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Argomento: Help Riconfinazione

Autore Risposta

totonno
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 0 -  0 - Inviato: 26 Luglio 2021 alle ore 19:53

"macius" ha scritto:
Qua di certezze ce ne poche a questo mondo: tranne la morte, le tasse e l'agoritmo_idiota.

Di certezze io non ho mai parlato, anzi; tanto è vero che non mi esprimo neppure sulle tolleranze.

Il quesito del Giudice non lascia spazio ad interpretazioni: indichi il CTU la posizione del confine.


Pertanto devo dire al Giudice: per me, con tutte le incertezze del caso, la più probabile localizzazione del punto è a tot.metri.

Carlo: se ci fosse una tolleranza (legale) tale entità sarebbe descritta nel Codice Civile.

E se poi dò una risposta annacquata allora è meglio buttare una monetina.



Macius

Mi sembra che tu non voglia accettare il confronto con l'altra parte, prima di andare dal giudice.

Se sei parte in causa devi assere il primo a metterti in discussione.

Mi sembra un po' azzardato come atteggiamento quello di mettersi di traverso e basta.

Saluti

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carlocinelli
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 0 -  0 - Inviato: 26 Luglio 2021 alle ore 19:58

"macius" ha scritto:
Qua di certezze ce ne poche a questo mondo: tranne la morte, le tasse e l'agoritmo_idiota.

Di certezze io non ho mai parlato, anzi; tanto è vero che non mi esprimo neppure sulle tolleranze.

Il quesito del Giudice non lascia spazio ad interpretazioni: indichi il CTU la posizione del confine.


Pertanto devo dire al Giudice: per me, con tutte le incertezze del caso, la più probabile localizzazione del punto è a tot.metri.

Carlo: se ci fosse una tolleranza (legale) tale entità sarebbe descritta nel Codice Civile.

E se poi dò una risposta annacquata allora è meglio buttare una monetina.



Infatti non è un'icertezza legale.

Ai fini legali il confine è una linea senza spessore.

Ai fini tecnici invece se noi per assurdo trasponessimo la mappa sul terreno la linea avrebbe uno spessore di 50 cm.

Certamente, Macius, tu devi indicare con fermezza quale è la tua individuazione più probabile dopo aver eseguito le migliori operazioni possibili, ma devi anche descrivere al Giudice o al Committente quelle che sono le incertezze di ricostruzione.

Ripeto: non è una debolezza ma una consapevolezza.

E aggiungo: dire in un contenzioso "il confine è esattamente li" ha creato non pochi problemi perché sembra una sentenza di Dio e allora colui che ritiene di aver ragione si sente anche nella posizione di aggredire fisicamente la controparte.

E badate, non sto scherzando. Mi è capitato più volte di riscontrarlo.

Se tu dici invece che la tua ricostruzione più probabile è quella ma affetta da incertezze che possono aver creato dei malintesi, ti poni in maniera positiva verso la soluzione del problema.

Cordialmente

Carlo Cinelli

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geogradi

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 0 -  0 - Inviato: 26 Luglio 2021 alle ore 21:00

"macius" ha scritto:


Pertanto devo dire al Giudice: per me, con tutte le incertezze del caso, la più probabile localizzazione del punto è a tot.metri.





Esatto, che è diverso dal dire "il confine è qui" punto e basta.

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macius

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 0 -  0 - Inviato: 26 Luglio 2021 alle ore 21:18

"geogradi" ha scritto:
"macius" ha scritto:


Pertanto devo dire al Giudice: per me, con tutte le incertezze del caso, la più probabile localizzazione del punto è a tot.metri.





Esatto, che è diverso dal dire "il confine è qui" punto e basta.



Assolutamente SI'. Ma chi ha mai detto il contrario?

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macius

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 0 -  0 - Inviato: 26 Luglio 2021 alle ore 21:23

"totonno" ha scritto:


Macius

Mi sembra che tu non voglia accettare il confronto con l'altra parte, prima di andare dal giudice.

Se sei parte in causa devi assere il primo a metterti in discussione.

Mi sembra un po' azzardato come atteggiamento quello di mettersi di traverso e basta.

Saluti



Guarda che la CTU è una figura ben diversa dal tecnico di parte, si trova in mezzo a parti che non vogliono conciliare. Non deve mediare, deve casomai conciliare (se autorizzato).

