letto le varie interpretazioni dei colleghi, ovvero, c'è chi dice che se si perdono i riequisiti da oltre cinque anni, la sanzione non è dovuta e chi invece dice di pagarla comunque, anche per stare tranquilli. Nel mio caso ho una vecchia stalla, ad oggi in parte trasformata e ristrutturata. Tre garage, una rimessa ed un piccolo stalletto, tutti con ingresso indipendente e non comunicanti tra loro. La mi domanda è.... dovrò pagare una sanzione per ogni unità che andrò a costituire... 172euro x 5 unità???, oppure solo 172? saluti...
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g3o
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"stefaninox" ha scritto: "g3o" ha scritto: Io per tre casi di immobili che hanno avuto in passato (ante 2012) ruralità (utilizzati ai fini agricoli da IA) e ad oggi vuoi per non utilizzo o cessata attività/pensionamento dell'IA ho utilizzato dichiarzione ordinaria inserendo nella data di fine lavori la data originaria di realizzazione o dell'ultimo intervento e specificando nella relazione la data del termine dei requisiti che essendo oltre i 5 anni non ricadeno nell'applicazione dei 172 ma in IMU e TASI pregresse si. in quale data hai effettuato le dichiarazioni con la casistica "ordinaria"??... i proprietari non hanno ancora ricevuto nessuna letterina di richiesta ammenda in sospeso?; ti chiedo questo perchè i 172€ sono tali sanandoli al momento dell'invio del DoCFa, successivamente mi risulta diversa la quota richiesta Dall'AdE Come data di fine lavori..la data dell'ultimo intervento che ha interessato l'immobile circa 20 anni fa, ed in relazione ho indicato la data di perdita dei requisiti (cessata attività) che è 10 anni fa, quindi sono passati 5 anni e non considero i 172€. Diversamente? Non è per non pagare i 172, il fatto è capire qual'è la procedura corretta per questa situazione che è come molte...
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stefaninox
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"g3o" ha scritto:
Come data di fine lavori..la data dell'ultimo intervento che ha interessato l'immobile circa 20 anni fa, ed in relazione ho indicato la data di perdita dei requisiti (cessata attività) che è 10 anni fa, quindi sono passati 5 anni e non considero i 172€. Diversamente? Non è per non pagare i 172, il fatto è capire qual'è la procedura corretta per questa situazione che è come molte... esatto, il problema consta nel comprendere la procedura adatta, per risparmiare (frodare) c'è sempre il metodo.... secondo me, se il FR è un ex FR, il DoCFa da fatto con causale "Fabbricato ex Rurale Art. 2 comma 36 o 37 D.L. 262/200"
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g3o
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"stefaninox" ha scritto: "g3o" ha scritto:
Come data di fine lavori..la data dell'ultimo intervento che ha interessato l'immobile circa 20 anni fa, ed in relazione ho indicato la data di perdita dei requisiti (cessata attività) che è 10 anni fa, quindi sono passati 5 anni e non considero i 172€. Diversamente? Non è per non pagare i 172, il fatto è capire qual'è la procedura corretta per questa situazione che è come molte... esatto, il problema consta nel comprendere la procedura adatta, per risparmiare (frodare) c'è sempre il metodo.... secondo me, se il FR è un ex FR, il DoCFa da fatto con causale "Fabbricato ex Rurale Art. 2 comma 36 o 37 D.L. 262/200" Non si vuole frodare e non è per risparmiare... se son dovuti è giusto pagarli. Ma il punto è capire (nella confusione) quando applicare il ravvedimento. Credo che se i requisiti son venuti a meno da oltre 5 anni ed è provato e dimostrabile, resta fermo il punto che non si ricada nel ravvedimento o possibili sanzioni future. Pagando i 172€ mettendo come data il 30/11/2012 (e causale ordinaria d'obbligo) anche se la ruralità è venuta meno prima, come si dice per "stare più tranquilli" allora è meglio chiamarlo a tutti gli effetti condono.. Sbaglio?
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geo_design
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salve, io ho un problema riquardante un fabbr. rurale. Adesso mi spiego meglio. La mia cliente è comproprietaria di n F.R. ma attualmente è in possesso a terzi.. Tra i 2 esiste un contenzioso. Adesso alla mia cliente è arrivata la classica lettera inviata dall egenzia del territorio. Il problema è questo.. il fabbricato rurale era usato come abitazione(almeno cosi mi ha detto la mia cliente) però adesso il possessore lo uso come "stalla", diciamo cosi, ma a qaunto so è una cosa abusiva.. La mia domanda è: come accatastare questo F. R. ? Aaccatastarlo come C/6 stalla ? o come abitazione?
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bioffa69
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BRESCIA
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Io farei questo ragionamento, se io ho una villa e la uso come stalla, l'Agenzia la classerebbe in cat. A o C? a mio avviso l'Agenzia, fa lo stesso ragionamento dei negozi che si trasformano in depositi , in quanto non usati come negozi, e cioè, la potenzialità di quell'uiu, per cui l'Agenzia mantiene la categoria negozio, nel tuo caso io manterrei abitazione (chiaramente se la distribuzione interna lo dimostra). Saluti
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geo_design
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"bioffa69" ha scritto: Io farei questo ragionamento, se io ho una villa e la uso come stalla, l'Agenzia la classerebbe in cat. A o C? a mio avviso l'Agenzia, fa lo stesso ragionamento dei negozi che si trasformano in depositi , in quanto non usati come negozi, e cioè, la potenzialità di quell'uiu, per cui l'Agenzia mantiene la categoria negozio, nel tuo caso io manterrei abitazione (chiaramente se la distribuzione interna lo dimostra). Saluti Ma se per puro caso l agenzia fa controlli, poi come si mette la cosa? grazie in anticipo
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bioffa69
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BRESCIA
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Appunto, sei tu che sai cosa è la cosa corretta da fare ( nelle stanze dell'abitazione adesso ci sono le mucche o le pecore??), io ti ho fatto un esempio di come ragiona l'Agenzia. Saluti
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