Se potessi mediare farei io le Sentenze.

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macius

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 0 -  0 - Inviato: 26 Luglio 2021 alle ore 21:30

"carlocinelli" ha scritto:

E badate, non sto scherzando. Mi è capitato più volte di riscontrarlo.

Se tu dici invece che la tua ricostruzione più probabile è quella ma affetta da incertezze che possono aver creato dei malintesi, ti poni in maniera positiva verso la soluzione del problema.

Cordialmente

Carlo Cinelli



E' quello che bisogna fare e premettere, ci mancherebbe.

Sulle tolleranze devi dare un dato concreto, non un range all'incirca 80-250 cm.altrimenti siamo punto e a cappo.

Se esiste una tabella o un manuale che dice che la tolleranza per le mappe d'impianrto parametrate in provincia di Vicenza scala 1:2000 è di un metro e ventiquattro centimetri vi prego di indicarmelo. Ma non può essere una stima grossolana soggettiva.

Altrimenti è meglio tirare la monetina...

Notte

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 26 Luglio 2021 alle ore 21:54

"macius" ha scritto:

Guarda che la CTU è una figura ben diversa dal tecnico di parte, si trova in mezzo a parti che non vogliono conciliare. Non deve mediare, deve casomai conciliare (se autorizzato).

Se potessi mediare farei io le Sentenze.







No Macius, il CTU è tenuto a tentare una soluzione conciliativa tra le parti tramite i tecnici di parte.

Il CTU poi con la propria perizia influisce in gran parte a indirizzare la sentenza del giudice.



Saluti

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macius

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 0 -  0 - Inviato: 26 Luglio 2021 alle ore 22:03

"totonno" ha scritto:
No Macius, il CTU è tenuto a tentare una soluzione conciliativa tra le parti tramite i tecnici di parte.

Il CTU poi con la propria perizia influisce in gran parte a indirizzare la sentenza del giudice.


Saluti



Non funziona proprio così.

Quesiti

Al punto 1 descriva lo stato dei luoghi

Al punto 2 dica dove si trova il confine

...

Al punto 8 (finale ) tenti la conciliazione.

Conciliazione che è sempre obbligatoria, ricordo. Bisogna saltare i punti da 1 a 7?

Non viviamo in un mondo perfetto.

Notte

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geobetto
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 0 -  0 - Inviato: 26 Luglio 2021 alle ore 23:29

In merito alla "paura"

Per esperienza diretta ho imparato nella vita che quando in una discussione vengono coinvolti non solo i fatti ma anche i valori delle persone, l'esito è normalmente la paralisi ed il caos.

Mi sembra che fra voi due la situazione sia questa. E mi da fastidio che questo sito debba diventare il vostro campo di battaglia. E anche questa storia degli "amici del mio nemico sono miei nemici", mi sembra diventata ormai pesante. Tutto qui.


In merito alla proiezione di Cassini Soldner:

faccio rispondere da Alfredo Paroli in "Metodi e strumenti di rilevamento nei 70 anni di formazione del catasto"



Clicca sull'immagine per vederla intera
">[img]https://i.postimg.cc/dVrYRhGw/par...


Nella massima estensione sono 6 cm al Km. Vedete voi.

Da notare che una variazione di scala conforme non sarebbe poi la soluzione migliore, visto che la deformazione avviene solo della direzione delle Y.

In merito al “coefficiente lineare di compensazione”:

dove ho scritto "coefficiente lineare di compensazione per i punti di dettaglio"?

Io stavo parlando di poligonali di appoggio al rilievo di dettalgio. Se per effetto della compensazione si allunga o accorcia la corda della poligonale, il rilievo di dettaglio compreso in tale poligonale come fa a rimanere inalterato?

E' evidente che tutto ciò che è rilevato da un unica stazione rimane inalterato, ma se devo mettere in relazione due punti a 400 metri come faccio a dire che non sono stati in alcun modo interessati dalla compensazione?

Poi ho scritto "... DI FATTO la compensazione può essere vista ...", non DI NORMA veniva fatta così. E poi mi sembra di aver indicato che è una mia opinione, ovviamente dedotta dall'insieme delle procedure a me note. Dove ho scritto che c'è una norma specifica?

Però non è che ogni volta che si cerca di entrare nei dettagli si debba scrivere un trattato.

Il paragrafo 29 dell'istruzione II nell'edizione 1889 (secondo la modifica del 1924, se proprio bisogna esse puntuali) prescriveva che l'errore lineare venisse ripartito in parti proporzionli alla lunghezza dei lati.

Quindi: errore in una delle direzioni XY diviso lo sviluppo in metri della poligonale uguale ad un numero (che secondo me è definibile "coefficiente lineare"), che moltiplicato per la lunghezza dei vari lati forniva il valore della compensazione nella direzione considerata. Dove sbaglio?

Visto che la poligonale doveva seguire il più possibile la corda (la congiungente gli estremi, paragrafo 4 dell'istruzione II/1889), penso che di fatto la situazione diventi quella che ho cercato di illustrare (male, evidentemente).

Sono consapevole che si tratta di una MIA deduzione e semplificazione, ma visto che oggi in condizioni normali non conosco ESATTAMENTE nulla delle poligonali (i vertici di attacco, l'andamento della poligonale, i vertici d'orientamento, i punti battuti ecc.) e considerato le incertezze in ballo, mi sembra una approssimazione ACCETTABILE. Considerando anche che mi consente di comprendere nel ragionamento la presenza di eventuali rilievi per allineamenti appoggiati ai vertici poligonometrici e di trattarli tutti allo stesso modo.

Se invece l'obiezione è un perentorio: "non è vero perchè non c'è scritto da nessuna parte", prendo serenamente atto della chiusura totale.

Cordialità

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carlocinelli
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 0 -  0 - Inviato: 27 Luglio 2021 alle ore 06:38

"geobetto" ha scritto:
In merito alla "paura"

Per esperienza diretta ho imparato nella vita che quando in una discussione vengono coinvolti non solo i fatti ma anche i valori delle persone, l'esito è normalmente la paralisi ed il caos.

Mi sembra che fra voi due la situazione sia questa. E mi da fastidio che questo sito debba diventare il vostro campo di battaglia. E anche questa storia degli "amici del mio nemico sono miei nemici", mi sembra diventata ormai pesante. Tutto qui.



Caro Roberto, tu non sei mio nemico. Non ho di codeste paturnie. Chi mi conosce bene lo sa.

Non ho bisogno di campi di battaglia, mi sono faticosi. Dillo al proprietario dell'altro Forum.

Mi piacerebbe che quando esprimete certe valutazioni cercaste anche di capire da cosa nascono. Chi accende volontariamente e provocatoriamente le micce. Chi a casa sua è un agnellino e viene qui a comportarsi in modo diametralmente opposto insultando e dando dell'ignorante a destra e a manca per screditare questo forum e accreditare il proprio dove, a detta sua, si fanno approfondimenti molto diversi.

Non è un comportamento da troll questo?

Nonostante ciò, quasi 9.000 letture su questo forum e 330 sull'altro. Almeno su questo i numeri parlano chiaro e la cosa gli cuoce non da poco.

Cominciamo a fare certe valutazioni (non sui numeri ma sui comportamenti) e diamo a Cesare quel che è di Cesare e forse, forse, forse qualcosa cambierà.

Se continuate a genuflettervi al vate, no.

Poi, consentimi, trovo quanto meno bizzarro che per rispondere a osservazioni fatte su questo forum tu risponda sull'altro. Ma tant'è.

"geobetto" ha scritto:


In merito alla proiezione di Cassini Soldner:

faccio rispondere da Alfredo Paroli in "Metodi e strumenti di rilevamento nei 70 anni di formazione del catasto"

Nella massima estensione sono 6 cm al Km. Vedete voi. Da notare che una variazione di scala conforme non sarebbe poi la soluzione migliore, visto che la deformazione avviene solo della direzione delle Y.

In merito al “coefficiente lineare di compensazione”:

dove ho scritto "coefficiente lineare di compensazione per i punti di dettaglio"?

Io stavo parlando di poligonali di appoggio al rilievo di dettalgio. Se per effetto della compensazione si allunga o accorcia la corda della poligonale, il rilievo di dettaglio compreso in tale poligonale come fa a rimanere inalterato?

E' evidente che tutto ciò che è rilevato da un unica stazione rimane inalterato, ma se devo mettere in relazione due punti a 400 metri come faccio a dire che non sono stati in alcun modo interessati dalla compensazione?

Poi ho scritto "... DI FATTO la compensazione può essere vista ...", non DI NORMA veniva fatta così. E poi mi sembra di aver indicato che è una mia opinione, ovviamente dedotta dall'insieme delle procedure a me note. Dove ho scritto che c'è una norma specifica?

Però non è che ogni volta che si cerca di entrare nei dettagli si debba scrivere un trattato.

Il paragrafo 29 dell'istruzione II nell'edizione 1889 (secondo la modifica del 1924, se proprio bisogna esse puntuali) prescriveva che l'errore lineare venisse ripartito in parti proporzionli alla lunghezza dei lati.

Quindi: errore in una delle direzioni XY diviso lo sviluppo in metri della poligonale uguale ad un numero (che secondo me è definibile "coefficiente lineare"), che moltiplicato per la lunghezza dei vari lati forniva il valore della compensazione nella direzione considerata. Dove sbaglio?

Visto che la poligonale doveva seguire il più possibile la corda (la congiungente gli estremi, paragrafo 4 dell'istruzione II/1889), penso che di fatto la situazione diventi quella che ho cercato di illustrare (male, evidentemente).

Sono consapevole che si tratta di una MIA deduzione e semplificazione, ma visto che oggi in condizioni normali non conosco ESATTAMENTE nulla delle poligonali (i vertici di attacco, l'andamento della poligonale, i vertici d'orientamento, i punti battuti ecc.) e considerato le incertezze in ballo, mi sembra una approssimazione ACCETTABILE. Considerando anche che mi consente di comprendere nel ragionamento la presenza di eventuali rilievi per allineamenti appoggiati ai vertici poligonometrici e di trattarli tutti allo stesso modo.

Se invece l'obiezione è un perentorio: "non è vero perchè non c'è scritto da nessuna parte", prendo serenamente atto della chiusura totale.

Cordialità



L'hai scritto in quello riportato in verde risaltato nella mia citazione.

Comunque se il tuo intento non era quello e hai chiarito va bene così. Ma una cosa è il rilievo di dettaglio e un'altra le poligonali di dettaglio. Bisogna stare accorti ai messaggi che si lanciano.

Per il resto stai ribadendo cose che avevo già detto nei primi post, se le hai lette.

Riguardo a quando è accettabile applicare la variazione di scala.

Se invece devo ricostruire il perimetro di una particella di modesta estensione, secondo me, non lo è. Proprio per quanto scritto nelle Istruzioni dove si invitava a rilevare interamente le particelle dalle medesime stazioni. Ovviamente quando possibile.

Insisto sull'utilità di una formazione che si soffermi sull'approfondimento delle conoscenze di base, tipo la costruzione della mappa, e non sui "bisogna fare così".

Quando condividiamo queste difficilmente opereremo in maniera diversa.

Cordialmente

Carlo Cinelli

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geogradi

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Parma

 0 -  0 - Inviato: 27 Luglio 2021 alle ore 08:36

"macius" ha scritto:
"geogradi" ha scritto:
"macius" ha scritto:


Pertanto devo dire al Giudice: per me, con tutte le incertezze del caso, la più probabile localizzazione del punto è a tot.metri.





Esatto, che è diverso dal dire "il confine è qui" punto e basta.



Assolutamente SI'. Ma chi ha mai detto il contrario?





"macius" ha scritto:


Opinione sui valori assoluti di errore/tolleranza non me li strapperanno neanche sotto tortura anche perchè non li so. Ci hanno provato in una CTU ma gli ho risposto che io devo dare un dato concreto al Giudice, non altri dati fumosi per dargli ancora più incertezza.





Tu

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macius

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 0 -  0 - Inviato: 27 Luglio 2021 alle ore 08:41

"geogradi" ha scritto:
"macius" ha scritto:
"geogradi" ha scritto:
"macius" ha scritto:


Pertanto devo dire al Giudice: per me, con tutte le incertezze del caso, la più probabile localizzazione del punto è a tot.metri.





Esatto, che è diverso dal dire "il confine è qui" punto e basta.



Assolutamente SI'. Ma chi ha mai detto il contrario?





"macius" ha scritto:


Opinione sui valori assoluti di errore/tolleranza non me li strapperanno neanche sotto tortura anche perchè non li so. Ci hanno provato in una CTU ma gli ho risposto che io devo dare un dato concreto al Giudice, non altri dati fumosi per dargli ancora più incertezza.





Tu



Eppure mi pare italiano. Boh...

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 27 Luglio 2021 alle ore 13:13

"macius" ha scritto:


Non funziona proprio così.

Quesiti

Al punto 1 descriva lo stato dei luoghi

Al punto 2 dica dove si trova il confine

...

Al punto 8 (finale ) tenti la conciliazione.

Conciliazione che è sempre obbligatoria, ricordo. Bisogna saltare i punti da 1 a 7?

Non viviamo in un mondo perfetto.




Non funziona per niente così.

Una volta che il CTU individua il punto di disaccordo, tenta, insieme ai CTP, di conciliare le parti. Se le parti trovano l'accordo il CTU evita di decidere dove sta il confine di cui al punto 2, che invece stabiliscono le parti di comune accordo. Si formalizza l'accordo che ovviamente deve essere non contestabile anche dal punto di vista prettamente tecnico. il CTU riferisce agli avvocati di parte e al Giudice nella sua perizia.

Salut

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macius

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 0 -  0 - Inviato: 27 Luglio 2021 alle ore 14:25

"totonno" ha scritto:
"macius" ha scritto:


Non funziona proprio così.

Quesiti

Al punto 1 descriva lo stato dei luoghi

Al punto 2 dica dove si trova il confine

...

Al punto 8 (finale ) tenti la conciliazione.

Conciliazione che è sempre obbligatoria, ricordo. Bisogna saltare i punti da 1 a 7?

Non viviamo in un mondo perfetto.




Non funziona per niente così.

Una volta che il CTU individua il punto di disaccordo, tenta, insieme ai CTP, di conciliare le parti. Se le parti trovano l'accordo il CTU evita di decidere dove sta il confine di cui al punto 2, che invece stabiliscono le parti di comune accordo. Si formalizza l'accordo che ovviamente deve essere non contestabile anche dal punto di vista prettamente tecnico. il CTU riferisce agli avvocati di parte e al Giudice nella sua perizia.

Salut



Caro Totonno, ma che mi stai dicendo?!

Devo andare dietro a quello che mi chiede il Giudice!!! Non a mie o tue interpretazioni!

Assistenza CTU dell'anno scorso:

Punto 1 descriva lo stato dei luoghi

Punto 2 ACCERTI IL CONFINE

Punto 3 ...

Punto 4...

Punto 5 (in subordine) NELL'IPOTESI IN CUI LE PARTI MANIFESTINO UN CONCRETO ATTEGGIAMENTO DI BONARIA COMPOSIZIONE DELLA CONTROVERSIA, AGEVOLI LA CONCILIAZIONE

Svolgimento: rilievo alla presenza delle parti, relazione di massima CTU, osservazioni da parte della CTP, stesura finale della CTU da presentare alle parti per presa d'atto. Tentativo di conciliazione sapendo qual'è l'orientamento delle CTU e ci si regola di conseguenza.

Non facciamo disinformazione.

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Lamporecchio (PT)

 0 -  0 - Inviato: 27 Luglio 2021 alle ore 14:41

Senza che vi scanniate io credo che siano praticabili tutte e due le opzioni.

Chiaramente Macius andrà dietro a quanto richiesto dal Giudice ma ci sono modalità diverse anche da parte dei magistrati per addivenire a soluzioni positive.

Sono i ruoli del CTU che cambiano, dipendentemente anche dal quesito.

Nel cercare una soluzione in fondo a tutti gli accertamenti il CTU avrebbe funzione di Arbitro come in una procedura di Arbitraggio.

E quindi accertare la posizione del confine di mappa e tutto ciò che è richiesto dall'Art. 950 del CC e poi orientare un possibile accordo sulle sue risultanze facendo intendere alle parti che diversamente lui andrebbe in quella direzione.

Nel cercare una soluzione prima degli accertamenti il CTU avrebbe funzione di Mediatore come in una procedura di Mediazione.

E quindi tendente ad avvicinare le parti in una posizione mediana indipendentemente dalla posizione del confine sulla mappa.

In tutti e due i modi i Giudici godono del fatto di non ricorrere a una sentenza e quel CTU ne esce alla grande.

Cordialmente

Carlo Cinelli

P.S. Bello questo Topic dove stiamo affrontando le Riconfinazioni a 360°: da atti di aggiornamento Pregeo, da mappa, variazione di scala, tolleranze, CTU e deontologia.

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